Jazz Agenda

Ray Blue / Hilliard Greene / Luca Jacovella / Davide Pentassuglia in concerto al Bebop Jazz Club: a seguire Jam Session

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Sabato 5 maggio appuntamento al Bebop Jazz Club con il quartetto composto da Ray Blue al sassofono, Hilliard Greene al basso, Luca Jacovella al piano Davide Pentassuglia e Davide Pentassuglia alla batteria. Ray Blue è un sassofonista, compositore, arrangiatore e didatta di New York che si esibisce a livello internazionale, la cui musica può essere descritta come una fusione di jazz e groove ritmico. Hilliard Greene (1958) è un bassista e docente di musica americano.

Musicista eclettico, ha praticato musica classica, jazz, rock, blues, R & B, Tango, world music e musica popolare americana, oltre a realizzare performance come solista.Luca Ruggero Jacovella: forte di una solida formazione pianistica classica, ha intrapreso l’attività concertistica jazz e crossover all’insegna delle performance multi-stilistiche. Davide Pentassuglia è un batterista dal grande spessore artistico assai attivo in molti progetti.

Concerto nel primo set e Jam dal secondo!

Cena dalle 20,45
Concerto ore 22,30
Saturday Jam Session dal secondo set

Bebop Jazz Club Rome
Via Giuseppe Giulietti 14 - ROMA
(Testaccio - Piramide) 
Information & Reservations: 
+39.345.71.79.871 - + 39.06.57.55.582
www.bebopjazzclub.net
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Ben Paterson Organ Trio in concerto al Bebop Jazz Club

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Un evento internazionale in esclusiva per Roma, sabato 3 marzo al Bebop Jazz Club con Ben Paterson Organ Trio, formazione completata da Daniele Cordisco alla chitarra ed Elio Coppola alla Batteria. Originario di Philadelphia, Ben Paterson ha studiato sia musica classica che jazz prima di spostarsi nella grande città di Chicago dove è poi vissuto per diversi anni suonando con i migliori musicisti della città assorbendo il sapore del jazz e del blues tipico della “Windy City”. Attualmente risiede a New York City, dove ha registrato ampi consensi per la sua spiccata musicalità e per le sue performance coinvolgenti, in grado di attirare sia appassionati del jazz e non, suonando seducenti ballad al pianoforte, infuocati soli all’organo, o cantando classici del calibro di Ray Charles e Nat King Cole.

Attualmente si esibisce regolarmente nei migliori jazz club di New York City ed in alcuni dei migliori festival jazz internazionali ed ha collaborato con artisti del calibro di Johnny O’Neal, Red Holloway, Ed Cherry, Peter Bernstein, Jerry Weldon, Bobby Broom e molti altri. Il suo ultimo disco, “For Once In My Life” (Origin Records 2016) è stato premiato con quattro stelle dalla rinomata rivista di Jazz “Downbeat Magazine”. Questa sera accompagnato da due tra i più talentuosi musicisti italiani: Daniele Cordisco alla Chitarra ed Elio Coppola alla Batteria. Il gruppo propone standards e pezzi originali della meravigliosa tradizione afro-americana.

Cena dalle 21,00
Concerto ore 22,30
Jam Session dopo il Concerto

Tel. 06/57.55.582
Cell. 345/71.79.871 
Via Giuseppe Giulietti
14 -00154 

Ben Paterson – Hammond, Vocals
Daniele Cordisco – Guitar
Elio Coppola – Drums

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Arketypos Trio in concerto al Bebop Jazz Club

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Il trio jazz di recente formazione “Arketypos Trio” sarà in concerto venerdì 19 gennaio 2018 presso il Bebop Jazz Club: la band nasce dalla collaborazione di Antonio Carboni (chitarra), Luca Primo (contrabbasso e basso elettrico) e Gianluca Costa (batteria). Le sonorità del progetto, dopo un percorso di sperimentazione e ricerca, si rifanno al jazz contemporaneo di matrice newyorkese con chiare influenze che attingono dai luoghi natii dei musicisti ovvero all’area mediterranea. Tra le varie esibizioni il trio ha suonato all’Emmas Music Festival (Olbia) ed Anomalie Festival (Roma).

