Jazz Agenda

Caterina Palazzi "Sudoku Killer" presenta il disco Asperger presso il Klang

  • Pubblicato in Pagina News
 
“Asperger” è il nuovo album di Caterina Palazzi-Sudoku Killer dedicato ai “cattivi” dei cartoni animati Disney.  Terzo capitolo del progetto Sudoku Killer, edito per la prestigiosa etichetta europea Clean Feed Records, l’album è in corso di presentazione live in tutta Europa e sabato 16 febbraio verrà presentato a Roma presso il KLANG.

“Asperger” è un concept album dalle tinte cupe e psichedeliche, composto da cinque suite originali. Rispetto ai lavori precedenti, questo terzo albumspiega la contrabbassista e compositrice Caterina Palazzi, descrive un ulteriore passaggio dello spirito umano che, immerso nel caos sociale ed esistenziale, comincia a essere attratto dal male. La figura del "cattivo" diventa, dunque, affascinante e non più spaventosa.

Come un film strumentale, la matrigna di Biancaneve (Grimilde), i ladri della “Carica dei 101” (Jasper & Horace), la “Signora di tutti i Mali” della Bella Addormentata (Maleficient), l’avido maggiordomo degli Aristogatti (Edgar the butler) e la cacciatrice di tesori di Bianca e Bernie (Medusa) sono i diabolici protagonisti di quest’opera dall’anima dark, che approda a territori post-rock e noise.

“Asperger”, pubblicato per l’etichetta portoghese Clean Feed Records, arriva dopo “Infanticide” (2015), sui giochi di logica matematica giapponesi, e “Sudoku Killer” (2010), album d’esordio ispirato a opere letterarie e cinematografiche. In questo terzo lavoro Caterina Palazzi con la formazione Sudoku Killer - composta da Giacomo Ancillotto (chitarra), Maurizio Chiavaro (batteria), e la new entry Sergio Pomante (sax tenore) – si allontana dall’improvvisazione, soprattutto di stampo jazzistico, per avvicinarsi a composizioni scritte, basate su sound altalenanti, dove anche i temi soft diventano tetri e strazianti.

In ogni brano sono riconoscibili diverse fasi, a seconda del momento che sta vivendo il personaggio che l’ha ispirato, vengono estremizzati il gusto per il suono sporco e l’ossessione verso una grana sonora dissonante, eliminando così ogni forma di eleganza classica.

Come è ormai consuetudine per la bandil contenuto del disco era stato anticipato dal titolo del quello precedente. Proprio come l’esordio del 2010 “Sudoku killer” anticipava il contenuto di “Infanticide”, metafora dell’uccisione della visione infantile del mondo, dove il bene trionfa e i cattivi soccombono. Il tema della conseguente perdita dell’ingenuità fanciullesca, per giungere a una maturità turbolenta e spesso amara, viene, adesso, ampliato ed esplorato in “Asperger”.

Questo gioco di flash forward, che attraversa la discografia di Caterina Palazzi Sudoku killer, sempre un passo avanti rispetto a se stessa, evidenzia la direzione consapevole verso cui si tende la ricerca artistica. Il titolo “Asperger” rivela, così, già il concept del prossimo album, in cui i brani affronteranno il tema delle sindromi psichiche dell’autismo e della follia umana.

Sudoku Killer, band guidata dalla contrabbassista Caterina Palazzi, nasce a Roma nel 2007. I musicisti provengono tutti da esperienze artistiche affini, che spaziano dal jazz al rock alla musica sperimentale. Il loro primo lavoro discografico “Sudoku Killer” (Zone di Musica, 2010), e il tour di oltre 300 date in Europa per la presentazione dell'album, ha dato notorietà al gruppo in ambito jazzistico e rock alternativo. Durante gli anni in tour, la band si è discostata sempre di più dal suo sound originario, per esplorare territori più acidi e spigolosi. Il secondo album “Infanticide” (Auand, 2015) è il risultato di questa seconda parte del percorso. Disco fortemente caratterizzato da sonorità psichedeliche, noise, post-rock ed evocative di colonne sonore cinematografiche, è stato presentato in un tour di oltre 200 date in tutta Europa. La band ha suonato e condiviso il palco, tra gli altri, con Uzeda, Zeni Geva, Gianluca Petrella, Stefano Bollani e ZU, che hanno dato un apporto significativo alla svolta più aggressiva di Sudoku Killer, e a cui è dedicato Medusa, l’ultimo brano di “Asperger”. Nel 2010, in occasione del Jazzit Award, Caterina Palazzi è stata votata come migliore compositrice italiana, e “Sudoku Killer” è stato nominato secondo miglior album italiano. “Infanticide” e "Asperger"sono stati nominati tra i migliori dischi dell'anno da numerose riviste musicali.

