Jazz Agenda

Eleonora del Grosso racconta il disco Kristallos: “Un agglomerato di tradizioni musicali diverse”

Kristallos è il primo disco della pianista e vocalist Eleonora del Grosso Pubblicato dall’etichetta Emme Record Label. Un lavoro che racchiude diversi linguaggi appartenenti alla musica del ‘900: dal jazz, passando per la classica fino a raggiungere lo swing e la musica balcanica. Insieme a lei hanno partecipato in questa avventura Niccolò Romanin alla batteria e Marco Vavassori al contrabbasso. La pianista trevigiana ci ha presentato il suo nuovo progetto:

Il mio album Kristallos ci spiega - è il primo che incido come pianista e leader di un trio jazz. E’ stato maturato nell’arco degli ultimi due anni, e contiene i brani più significativi della mia “raccolta” personale. Volevo infatti esporre qui le opere più riuscite di tutta la mia storia compositiva, che è iniziata dieci anni fa. Per questo motivo il disco contiene brani nati in momenti diversi, e alcuni sono molto più recenti di altri. Le tracce dell’album sono 8. Tra queste, due sono brani d’autore da me rivisitati con la collaborazione della mia sezione ritmica, composta da Marco Vavassori al contrabbasso e Niccolò Romanin alla batteria. Ho scelto dunque di inserire un paio di pezzi che non erano frutto della mia inventiva, ma che si sposavano alla perfezione con il carattere generale del disco, per cui ho anche utilizzato, diciamo, l’ingrediente speciale del brano d’autore, rendendo omaggio a due compositori da me amati, che sono H. Mancini e J. S. Bach. A proposito dello stile, in Kristallos si nota un volontario mescolamento fra jazz e musica classica: nel disco ho cercato di affiancare e far dialogare tra loro le tradizioni musicali di due continenti fisicamente separati e distanti tra loro, cioè l'Europa e le Americhe. Così i brani includono richiami espliciti ad autori classici ma anche ritmi latino-americani e momenti più affini invece a quella che è nota come black music.

Un’idea quella di incide un disco nata diverso tempo fa proprio al termine del percorso di studio del pianoforte. A proposito Eleonora ci ha raccontato il percorso che ha portato alla nascita del disco in trio:

Ho maturato il desiderio di incidere un album con un trio da me capitanato verso la fine degli studi al Conservatorio, che ho frequentato a Vicenza e che ho terminato con il conseguimento del diploma in pianoforte accademico. In quegli anni ho fatto un "incontro" a dir poco appassionato con la musica jazz ed afroamericana in generale, la quale mi ha catapultato in un mondo diametralmente opposto a quello che avevo conosciuto e praticato sino a quel momento. In sostanza ho avuto davvero un imprevisto colpo di fulmine con il jazz, tanto che ho optato per un effettivo cambio di rotta rispetto alla mia storica e consolidata relazione con la musica classica (che però mantengo nel cuore!).  Il mio obbiettivo era diventare una concertista ed essere l’autrice di almeno un disco. Questa ambiziosa idea si è trasformata in un progetto effettivamente realizzabile nell'arco di pochi anni, dal momento che la musica si trasformò per me in un lavoro praticamente subito. Ora la mia attività di musicista è articolata in tre ambiti, quello dei concerti dal vivo, quello della composizione e quello della didattica. Certo il percorso per arrivare fin qui è stato non senza fatica, ma sono soddisfatta di aver inciso un album di genere jazz esattamente nel modo in cui lo immaginavo nei miei "sogni" da diciottenne.”

