Jazz Agenda

“Gubbio una città musicale difficile da conquistare, ma anno dopo anno si riesce a costruire”

Jazzagenda incontra Luigi Filippini, nel 2002 fondatore del Festival Gubbio No Borders - di cui ricopre anche il ruolo di direttore artistico - che quest'anno si terrà dal 16 al 23 agosto.

Luigi, il Festival è giunto alla XVI edizione. Quale è la sua storia? 

Gubbio No Borders nasce nel 2002 come mia proposta culturale per l'allora Amministrazione cittadina. In appena due edizioni diventa un punto di riferimento per il jazz italiano sotto la direzione artistica di Massimo Manzi e poi negli anni cresce e si sviluppa come alveo naturale della cultura eugubina e regionale attraverso un percorso di qualità che rifugge da atteggiamenti e soluzioni di spettacolarismo e virtuosismi fini a se stessi. Negli anni i maggiori e rilevanti musicisti jazz sono passati e passano per Gubbio No Borders, oltre ad alcuni dei più significativi progetti della musica d'autore.

Quali sono state le tue scelte in veste di direttore artistico per l'edizione 2017?

Questa edizione è incentrata sulla celebrazione della prima incisione della storia del jazz avvenuta 100 anni fa per merito di Nick La Rocca: è una riscoperta del personaggio, dell'uomo e del musicista. Lo faremo il 18 agosto con la proiezione del film di Michele Cinque “Sicily Jazz” ed il 21 agosto con il concerto dei Dixie's Brothers Band che proporrà proprio i brani della Original Dixieland Jazz Band di La Rocca. Serata d'onore, l'apertura del 16 agosto con tre fuoriclasse del jazz italiano: Tucci, Ionata e Mannutza. Chiuderemo con le atmosfere da musical proposte da Paolo Ghetti con il suo quartetto. La musica d'autore sarà presente la sera del 19 agosto contaminata dal Blues di Maurizio Pugno e Gionni Grasso Band.

Quali sono le location di Gubbio coinvolte nel Festival?

Il festival originariamente allestiva i concerti nelle piazze e nel Teatro Romano; da alcuni anni lo scenario è quello magnifico del Chiostro nel grande complesso di San Pietro.

Come descriveresti il tessuto artistico e musicale di una città come Gubbio?

Gubbio è un “città musicale”, con molti studenti alla Scuola Comunale di Musica e al Conservatorio di Perugia. Ma è anche un luogo difficile da "conquistare", apparentemente timoroso di sperimentare, ma anno dopo anno si riesce a costruire attraverso proposte di qualità: è la qualità a gioco lungo che fa la differenza.

 

Lasciaci le coordinate web per trovare tutte le informazioni sul Festival.
Pagina FB Gubbio No Borders e Twitter Gubbio No Borders

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