Franco Tinto racconta il disco Accordi di Donne: 14 brani con i testi scritti da donne
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Pubblicato da Filibusta Records, Accordi di Donne è l’ultimo disco che porta la firma del maestro chitarrista Franco Tinto. Un progetto che si compone di 14 canzoni di vario stile che spaziano tra jazz, bossanova e cantautorato coni testi scritti da 14 donne diverse. Una scelta coraggiosa, in controtendenza con le mode del momento per un disco raffinato ed elegante. Franco Tinto ha raccontato a Jazz Agenda questa avventura:
Franco, per cominciare l'intervista parliamo subito del disco Accordi di Donne: ti va di descriverlo brevemente ai lettori di Jazz Agenda?
Accordi di Donne è un disco composto da 14 brani di vario genere di cui ho composto interamente le musiche. Per comporlo mi sono ispirato a diversi stili musicali tra cui il jazz, il cantautorato, la bossanova e ho voluto che a scrivere il testo di queste canzoni fossero proprio 14 donne. La ragione di questa scelta sta nel fatto che a mio avviso potevano avere una marcia in più a livello di suggestioni per scrivere dei testi sulle musiche e le armonie che mi sono venute in mente.
Raccontaci adesso la storia di questo disco: come è nato e come si è evoluto nel tempo?
Diciamo che questo progetto è nato per scommessa: il discografico Fabio Lauteri di Filibusta Records a suo tempo mi aveva consigliato di fare qualcosa di originale, pertanto ho cominciato a scrivere prima qualche canzone fino ad arrivare a 14. Un lavoro che ho realizzato in poco meno di due anni.
Un disco per una band o per un artista può sintetizzare diverse cose: una fotografia del momento, un punto di arrivo o di partenza: per te cosa rappresenta?
Sicuramente in questo preciso momento Accordi di Donne rappresenta un punto di partenza, perché andrà avanti con un seguito a cui sto già mettendo mano. Allo stesso tempo parliamo anche di un punto di arrivo perché è la prima volta che mi cimento con un’operazione di questo genere. Sono arrivato a questo punto, alla creazione di questo disco, sia per scommessa sia per trovare qualche nuovo stimolo.
Se parliamo dei tuoi riferimenti musicali cosa ti viene in mente? Ci sono degli artisti, noti o anche meno noti, che per te sono stati davvero importanti?
Io ho seguito le prime basi le ho avute con le musiche di Lucio Battisti, Claudio Baglioni, Franco Battiato, poi sono diventato un chitarrista classico e ho avuto certamente l’influenza di compositori classici come possono essere Bach, Chopin, Beethoven eccetera. Nel disco, infatti, sono presenti degli elementi che richiamano sia il mondo del pop, sia quello classico.
Come vedi il tuo progetto nel futuro? In sintesi quali potrebbero essere le evoluzioni legate alla vostra musica?
Per ora posso dirti che il tempo vedrà quali saranno le evoluzioni: se il progetto piace e avrà un seguito dignitoso può essere che composizioni di questo tipo possano diventare una via per intraprendere un’altra forma artistica diversa dal solito “BOM BOM” che si sente oggi. Nelle canzoni di questo periodo, infatti, le percussioni sono molto presenti e le armonie diventano sempre più scarne e di conseguenza vengono trascurate.
Chiudiamo con un ulteriore sguardo al futuro: avete qualche concerto in cantiere o qualche nuova registrazione da portare avanti?
Per quanto riguarda il prosieguo di questo progetto posso dirti che al momento sto preparando il secondo disco che sarà al rovescio. Sarò io a prendere delle poesie scritte da donne e sarò sempre io a farmi suggestionare dai testi e dalle emozioni che queste poesie susciteranno in me.