Sabato 16 febbraio 2019
SUDOKU KILLER in concerto: presentazione del nuovo album "Asperger"
Location: KLANG, via Stefano Colonna 9 - Roma
Orario: 21,30

Formazione
Caterina Palazzi, contrabbasso e composizioni
Giacomo Ancillotto, chitarra
Sergio Pomante, sax tenore 
Maurizio Chiavaro, batteria

 

 
Leggi tutto...

Caterina Palazzi Sudoku Killer – in uscita il nuovo disco Infanticide

  • Pubblicato in Pagina News

A quasi cinque anni di distanza dal suo primo lavoro con la formazione Sudoku Killer, la contrabbassista Caterina Palazzi ritorna con un nuovo album dal titolo Infanticide, edito da Auand, e un tour mondiale di oltre 50 date tra Italia, Norvegia e Stati Uniti. Un lavoro provocatorio e fuori dagli schemi fin dal titolo, quello della Palazzi, che richiama volutamente “Incesticide” dei Nirvana, gruppo che ha ispirato questo nuovo album nei suoi contenuti musicali ed emotivi. Ma perché un titolo così forte?

L’infanticidiospiega Caterinaè inteso come omicidio virtuale della visione infantile del mondo in cui è sempre il bene a trionfare e i cattivi a soccombere, come perdita di un’ingenuità ludica e fanciullesca in ragione di una maturità turbolenta e spesso amara.” E così, l’abbandono di una dimensione più spensierata che va a scontrarsi con le asperità ineludibili dell’età adulta sembra riflettersi con forza nelle tracce del nuovo disco, forte di un’anima elettrica molto marcata e ricco di suggestioni. 

Un album che – forse più del precedente omonimo Sudoku Killer – è piacevolmente contaminato da sonorità vicine al jazz nord-europeo, con tangibili influenze provenienti dal rock psichedelico, risultato anche delle esperienze degli altri componenti del quartetto (il chitarrista Giacomo Ancillotto, il batterista Maurizio Chiavaro e il sassofonista Antonio Raia) che, con la Palazzi, condividono un background composito, aperto al jazz, al rock e alla musica sperimentale.

Come tradizione della bandcontinua Caterinail titolo del secondo disco anticipa il contenuto del terzo, nel quale la musica sarà dedicata interamente ai personaggi cattivi dei film animati Disney. Una sorta di perenne “flash forward” iniziato con il primo disco ‘Sudoku Killer’ che conteneva brani mutuati dalla letteratura ma il cui titolo anticipava il contenuto di questo secondo album, ispirato a giochi di logica matematica giapponesi.” Ed è proprio in questo continuo gioco di rimandi concettuali, ma anche musicali, che va ricercato l’eclettismo di questo disco.

Nelle cinque tracce (di cui quattro divise in tre parti) di “Infanticide” la Palazzi non ha paura di osare, facendo largo uso di effetti – oltre alla chitarre distorte di Ancillotto, il suo contrabbasso e il sax di Raia si lasciano andare a sperimentazioni ardite – per un risultato complessivo che sarebbe riduttivo ascrivere a un unico genere, per l’evidente talento della contrabbassista romana – le cui doti di scrittura sono apprezzate da tempo, tanto da farle vincere il Jazzit Award 2010 come miglior compositrice dell’anno ed essere segnalata dai Top Jazz 2010, 2011, 2012 e 2013 tra i nuovi talenti – nell’unire, a un’indiscutibile sensibilità jazz, suggestioni provenienti dal noise, dal post-rock e dalla musica da film.

