Jazz Agenda

Lingomania in concerto al Fara Music Festival

  • Pubblicato in Pagina News

Penultimo concerto del Fara Music Festival è sabato 29 luglio con i Lingomania storica band formatasi negli anni ’80 composta da Maurizio Giammarco al sax, Giovanni Falzone alla tromba, Umberto Fiorentino alla chitarra, Furio Di Castri al contrabbasso, Roberto Gatto  alla batteria. I musicisti protagonisti di quel lavoro (a parte la new entry di Falzone) hanno deciso di riunirsi nuovamente non solo per celebrare la musica di quel disco, ma anche per proporre diversi brani inediti dell’epoca (di cui mantengono lo spirito, anche se alla luce di una revisione più attuale) e nuovi brani originali, che testimoniano il loro più recente e altrettanto importante cammino individuale.

Con tanta voglia di rivivere lo spirito di un gruppo “che della sintesi dei linguaggi faceva il vessillo di un jazz straordinariamente moderno, consapevole, e pienamente proiettato in un futuro prossimo” (dalla post-fazione alla Nuova Storia del Jazz di Alyn Shipton, di Vincenzo Martorella).

Fara Music Festival, 21/30 Luglio, XI Edizione

Inizio concerti ore 21:30, ingresso Gratuito

Piazzale Roma, parco antistante la pineta di Fara in Sabina

 

Lingomania

Maurizio Giammarco (sax)

Giovanni Falzone (tromba)

Umberto Fiorentino (chitarra elettrica)

Furio Di Castri (contrabbasso)

Roberto Gatto (batteria)

Leggi tutto...

Tramjazz e Ballad Café presentano Maggio in Sax: al via con Maurizio Giammarco

  • Pubblicato in Pagina News

Torna 'Maggio in Sax',  rassegna jazz giunta alla sua quarta edizione che raccoglie in un ricco calendario di concerti durante il mese di maggio, i migliori sassofonisti italiani e internazionali.  Trentatre concerti divisi in due sedi speciali per il jazz e la musica dal vivo a Roma: Tramjazz e il Ballad Caffè. Tramjazz è un'iniziativa che ha celebrato i dieci anni di successo, divenendo ormai uno dei luoghi più originali e ricercati per la musica jazz dal vivo a Roma, conosciuto in tutto il mondo. TramJazz è una vera sala da concerto viaggiante per esperienze musicali sempre diverse. Un percorso musicale che corre parallelo a quello attraverso la Roma notturna che porta ogni sera il pubblico nei luoghi più suggestivi della Capitale, da San Lorenzo a Valle Giulia, Santa Croce in Gerusalemme, San Giovanni, il Colosseo, il Circo Massimo, la Piramide per ritornare dopo tre ore a Piazza di Porta Maggiore, luogo di arrivo e di partenza di questa speciale avventura in musica. Il Ballad Caffè, in via di Porta Labicana 52, alle pendici del quartiere di San Lorenzo, è invece il nuovo salotto della musica dal vivo a Roma, nato da poco più di sette mesi è divenuto da subito una meta privilegiata della creatività musicale e non solo, ospitando memorabili jam session e concerti dei maggiori artisti italiani e internazionali.

Alla nuova edizione di 'Maggio in Sax' partecipano i migliori solisti della scena internazionale con progetti musicali tutti molto diversi e originali. Da Michael Rosen, jazzista di New York attivissimo da anni sulla scena jazz europea, Simone Alessandrini, virtuoso del sax a 360°, Daniele Tittarelli, brillante protagonista anche di molte performance televisive – come nella trasmissione Gazebo -, Max Ionata, uno degli artisti più apprezzati all’estero, in particolare in Giappone dove gode di grande fama, Maurizio Giammarco, figura carismatica del jazz italiano, che vanta una carriera ultra trentennale durante la quale ha esplorato il jazz in tutte le sue molteplici forme, Gabriele Coen, tra i massimi divulgatori in Europa della tradizione musicale popolare ebraica reinterpretata in chiave jazz, Paolo Recchia, dallo stile inconfondibile che fonda le radici negli albori del bebop, Gaetano Partipilo. musicista ricercato e di grande versatilità. Marcello Allulli, originale sperimentatore tra neo-bop, funk, musica folklorica, avanguardia e melodia mediterranea, Genzo Okabe, nato a Tokyo, che porta nella sua musica anche l'essenza dell'antica tradizione delle sue origini, il talento dello spagnolo Daniel Juàrez e quello dell'olandese Barend Middelhoff, figura emblematica di musicista cosmopolita, e ancora Carlo Conti, Piersimone Crinelli, Danielle Di Majo, Marco Ferri, Gianni Gagliardi, Andrea Santaniello, Achille Succi, Alessandro Tomei, Manuel Trabucco, Gianluca Vigliar.