E’ stato pubblicato in data 27 gennaio 2017 il nuovo album “Arketypos” edito dall’etichetta discografica AlfaMusic con distribuzione Egea. “La musica è archètipo dell’umanità. Potrebbe aver preceduto il linguaggio verbale. Danzando l’umanità ha creato la musica, o dalla musica ha iniziato a danzare? Per gli autori di questo album il jazz è come la pittura: classica, astrattista, realista, manierista, impressionista, surrealista, simbolista o qualsiasi altro stile.

Davanti a un quadro, inizialmente, ci si lascia trasportare dall’emozione trasmessa dalla visione nella sua interezza; si comincia, poi, ad approfondire i particolari e, analizzandoli, la libera associazione di idee dà vita al processo di “comunicazione libera” tra l’intenzione dell’artista e la sensibilità di chi osserva. Così, citando Miles Davis: “Una canzone vi dice cosa pensare con i testi. Ma con una composizione strumentale potete pensare a tutto quello che volete”.

Per un musicista jazz il comporre e l’improvvisazione sono due aspetti della stessa pulsione: la prima più riflessiva e concettuale, la seconda emotiva e spontanea. In ogni caso l’obiettivo è la comunicazione non verbale, al di là delle parole, col linguaggio universale della Musica. In questo senso, Arketypos ovvero archètipo, esprime l’essenza sostanziale delle cose sensibili trascendendo da esse, l’immagine primordiale contenuta nell’inconscio collettivo.  La musica che, così, si riappropria delle origini per riattualizzarle e rinnovarsi.”

Via Giuseppe Giulietti
14 - Roma (Zona Testaccio - Piramide)

Cena dalle 20,45

Concerto ore 22,30

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Ajugada Quartet in concerto al Bebop Jazz Club

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Ajugada Quartet sarà in concerto al Bebop Jazz Club venerdì 8 dicembre. La band propone al pubblico un viaggio senza confini nè limiti geografici attraverso il jazz come linguaggio universale. Vengono proposte riletture di brani tradizionali e di estrazione moderna, come “Kind of Folk dal grande Kenny Wheeler,“A Rà” di Jao Donato, “Yo vengo a ofrecer mi corazon” di Fito Paez, e composizioni originali delle stesse.

Le 4 musiciste, tutte già note ed affermate all’interno del panorama jazzistico italiano, come Antonella Vitale voce, Gaia Possenti pianoforte, Giulia Salsone chitarra e Danielle di Maio sax alto e soprano, puntano la loro “bussola” sonora sul Brasile, l’America del Nord il Giappone, ‘Africa, l’Europa fino all’Armenia, varcando le frontiere con l’universalità del jazz inteso come esperanto dei popoli.

Bebop Jazz Club

Via Giuseppe Giulietti

14 - Roma (Zona Testaccio - Piramide)

 

Line - up

ANTONELLA VITALE voce

GAIA POSSENTI pianoforte

GIULIA SALSONE chitarra

DANIELLE DI MAIO sax alto e soprano

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Pellegrino - Zamora - Bonanno Trio in concerto al Bebop Jazz Club

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Venerdì 27 ottobre al Bebop Jazz Club andrà in scena la band formata da Juan Carlos Albelo Zamora, Vicky Pellegrino e Alessandro Bonanno. Il valoroso Trio formato da Violino, Voce e Pianoforte darà vita, grazie all'espressività del canto ed al virtuosismo strumentale, a godibili e fantasiose interpretazioni di grandi classici del Jazz e di composizioni originali. Un concerto originale e davvero molto interessante da non perdere assolutamente. 

