Gloria Trapani racconta il disco Life is There And Everywhere: “Tutto nasce dalla necessità di raccontare e raccontarmi”
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Pubblicato da Filibusta Records Life is There And Everywhere è l’ultimo disco di Gloria Trapani uscito a cinque anni di distanza dal precedente lavoro Rough Diamond. Un progetto dalle diverse sfaccettature che fonde il jazz con il folk e la canzone d’autore al quale hanno partecipato musicisti quali Alessandro Del Signore al contrabbasso, Luigi Di Chiappari al pianoforte e Mattia Di Cretico alla batteria. Gloria Trapani ha raccontato a Jazz Agenda questa avventura:
“Questo progetto è frutto di una grande passione e del grande desiderio di raccontare e raccontarmi attraverso musica. Ho iniziato a dedicarmi alla scrittura circa una quindicina di anni fa ma solo nel 2011 questo desiderio si è concretizzato quando Alessandro Del Signore, Luigi Di Chiappari e Mattia Di Cretico hanno accolto questo mio desiderio e con loro è iniziato questo bellissimo percorso. Originariamente la formazione era quella classica del quartetto jazz con la voce ed infatti il primo disco che abbiamo realizzato, Rough Diamond, porta proprio il nome del Quartetto.
Abbiamo lavorato a quel disco dandogli un'impronta molto live e lasciando molto spazio alle improvvisazioni. Da allora abbiamo avuto la grande fortuna di suonare tanto insieme, e non solo per questo progetto, ma anche per progetti paralleli, e questo ci ha aiutato tanto a trovare una bella sintonia e soprattutto a consolidare la sinergia tra le nostre attitudini diverse. La cosa bella è stata scoprire negli anni la volontà di creare musica insieme condividendo una progettualità.”
Gloria Trapani ci ha raccontato anche il percorso che ha portato alla nascita del disco:
“Sono trascorsi ben 5 anni da quel lavoro, tempo necessario per sviluppare una nuova direzione. Ricordo benissimo nel 2014, di ritorno da un concerto fatto insieme a Lucca, parlai loro della necessità di cambiare il nostro modo di lavorare, e così è iniziato il percorso che ha portato alla realizzazione di quest' ultimo disco “Life is there and everywhere”. Volevo realizzare una musica che ci rappresentasse realmente, in cui potermi rispecchiare al cento per cento e in cui potessero rispecchiarsi anche loro, mettendo a frutto non solo le loro qualità di esecutori ma anche il loro talento creativo. Ho raccolto le 10 canzoni per me più significative che rappresentavano ciò che volevo raccontare in questo disco, sia umanamente che musicalmente, e insieme ai ragazzi abbiamo cercato la veste più adatta.
E così è nato questo disco dove ognuno di noi fa ciò che è necessario alla musica e allo stesso tempo è parte fondamentale del discorso sonoro. Per la prima volta oltre che cantare ho suonato la chitarra il piano e il rodhes ed è stata per me un'esperienza bellissima e anche un passo molto importante; Luigi oltre a suonare il piano e il rodhes ha registrato alcune chitarre, l'organo, Alessandro ha suonato il basso, il contrabbasso e tante linee di arco che hanno dato carattere ai brani, Mattia oltre alla batteria ha sperimentato percussioni e oggetti come catene, unghie di pecora, scope che dessero un tocco originale alla ritmica...insomma nessuno di noi si è risparmiato.”
Un disco, inoltre, dove non è mancata anche una buona dose di sperimentazione e una ricerca timbrica e sonora non indifferente….
“Avevo scritto un arrangiamento per quartetto d'archi e trombone - prosegue - su un brano che si intitola She walks, dedicato a mia madre, e ho potuto realizzarlo anche sul disco grazie alla collaborazione di grandi musicisti e amici, Donato Cedrone (violoncello), Teresa Iannilli (viola) Daniel Miskiev (violino) e Davide Di Pasquale (trombone)che aveva già collaborato al disco precedente.
Abbiamo poi scelto un fonico che ci potesse aiutare nella realizzazione del suono che avevamo in mente, e uno studio che avesse la giusta struttura e strumentazione a disposizione, e sono stati Davide Abruzzese, che ha curato le riprese e il missaggio, e il Groovefarm che ringraziamo ancora per la grande professionalità, insieme ad Andrea Guastadisegni che invece è il fonico che ha curato poi il master.”
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