Un mese di musica da vivere dunque intensamente a Roma, protagonista ancora una volta della cultura internazionale, con un importante jazz festival che anima la traboccante fioritura della primavera romana.

'Maggio in sax' è un progetto di Brecce per l'arte contemporanea,  curato da Nunzia Fiorini.

CALENDARIO: al Ballad Caffè

3  Maurizio Giammarco

    Maurizio Giammarco sax

    Luca Mannutza piano

4  Daniel Juàrez 

    Daniel Juàrez sax

    Roberto Tarenzi piano

    Roberto Pistolesi batteria

5 Paolo Recchia Trio "Peace Hotel" 

   Paolo Recchia sax

   Enrico Bracco chitarra

   Nicola Borrelli contrabbasso 

6 Gabriele Coen 'Klezmer night '

   Gabriele Coen sax

   Lutte Berg chitarre

   Pietro Lussu piano

Genzo Okabe 'Okabe Family'

Genzo Okabe sax alto

Miguel Rodriguez piano

Steeve Zwannink contrabbasso 

Francesco De Rubeis batteria

9 Andrea Santaniello "Tribute to be bop"

Andrea Santaniello sax

Andrea Candela piano

10 Alessandro Tomei

Alessandro Tomei sax

Michael Occhipinti chitarra

Marco Lordi basso

Giampaolo Scatozza batteria 

12 'Notturno'  Cappucci/Allulli duo

Marcello Allulli sax

Daniele Cappucci contrabbasso

13 Barend Middelhoff Meets Riccardo Fassi Trio 'Music about Stan Getz'

Barend Middelhoff  sax tenore

Riccardo Fassi pianoforte

Elio Tatti  contrabbasso

Pietro Iodice batteria

14 Barend Middelhoff Meets Riccardo Fassi Trio 'Music about Stan Getz'

Barend Middelhoff  sax tenore

Riccardo Fassi pianoforte

Elio Tatti  contrabbasso

Pietro Iodice batteria

16  Daniele Tittarelli

Rotem Sivan Trio

17 Simone Alessandrini

18 Max Ionata

 Max Ionata sax

Joseph Lepore basso

19 Carlo Conti

Carlo Conti sax alto

Ettore Carucci piano

Vincenzo Florio contrabbasso

John Arnold batteria

20 Gaetano Partipilo

21 Michael Rosen

23 Danielle Di Majo meets Atrio

Danielle Di Majo: sax alto & soprano

Gianluca Massetti: pianoforte

Dario Giacovelli Basso elettrico

Moreno Maugliani batteria

24 Piersimone Crinelli

25 Achille Succi

Achille Succi sax

Danilo Blaiotta piano

26 Gianni Gagliardi  'Nomadic Nature'

Gianni Gagliardi sax 

Domenico Sanna  piano 

Jacopo Ferrazza  basso 

Francesco De Rubeis  batteria

28 Gianni Gagliardi  'Nomadic Nature'

Gianni Gagliardi sax 

Domenico Sanna  piano 

Jacopo Ferrazza  basso 

Francesco De Rubeis  batteria

27 Marco Ferri

Marco Ferri sax

Gegè Munari batteria

30 Gianluca Vigliar Quintet

Gianluca Vigliar    sax

Francesco Fratini     tromba

Andrea Biondi  vibrafono

Luca Fattorini  contrabbasso

Marco Valeri    batteria

 

