Jazz Agenda

Alter & Go in concerto all'Elegance Café

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Martedì 30 gennaio presso l’Elegance Café Jazz Club andrà in scena Alter & Go, formazione capitanata da Roberto Bottalico al sax tenore e Augusto Creni alla chitarra e completata da Massimo di Cristofaro alla batteria e Alessandro del Signore al contrabbasso. Un quartetto rispettoso della tradizione, che parte dall’amore per il jazz degli anni ’50  e ‘60 senza disdegnare un’improvvisazione frizzante, moderna e al passo con i tempi.

La formazione che nel marzo 2017 ha pubblicato il disco omonimo con l’etichetta Filibusta Record, si cimenta tra brani inediti scritti dal sassofonista Roberto Bottalico e alcuni standard il cui riarrangiamento dimostra ancora una volta che il jazz, per sua natura, è una musica mutante, in continua evoluzione, sempre pronta ad accogliere nuovi stimoli e contaminazioni.

In questo caso il suono prende ispirazione dall’hard bop, movimento jazz nato tra gli anni Cinquanta e i Sessanta del secolo scorso, che vanta esponenti di grandissimo talento come Wayne Shorter, Horace Silver, Art Blakey e il gigante John Coltrane. Pur mantenendo una forma tradizionale di jazz, il quartetto esprime anche un lavoro di ricerca verso il moderno, strizzando l’occhio alle infinte possibilità del suono e cercando di legare il tutto con una propria concezione musicale e una grande sensibilità artistica.

 

Elegance Café

Via Francesco Carletti, 5 – 00154 Roma

Inizio concerto ore 22:30

Ingresso 5 euro con consumazione

 

Alter & Go

Bottalico/Creni/Ciancaglini/Fumagalli, band:

Roberto Bottalico - sax tenore

Augusto Creni - chitarra

Alessandro del Signore, contrabbasso

Massimo di Cristofaro, batteria 

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Alter & Go in concerto presso l'Archivio 14

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Venerdì 19 maggio Alter & Go in concerto presso l'Archivio 14 di via Latina. Un quartetto rispettoso della tradizione, che parte dall’amore per il jazz degli anni ’50 e ‘60 senza disdegnare un’improvvisazione frizzante, moderna e al passo con i tempi. la band si cimenta tra brani inediti scritti dal sassofonista Roberto Bottalico e alcuni standard il cui riarrangiamento dimostra ancora una volta che il jazz, per sua natura, è una musica mutante, in continua evoluzione, sempre pronta ad accogliere nuovi stimoli e contaminazioni.
In questo caso il suono prende ispirazione dall’hard bop, movimento jazz nato tra gli anni Cinquanta e i Sessanta del secolo scorso, che vanta esponenti di grandissimo talento come Wayne Shorter, Horace Silver, Art Blakey e il gigante John Coltrane. Pur mantenendo una forma tradizionale di jazz, il quartetto esprime anche un lavoro di ricerca verso il moderno, strizzando l’occhio alle infinite possibilità del suono e cercando di legare il tutto con una propria concezione musicale e una grande sensibilità artistica. 
 
Venerdì 19 maggio
ALTER & GO
Inizio concerto ore 22:00
Via Latina 14

Roberto Bottalico sax tenore 
Augusto Creni chitarra
Pietro Ciancaglini contrabbasso
Massimo Di Cristofaro batteria
 
Dalle 21 DjSET Ore 22 Start Live
Ingresso 5 euro con drink incluso per i soci a.s.d. Oxygene 

Si prega di prenotare ai numeri 0689561754 oppure inviando una mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

L'archivio14 è un progetto a cura dell'a.s.d. Oxygene comunicazione istituzionale riservata ai soci
 
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Augusto Creni racconta Alter & Go: “un quartetto Hard Bop e un lavoro di ricerca verso il moderno”