 

Bebop Jazz Club

Via Giuseppe Giulietti

14 - Roma (Zona Testaccio - Piramide)

Tel. 06/57.55.582

 

Juan Carlos Albelo Zamora – Violino/Armonica

Vicky Pellegrino – Voce

Alessandro Bonanno – Pianoforte

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Reinaldo Santiago Brazilian Quartet in concerto al Bebop Jazz Club

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Per la prima volta a Roma s’incontrano sullo stesso palco due genuine anime baiane – il batterista Reinaldo Santiago e la cantante Daniella Firpo cge saranno di scena al Bebop Jazz Club venerdì 9 giugno. I due artisti hanno vissuto intensamente la loro musicalità quando ancora erano in Brasile e, forse grazie al destino o forse per la loro volontà di uscire dalle proprie dimensioni personali e abbracciare il mondo, sono venuti, in Italia, ognuno al suo momento, dove ormai vivono attivamente la loro carriera.

La serata musicale di questo incontro sarà ricca di swing e poesia proveniente dal ricco universo musicale brasiliano, con un repertorio dove non mancherà qualche pezzo dell’ album d’esordio di daniella firpo “Vento di Bahia e Nebbia” (Alfamusic), oltre a canzoni della tradizione che il quartetto rivisiterà a proprio modo”.

Line Up

Daniella Firpo – voce
Reinaldo Santiago – batteria
Paolo Iurich – pianoforte
Francesco Puglisi – contrabasso
Max Filosi – sax

 

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Aldo Bassi "MEETS" Cinzia Tedesco al Bebop Jazz Club

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Venerdì 26 maggio Aldo Bassi e Ass. PJM presentano il progetto "MEETS", una serie di incontri di musica e di canzoni, di tromba e di voci, da Novembre 2016 alla primavera 2017 al BeBop Jazz Club Rome. Ospite Aldo Bassi che sul palco del Be Bop di Roma incontrerà nuovamente tante amiche vocalist con le quali negli anni passati ha collaborato nella realizzazione di lavori discografici e dividendo il palco nei loro concerti. Questa volta sarà il trombettista romano ad invitare una dopo l’altra le cantanti del jazz. Il 26 Maggio Special Guest d'eccezione sarà Cinzia Tedesco.

A proposito scrive Aldo Bassi “Ho pensato di rivivere con ogni artista ciò che abbiamo vissuto nella registrazione dei loro dischi o durante il loro concerti dove io sono stato invitato, cambiando pero’ i ruoli e rileggendo con il mio quartetto la loro musica, dando così origine ad un nuovo sound ad ogni appuntamento”. Antonella Vitale, Ada Montellanico, Nina Pedersen, Awa Ly e molte altre.

Via Giuseppe Giulietti
14 - Roma (Zona Testaccio - Piramide)

ONSTAGE
Aldo Bassi Tromba
Cinzia Tedesco Voce
Alessandro Bravo Piano
Paolo Grillo Contrabbasso
Dario Panza Batteria

MAGGIORI INFORMAZIONI

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Lorenzo Tucci, Max Ionata, Luca Mannutza Trio in concerto al Bebop Jazz Club

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Sabato 29 aprile in occasione della giornata Internazionale del Jazz istituita dall’Unesco, il trio di grandissima fama internazionale composto da Lorenzo Tucci, Max Ionata e Luca Mannutza sarà in concerto al Bebop Jazz Club.

LORENZO TUCCI 
Nato ad Atessa (CH) si trasferisce a Roma giovanissimo ed è proprio nella capitale che inizia ad affiancarsi ad artisti italiani e internazionali di grande profilo. Negli anni ha collaborato con numerosi artisti del calibro di Phil Woods, Tony Scott, Ronnie Cuber, George Garzone, Mark Turner, Tim Warfield, Emmanuel Bex, Kirk Lightsey, George Cables, Joanne Brakeen,Fabrizio Bosso, Massimo Urbani, Danilo Rea, Enrico Pieranunzi, Enrico Rava, Flavio Boltro, Giovanni Tommaso, Mario Biondi, Daniele Scannapieco, Maurizio Giammarco, Stefano Di Battista, Dado Moroni, Rosario Giuliani, Luca Mannutza, Salvatore Bonafede, Karima, Max Ionata, Ada Montellanicoe molti altri.