Tour

14/02 Depistaggio, Benevento

15/02 Magazeno Music Club, San Benedetto del Tronto

17/02 Bari

18/02 Mujmunè, Leverano

19/02 Arci Calypso, Sava

20/02 Arci Standby, Santeramo

21/02 La Mancha, Ruvo di Puglia

22/02 Ladisa Jazz, Bari

09/03 Kankari, Mestre

10/03 Jazz al Knulp (Thelonious), Trieste

11/03 Arteria, Bologna

12/03 Cafè des Arts, Torino

13/03 Arcadia jazz Club, Schio

14/03 Spazio Seme, Arezzo

15/03 Cellar Theory, Napoli

24/03 Arci Arcipelago, Cremona

25/03 Torre D’Ercole, Brescia

26/03 Firenze

27/03 Festival Domina Domna, Bergamo

28/03 Espace Populaire, Aosta

29/03 Arci Virgilio, Mantova

7-10/05 Hamar Jazz festival (Norvegia)

15/05 Un Tubo, Siena

1-7/06 New York (Usa)

Formazione

Antonio Raia, sax tenore

Giacomo Ancillotto, chitarra

Caterina Palazzi, contrabbasso

Maurizio Chiavaro, batteria

Tracklist

1- Sudoku Killer  (11:08)

2- Hitori  (11:01)

3- Nurikabe (4:38)

4- Futoshiki (10:26)

5- Masyu (12:13)

Leggi tutto...

Report: Ettore Fioravanti Quartet al teatro Lo Spazio

spazio-jazz-ettore_fioravanti_00
spazio-jazz-ettore_fioravanti_03
spazio-jazz-ettore_fioravanti_04
spazio-jazz-ettore_fioravanti_07
spazio-jazz-ettore_fioravanti_09
spazio-jazz-ettore_fioravanti_10
spazio-jazz-ettore_fioravanti_11
spazio-jazz-ettore_fioravanti_13
spazio-jazz-ettore_fioravanti_15
spazio-jazz-ettore_fioravanti_16
spazio-jazz-ettore_fioravanti_18
spazio-jazz-ettore_fioravanti_22
spazio-jazz-ettore_fioravanti_24
01/13 
start stop bwd fwd

Domenica scorsa, nell’ambito della rassegna Spazio Jazz, si è tenuto il concerto di Ettore Fioravantial teatro Lo Spazio. Vi presentiamo, pertanto, il reportage della serata a cura del nostro fotografo Valentino o Lulli. Inoltre cogliamo l’occasione per annunciare ai nostri lettori che Spazio Jazz continuerà nei mesi di marzo e aprile sempre al teatro lo Spazio ma anche al Beba Do Samba. Una rassegna itinerante che comincerà il primo aprile, partendo proprio dal teatro, con il quartetto di Caterina Palazzi. A breve vi daremo tutte le informazioni necessarie per questa serie di eventi targataJazz Agenda, Muzak Off e Beba Do Samba.

Leggi tutto...

Live Report – Gli Chat Noir al Music Inn

chatnoir01
chatnoir02
chatnoir03
chatnoir06
chatnoir07
chatnoir08
chatnoir10
chatnoir12
chatnoir14
chatnoir17
chatnoir18
01/11 
start stop bwd fwd

L’elegante atmosfera del Music Inn diventa la cornice perfetta ad accogliere l’arte di questo trio romano, che per l’occasione si accompagna ad una contrabbassista d’eccellenza, Caterina Palazzi, al posto di Luca Fogagnolo. Dopo il successo del live di presentazione del nuovo album – Weather Forecasting Stone – all’Auditorium Parco della Musica, gli Chat Noir (oltre a Luca Fogagnolo al contrabbasso, Michele Cavallari al piano ed elettronica e Giuliano Ferrari alla batteria) hanno proseguito il loro tour con la data di venerdì 28, proprio in uno dei locali cardine della scena jazz capitolina. L’ampia gamma di contaminazioni del trio trova spazio fin dal primo brano, lasciando il jazz come punto d’arrivo e di partenza in un percorso che offre diverse chiavi di lettura e che segna uno stacco netto rispetto a qualsiasi altro progetto attuale nell’ambito. Risulta così difficile, se non addirittura riduttivo, inquadrarli in un genere preciso; anche se loro stessi si sono dichiarati molto vicini alle sonorità nordeuropee dell’etichetta ECM. Quello che ci offrono è un viaggio introspettivo alla ricerca del suono “giusto”. Cosa che accade, per esempio, in Stone is dry o in Swinging stone, in cui le sonorità jazz danno maggiormente spazio ad un’impronta post-rock.