Un quartetto d’eccezione che parte dalla poetica tipica hard bop per creare un sound moderno che unisce tradizione e musica contemporanea. Questa l’essenza di Alter & Go, band formata da Roberto Bottalico al sax tenore, Pietro Ciancaglini al contrabbasso, Augusto Creni alla chitarra, Pietro Fumagalli alla batteria con la partecipazione Tiziano Ruggeri alla tromba nel ruolo di special guest. Roberto Bottalico, principale autore dei brani della band ha raccontato a Jazz Agenda questo nuovo progetto pubblicato dall’etichetta Filibusta Records:

Questo disco - ci spiega - è nato come molti altri progetti, in una sala prove che in questo caso è quella di Roberto Bottalico, il sassofonista della band. L’idea alla base era quella di creare un quartetto Hard Bop che mantenesse una forma di jazz tradizionale e che allo stesso tempo esprimesse anche un lavoro di ricerca verso il moderno, strizzando l’occhio alle infinite possibilità del suono e cercando di legare il tutto con una propria concezione musicale. Abbiamo deciso di suonare brani inediti del sassofonista Roberto Bottalico e standard da noi arrangiati prendendo ispirazione verso i modelli di Wayne Shorter, Horace Silver, Art Blakey e il sassofonista John Coltrane. Da questo punto di partenza, dunque, è nato il quartetto che è composto da Roberto Bottalico al sax tenore, Pietro Ciancaglini al contrabbasso, Augusto Creni alla chitarra, Pietro Fumagalli alla batteria con la partecipazione speciale di Tiziano Ruggeri alla tromba. Per iniziare questo percorso abbiamo deciso di registrare il tutto e nel marzo 2017 con l’etichetta Filibusta Record abbiamo pubblicato il disco Alter & Go.”

Augusto Creni ci racconta anche come è nato il quartetto e soprattutto qual è stato il punto di partenza di questa nuova formazione:

Tutto è cominciato - prosegue - dall'Unione del trio sax, chitarra e batteria, incontratisi nella Roma Big Band diretta dal M. Claudio Prado. Insieme abbiamo maturato l’idea di lavorare ad un suono che potesse spaziare dal jazz anni 50' al '60, ma senza chiudersi e come dicevo strizzando l’occhio alla musica contemporanea. Il bello è stato capire la direzione, soprattutto all’inizio con l'assenza di uno strumento fondamentale per il quartetto, il Contrabbasso. Questo ci ha aiutato a essere più liberi negli arrangiamenti, anche se ci sono stati dei musicisti che ci hanno aiutato a verificare se la direzione fosse quella giusta: tra questi Marco Contessi, Giuseppe Talone, Eddy Cicchetti ci hanno aiutato a capire che eravamo arrivati ad un buon punto. Per noi era ed è tuttora necessario avere un suono ed una forma che possa distinguerci, con le composizioni ed il fraseggio del sassofonista Roberto Bottalico, con le armonie pianistiche della chitarra, con la batteria hard bop di Pietro Fumagalli e la capacità di Pietro Ciancaglini di diventare parte integrante del progetto. Il disco, poi, è venuto da solo, suonandolo in maniera naturale, cosa che ci ha portato più volte a essere anche impreparati a quella semplicità e bellezza che appartiene soltanto al jazz.”

Ma cosa rappresenta il disco per il quartetto? E’ forse un punto di partenza che ben rappresenta l’essenza del progetto. A proposito Augusto Creni prosegue nella descrizione di Alter & Go:

Per noi effettivamente il disco è una fotografia del momento che stiamo vivendo musicalmente: composizioni differenti per esprimere alcune parti fondamentali delle nostre emotività musicali. Alcuni brani omaggiano i grandi del jazz come Coltrane, jazz Messangers e Dexter Gordon, altri, molto più moderni spaziano tra il jazz modale, gli Standards, i Contrafact, rappresentano dove e come ci piace suonare. Ma il disco per noi è anche un punto di partenza rappresentato dalle strutture hard bop, dalla scelta degli strumenti, delle sonorità e degli arrangiamenti, dalla libertà, ma anche dalla voglia di quintetto con un creativo Tiziano Ruggeri alla Tromba, che ci porta subito ai Jazz Messangers. Il titolo Alter & Go. rappresenta bene il significato di contrapposizione che ci appartiene e nel disco lo si ascolta e lo si apprende in maniera del tutto naturale.