Il suo ultimo album si Intitola “SPARKLE” per Jando Music/Via Veneto jazz (Aprile 2016) con alcune stelle del jazz italiano: Flavio Boltro – tromba, Luca Mannutza – piano, Luca Fattorini – contrabbasso e la partecipazione di Karima sul brano “E po che fa” di Pino Daniele. Molti i suoi dischi di successo TRANETY e TRANETY live, quest’ ultimo uscito in allegato con la rivista JAZZIT con Claudio Filippini al piano e Luca Bulgarelli al contrabbasso, “DRUMPET“, disco realizzato in duo insieme a Fabrizio Bosso alla tromba, ricordiamo anche LUNAR, disco sperimentale per l’etichetta Schema Records in duo con Luca Mannutza al piano e tastiere, “DRUMONK” omaggio a Thelonius Monk, l’album d’esordio SWEET REVELATION del 2000 e recentemente rimasterizzato in giappone per la Alborè jazz, SCHEMA SEXTET altro disco importantissimo con Petrella, Giuliani, Bosso, Lussu, PHIL WOODS meets the italian new generation con la partecipazione di Franco D’ Andrea, PARADOXA con Salvatore Bonafede etc

MAX IONATA 
Classe 1972, Max Ionata è considerato uno dei sassofonisti più interessanti del panorama jazzistico italiano; si è avvicinato alla musica non proprio giovanissimo, quando nel 2005 dopo essersi trasferito a Roma, ha iniziato la sua carriera professionale collezionando successi ed approvazioni da parte di critica e pubblico. Ha suonato in alcuni tra i più importanti jazz club e jazz festivals al mondo e ha collaborato con grandi musicisti tra i quali: Robin Eubanks, Reuben Rogers, Clarence Penn, Steve Grossman, Mike Stern, Bob Mintzer, Bob Franceschini, Hiram Bullock, Joel Frahm, Miles Griffith, Anthony Pinciotti, Roberto Gatto, Dado Moroni, Gegè Telesforo, Giovanni Tommaso, Flavio Boltro, Furio Di Castri, Fabrizio Bosso, Lorenzo Tucci, Rosario Bonaccorso, Mario Biondi e molti altri.

Conduce un’intensa attività concertistica e discografica in Italia e all’estero, in particolare in Giappone dove gode di una notevole fama artistica; oltre a guidare diversi progetti a proprio nome, collabora stabilmente con alcuni dei migliori musicisti della scena internazionale. Tra i riconoscimenti internazionali:

- Il premio “Massimo Urbani” per la sezione fiati nell’anno 2000
- Il primo premio al Concorso Nazionale di Jazz “Baronissi” nell’anno 2000
- Il premio del pubblico al concorso internazionale “Tramplin Jazz D’Avignon” in Francia nell’anno 2002.
- L’importante rivista giapponese “Jazzlife”, oltre ad avergli dedicato un importante spazio all’interno del numero speciale “Jazz horn 2010” con un’intervista, lo ha segnalato come “uno di quei sassofonisti che hanno aperto una nuova frontiera nel jazz”.

LUCA MANNUTZA 
Nato a Cagliari nel 1968, si è avvicinato alla musica giovanissimo, grazie al padre che a soli 4 anni gli ha impartito i primi insegnamenti pianistici. Iniziati a 6 anni gli studi classici, nel 1979 si iscrive al Conservatorio “G.P. da Palestrina” di Cagliari e qui a 18 anni si diploma con ottimi voti. Dopo anni di varie esperienze, anche con gruppi di rock progressivo e fusion, si avvicina al jazz nel 1990, assecondando una naturale predisposizione all’improvvisazione e alla creatività. L’intensità della sua attività musicale in questo campo inizia a crescere due anni più tardi, quando comincia a suonare con il sassofonista argentino Hector Costita e incontra il trombettista di New York Andy Gravish, con il quale tuttora collabora. Nel 1993 comincia anche ad esibirsi al fianco dei migliori jazzisti italiani, tra cui Paolo Fresu, Emanuele Cisi, Maurizio Giammarco, Bebo Ferra.