Calendario al Tramjazz

4 Gabriele Coen 'Klezmer night' 

Gabriele Coen sax soprano. clarinetto

Lutte Berg  chitarra

Marco Loddo comtrabbasso

5 'Jazz Meets The World'

Gabriele Coen sax soprano,clarinetto

 Lutte Berg chitarra

 Marco Loddo contrabbasso

Genzo Okabe 'Okabe Family'

Genzo Okabe sax alto

Miguel Rodriguez piano

Steeve Zwannink contrabbasso

Francesco De Rubeis batteria

12 Manuel Trabucco feat Alberto Parmegiani

Manuel Trabucco sassofoni

Alberto Parmegiani chitarra

Steve Cantarano basso

Riccardo Gambatesa batteria

13 'Notturno'  Cappucci/Allulli duo

Marcello Allulli sax

Daniele Cappucci contrabbasso

19 'Manhattan Jam' Michael Rosen

Michael Rosen sax

Joseph Lepore bass

20 Simone Alessandrini

Simone Alessandrini sax

Enrico Zanisi piano

Jacopo Ferrazza contrabbasso

25 Gianni Gagliardi  'Nomadic Nature'

Gianni Gagliardi sax 

Domenico Sanna  piano 

Jacopo Ferrazza  basso 

Francesco De Rubeis  batteria.

26 Marco Ferri feat Gegè Munari 

Marco Ferri sax

Gegè Munari batteria

Domenico Sanna piano

27 Max Ionata duo

Max Ionata sax

Domenico Sanna piano

Leggi tutto...

Maurizio Giammarco feat. Ettore Carucci Trio di scena all'Alexanderplatz Jazz Club

  • Pubblicato in Pagina News

L'intramontabile repertorio del grande pianista e compositore Thelonious Monk continua a esercitare il suo fascino e a fornire inesauribili stimoli per ogni jazzista che si rispetti. Anche Maurizio Giammarco, Ettore Carucci e compagni, che sabato 23 aprile porteranno in scena all'Alexanderplatz il suo repertorio, si confrontano ciclicamente con la lezione del maestro.

Il grande pianista newyorkese, fra i padri fondatori del Be Bop e quindi di tutto il Jazz Moderno, è stato fra i primi jazzisti ad esprimere una ferma presa di posizione rispetto alla propria identità artistica (ha sempre suonato quasi esclusivamente sue composizioni) e musicale (melodie ben riconoscibili per invenzioni ritmiche e architettoniche, con lievi ma significative trasgressioni alla forma, e una poetica fondamentalmente astratta).

Questo quartetto vuole rendere omaggio al genio musicale di Monk, esplorando brani meno noti del suo repertorio, e condividere con il pubblico la gioia di immergersi nel suo mondo e nella sua musica. Un mondo musicale che per costituzione ha la qualità di mantenere intatti i propri parametri di riconoscibilità, pur lasciando al performer ampi spazi di interpretazione e manipolazione.

Alexanderplatz

via Ostia 9 - Roma

info tel. 06 83775604

Inizio concerto ore 22:00

 

MAURIZIO GIAMMARCO FEAT. ETTORE CARUCCI TRIO

Maurizio Giammarco, sassofono

Ettore Carucci, pianoforte

Luca Bulgarelli contrabbasso

Bruce Ditmas, batteria

Leggi tutto...

La Centrale Montemartini apre le porte al Jazz

  • Pubblicato in Pagina News

Con la rassegna “Montemartini Blue Note”, partita lo scorso 9 aprile, ha aperto al pubblico della capitale lo Spazio Eventi della Centrale Montemartini, straordinario esempio di archeologia industriale che, dopo essere diventato sede permanente delle collezioni di più recente acquisizione dei Musei Capitolini, continua ad offrire nuovi spazi alla cultura e allo spettacolo. La nuova area è stata ricavata dal riallestimento della sala macchine dell’ex centrale termoelettrica. La manifestazione(organizzata da Zètema Progetto Cultura in collaborazione con Rai Nuovi Media, per la direzione artistica di Federica Gentile) ha visto finora esibirsi, sullo sfondo della turbina a vapore e dei colossali motori diesel della struttura, formazioni come lo Stefano di Battista Jazz Quartet e il Remo Anzovino Trio. Ma gli appuntamenti con il grande jazz italiano proseguiranno, ogni venerdì e sabato, fino al prossimo 5 giugno.

