Jazz Agenda

Valkyria Effect: primo singolo dei Moneky Tempura

Valkyria Effect è il primo singolo del quartetto Monkey Tempura uscito nell’estate del 2017 che precede il disco d’esordio, Ready / Set / Go!, la cui uscita è prevista per l’autunno del 2017. Un progetto trasversale che fonde soul, jazz, rock e musica elettronica nato grazie al connubio artistico tra il bassista Francesco De Palma e la vocalist Francesca Palamidessi. Completano Carlo Ferro alle tastiere ed elettronica e Marco Tardioli alla batteria. I due leader del progetto ci hanno raccontato l’avventura che riguarda questo nuovo singolo….

Francesco e Francesca, partiamo subito dalla nascita del progetto Monkey Tempura. Come ci avevate accennato in precedenza tutto parte dal vostro incontro: ci volete raccontare come è avvenuto?

“Nel modo migliore, ovvero per puro caso. Più precisamente ci siamo incontrati per la prima volta 15 minuti prima di suonare, ma abbiamo capito subito che quella non sarebbe stata l'ultima volta in cui lo avremmo fatto.”

Parliamo ora del singolo, Valkyria Effect. Ascoltandolo non abbiamo potuto fare a meno di ascoltare influenza che vanno dal jazz, al soul, persino al rock e l’elettronica. Ci volete parlare della nascita di questo brano, partendo dalla composizione fino alla realizzazione del video?

“Solitamente i brani di Monkey Tempura nascono al pianoforte: si parte con una premessa (che non viene mai rispettata) per poi ritrovarsi spesso in poche ore con un pezzo nuovo che sembrava essere già scritto da qualche parte per noi. Non sapremmo definire la nostra tecnica di scrittura ma la fortuna è che tutte le cose vanno sempre al loro posto. Tutti e quattro sappiamo cosa vogliamo dalla nostra musica e questo è la base del nostro sound.”

Oltre alla presenza di questi aspetti stilistici abbiamo notato in questo singolo anche una vena cantautoriale. Ci volete raccontare di cosa parla Valkyria Effect e soprattutto quale è stata la vostra fonte di ispirazione?

“Ogni nostro pezzo nasce dalla voglia di raccontare una storia. Valkyria Effect parla del lato oscuro che anche un super eroe ha il diritto di conservare. Tutti si aspettano grandi cose da questa donna ma a volte lei vorrebbe poter essere una ragazza come le altre. Per quanto riguarda l'ispirazione è difficile da dire, probabilmente stavamo chiacchierando di fumetti americani mentre mangiavamo del ramen.”

Parliamo invece dell’immediato futuro. Dal momento che è appena uscito un singolo sappiamo per certo che a breve uscirà anche un disco. Ci volete dare qualche anticipazione a riguardo?

“Con molto piacere! Il prossimo novembre uscirà per la Filibusta Records il nostro primo disco. Saranno 8 tracce con 8 storie diverse e non vediamo l'ora di farvelo ascoltare.”

Allora ci vediamo alla prossima, magari parlando anche del disco completo, grazie e in bocca al lupo!

Leggi tutto...

Live Report: Al BeBop, tra “Giazz” e cultura italiana

Quello a cui abbiamo avuto modo di partecipare domenica scorsa al BeBop, è stato il battesimo di un nuovo progetto musicale nato dall’estro di Daniele Chiusaroli. Giazz Quartet (questo il nome della formazione che abbiamo avuto il piacere di ascoltare) ripropone, infatti, i pezzi più belli del cantautorato italiano in chiave jazzistica, attraverso la splendida voce di Isabella Nicoletti e le note di Andrea Pagani (sostituto di Mauro Scardini) al piano, Francesco De Palma al contrabbasso e Daniele Chiusaroli alla batteria. Il repertorio attinge a piene mani nei grandi classici, come: Non arrossire di Gaber, Prendila così di Battisti, Parole Parole di Mina, Ma l’amore no dell’attrice Alida Valli, Senza finedi Gino Paoli, Pinguino innamorato del Trio Loscano e molte altre. “Il jazz per chi lo suona è una passione straordinaria – ci spiega Daniele Chiusaroli – ma la cosa più importante è trovare il giusto modo di esprimersi. Proporre il cantautorato italiano vuol dire trovarsi di fronte a tavoli pieni di gente che canta la tua musica. È come se noi andassimo a prendere il linguaggio italiano e lo traducessimo in linguaggio jazzistico, creando un ponte tra il jazz e la cultura italiana.”

Si è cercato di abbracciare i cantautori più importanti – ci racconta, invece, Isabella Nicoletti – provando a ripercorrere la storia della musica italiana d’autore. Il motivo di un progetto del genere è il fatto che, personaggi come Nicola Arigliano, hanno portato il jazz in Italia, ed i brani in italiano sono un buon modo per avvicinare la gente al genere e di  renderla più partecipe durante il concerto.” La cantante del gruppo, infatti, con la sua grazia e delicatezza nella voce riesce effettivamente a far presa sul pubblico. Riesce bene sia in pezzi prettamente “maschili” sia nel paragone con le grandi voci femminili del secolo scorso, non risultando affatto statica.  La sua figura femminile padroneggia, ma in modo discreto, nel gruppo; risulta eterea. Nota distintiva della serata è quindi l’eleganza, in ogni sua forma. Il pubblico risponde in maniera entusiasta, canticchiando e muovendosi sulle sedie a tempo di musica. Neppure i ricchi piatti che scorrono sotto i loro occhi riescono ad incanalare l’attenzione abbastanza da distrarli dall’ascolto; e gli schermi posizionati negli angoli del locale con meno visibilità, aiutano i ritardatari a seguire il concerto senza problemi. L’intento si può perciò dire abbia avuto un successo conclamato!

Serena Marincolo

Foto di Valentino Lulli

Leggi tutto...
Sottoscrivi questo feed RSS