Numerosi gli importanti riconoscimenti conseguiti nei concorsi di jazz cui ha partecipato all’inizio della sua carriera. Oltre ad esibirsi in piano solo, suona in duo con il sassofonista Max Ionata e in duo col batterista Lorenzo Tucci (Lunar duo),in trio con Luca Bulgarelli e Nicola Angelucci; inoltre co-dirige il quintetto Sound Advice insieme ad Andy Gravish, cui partecipano Marcello di Leonardo, Luca Bulgarelli e Max Ionata e guida un sestetto, Sound Six, con Max Ionata,Andy Gravish,Paolo Recchia,Andrea Nunzi e Renato Gattone. Dal 2002 fa parte di tanti importanti progetti del batterista Roberto Gatto, con cui si è esibito in numerosi concerti a livello internazionale, realizzando registrazioni per diversi album.

Dal 2002 collabora a tutt’oggi stabilmente con Fabrizio Bosso, in qualità di organista e di pianista, e fa parte degli High Five, il gruppo più rappresentativo del successo del jazz italiano nel mondo, campione di vendite con l’album Five for Fun (Blue Note/EMI Italia 2007) e Handful of Soul (Schema 2006) insieme a Mario Biondi. Di rilievo è anche la collaborazione con il trombettista statunitense Jeremy Pelt. Luca Mannutza affianca la sua intensa attività live con quella di arrangiatore per vari artisti e progetti discografici, quali Mario Biondi, Rosalia de Souza, Filippo Tirincanti,Lorenzo Tucci. Luca Mannutza ha suonato nei più importanti jazz club italiani (Torrione Jazz Club, Panic Jazz Club, Cantina Bentivoglio, Alexanderplatz, Blue Note Milano, Pinocchio Jazz Club e molti altri) e nel mondo (Blue Note Tokio, Blue Note Osaka, Sunset e Sunside Parigi, Bimhuis Amsterdam, Pizza Express Londra, Smoke New York, Fat Cat New York).

Bebop Jazz Club

Via Giuseppe Giulietti

14 - Roma (Zona Testaccio - Piramide)

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Cecilia Sanchietti in concerto presso il Bebop Jazz Club

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Venerdì 7 aprile sul palcoscenico del Bebop Jazz Club Cecilia Sanchietti andrà in scena con il suo nuovo progetto “La terza via”, trio completato da Pierpaolo Principato al pianoforte e Marco Siniscalco al basso elettrico. Il trio offrirà al pubblico un jazz delle mille sfaccettature che apre la strada al funky, che strizza l’occhio alla musica  pop e che non disdegna rapide incursioni verso suggestioni even eights, verso struggenti ballade e composizioni dalle sonorità più articolate. Un progetto in trio, dunque, dal sapore moderno che esula dal tradizionale sound tipico del cool jazz per contaminarsi con altri generi musicali grazie ad una brillante vena improvvisativa ed una spiccata padronanza dell’interplay. Non a caso molte delle composizioni originali, per la gran parte firmate da Cecilia Sanchietti, si ispirano a quella che viene definita “La terza via”, la via più scomoda, quella più difficile e tortuosa, spesso rivoluzionaria, orientata sempre e comunque alla ricerca della verità e all’affermazione della qualità. La terza via è quella del coraggio in tutte le sue sfumature, quella che dà forza di guardare la realtà in tutti i campi, da quello personale a quello professionale, e che permette di operare scelte rifiutando soluzioni superficiali. 