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Alter & Go il nuovo disco del quartetto Bottalico/Ciancaglini/Creni/Fumagalli

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Un quartetto rispettoso della tradizione, che parte dall’amore per il jazz degli anni ’50  e ‘60 senza disdegnare un’improvvisazione frizzante, moderna e al passo con i tempi. Si presenta così Alter & Go progetto della formazione composta da Roberto Bottalico al sax tenore, Pietro Ciancaglini al contrabbasso, Augusto Creni alla chitarra e Pietro Fumagalli alla batteria (con la partecipazione speciale di Tiziano Ruggeri alla tromba) che nel marzo 2017 ha pubblicato il disco omonimo con l’etichetta Filibusta Record. Il quartetto, che ha presentato questo lavoro presso l’Auditorium Parco della Musica il 26 febbraio, si cimenta tra brani inediti scritti dal sassofonista Roberto Bottalico e alcuni standard il cui riarrangiamento dimostra ancora una volta che il jazz, per sua natura, è una musica mutante, in continua evoluzione, sempre pronta ad accogliere nuovi stimoli e contaminazioni. In questo caso il suono prende ispirazione dall’hard bop, movimento jazz nato tra gli anni Cinquanta e i Sessanta del secolo scorso, che vanta esponenti di grandissimo talento come Wayne Shorter, Horace Silver, Art Blakey e il gigante John Coltrane. Pur mantenendo una forma tradizionale di jazz, il quartetto esprime anche un lavoro di ricerca verso il moderno, strizzando l’occhio alle infinte possibilità del suono e cercando di legare il tutto con una propria concezione musicale e una grande sensibilità artistica.

I brani sono stati scritti in momenti di vita differenti e tra questi spicca senza dubbio Alter & go, title track del disco e primo brano scritto da Roberto Bottalico, che si apre con un intrigante solo di contrabbasso per poi mettere in mostra l’elegante cantabilità del sassofono e lo spessore chitarristico di Augusto Creni. What’s è invece un brano ispirato allo standard What is this thing called ma con un senso ritmico diverso e con un ritmo decisamente più incalzante che esalta le dote improvvisative della band. Tra le composizioni dal carattere più intimista spicca Raal, caratterizzata da un gioco armonico ipnotico che si risolve sul bridge. Diversamente in Aka Waltz lo spirito compositivo del quartetto strizza l’occhio al jazz contemporaneo giocando sulla tensione e l’intensità del suono. A. plays with B. è invece una mini suite composta da due brani molto diversi tra loro in cui il tema A è suonato dai fiati di ispirazione jazz messangers mentre il tema B è si distingue per una chitarra minimale e incisiva che ben si lega ad un giro armonico ed un groove di chiara influenza funk jazz. Spazio anche alle ballad con  Song for Mat, dedicato al padre del sassofonista, e La ballata dei gufi gemelli, che si distingue grazie alla presenza di sonorità shorteriane dove spiccano senza dubbio i fiati e l’estro dello special guest Tiziano Ruggeri alla tromba. La presenza di quest’ultimo impreziosisce senza dubbio il lavoro di un quartetto che senza tradire la tradizione ha nel suo DNA un suono duttile e moderno.

 

Alter & Go

Bottalico/Creni/Ciancaglini/Fumagalli, band:

Roberto Bottalico - sax tenore

Pietro Ciancaglini - contrabbasso

Augusto Creni - chitarra

Pietro Fumagalli – batteria

feat. Tiziano Ruggeri - tromba

 

Brani - Tracklist:

Alter & go

What’s

Raal

Aka waltz

A.plays with B.

