Il jazz italiano a Shanghai
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L’Esposizione Universale 2010 tenutasi a Shanghai dal 1° maggio al 31 ottobre aveva scelto il tema “Città migliore, vita migliore”; una grande occasione per esplorare il potenziale delle città nel 21° secolo, per scoprire l’evoluzione dei centri urbani e del concetto di civilizzazione del nostro Pianeta. Sono state coinvolte 200 nazioni e organizzazioni internazionali, con oltre 70 milioni di visitatori. Nonostante il regolamento dell’Expo prevedesse che i diversi Padiglioni venissero smantellati alla fine della manifestazione, quello italiano ha ricevuto ben 23 offerte di acquisizione da parte delle principali istituzioni cinesi e municipalità – tra cui Shanghai, Pechino e Hong Kong – diventando così permanente! Inoltre, il Museo Permanente dell’Expo di Shanghai ha acquisito oltre la metà delle opere esposte all’interno dell’edificio. Ma ciò che più interessa noi cultori del jazz, è la rassegna (giunta alla terza edizione) che celebra il ritorno del genere nella capitale economica della Cina e che ha visto salire sul palco i migliori musicisti jazz per 20 concerti e numerosi incroci e jam sessions.
A questi enormi successi è stato dedicato un fascicolo, L’Italia all’esposizione universale di Shanghai 2010, presentato giovedì 16 all‘Auditorium. A chiudere le testimonianze dei volti più importanti dell’Expò, un piccolo concerto di Danilo Rea, Enzo Pietropaoli ed Amedeo Ariano. Il trio ha portato a Shanghai, e all’Auditorium, una parte di quella che è l’italianità musicale, proponendo alcuni dei più bei brani del cantautorato “nostrano”. È “Bocca di rosa”, col suo ritmo frenetico, ad aprire e chiudere l’esibizione, seguta da “Nessun dorma” e “Senza Fine”, prima di ritornare nuovamente a De Andrè con la splendida esecuzione de “La canzone di Marinella”. C’è anche lo spazio per la celebre canzone degli spazzacamini di Mary Poppins, camuffata da un’improvvisazione sul tema, parentesi giocosa che apre ad una nostalgica “Resta cu mme”, brano che va ad intrecciarsi, sul finire, con “Nel blu dipinto di blu” di Modugno, quasi immancabile per l’importante pezzo d’Italia che porta a bandiera. Altra sorpresa che ci attende all’uscita, assieme al fascicolo in omaggio, è un disco: Il meglio del Jazz Italiano a Shanghai, che al suo interno annovera i nomi di Cafiso, Pierannunzi, Bollani, Gatto, Salis, Bosso, Rea, Fresu, Rava, Telesforo e altri ancora.
Serena Marincolo
foto di Valentino Lulli