Jazz Agenda

Voce di riferimento del jazz italiano e internazionale: Greta Panettieri si racconta

 

Dal virtuosismo vocale innato e una musicalità eclettica, Greta è cresciuta artisticamente negli Stati Uniti dove ha collaborato con artisti del calibro di Curtis King, Larry Williams, Diane Warren, Poogie Bell, Sandro Albert, Terri Lynn Carrington, Mitch Forman, Robert Irvin III, Paolo Braga, Toninho Horta, Arthur Maia, Darryl Tooks e ha firmato un contratto con la DECCA/Universal. Al suo rientro in Italia, la sinergia con artisti come Gegè Telesforo, Sergio Cammariere, Fabrizio Bosso e un disco sulla canzone italiana degli anni ’60 “Non Gioco Più” (Italian ’60s in Jazz), dove rilegge i meravigliosi “classici” cantanti da Mina in una chiave totalmente personale e raffinata. Un grande successo sia in Italia che in Giappone, dove da tempo il disco è distribuito da diverse etichette. La sua storia è racchiusa in “Viaggio in jazz”, graphic novel pubblicata lo scorso dicembre da Edizioni Corsare e presentata live insieme al nuovo album “Under Control”.

Tra i vari brani dell’album, hai scelto “Non Gioco Più” per intitolare il disco: cosa rappresenta per te?

Il titolo dell'album in questo momento rispecchia  il mio stato d'animo. Ho sempre voluto affrontare la vita con leggerezza  giorno dopo giorno. ''Non gioco più'' è un messaggio semplice e chiaro che però, come quando si è bambini, nasconde in realtà la voglia di continuare a giocare.”

Il paragone con Mina è del tutto superato da uno stile originale sia nella vocalità che negli arrangiamenti.

In realtà nell’avvicinarmi a questo repertorio non mi sono posta il problema del paragone con la grande Mina. Venendo dal jazz ho iniziato cantando brani già noti grazie alle interpretazioni di Ella Fitzgerald, Frank Sinatra, Billy Holiday, Sarah Voughan, Carmen McRey, etc...Se ci si facesse intimorire dai paragoni non si inizierebbe mai. Ognuno nasce con la sua particolare voce, una volta capito questo ci si muove più serenamente. Gli arrangiamenti sono l'occasione per cambiare le carte in tavola, discostarsi stilisticamente portando l'attenzione di chi ascolta altrove e costruire nuovi ambienti in cui muoversi liberamente.”

In questo disco sono presenti diverse influenze musicali che riflettono anche la tua versatilità artistica.

Una delle poche certezze che avevo mentre il progetto prendeva forma era sicuramente quella di voler esprimere la mia vocalità. Dal punto di vista musicale mi sento decisamente onnivora, quando una cosa mi piace non mi fermo davanti al genere di provenienza, così ho avuto modo di confrontarmi con repertori di diverse provenienze e senza quasi accorgermene imparavo ad essere me stessa in qualsiasi contesto musicale; così come poi tutti questi 'accenti' si percepiscono nelle varie interpretazioni dei brani.”

Nella dimensione live emerge una forte personalità e un utilizzo della voce maturo e allo stesso tempo molto creativo.

Quando si ha l'occasione di esprimersi liberamente, come quando si canta, vale la pena chiudere gli occhi e lasciarsi andare all’esplorare. La musica può portarti molto lontano;  questo è un privilegio a cui non rinuncerei mai per cantare 'la cosa giusta'.”

Nell’album c’è un ensemble d’eccezione. Come è nata la vostra collaborazione?

”Negli anni e “per caso”. Con Andrea collaboriamo da più di 10 anni, abbiamo realizzato il disco per la Decca 'The edge of Everything' e tanti altri lavori. Armando Sciommeri è un grande amico e soprattutto un batterista strepitoso di rara sensibilità. La collaborazione con Gegè Telesforo mi ha dato l'occasione di conoscere Giuseppe Bassi con cui è nata una grande stima professionale e amicizia personale. Ognuno di noi ha creduto talmente tanto nel progetto che ha cercato di partecipare attivamente alla sua riuscita; devo a Giuseppe la presenza di Gaetano Partipilo e di Fabrizio Bosso, musicisti di grande spessore che sono stati coinvolti nel progetto proprio da Bassi. Quando abbiamo deciso inserire 'Brava' nel repertorio avevo già in mente di cantare il tema scat, ero al telefono con Giuseppe e ricordo di avergli detto: mi piacerebbe che il tema  fosse doppiato in unisono con la tromba; Bosso sarebbe perfetto. Due giorni dopo ricevo la telefonata di Giuseppe e Fabrizio, che viaggiavano insieme per un concerto ed ecco che la magia era compiuta. Last but not least il grande Alfonso Deidda con il quale ebbi il piacere di lavorare qualche anno fa in diverse occasioni e che ho poi ritrovato con Telesforo. Alfonso Deidda è un musicista che non si dimentica, poliedrico, sensibile  e geniale, una grande gioia averlo con noi.”

Hai vissuto molti anni a New York e pubblicato già altri lavori: in quale momento della tua carriera arriva questo nuovo disco?

Sono tornata in Italia da tre anni e avevo voglia di fare qualcosa in italiano e di jazz allo stesso momento. Ho all'attivo dischi di Soul/Jazz, Brazilian/Jazz, etc., e avevo voglia di fare qualcosa di più 'vicino a me'. Per un jazzista i nostri classici degli anni ‘60 sono un po' come gli standard americani, quindi è lì che sono andata a pescare. Per altro la ricerca dei brani è stata piacevolissima, con tutti quei video meravigliosi in bianco e nero e i grandi arrangiamenti delle orchestre dei maestri Ferrio e Canfora.”

A dicembre hai presentato alla Fiera “Più Libri Più Liberi” “Viaggio in Jazz”, la Graphic Novel uscita con Edizioni Corsare che racconta la tua storia artistica, a cui è allegato anche l’ultimo album “Under Control” dove collabori con Larry Williams, produttore di Michael Jackson e Quincy Jones..  

Ho sempre detto che la mia vita sembrava un fumetto. Un graphic novel può rendere bene questa percezione tra realtà e fantasia: sai, quei momenti in cui sembra tutto così surreale come quando arrivi a NYC a vent'anni. Rileggendola la storia sembra inventata, invece è tutto vero e soprattutto in progress. In seguito, abbiamo presentato live “Viaggio in jazz” anche alla Feltrinelli di Roma e in alcune scuole del Lazio: un grande successo di cui siamo molto felici.”

In che modo possiamo rimanere aggiornati sul tuo tour e la tua musica?

Basta seguire il mio sito Internet www.gretapanettieri.com o tramite social network sulla mia pagina official di Facebook e Twitter.”

 

F.G.

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