E’ la via più profonda e personale che rispecchia il proprio valore e il proprio sentire e allo stesso tempo l’unica strada che permette di restare in piedi ed essere felici.  Da questo punto di partenza prendono vita i brani di questo progetto: tra questi Circus, i cui i tempi sincopati della batteria, contraddistinti da un orientamento funky contaminato da richiami etnici, ben si sposano con il virtuosismo pianistico di Pierpaolo Principato, generando una piacevole commistione di stili. Diverso l’approccio nel brano La Terza Via, composizione che dà il nome al progetto, in cui si percepisce un approccio Even Eights e in cui è l’interplay dei tre musicisti a fare la differenza e a generale la giusta commistione di suoni. Sweet & bitter, invece, altro brano che porta la firma di Cecilia Sanchietti, è caratterizzato da una musica struggente e malinconica che si sostituisce al groove per disegnare una cornice melodica diretta e dai tratti pop. Oltre alle composizioni originali non mancano anche alcuni omaggi a grandi autori quali Carlaq Bley, Keith Jarrett e Michelle Petrucciani o altri artisti di riferimento tra cui Jan Garbareck, Jon Christensen e Steve Gadd.

Bebop Jazz Club

Via Giuseppe Giulietti 14

Roma

Inizio concerto ore 22:30

 

La Terza Via

Line Up

Cecilia Sanchietti, batteria

Pierpaolo Principato, pianoforte

Marco Siniscalco, basso elettrico

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Gianluca Esposito in concerto al Bebop Jazz Club: special guest Ray Mantilla

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Domani sera, sabato 25 marzo, alle ore 21.30, al club Bebop di Roma (Via Giuseppe Giulietti, 14 – ingresso con tessera soci euro 15) Gianluca Esposito suonerà insieme al suo quartetto formato da Mauro Grossi, al pianoforte, Luca Bulgarelli, al contrabbasso, Massimo Manzi, alla batteria, con la straordinaria partecipazione di Ray Mantilla, uno dei migliori percussionisti della scena jazz internazionale già al fianco di jazzisti del calibro di Miles Davis e Dizzy Gillespie.

GIANLUCA ESPOSITO, diplomato al Conservatorio dell’Aquila, si avvicina al jazz frequentando per diversi anni i corsi di Siena Jazz con Stefano Cocco Cantini e i seminari del “Berklee College of Music” tenuti a Umbria Jazz con Donald Harrison. Dopo aver seguito un corso con Bill Pierce, viene premiato con una borsa di studio e invitato negli USA per perfezionarsi. Nell'ambito di Umbria Jazz partecipa ad alcuni workshop con Winton Marsalis, Eric Reed, James Moody e Jerry Bergonzi. Incide e collabora con musicisti quali: Steve Grossman, Fabrizio Bosso, Maurizio Giammarco, Flavio Boltro, Bob Mintzer, Mike Stern, Jason Marsalis, Danny Gottlieb, Peter Erskine, Hiram Bullock, Jason Steward e Gregory Hutchinson. Tra le sue collaborazioni spiccano quelle con: Gunter Schuller (direttore d’orchesta, compositore nonché cornista in alcune delle sedute di registrazione di Gil Evans e Miles Davis), l’Orchestra di Bruno Tommaso, l’AMP Big Band e Archivi Sonori di Maurizio Rolli, l’IS Ensamble di Paolo Damiani, l’Orchestra Contemporanea di Tony Fidanza. Gianluca è membro stabile da nove anni del sestetto della cantante Kelly Joyce. Approda alla leadership nella doppia veste di sassofonista e compositore dei suoi dischi:Little Groove" e "A Conversation with a Big Man”. Nel 2011 incide “Biancoscuro” cd prodotto dalla Wide Sound che vede la collaborazione di Daniele Mencarelli, al contrabbasso, Mauro Grossi, al pianoforte, John Arnold, alla batteria, Bob Mintzer, al sax soprano, Flavio Boltro, alla tromba e Kelly Joyce, alla voce.

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