Al contrario, in brani come White on top o Can’t see stone è il “jazz elettronico” a farla da padrone. Fondamentale sembra però risultare l’abolizione del tradizionale concetto di leader e sideman, favorendo l’agire dei singoli membri in modo completamente equiparato. Caterina Palazzi accompagna l’eleganza sonora a quella visiva attraverso il suo fascino e la leggerezza dei suoi gesti. Tutti e tre incarnano alla perfezione il trasporto emozionale alla base di ogni brano, tessendo atmosfere di estremo lirismo. Un concerto che ti culla, dandoti la certezza che ci sia ancora qualcosa di interessante ed innovativo in un Paese ormai dedito alla canzonetta.

Serena Marincolo

foto di Valentino Lulli

Leggi tutto...

Ad officina in Jazz i NeòsTrio in concerto

Un palcoscenico restituito alla cultura ed un nuovo spazio per le band emergenti. Questo lo spirito diOfficina in Jazz, la nuova rassegna che ha preso piede ad ottobre ad Officina Biologica, location d’eccezione situata ad un passo dalle mura vaticane nella splendida palazzina liberty completamente ristrutturata. E in un contesto del genere, creato apposta per promuovere l’incontro fera le arti e le contaminazioni, giovedì 7 novembre saranno di scena i NeòsTrio, formazione composta daCaterina Palazzi al contrabbasso, Massimiliano Felice all’organetto e Vincenzo Core alla chitarra acustica, per un concerto all’insegna dell’etno – jazz. Un progetto, quello dei NeòsTrio, nato nella primavera del 2009, col nome SARM trio, all’interno dell’esperienza quinquennale dell’Orchestra SARM, di cui Massimiliano è stato fondatore e compositore. Dopo lo scioglimento Massimiliano, Vincenzo e Caterina hanno deciso di continuare questa ricerca musicale comune creando il NeòsTrio; un lavoro che si è concretizzato con la pubblicazione del primo lavoro da studio dal titolo omonimo che per l’occasione verrà presentato all’Officina Biologica. Il gruppo, affonda saldamente le proprie radici musicali nella tradizione contadina ed artigiana dell’Italia del sud, pienamente consapevole dell’importanza che riveste la conoscenza e la “coscienza” del percorso storico di un popolo; a questo si aggiunge la piena consapevolezza di vivere in un epoca che promuove e facilita il confronto ed il dialogo con altre culture e stili musicali, tradizionali o d’avanguardia che siano.

Dalla sintesi di queste due anime, identità e dialogo, prendono vita composizioni originali in cui si alternano momenti di grande lirismo ad altri in cui interplay ed improvvisazione prendono il sopravvento: il sogno di attraversare mondi musicali diversi e cangianti viaggia tra le note del NeòsTrio fino all’essenza della musica: l’Europa, l’America latina, il Medio Oriente si incontrano e dialogano, attraverso gli strumenti acustici e l’elettronica, mescolando linguaggi e culture geograficamente distanti ma in grado di trasformarsi in voci all’unisono e dare vita a un’unica, ricca, densa atmosfera di scambio.

Officina Biologica

Borgo Angelico 30

Inizio concerto ore 22:30

Ingresso Free

Giovedì 7 novembre

NeòsTrio

Caterina Palazzi – contrabbasso

Massimiliano Felice – organetto

Vincenzo Core – chitarra

Direzione artistica

Carlo Cammarella

Leggi tutto...

