Parte con Robben Ford ‘Guitar Legends’ alla Casa del Jazz
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Al via la rassegna ‘Guitar Legends’, che vedrà sfilare nel parco della Casa del Jazz alcuni autentici mostri sacri delle sei corde. Si parte stasera con Robben Ford, uno tra gli indiscussi miti chitarristici ancora in circolazione. Impossibile etichettarlo o incatenarlo ai limiti di un genere: sa suonare e cantare il blues con grande classe, ma il suo percorso artistico prevede diverse tappe nel jazz, nella fusion, nel funky sino ad approdare al rock. Lunedi 18 luglio arriva John McLaughlin, uno dei personaggi più eclettici dell’intero panorama musicale mondiale, chitarrista dalla tecnica sopraffina,che può vantare collaborazioni con i più grandi musicisti in ambito jazz, rock e fusion tra i quali il grande Miles Davis. Martedì 19 luglio, un doppio concerto: Jazzrock Project con Rocco Zifarelli (chitarra, oud), Linley Marthe, (basso e tastiere), Chander Sardjoe (batteria), unico concerto italiano di questo straordinario trio di virtuosi dei suoni elettrici. A seguire il nuovo fenomeno della chitarra dall’Australia: Joe Robinson. Giovedì 21 luglio ecco gli Electric Hot Tuna. Prima volta a Roma in versione elettrica per la band simbolo del rock-blues Usa, che presenta il nuovissimo CD “Steady As She Goes”. Giovedì 4 agosto è il turno di Steve Lukather, all’esordio nella capitale con la sua band solista. Il chitarrista dei Toto presenta il suo sesto album, il recente “All’s well that ends well”. “Che cosa si prova a essere il più grande chitarrista del mondo? Vai a chiederlo a Steve Lukather“. Questa è la risposta data da Eddie Van Halen al celebre Johnny Carson durante il suo Tonight Show. La considerazione che i colleghi hanno dell’axeman la dice lunga sulla sua validità artistica.
Un festival di chitarristi non è cosa nuova ma è stimolante che sia la Casa del Jazz a ospitarne uno così “aperto”. Sei chitarristi straordinari, come tecnica e stile, per cinque serate dal grande fascino. Maestri ed allievi dichiarati, jazz e blues (l’edizione elettrica degli Hot Tuna non ha mai suonato a Roma neanche negli anni 70), rock e jazzrock, insomma tutto lo scibile chitarristico è racchiuso nello spirito di Guitar Legends. D’altronde la chitarra è lo strumento più utilizzato nella musica non classica (non fosse altro per la straordinaria diffusione nel pop e nel rock). Il passaggio dall’acustica all’elettrica è datato tra l’inizio degli anni 30 e la fine della decade successiva. Il primo pickup elettromagnetico fu inventato da Adolf Rickenbacker nel 1931, dispositivo in grado di trasformare le vibrazioni delle corde in impulsi elettrici. La Gibson nel 1935 sfornò la ES 150, la prima chitarra acustica dal suono elettrificato, che permise al chitarrista di poter suonare con gli altri membri del gruppo e farsi “sentire” anche dal pubblico. Il 1941 vide Lester William Polfus, meglio conosciuto come Les Paul, sfornare per la Epiphone la “The Log” (il ciocco, perché costruita da un unico blocco di legno: la prima semi solid). Sempre la Gibson migliorò il progetto con la ES 335TD, la prima delle chitarre jazz-rock. Solo nel 1948 ci fu l’avvento della prima, vera, chitarra elettrica “solid body”, non una chitarra acustica amplificata ma uno strumento dal corpo pieno da cui partivano impulsi elettrici che potenziavano il suono mediante un amplificatore. Nacque così la Broadcaster per opera di Leo Fender. In questo periodo si data l’inizio della musica moderna di stampo chitarristico. Ma non è proprio così, o almeno non lo è del tutto. Per quale motivo? Perché nel 1937, ben 11 anni prima di Leo Fender, Valentino Airoldi di Galliate (provincia di Novara), tecnico della Stipel (Società Telefonica Interregionale Piemonte e Lombardia) con il pallino di suonare la chitarra con gli amici inventò la prima chitarra elettrica solid-body come testimoniato dal giornale “Il Popolo – Gazzetta della sera” del 29/30 settembre 1937, che riportava, oltre alla foto di Airoldi con una strana chitarra e un mandolino a cui aveva riservato il medesimo trattamento. “Chitarra e mandolino, sono questi i due strumenti che, privi della cassa armonica, hanno il loro suono amplificato notevolmente da un apparecchio radio con cui sono collegati. L’inventore è Airoldi Valentino, di Galliate”. Aveva risolto il problema del feedback, il famigerato effetto Larsen che ancora oggi affligge molti chitarristi acustici che amplificano il proprio suono, mettendo sul manico una calamita e due bobine e allacciando i capi delle bobine alla presa phono della radio. Funzionò, quasi incredibilmente. Ma, non è la prima volta nella storia delle invenzioni, la utilizzò solo per suonare con gli amici e non la brevettò, non diffuse la notizia. Così Leo Fender, 11 anni dopo…
“L’occasione Guitar Legends alla Casa del Jazz è troppo speciale per non testimoniarla adeguatamente, così ho telefonato ai miei amici chitarristi sparsi per il mondo, vere leggende nel proprio universo stilistico, e ho chiesto loro un brano da inserire nella compilazione con lo stesso titolo del festival – spiega l’organizzatore Guido Bellachioma – Dal blues elettrico a quello acustico, dal jazz rock al funky, dalle nuove visioni della chitarra portoghese al fingerpicking, senza dimenticare i puri virtuosi della chitarra . Questo è il risultato dei piani sonori di Guitar Legends”.
martedì 12 luglio ore 21
ROBBEN FORD
Robben Ford chitarra, voce
Andy Hess basso
Toss Panos batteria
Ingresso euro 20
lunedì 18 luglio ore 21
“JOHN MCLAUGHLIN & THE 4th DIMENSION”
John McLaughlin chitarra
Gary Husband tastiere, batteria
Etienne Mbappé basso
Ranjit Barot batteria
Ingresso euro 30
martedì 19 luglio ore 21
JAZZROCK PROJECT
Rocco Zifarelli chitarra, oud
Linley Marthe basso tastiere
Chander Sardjoe batteria
a seguire
JOE ROBINSON
Joe Robinson,chitarra acustica ed elettrica, voce
Bernard Harris,basso
Marcus Hill,batteria
Ingresso euro15
giovedì 21 luglio ore 21
ELECTRIC HOT TUNA
Jorma Kaukonen chitarre, voce
Jack Casady basso
Barry Miterhoff mandolin & strumenti a corda
Skoota Warner batteria
Ingresso euro 20
giovedì 4 agosto ore 21
STEVE LUKATHER
Steve Lukather chitarra, voce
Steve Weingart tastiere, voce
Renee Jones basso, voce
Eric Valentine batteria
Ingresso euro 25
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