Venerdì 7 maggio e sabato 8 maggio doppio appuntamento con il pianoforte di Enrico Pieranunzi solo (ore 20.00) e in duo (ore 22.00) con Luca Bulgarelli al contrabbasso. In occasione della Notte dei Musei, sabato 15 maggio toccherà al GeGè Telesforo Quintet  (GeGè Telesforo voce e percussioni, Max Ionata sax tenore e soprano, Alfonso Deidda piano, flauto, sax alto e baritono, Dario  Deidda basso acustico & hollowbody e Amedeo Ariano alla batteria). Venerdì 21 e sabato 22 maggio si esibirà invece il Maurizio Giammarco Jazz Quartet, con Maurizio Giammarco ai sassofoni, Luca Mannutza al pianoforte, Francesco Puglisi al contrabbasso e Marcello Di Leonardo alla batteria) mentre venerdì 28 e sabato 29 maggio sarà la volta di Danilo Rea, al piano la prima sera e in trio la seconda. Chiuderà la rassegna jazz venerdì 4 giugno e sabato 5 giugno il Roberto Gatto Quartet, con Roberto Gatto alla batteria, Daniele Tittarelli al sassofono, Luca Mannutza al pianoforte e Luca Bulgarelli al contrabbasso.

Ciccio Russo

Leggi tutto...

Live report – Roma Jazz Festival: Roberto Gatto ci racconta il prog inglese

gatto00
gatto01
gatto02
gatto03
gatto04
gatto05
gatto06
gatto07
1/8 
start stop bwd fwd

Questo progetto fa parte di uno dei sogni nel cassetto che coltivo da diversi anni. Personalmente ho sempre amato le sfide e come sempre, mosso dall’entusiasmo, ho accettato di tentare anche questa”. E dal 2008, anno in cui ha visto la luce il progetto Progressivamente in un album registrato dal vivo alla Casa del Jazz, sono state diverse le occasioni in cui Roberto Gatto ha dimostrato di aver vinto totalmente questa sfida. Accompagnato da musicisti del calibro di Fabrizio Bosso alla tromba, Luca Mannutza alle tastiere e piano, John De Leo (ex voce dei Quintorigo), Roberto Rossi al trombone, Francesco Puglisi al basso, Maurizio Giammarco al sax e Roberto Cecchetto alla chitarra, venerdì 11 novembre Gatto ha regalato al pubblico dell’Auditorium il suo omaggio al rock progressive, nelle rivisitazioni di brani tratti dai dischi dei King Crimson, Genesis, Matching Mole, Robert Wyatt e Pink Floyd (oltre ad un brano originale di John De Leo). “Ho voluto coinvolgere musicisti che come me avessero vissuto quel momento musicale in quegli anni, ma anche musicisti più giovani, che magari avessero un punto di vista e una chiave di lettura differenti”. La sala Petrassi è gremita, ed il pubblico decisamente vario!

I musicisti salgono sul palco inizialmente senza John De Leo, che solo dopo i primi due brani spunta -letteralmente- da dietro la batteria ad intessere un gioco di suoni con la sua voce; una serie di “vocalizzi” che si incalzano, creando una buffa parentesi che non tradisce le capacità e la bravura di questo artista. De Leo gioca altrettanto col microfono, complementare e necessario nel far cogliere le molteplici sfaccettature sonore che lo stesso riesce a darsi. Differentemente Bosso usa il microfono per distorcere il suono della sua tromba, inscenando un botta e risposta di identici accordi che risultano come due voci diverse. Quello dei tre fiati poi, è uno spettacolo non solo sonoro, ma anche visivo; simili e sincronizzati i loro gesti danno la percezione che la musica -in quel momento- li abbia davvero uniti in un’unica melodia. Roberto Gatto ci spiega la scelta dei brani, ce ne racconta la genesi, cadenzando così l’ora e mezza trascorsa assieme. Si emoziona parlando di un’amica musicista scomparsa poche ore prima del concerto; aprendo uno squarcio (purtroppo) malinconico di vita personale. Anche in questo modo la musica ci parla, riesce a strappare un’emozione diversa ad ognuno di noi, a non rendersi fine all’ascolto e basta. L’inquietante romanticismo di Sea Song (potete immaginare quanto l’abbia reso tale la camaleontica voce di John De Leo), la poesia (arte a cui, del resto, si ispira) di Watcher of the Skies, o la chiusura con la splendida Trilogy (la cui prima parte è stata lasciata esclusivamente a Luca Mannutza e Maurizio Giammarco), sono solo una parte del racconto di una storia -quella del prog inglese- che gli abili narratori ci hanno restituito in musica.
Serena Marincolo
foto di Valentino Lulli
Leggi tutto...