Prosegue la Rassegna SPAZIO JAZZ al Muzak con i Neòs Trio

Domenica 27 gennaio nuovo appuntamento con la rassegna SPAZIO JAZZ che si terrà ancora una volta al Muzak, storico locale capitolino situato nel quartiere Testaccio, cuore della “Movida” romana. A salire su questo palcoscenico che a partire da quest’anno è stato consacrato al jazz ci  saranno iNeòsTrio, formazione composta da Caterina Palazzi (già ospite con il suo quartetto nella precedente edizione) insieme a Massimiliano Felice e Vincenzo Core. Il progetto è nato nella primavera del 2009, col nome SARM trio, all’interno dell’esperienza quinquennale dell’Orchestra SARM, di cui Massimiliano è stato fondatore e compositore. Dopo lo scioglimento Massimiliano, Vincenzo e Caterina hanno deciso di continuare questa ricerca musicale comune creando il NeòsTrio, appunto. Il gruppo, che vede Caterina Palazzi al contrabbasso, Massimiliano Felice all’organetto e Vincenzo Core alla chitarra, affonda saldamente le proprie radici musicali nella tradizione contadina ed artigiana dell’Italia del sud, pienamente consapevole dell’importanza che riveste la conoscenza e la “coscienza” del percorso storico di un popolo; a questo si aggiunge la piena consapevolezza di vivere in un epoca che promuove e facilita il confronto ed il dialogo con altre culture e stili musicali, tradizionali o d’avanguardia che siano.Dalla sintesi di queste due anime, identità e dialogo, prendono vita composizioni originali in cui si alternano momenti di grande lirismo ad altri in cui interplay ed improvvisazione prendono il sopravvento: il sogno di attraversare mondi musicali diversi e cangianti viaggia tra le note del NeòsTrio fino all’essenza della musica: l’Europa, l’America latina, il Medio Oriente si incontrano e dialogano, attraverso gli strumenti acustici e l’elettronica, mescolando linguaggi e culture geograficamente distanti ma in grado di trasformarsi in voci all’unisono e dare vita a un’unica, ricca, densa atmosfera di scambio.

 

Muzak Roma

Via di Montetestaccio 38/a

Apertura ore 18:30

Inizio concerto ore 19:30

Ingresso: Free Entry Up to you

Aperitivo + prima consumazione €10

 

Domenica 27 gennaio

NeòsTrio

Caterina Palazzi – contrabbasso

Massimiliano Felice – organetto

Vincenzo Core – chitarra

 

www.jazzagenda.com

www.muzakroma.it

Leggi tutto...

Caterina Palazzi presenta Sudoku Killer alla Casa del Jazz

7
8
9
10
12
per-articolo1
prima
quarta
quinta
seconda
sesta
settima
terza
01/13 
start stop bwd fwd

Caterina Palazzi è sicuramente una musicista che si sta rivelando uno dei talenti emergenti del panorama jazzistico italiano. Contrabbassista romana, amante del Jazz, ma anche del rock, ama far confluire nella sua musica molteplici influenze che derivano da un back ground sicuramente ricco e aperto alla sperimentazione. Qualche giorno fa Caterina ha presentato in via ufficiale il suo nuovo lavoro, Sudoku Killer, alla Casa del Jazz (un concerto che a quanto pare è stato molto gradito dal pubblico) e noi, che non neghiamo di essere rimasti davvero incuriositi, l’abbiamo raggiunta per farci raccontare la filosofia che si nasconde dietro un progetto tanto interessante quanto sperimentale.

Caterina, quanto c’è del tuo background in questo nuovo CD, mi riferisco alle diverse sonorità a cui hai attinto?

“Di base questo è un Cd che possiamo definire di Jazz, anche se contaminato da altre sonorità. Io sono partita dal rock di Jimi Hendrix, dei Rolling Stones, dei Red Hot Chili Peppers e anche dei Nirvana. E’ stata la mia passione fino ai 20 anni, poi c’è stata una fase jazzistica e adesso sto mescolando le influenze per scrivere una musica che definisco “la mia”. Ovviamente non può essere un lavoro che riprende le musiche degli anni ‘40 perché, essendo una musica composta da me, è normale che vengano altre influenze. Io, infatti, sono appassionata di rock, anche di musica elettronica e il disco è così contaminato proprio perché volevo seguire un mio percorso. Quindi, ho fatto inconsciamente leva su tutto quello che ho ascoltato in questi anni.”

Il titolo di questo lavoro “Sudoku killer” cosa rappresenta?

“Sudoku killer è un gioco matematico, una variante di quello normale, diciamo un Sudoku assassino perché è un gioco davvero “scervellotico”. Quindi, ho scelto questo titolo, primo perché sono appassionata dei giochetti di logica e, visto che la sera ne faccio tanti, è un cosa che rispecchia una parte della mia personalità. Secondo, ho deciso di usare questo nome perché i miei pezzi sono storie che apparentemente non sono collegate, ma che hanno un filo conduttore ben preciso. Il Sudoku, infatti, è un incrocio di numeri che messi insieme hanno uno a loro logica, quindi Sudoku Killer è un parallelismo fra logica e numeri che danno una coerenza a questo prodotto e alle canzoni che lo compongono.”