Song for Mat

Well you needn’t

La ballata dei gufi gemelli

Intermission

 

Discografia:

Bottalico/Creni/Ciancaglini/Fumagalli - “Alter&go” (Filibusta Records, 2017)

 

 

 

 

 

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Alter & Go in concerto presso le Rane di Testaccio

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Venerdì 7 aprile presso le Rane di Testaccio il quartetto Alter & Go presenterà l’omonimo disco pubblicato da Filibusta Records nel marzo del 2017. La band è composta da Roberto Bottalico al sax tenore, Pietro Ciancaglini al contrabbasso, Augusto Creni alla chitarra e Pietro Fumagalli alla batteria (con la partecipazione speciale di Tiziano Ruggeri alla tromba). Una formazione rispettosa della tradizione, che parte dall’amore per il jazz degli anni ’50  e ’60 senza disdegnare un’improvvisazione frizzante, moderna e al passo con i tempi. Il quartetto si cimenta tra brani inediti scritti dal sassofonista Roberto Bottalico e alcuni standard il cui riarrangiamento dimostra ancora una volta che il jazz, per sua natura, è una musica mutante, in continua evoluzione, sempre pronta ad accogliere nuovi stimoli e contaminazioni. In questo caso il suono prende ispirazione dall’hard bop, movimento jazz nato tra gli anni Cinquanta e i Sessanta del secolo scorso, che vanta esponenti di grandissimo talento come Wayne Shorter, Horace Silver, Art Blakey e il gigante John Coltrane. Pur mantenendo una forma tradizionale di jazz, il quartetto esprime anche un lavoro di ricerca verso il moderno, strizzando l’occhio alle infinte possibilità del suono e cercando di legare il tutto con una propria concezione musicale e una grande sensibilità artistica.

I brani sono stati scritti in momenti di vita differenti e tra questi spicca senza dubbio Alter & go, title track del disco e primo brano scritto da Roberto Bottalico, che si apre con un intrigante solo di contrabbasso per poi mettere in mostra l’elegante cantabilità del sassofono e lo spessore chitarristico di Augusto Creni. What’s è invece un brano ispirato allo standard What is this thing called ma con un senso ritmico diverso e con un ritmo decisamente più incalzante che esalta le dote improvvisative della band. Tra le composizioni dal carattere più intimista spicca Raal, caratterizzata da un gioco armonico ipnotico che si risolve sul bridge. Diversamente in Aka Waltz lo spirito compositivo del quartetto strizza l’occhio al jazz contemporaneo giocando sulla tensione e l’intensità del suono. A. plays with B. è invece una mini suite composta da due brani molto diversi tra loro in cui il tema A è suonato dai fiati di ispirazione jazz messangers mentre il tema B è si distingue per una chitarra minimale e incisiva che ben si lega ad un giro armonico ed un groove di chiara influenza funk jazz. Spazio anche alle ballad con  Song for Mat, dedicato al padre del sassofonista, e La ballata dei gufi gemelli, che si distingue grazie alla presenza di sonorità shorteriane dove spiccano senza dubbio i fiati e l’estro dello special guest Tiziano Ruggeri alla tromba. La presenza di quest’ultimo impreziosisce senza dubbio il lavoro di un quartetto che senza tradire la tradizione ha nel suo DNA un suono duttile e moderno.

 

Le Rane di Testaccio

Via Galvani, 29/29A

00153 ROMA

t. 06 5740240

Inizio concerto ore 21:30

Ingresso tessera arci 10 euro

 

Alter & Go

Bottalico/Creni/Ciancaglini/Fumagalli, band:

Roberto Bottalico - sax tenore

Pietro Ciancaglini - contrabbasso

Augusto Creni - chitarra

Pietro Fumagalli – batteria

feat. Tiziano Ruggeri - tromba

 

 

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