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Marco Colonna presenta il disco MC3 LIVE alla Casa del Jazz

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Venerdì 27 febbraio alla Casa del Jazz Marco Colonna presenta il cd “MC3 LIVE”  edito dalla28Records ed il suo ultimo lavoro UNITY in quintetto. Può sembrare insolito che un clarinettista basso decida di creare una formazione che porti il suo nome e lo veda protagonista. Ebbene Marco Colonna con il suo clarinetto basso e il sax tenore ha assolutamente la stoffa del leader, la sua musica è travolgente e d’impatto e la sua tecnica trascende le possibilità espressive dello strumento stesso. Non ci sono per lui limitazione di estensione e il clarinetto arriva a raggiungere le vette più alte e anche i fondali più profondi dell’universo sonoro, esplorando ogni paesaggio intermedio con assoluta attenzione. Marco Colonna non suona semplicemente uno strumento, ma gli dà vita, diventa la sua stessa voce. Una voce che è ora calda e sabbiata, ora grintosa e cattiva, capace di passare abilmente da toni nostalgici, quasi malinconici e a tratti misteriosi a toni graffianti e decisiTutto ciò non sarebbe ovviamente possibile senza i due perfetti compagni di viaggio di Colonna: Fabio Sartori all’hammond ha un modo molto particolare di vivere la musica con ogni fibra del suo corpo, lasciandosi anch’egli trascinare da quel vortice di energia libera. La sua tecnica straordinaria gli permette di svolgere percorsi idiomatici in un continuo alternarsi tra linee melodiche e bassi ostinati, ritmi sincopati e cluster potentissimi. E alla batteria l’irrefrenabile Stefano Cupellini, vera forza della natura per il quale il tempo non ha alcun segreto. È capace di passare da un tempo ad un altro e di alternare controtempi con una facilità assoluta e, se poi per un momento si lascia trascinare dal vortice sonoro, corre via in fuga ed è difficile da domare.

Con l’aggiunta di Danielle Di Majo ai sassofoni e Claudio Martini al fagotto MC3 diventa UNITY,un quintetto molto particolare che di stoffa ne ha parecchia e regala una performance che lascia a bocca aperta e obbliga spesso a trattenere il fiato. Le musiche composte da Marco Colonna sono sempre delle storie dall’esito mai scontato e che spesso costruiscono delle parabole sonore che trovano il loro punto di origine in un basso ostinato o in una melodia al clarinetto o al sax e a poco a poco giungono al vertice della parabola in cui la frenesia dell’improvvisazione diventa un frastuono musicale straordinario.

 
Casa del Jazz: viale di Porta Ardeatina, 55
Info: 06/704731
Ingresso 10 euro
 
Venerdì 27 febbraio 2015 ore 21 (sala concerti)
MARCO COLONNA “MC3  UNITY”
Marco Colonna clarinetto, clarinetto basso, sax tenore, composizioni & arrangiamenti
Claudio Martini fagotto
Danielle Di Majo sax contralto & soprano
Fabio Sartori hammond, pianoforte
Stefano Cupellini batteria
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COSE dell’altro… Jazz

Sperimentazione, avanguardia, improvvisazione, nuovi incroci musicali e, ovviamente, tanto jazz. Questi gli ingredienti di COSE, la “rassegna che non si rassegna”, la cui quarta edizione partirà nei prossimi giorni. La prima sezione della manifestazione, (totalmente autofinanziata e sostenuta da Associazione Controchiave, Live Sound Development, Scuola Popolare di Musica di Testaccio e Centro di cultura sperimentale Rialto) si svilupperà ogni settimana, dal 4 novembre al 16 dicembre, presso la sala concerti (Sala Mangiatoia) della Scuola popolare di musica di Testaccio, all’ex mattatoio di Roma (Area MACRO Future). Piccole formazioni provenienti da tutto il mondo, recital solitari, inediti connubi e molto altro ancora, si daranno il cambio per tutto l’inverno stravolgendo con le loro performance, assolutamente uniche, le notti romane. Si parte giovedì 4 con Il volto di infiniti passi: il duo formato dal clarinettista basso Marco Colonnae dal batterista Ivano Nardi incontra la fotografia di Alessandro Serranò in un progetto dedicato ai migranti, alle loro storie, al loro continuo ed inesorabile movimento. Giovedì 11 si esibiranno invece il pianista australiano Chris Abrahams e il polistrumentista inglese Mike Cooper. Esibitisi per la prima volta insieme a Sydney nel 2005 per la registrazione dell’album “Oceanic feeling – Like”, il duo ha pubblicato l’anno scorso un secondo album, “Live in Sydney”. Il 18 novembre  doppia serata all’insegna dell’incontro anglo italiano. La prima parte del concerto vedrà l’esibizione in solo del pianista e compositore di colonne sonore Steve Beresford, musicista londinese di primo piano nell’ambito della scena improvvisativa europea. Membro di spicco della London Improvisers Orchestra, Beresford al pianoforte fonde lo stile pirotecnico ad alta energia con sprazzi di delicato lirismo intervallati da momenti di sottile umorismo. La seconda parte del concerto vedrà l’esibizione di un quartetto; Alberto Popolla e Noel Taylor ai clarinetti, Roberto Raciti al contrabbasso e lo stesso Steve Beresford al pianoforte. Venerdì 26 spazio al Chicago Underground Duo formato da Rob Mazurek e Chad Taylor. Il primo si divide fra cornetta, flauto e programmazione, il secondo prende per mano bacchette, percuote il vibrafono, disegna linee al basso, utilizza la sua mbira e martella il pianoforte oltre a prendersi cura di elettronica e bellezza varia assortita. Il primo appuntamento di dicembre, giovedì 2, ci porta in India, con una performance video-musicale dedicata a uno dei luoghi più sacri e fondativi della mitologia religiosa del subcontinente. Siamo nella città di Tiruvannamalai, nel sud, in una zona dell’interno piuttosto arida. dove sorge una montagna di circa 800 metri, Arunachala, simbolo di Shiva, la montagna sacra per definizione, ombelico del mondo. A esibirsi sul palco saranno il sassofonistaEugenio Colombo, il batterista Ettore Fioravanti e il pianista Luigi Bozzolan, coadiuvati dai cineasti Salvatore Piscicelli e Carla Apuzzo. Il 9 dicembre il progetto People Places & Thingsstudierà e reinventerà parte di un repertorio poco conosciuto dal pubblico del jazz, quello cioè della scena di Chicago della seconda metà degli anni ’50. On Stage Mike Reed (batteria, piano), Tim Haldeman eGreg Ward (sassofoni) e Jason Roebke (basso). Si conclude, provvisoriamente, con ACQUA “Suite Multimediale per Improvvisatori“, con Angelo Olivieri alla tromba

Silvia Bolognesi al basso e la parte visuale affidata a Koreman. Gli artisti proveranno a tradurre in musica ciò che evoca l’acqua: il suo movimento (come una danza), i suoi tempi complessi (il poliritmico battere della pioggia sui vetri) e la sua libertà, la stessa del jazz.

Ciccio Russo

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