La Jam Session a 'Na Cosetta: ospite Maurizio Giammarco

  • Pubblicato in Pagina News

 

Un appuntamento che si ripete ogni mercoledì in uno dei locali più in voga per la musica live a Roma. NA COSETTA JAZZ, andrà in scena mercoledì 27 maggio come sempre al Bistrot del Pigneto. Un progetto a cura del batterista Alessandro D’Anna e del contrabbassista Leonardo De Rose che ogni mercoledì invitano sul palco diversi artisti dando vita a una jam session di grande livello. Ospiti d'onore di questa serata saranno il contrabbassista Luca Bulgarelli ed il sassofonista Maurizio Giammarco per un ultimo appuntamento di stagione all'insegna della Blue Note.

‘Na Cosetta

via Ettore Giovenale, 54 Roma

06.45598326

Pagina Facebook: https://www.facebook.com/nacosetta

Ingresso gratuito

Leonardo De Rose - contrabbasso
Alessandro D’Anna
- batteria
Maurizio Giammarco
- sassofono

Leggi tutto...

La strada in Jazz: via alla terza edizione

Giunta alla terza edizione la rassegna “La Strada in Jazz” anche quest’anno popone un cartellone di tutto rispetto con alcuni dei musicisti più attivi nel panorama capitolino. Si parte, allora, giovedì  1 Novembre con il quartetto capitanato da Ettore Fioravanti. Il gruppo nasce nel 2009, registra il suo primo disco nel 2010, dal titolo “Le vie del pane e del fuoco”, e nell’estate del 2012 dà vita al secondo CD che deve ancora essere pubblicato. Il suono si costruisce sulla manipolazione di materiale variegato (brani originali, canzoni italiane e americane, cenni dalla musica popolare e classica) caratterizzata dal rapido passaggio di idee e consegne fra tutti e quattro i membri, utilizzando per lo più l’improvvisazione melodico-ritmica e la sovrapposizione contrappuntistica, sempre con chiaro linguaggio jazzistico.Giovedì 8 Novembre si prosegue con il trio Andimusic, formato da da Manlio Maresca, alla chitarra, Giulio Scarpato al basso elettrico e Enrico Morello, alla batteria. Tre musicisti che gravitano attorno al circuito jazzistico nazionale ed internazionale, con frequenti incursioni in ambienti musicali anche estranei alle forme tradizionali. Il trio nasce dall’esigenza di ritrasmettere quelle sonorità un tempo appartenenti alla tradizione storica musicale del secolo passato, in un’era moderna, in una dimensione tendenzialmente elettrica, la quale vede invertire quasi i ruoli tra uomo e macchina.

