Jazz Agenda

Emiliano Candida racconta Jaggae: “Non esistono classificazioni e tutto è interconnesso”

Una musica che rompe le barriere, che fonde gli stili e che stravolge completamente il concetto di “genere”. Questa l’essenza di Jaggae, disco pubblicato dall’etichetta Filibusta Records, che porta la firma di due chitarristi virtuosi quali Francesco Mascio ed Emiliano Candida. Il primo dei due ci ha raccontato la genesi e soprattutto l’essenza di un progetto intrigante, che fonde il jazz con il reggae, e dietro il quale si cela una profonda riflessione sulla musica, la vie e la società…

Jaggae – ci spiega Emiliano Candida - è un lavoro discografico che incarna l' unione e la condivisione fra stili musicali differenti, in particolare il jazz e il reggae. La formazione di base è composta da me e dal chitarrisa Francesco Mascio; ci siamo poi avvalsi della collaborazione di Angelo Olivieri alla tromba e Alberto Maroni Biroldi alle percussioni e didgeridoo. I brani dell'album sono nove, di cui 4 originali. Il primo, Enjoy è un brano inedito e un puro inno alla gioia, mentre il secondo, Bongo Man é un celebre brano della tradizione giamaicana; abbiamo reso omaggio al maestro Duke Ellington suonando la conosciutissima Caravan in chiave ska/reggae, mentre la seguente Scraple From The Apple è un brano della tradizione bop firmato dal grande Charlie Parker; non poteva mancare una rivisitazione del celebre brano di Bob Marley, Buffalo Soldier. Incontro Stoppato è un brano originale così come lo è Natural Mente che fa da cornice ad una preghiera a Madre Terra, scritta e recitata da Sonia Lippi. Un omaggio alla tradizione jazz è Swing Gitan, mentre il disco si conclude con un altro brano originale ispirato dalla musica tradizionale africana: Guinea Ska, un immensa devozione al gioco e alla felicità creativa.

Emiliano Candida ci racconta anche la genesi di questo progetto che nasce per l’appunto da un’idea di condivisione di stili differenti…

“Il disco - prosegue Emiliano Candida - nasce dall’intento comune mio e di Francesco Mascio di “unire” ciò che è diviso, attraverso l'unione di due stili musicali apparentemente diversi. In questo modo facciamo passare l'idea che in realtà non esistono classificazioni definite e che tutto è talmente interconnesso che, attraverso la musica, è possibile avviare un processo di “guarigione” del nostro pianeta. Mi piace pensare che esiste un parallelismo tra il fondere più stili musicali e “L’Unione Universale”. Inoltre la forte amicizia che mi lega a Francesco ci ha portato entrambi verso una crescita interiore e ad una presa di consapevolezza rispetto all' importanza di riavvicinarsi alla NATURA. Ci tengo a precisare che per me Francesco Mascio e stato ed è tuttora uno dei miei maestri musicali.

Un disco, dunque, che oltre a proporre una fusione di stili diventa anche una ricerca interiore volta ad abbattere la barriere.A proposito Emiliano Candida prosegue dicendo che Jaggae:

“E' una ricerca concreta dell’essenziale, che si esterna attraverso l'abbattimento delle barriere mentali e morali che la società spesso ci impone. Questo disco è una sorta di percorso, che cerca di portare, con le sue vibrazioni solari e gioiose, una maggiore Consapevolezza, passando necessariamente attraverso un “ritorno” a Madre Terra in maniera armonica e proseguendo verso tutto ciò che “Natural-Mente” la nostra coscienza, dovrebbe portare a mettere in atto. Siamo esseri di luce e se nutriamo profondamente la nostra essenza di luce positiva, ciò che ne deriverà saranno vibrazioni in grado di attuare una cura profonda per noi stessi e per il pianeta, dando vita all’unione e alla condivisione come in una grande famiglia. Questo è il messaggio che cerco di trasmettere attraverso Jaggae e mi auguro di cuore che ciò sia percepito quanto più possibile dall’ascoltatore.”    

 

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