Jazz Agenda

Nicola Puglielli presenta Play Verdi alla Casa del Jazz

  • Pubblicato in Pagina News

 

Tradizione in movimento: Giuseppe Verdi, pilastro del patrimonio musicale e culturale italiano, in un omaggio che arriva direttamente dal mondo del jazz. “Play Verdi” è il progetto ideato dal chitarrista e compositore Nicola Puglielli in occasione del bicentenario (1813-2013) della nascita del grande Maestro, divenuto un album che sarà presentato giovedì 21 maggio alle ore 21 alla Casa del Jazz di Roma, con un evento a ingresso gratuito. Uscito ad aprile con l’etichetta discografica Terre Sommerse, il disco nasce come un laboratorio aperto nella reinterpretazione in jazz dei Preludi scelti tra le sue opere più celebri, come “Aida”, “Macbeth”, “Attila” e “Simon Boccanegra”, riarrangiati dallo stesso Puglielli e dalsassofonista Andrea Pace.

Un viaggio jazzistico nelle emozioni delle melodie verdiane compiute da una formazione atipica rispetto alla tradizione, in una insolita interpretazione contemporanea che in ogni caso conserva le melodie originali in tutta la loro bellezza. Il quartetto è dunque formato da Nicola Puglielli e Andrea Pace insieme al contrabbassista Piero Simoncini e il batterista Massimo D’Agostino, che hanno avuto un ruolo fondamentale per l’organizzazione musicale dei brani attingendo alla loro grande esperienza professionale. 

Impresa titanica e di profondo amore, come la definisce Puglielli, è passare dall’orchestra operistica al quartetto jazz rileggendo preludi, sinfonie e ouverture, tra l’“Aida” e la “La forza del destino”. Le strategie usate sono diverse: dal rispetto letterale dei temi (“Attila”) all’immissione di ritmi ‘altri’ (la bossanova in “Stiffelio”), dallo swing e dal modalismo innervati in “Simon Boccanegra” alla progressiva jazzificazione delle melodie di “Un ballo in maschera”.

INFO EVENTO
http://www.casajazz.it/eventi/play-verdi-4et
Casa del Jazz, via di Porta Ardeatina n.55, Roma
Giovedì 21 maggio, ore 21.
Ingresso gratuito fino ad esaurimento posti.

Leggi tutto...

Jazz Agenda intervista Nicola Puglielli sul nuovo progetto Play Verdi

 

Jazz Agenda incontra il chitarrista Nicola Puglielli che ha appena pubblicato insieme al suo “Play Verdi” un album-omaggio a Giuseppe Verdi, un progetto iniziato nel 2012 insieme a Andrea Pace, Piero Simoncini e Massimo D'Agostino. Sarà presentato ufficialmente con un evento speciale giovedì 21 maggio alla Casa del Jazz di Roma.

 

Nicola, Play Verdi” è appena uscito, ma si tratta di un progetto a cui stai lavorando in quartetto già da alcuni anni…

Si, abbiamo cominciato a lavorare al progetto alla fine del 2102, ma collaboriamo tutti, anche se non modo continuativo, da oltre un decennio."

Il tuo background artistico affonda dunque le radici anche nel repertorio lirico e sinfonico?

"Certo. Sono le nostre radici. Esplorando, ed amando profondamente, la Musica Classica (Diploma in chitarra) ho visto che per molto tempo compositori si sono ispirati al bel canto italiano. Chopin per esempio diceva che per la melodia si doveva guardare a Bellini. Credo che il  repertorio sinfonico rappresenti un riferimento fondamentale per ogni musicista."

Gli arrangiamenti dell'album sono curati da te e da Andrea Pace, ma si tratta di un lavoro che coinvolge in realtà tutto il quartetto?

"Sì. Oltre al lavoro di scrittura c'é stato l'irrinunciabile lavoro di gruppo. Per esempio Massimo D'Agostino, che da tanti anni gira il mondo con il Maestro Ennio Morricone, ha ruolo fondamentale per l'organizzazione dei brani."

 

 

La selezione dei titoli operistici che tipo di criteri ha seguito?

"Melodia, Struttura non troppo complessa e una polifonia realizzabile. Ed anche la ricerca dello "swing" potenziale delle melodie."

A livello di scrittura e stilisticamente, quale è stato il vostro lavoro applicato alle melodie originali?

"L'elaborazione delle melodie ha apportato, in gran parte dei casi, delle modifiche ritmiche, senza cambiare le note e le armonie, bensì la pronuncia. Anche qualche taglio. Una sorta di "Jazzificazione" se mi si consente questo discutibile neologismo."

Questo progetto può ritenersi anche un ponte per avvicinare il pubblico del jazz alla musica lirica, o viceversa?

"É un omaggio alla nostra identità musicale."

Presenterete l'album il 21 maggio alla Casa del Jazz di Roma. Prevedete anche una integrazione narrativa sulla storia musicale di Verdi?

"Penso di sì. Vediamo anche che pubblico ci sarà. Ma in generale sì."

Quali altri progetti stai seguendo attualmente?

"Due progetti. "Omaggio a Django". Un per  sola chitarra dedicato a Django Reinhardt compositore e rappresentante della trasversalità stilistica dellla chitarra, e"I Trovatori". Una rilettura swing del Trovatore di Verdi in quintetto."

Tramite web, dove possiamo rimanere aggiornati sulla tua musica?

"Su www.nicolapuglielli.net, oltre a Soudcloud e facebook."

 

F.G.

 

Leggi tutto...
Sottoscrivi questo feed RSS