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Jazz New Generation: I gemelli Minetti e la nascita del progetto “Strings in Love”

Coma la maggior parte di voi saprà noi di Jazz Agenda siamo spesso molto attenti alla nascita di nuovi progetti e soprattutto agli artisti emergenti, di cui molti sono veramente degni di nota. E questa volta oltrepassiamo i confini della nostra città, Roma, per spostarci in Campania, dove c’è una scena jazzistica, secondo noi, tutta da scoprire. Dunque, i musicisti di cui vogliamo parlarvi si chiamanoRosario e Alessandro Minetti, due gemelli (entrambi chitarristi) che hanno dato vita ad un progetto  comune dal titolo “Strings in Love”. Insieme ci hanno raccontato la nascita di questo lavoro.

Ragazzi, per cominciare l’intervista volevo chiedervi come siete arrivati alla realizzazione di questo Cd, o meglio quali sono state le esperienze che hanno fatto sì che nascesse Strings in Love…

“Strings in love è un disco nato da una lunga serie di esperienze musicali, caratterizzate da  un  minuzioso lavoro professionale, profuso nell’arco di  tempo che abbraccia la nostra adolescenza fino alla maturità. Sicuramente l’innata sensibilità artistica affiancata da una formazione didattica, hanno dato vita alla scintilla che ha reso possibile esternare le nostre emozioni attraverso questa eterna ed  intramontabile arte: la musica.”

In questo disco abbiamo notato la comunione di diversi linguaggi musicali. Tutto questo deriva forse dalle vostre esperienze pregresse o dalla voglia di sperimentare il più possibile?

“Fin dalla tenera età (dai 6 ai 12 anni) metaforicamente parlando abbiamo masticato molta musica: classica, pop, jazz, fusion, flamenco, etnica, disco etc etc. Avendo ascoltato generi diversi, è sorta la voglia di ricercare e sperimentare un linguaggio che consentisse di unificare o meglio quello di miscelare mantenendo sempre un netto stile il tutto.”

Per quanto riguarda il vostro stile personale, invece, quali sono le differenze fra voi? E che tipi di sonorità privilegiate?

“Possiamo dire che entrambi avendo una naturalezza di idee, ci influenziamo molto. Questo ci permette di maturare ed ampliare la nostra conoscenza nel fare musica. Quello che ci sembra evidente è che ci lasciamo trasportare dal ritmo e dalla melodia del brano facendo così scaturire incastri timbrici.”

Quali sono, invece, gli artisti che per voi sono stati una vera e propria fonte di ispirazione e che vi hanno aiutato nello sviluppo di una coscienza artistica?

“Crediamo che a contribuire alla formazione artistica, di base come già accennato vi è la nostra vena creativa accompagnata dal percorso formativo didattico. Questi elementi di certo sono stati assai rilevanti e fondamentali per la nostra evoluzione. Gli artisti che per noi sono stati fonte di ispirazione sono, infatti, molteplici e non basterebbe un’intervista per citarli. (Bach,  Pat  Metheny, M. Jackson, Mina, P. de  Lucia, M. Gangi, W. Mongomery, J. Pass, etc  etc).”

E per quanto riguarda le esperienze nel mondo della musica?

“La nostra esperienza nel mondo della musica ha conosciuto aspetti significativi. Abbiamo visitato panorami musicali differenti mediante diverse tournee all’estero: Montreal, Monaco, Barcellona, Malta etc etc. La voglia di comunicare col pubblico ci consente di svolgere una continua ricerca e di essere sempre desiderosi di creare un linguaggio personale.”

Visto che noi ci occupiamo soprattutto di quello che succede a Roma ci volete raccontare che aria tira in Campania sotto il profilo del Jazz?

“In  Campania il Jazz continua ad avere le sue soddisfazioni mediante i suoi numerosi festival. Ci auguriamo di poter contribuire a far emergere nella terra del Vesuvio il linguaggio americano.”

E per prossimi progetti? Che cosa avete in mente per il momento?

“Per quanto concerne nuovi singoli, ci sono diversi progetti che stanno nascendo nel  mondo  del  pop, oltre ad essere musicisti laureati al conservatorio siamo anche cantautori. In fine dell’intervista lasciamo i nostri  più sinceri ed affettuosi saluti.”

Grazie mille per l’intervista e un in bocca al lupo.

Carlo Cammarella

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