E questi titoli così inquietanti?

“Sicuramente sono appassionata di cinema e ho attinto ampiamente da questa tradizione. E poi il disco ha sonorità cupe, tutti minori, con i titoli collegati ad un’atmosfera che si avvicina al noir, ma con una buona dose di ironia.”

Quindi, quali sono gli scenari che dipingete attraverso la vostra musica?

“Principalmente partiamo dai film, anche dai libri, e poi sicuramente da stati d’animo della mia vita. Un titolo, per esempio, è Berlino Est ed è nato perché, quando sono stata a Berlino per la prima volta, ho avuto delle sensazioni che ho trasformato in musica senza sapere che erano collegate a quella visione. Ispirazioni, libri, cinema, atmosfere, qualunque cosa mi colpisca esce fuori attraverso un brano musicale.”

In alcune tue dichiarazioni hai affermato che suoni con spirito Punk, vuoi commentare questa frase?

“Il discorso è… Va bene che tutti siamo musicisti di professione, con massima serietà, però il jazz forse si prende troppo sul serio. A me, invece, piace sdrammatizzare, fare dell’ironia su quello che si fa, suonare con grinta anche se può essere che sbagli una nota. Anche se faccio due accordi, ci metto grinta e il messaggio arriva comunque.”

Può essere una nuova frontiera del Jazz il fatto di utilizzare nuove sonorità, come le chitarre distorte che richiamano anche la musica psichedelica?

“In realtà quello che noto nel jazz italiano, dal quale mi discosto, è che è un po’ influenzato dal jazz moderno americano, senza ritmiche rock e con un uso limitato degli effetti. Per esempio le chitarre elettriche sono poco sfruttate perché chiaramente il piano acustico è migliore di una chitarra acustica. Io, invece, mi sento vicina al jazz nord europeo che va verso una direzione molto interessante, senza tempi dispari o armonie molto complicate. Infatti, sono più melodica e gioco sul suono più che sul fatto di complicare un pezzo. Meglio due note con un suono pazzesco che con mille accordi come faceva John Coltrane.”

E questa sperimentazione è venuta fuori da sé? Quanto sono stati importanti i componenti del tuo gruppo?

“Loro sono fondamentali nel suono del disco. In realtà è già da tre anni che esiste questo gruppo, abbiamo iniziato con un’impronta jazz e, a furia di studiare insieme siamo cresciuti e abbiamo capito che suonare gli standard ci andava stretto. Avevo l’esigenza di fare un mio suono e per questo ho cominciato a proporre cose mie, loro mi hanno seguito, erano sulla mia lunghezza d’onda, forse prima più guidata, mentre adesso hanno chiaro quello che voglio. Adesso il gruppo è ben rodato. Inoltre a me piace fare delle piccole Suite, con molte variazioni, mi diverto a scrivere e, secondo me, è molto importante che un tema abbia la sua logica.”

Continuerete con questo progetto o è soltanto una parentesi?

“Certo, io sono determinata a portare avanti questo progetto, mi sembra che il pubblico sia entusiasta e vedere che cento persone sono rimaste senza biglietto alla Casa del Jazz, non può che farmi piacere. Abbiamo girato in Italia, continueremo a farlo e questo progetto lo continuo, cascasse il mondo! E’ un percorso difficile e originale, ma per adesso siamo stati ripagati ampiamente. Chiaramente continuerò con gli stessi componenti, ma non posso garantire per il futuro, a volte i percorsi di dividono.”

Un ultima domanda, quali saranno i tuoi prossimi impegni?

“Dopo questa presentazione ufficiale alla Casa del Jazz, anche se in realtà il Cd uscito a febbraio, a fine novembre saremo in Veneto, a fine dicembre in Lombardia e Liguria. Una settimana al mese di tour in Nord Italia, l’idea è questa. Inoltre abbiamo proposto due pezzi nuovi alla Casa del jazz e sono piaciuti anche più di quelli vecchi. Certo, per quanto riguarda un secondo CD, ora ti dico che  mi sto godendo il primo e non ho fretta. L’obiettivo è quello di suonare il più possibile per promuovere al meglio questo lavoro.”

Leggi tutto...
Sottoscrivi questo feed RSS