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The Moon And The Sun: Stefano Clemente racconta la sua nuova avventura

Da un po’ di tempo a questa parte, ormai, si sente spesso parlare della Puglia e di quei giovani e talentuosi musicisti che provengono da questa regione del Mezzogiorno. Uno di questi è sicuramente è il chitarrista Stefano Clemente che, insieme ad un gruppo di artisti provenienti dalla stessa area, ha dato vita ad un disco intitolato “The Moon and The Sun”, pubblicato dall’etichetta Ultra Sound Records. E visto che noi, un po’ per vocazione un po’ per curiosità, siamo sempre attratti dalle novità e dai nuovi progetti abbiamo intervistato il chitarrista pugliese che volentieri ci ha raccontato la genesi e l’evoluzione di questa nuova avventura.

Stefano, per cominciare l’intervista volevo partire proprio dal titolo del tuo ultimo disco: “The Moon And Sun”: Che cosa rappresentano per te la Luna ed il Sole?

“Innanzitutto grazie per l’attenzione e l’interesse dedicata al mio nuovo progetto. La luna ed il Sole rappresentano in natura gli estremi opposti che però in fondo in fondo sono uguali nell’essenza. La Musica di quest’album è il frutto di una ricerca spirituale dovuta agli accadimenti avvenuti nella mia vita privata nel corso dell’ultimo anno. Gioia e amarezza, felicità e rabbia sono emozioni che fanno parte dell’animo umano e che vengono per forza di cose trasferite nel processo di scrittura. Tutta la musica di quest’album è stata scritta nel corso di una settimana (anche se il processo di arrangiamento ha richiesto circa sei mesi) e questo perché la spinta creativa era molto forte a causa appunto delle prove – belle e brutte – alle quali la vita ti sottopone. In  definitiva TM&TS è una fotografia di un momento storico ben preciso della mia vita, momento di passaggio che mi ha portato ad una crescita come uomo e come artista.”

 

Ascoltando il Cd mi è sembrato che hai cercato di privilegiare il lavoro d’insieme senza, però, togliere nulla all’estro dei componenti della formazione. E’ una caratteristica che fa parte del tuo modo di intendere la musica?

“Considero la musica una delle forme più elevate di comunicazione e di interazione ed alla luce di questo prediligo l’equilibrio tra i componenti della band. Il processo di scrittura viene comunque modificato ed “aggiustato” in funzione dei musicisti con i quali collaboro. Ovviamente ho scelto compagni di viaggio che hanno una sensibilità spiccata e che hanno contribuito in maniera sublime alla realizzazione del progetto. Ognuno di loro ha poi apportato la propria maestria con l’unico scopo di giovare alla musica.”

 

E tu come descriveresti The Moon and Sun ad un pubblico che magari si sta avvicinando al jazz da poco?

“Di solito non mi piace classificare i generi musicali ma l’album non ha un linguaggio prettamente legato alla tradizione del jazz sebbene tutti i musicisti che vi hanno collaborato sono jazzisti di fama internazionale. E’ un album di musica improvvisata basata su delle composizioni forti e con delle metriche piuttosto irregolari. Viene privilegiato l’estro del momento dell’improvvisatore e l’ascoltatore viene accompagnato attraverso un viaggio nella parte più profonda dell’anima. L’ascoltatore attento, anche se poco addentro ai meccanismi del jazz, può trovare giovamento da quest’album.”

 

Ho notato che in questo progetto i musicisti sono quasi tutti originari della Puglia. E’ stata una scelta casuale?

“Non è stata una scelta casuale. A parte Flavio, gli altri musicisti sono tutti pugliesi. La terra nella quale vivo è una fucina di talenti che spesso riescono a raggiungere fama ad altissimi livelli. Ho ritenuto opportuno, in quest’album, dare voce a musicisti che conosco bene e che mi stimolano creativamente ed umanamente.”

 

Visto che ci siamo arrivati, vorresti parlarci della situazione attuale della musica jazz nella tua regione d’origine?

“In Puglia esistono diverse realtà molto attive nel jazz. Io stesso provengo dalla scuola di jazz del Pentagramma di Bari attiva da più di 25 anni. Purtroppo non ci sono tanti jazz club e quei pochi privilegiano gli ospiti stranieri. Per fortuna ci sono uomini e musicisti che si ingegnano per organizzare festival e manifestazioni che accompagnano l’estate di turisti e gente del posto.”

 

Un’ultima domanda: hai dei nuovi progetti per il futuro?

“In questo momento sto lavorando assieme alla mia compagna ad un progetto originale soul-jazz che vedrà la luce dopo l’estate oltre ovviamente a promuovere l’album in giro per l’Italia.”

 

E allora in bocca al lupo per tutto e grazie mille per l’intervista?

“Grazie mille ed alla prossima”

 

Carlo Cammarella

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