I Treetops raccontano il nuovo disco Demetra: “Groove ed energia per uno sviluppo sostenibile!”
- Scritto da Carlo Cammarella
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Pubblicato dalla Vagabundos records e prodotto da Pino Pecorelli (Orchestra Piazza Vittorio), Demetra è il disco d’esordio dei Treetops. Un concept album pieno di energia, groove e vitalità che vede la partecipazione di 7 ragazzi che hanno scelto lo sviluppo sostenibile come direzione da percorrere. La band è guidata da Anna Bielli (chitarra) con la partecipazione di Marcello Tirelli (tastiere), Luca Libonati (batteria), Simone Ndiaye (basso elettrico), Andrea Spiridigliozzi (chitarra elettrica), Eric Stefan Miele (sax soprano) e Daniel Ventura (sax tenore). Ecco come è nata questa nuova avventura.
Per cominciare l'intervista parliamo subito del disco: vi va di descriverlo brevemente ai lettori di Jazz Agenda?
"Demetra" è un concept album ispirato da tematiche green. Abbiamo immaginato la dea della natura svegliarsi nel mondo moderno e accorgersi di quante cose sono cambiate rispetto a come le ricordava: l'inquinamento, la sovrapproduzione di oggetti non necessari, gli allevamenti intensivi per la produzione di prodotti animali, la nostra incapacità di prendere in mano la situazione cambiando nelle piccole cose della nostra quotidianità. Sono questi gli scenari che abbiamo musicato, senza l'utilizzo di parole. Così, alla fine dell'album Demetra torna in letargo, senza forze né parole dopo tutto ciò che ha visto, con la speranza di svegliarsi un giorno e contemplare il cambiamento.
Raccontaci la tua storia: come è nato questo progetto e come si è evoluto nel tempo?
I Treetops sono nati a dicembre 2016, definendo la formazione attuale a febbraio 2017. Dopo essersi sciolta la sua prima band, Anna, la chitarrista, ha deciso di trovare nuovi musicisti con cui continuare ad esprimersi attraverso la musica. L'idea iniziale era quella di una formazione allargata, con archi, fiati e percussioni, ma in poco più di un mese avevamo già trovato un buon equilibrio noi sette e abbiamo smesso di cercare nuovi timbri.
Sin dalla prima prova abbiamo iniziato a comporre insieme, accantonando cover o pedali da jam session, e in modo naturale abbiamo scelto di essere un gruppo strumentale di musica originale. Ci sono state due "macro-fasi" della band: i vecchi Treetops e i nuovi Treetops. Il passaggio del testimone è avvenuto durante il lockdown del 2020, quando tutti eravamo chiusi in casa a vivere un clima surreale, con tanto tempo a disposizione per riflettere su tematiche delicate, che nella freneticità della routine abbiamo poco modo e voglia di osservare. Idealmente, Demetra è in quel periodo, musicalmente nei mesi a seguire.
Un disco per una band o per un artista può sintetizzare diverse cose: una fotografia del momento, un punto di arrivo o di partenza: per voi cosa rappresenta?
Sicuramente una somma delle tre. Una fotografia del momento, senza alcun dubbio, essendo l'album basato proprio sul mondo attuale. Un punto di arrivo perché finalmente esistiamo anche per le persone esterne alla nostra sala prove. Infine, un punto di partenza perché speriamo sia solo l'inizio di un lungo viaggio insieme.
Se parliamo dei vostri riferimenti musicali cosa vi viene in mente? Ci sono degli artisti, noti o anche meno noti, che per voi sono stati davvero importanti?
In prima linea troviamo gli Snarky Puppy, sia per la musica che producono sia per l'idea di ensemble che c'è dietro. Infatti, anche loro si occupano principalmente di musica strumentale, ma non si precludono la possibilità di collaborare con cantanti ed orchestre, ed in ogni album si possono ascoltare influenze di mondi e generi completamente diversi tra loro. Altri gruppi ed artisti importanti per noi sono i Mogwai, i Radiohead, i Gogo Penguin, Esperanza Spalding e Tigran Hamasyan.
Come vedete il vostro progetto nel futuro? In sintesi, quali potrebbero essere le evoluzioni legate alla vostra musica?
Nel futuro, come nel presente, ci vediamo senza limiti di sperimentare, che sia un nuovo disco, una colonna sonora o una collaborazione. L'evoluzione, come in tutte le cose, non avverte. Magari come per Demetra, continuerà ad essere il progresso-regresso di ciò che ci circonda ad essere il nostro "concime", o magari invece cambieremo completamente ispirazione.
Chiudiamo con un ulteriore sguardo al futuro: avete qualche concerto in cantiere o qualche nuova registrazione da portare avanti?
Intanto, sabato 30 aprile abbiamo presentato "Demetra" per la prima volta in concerto al Monk di Roma. Altre date si stanno definendo per l'estate ma ancora non possiamo annunciarle, possiamo anticiparvi solo la nostra partecipazione al festival di street-art Borgo Universo (Aielli, Abruzzo) il 2 agosto, e ad Artesettima Festival a settembre con data da destinarsi.