Ma cosa rappresenta il disco per Eleonora del Grosso? Perché la scelta di questo titolo cosi affascinante? A proposito la pianista trevigiana prosegue dicendo che:

Il nome dell’albumrichiama i cristalli, strutture complesse che possono riunire in sé vari elementi di diverso tipo ma che tuttavia condividono la stessa base d'appoggio. Allo stesso modo, il disco dà - o vorrebbe dare - l'impressione di essere un agglomerato di tradizioni musicali diverse, unite da una matrice comune che ci siamo proposti di trovare e rivelare all'ascoltatore. Perciò la grande contaminazione stilistica di Kristallos non è causale ma ricercata consapevolmente dal mio trio. Del resto crediamo che in un un'epoca di grande mescolamento culturale come la nostra il jazz non può che essere, e diventare, sempre più multi-etnico. Ecco perché l’ultimo brano, quello con cui il disco si congeda, è intitolato Meeting e porta con sé questo messaggio, con cui vogliamo virtualmente salutare gli ascoltatori. Non a caso il testo, da me scritto e lì cantato, ci ricorda che “la vita è un incontro, un incontro con un milione di vite”.

 

 

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Kristallos il disco d'esordio di Eleonora del Grosso

  • Pubblicato in Pagina News

Un viaggio verso gli stili musicali del ‘900 con un’attenzione particolare allo swing afroamericano, al minimalismo, alla musica classica ed in particolar modo ad un jazz dal sapore mediterraneo che apre la strada ai diversi linguaggi della musica. Questi gli ingredienti stilistici di Kristallos, primo disco che porta la firma di Eleonora Del Grosso, pianista, cantante e compositrice trevigiana di formazione classica e jazz, autrice di quasi tutti i brani contenuti in questo suo primo lavoro da studio. Il disco è stato pubblicato dall’Etichetta Emme record Label il 30 gennaio 2017 e vede la partecipazione di Niccolò Romanin alla batteria e Marco Vavassori al contrabbasso. E’ un jazz contaminato quello presentato da Eleonora del Grosso, che proprio come il mar Mediterraneo diventa il luogo di fusione tra etnie differenti, tradizioni musicali opposte, all’apparenza "incompatibili" tra loro ma perfettamente comunicanti. Oltre a possedere queste caratteristiche, però, in Kristallos viene lasciato molto spazio all'improvvisazione, con la scelta, volontaria, di utilizzare, proprio all'interno di questi "spazi improvvisativi", aspetti melodici appartenenti storicamente alla musica classica.

Un affresco sonoro, dunque, che rispetta interamente quella che è la spontaneità irripetibile di una performance reale: non a caso la registrazione è stata effettuata appositamente in "presa diretta", affinché l'ascoltatore possa avere la squisita sensazione di ascoltare un vero e proprio concerto dal vivo. Da questo punto di partenza e da queste scelte stilistiche prendono vita i brani di Kristallos che, pur attingendo da linguaggi ed universi differenti, sono accomunati dallo stesso minimo comun denominatore. Siciliana, ad esempio, di  J. S. Bach è un brano dal sapore mediterraneo che il noto compositore tedesco dedicò alla Sicilia e di cui il trio ha fatto una rivisitazione in chiave jazzistica. The Bridge, invece, presenta una tessitura armonica semplice, con un impianto ritmico colorito che lo avvicina alle composizioni strumentali dell'odierna popular music. Juan, brano di carattere "latino", intreccia vistose componenti di musica classica con ritmi propri del cosiddetto latin jazz, mentre Last Night, la composizione più intima della raccolta, mescola echi di swing all'atmosfera sognante tipica delle ballad jazz afroamericane. In ultimo Kristallos, pezzo che dà il nome al disco e che ben sintetizza lo spirito e l’anima di questo progetto, si presenta con uno stile balcanico, scritto in tempo "dispari" con elementi che rievocano la cultura musicale turco-armena. 

http://www.emmerecordlabel.it/release/kristallos/

 

Line Up

Eleonora del Grosso, piano e voce

Marco Vavassori, contrabbasso

Niccolò Romanin, batteria

 

Track list

Siciliana, (J. S. Bach)

Juan

Argo Blues

Last Night

The Bridge

Kristallos

Days Of Wine And Roses, (H. Mancini)

Meeting

 

 

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