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Kaleido disco d'esordio degli Hydra Quintet: ne parliamo con Alessio Sisca

Pubblicato dall’etichetta Emme Record Label, Kaleido è il primo disco che porta la firma degli Hydra Quintet, giovane formazione calabrese nata nel 2016 2016 durante la permanenza al Conservatorio “Stanislao Giacomantonio” di Cosenza. Il progetto è multiforme e si muove nel territorio della musica moderna senza tradire le sue origini mediterranee. Una formazione giovanissima, dunque, composta da Erica Gagliardi alla voce, Francesco Caligiuri al sax baritono, soprano e clarinetto basso, Giuseppe Santelli al pianoforte, Daniele Nicoletti al basso elettrico e Alessio Sisca alla batteria. E’ proprio quest’ultimo a presentarci questo progetto:

Il progetto – ci spiega Alessio Sisca - è molto giovane e nasce dall'incontro di noi cinque all'interno del dipartimento di Jazz del Conservatorio di Cosenza. Non è partito con un'idea pregressa, ma ha assunto i suoi connotati dopo le prime prove in sala grazie all'incontro tra i diversi stili, sia compositivi che esecutivi, di ognuno di noi. Certamente il filo conduttore è l'approccio creativo, tramite la ricerca di una convivenza tra la scrittura, l'interpretazione e l'improvvisazione. E soprattutto l'entusiasmo nel suonare i nostri brani, o nel dare un'interpretazione notevolmente personale di brani già editi (non ve ne sono nel disco, ma è una pratica che nel live non disdegniamo). Solo quando abbiamo preso coscienza della difficile classificazione di ciò che stavamo creando, abbiamo pensato di assegnare un nome al progetto che potesse esprimere il concetto di un'unica creatura dai diversi "cervelli". Da qui il nome, riferito alla figura mitologica greca, Hydra

Visioni diverse che si incontrano, entusiasmo e capacità di far incontrare stili diversi. Questo è il terreno che ha dato vita a questo progetto. Alessio Sisca ci racconta anche come è cominciata questa collaborazione:

Il percorso musicale è stato appunto quello della convergenza tra più stili, gusti, "mondi" in un certo senso. Abbiamo visto che stava crescendo un repertorio variegato e con tante sfaccettature, che si presta a più punti di vista. Da qui il titolo che, poi, decidemmo di dare all'album: “Kaleido”. Ma è stato singolare anche il percorso non musicale che ci ha portato alla nascita del disco. Raggiunto un buon numero di brani nel nostro repertorio, abbiamo pensato che il miglior veicolo per proporre la nostra musica originale fosse una produzione discografica. Dopo settimane a confrontarci sulle possibili modalità, abbiamo scoperto il concorso "All You Have To Do Is Play" indetto della Emme Record Label e dal Tube Recording Studio, che proponeva premi riguardo una produzione discografica. Partecipando, risultammo tra i 5 vincitori. Ed eccoci qua.

Momenti da ricordare in sala prove, lavoro e divertimento allo stesso. Cosa rappresenta Kaleido per gli Hydra Quintet?

Con queste premesse - conclude il batterista - il disco per noi rappresenta in primis una grande soddisfazione, da parte dei singoli ma soprattutto da parte del gruppo, cosa banale ma spesso da sottolineare. Le nostre ore in sala prove non si limitano al lavoro sui brani, ma sono anche un susseguirsi di scherzi, conversazioni e risate tra cinque amici oltre che colleghi... e il disco rappresenta anche questo: un suggellare quei bei momenti in forma artistica.

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