Poggiando i suoni su pavimentazioni ritmiche sdrucciolevoli, all’interno di strutture armoniche prestabilite, nelle quali si snodano risonanze acustiche completamente alterate di reminiscenze remote, ma sempre presenti nell’animo dei tre musicisti che rimescolano i suoni con tutti gli strumenti mentali e fisici a loro disposizione. Facendo insinuare il misterioso germe del margine d’errore, di un’inafferrabile imperfezione, dalla quale scaturisce una perversa curiosità nella ricerca di soluzioni alternative che consentono ai musicisti di esplorare mondi sonori del tutto sconosciuti; dove la meccanizzazione diviene un’ imprecisione umana voluta e ricercata, data l’inesorabile natura dell’uomo, tendente alle inesattezze e destinata a subire il tempo, elemento fondamentale della musica. Per quanto riguarda giovedì 15 Novembre l’appuntamento è, invece con Mr. Rencore, frutto del sodalizio musicale tra Gabrio Baldacci e Daniele Paoletti: 15 anni passati a suonare insieme proprio di tutto. Nel 2006 nasce il duo, un passo naturale che appare al contempo quasi inevitabile.

La musica di Mr. Rencore sembra un frullato delle esperienze dei due musicisti livornesi: dal rock alle musiche popolari; dall’improvvisazione libera a pulsazioni circolari e ipnotiche. Un istinto onnivoro maturato a lungo in sale prova che i due condividono fin dall’inizio della propria storia musicale. Dal 2009 la formazione si allarga con Beppe Scardino al sax baritono e clarinetto basso, anch’egli livornese. Nel trio si ampliano le possibilità timbriche e la musica acquista più libertà. Le ance gravi ben si adattano alla musica di Mr. Rencore, al tetro lirismo di alcune composizioni di Baldacci e alla durezza ritmica del rock. Ultimo concerto per la Strada in Jazz sarà quello di Maurizio Giammarco il 22 Novembre. Protagonista del Jazz in Italia fin dai primi anni Settanta e musicista di riconosciuta fama, vanta un’ormai lunga carriera che lo ha visto alla guida di numerosi gruppi storici, come Lingomania (il gruppo forse più noto degli anni ‘80), o di formazioni prestigiose come la Parco Della Musica Jazz Orchestra (PMJO), big band attiva all’Auditorium dal 2005 al 2010. Maurizio, partendo da una profonda conoscenza di tutta la tradizione del jazz, utilizza con disinvoltura qualsiasi stimolo del panorama musicale contemporaneo egli ritenga utile a esprimere una musica sempre attuale e mai scontata o gratuita. Tali caratteristiche emergono più che mai anche in questo Trio, dove è coadiuvato dagli eccellenti Luca Bulgarelli al contrabbasso e Marco Valeri alla batteria: già al suo fianco in altre situazioni e splendide realtà della scena jazz romana.

Tutti i giovedì dal 1 al 22 Novembre 2012

al CSOA La StradaVia Passino 24, Garbatella

Ingresso 5 euro

Aperitivo Blue note dalle 18.00

Musica in vinile, Pintxos baschi di Irati e Lander,

taglieri di salumi e formaggi, Birra chiara a 3 Euro

Birre artigianali, ottimi vini e whisky invecchiati

Cena Ardente dalle 20.00

in collaborazione con la cucina polpolare “L’Ardente”

deliziosi piatti caldi dal cuore della Garbatella

Inizio concerti ore 22.00

 

Giovedì 1 Novembre

Ettore Fioravanti Quartet

Ettore Fioravanti: batteria

Marcello Allulli: sassofono

Marco Bonini: chitarra

Francesco Ponticelli: contrabbasso

 

Giovedì 8 Novembre

Andimusic

Manilo Maresca: chitarra

Giulio Scarpato: basso elettrico

Enrico Morello: batteria

 

Giovedì 15 Novembre

Mr. Rencore

Gabrio Baldacci: chitarra

Beppe Scardino: sax baritono, clarinetto basso

Daniele Paoletti: batteria

 

Giovedì 22 Novembre

Maurizio Giammarco

Maurizio Giammarco: sassofono

Luca Bulgarelli: contrabbasso

Marco Valeri: batteria

Leggi tutto...

Maurizio Giammarco chiude il Festival “Non solo Mameli”

Sarà Maurizio Giammarcovenerdì 13 luglio alle ore 21 presso il Parco delle Accademie, a scandire le note del gran finale per la seconda edizione del Festival Non Solo Mameli: con Dario Deidda al basso e John B. Arnold alla batteria, il noto sassofonista presenterà il suo progetto/trio Tricycles dal quale quest’anno è nato l’album “Eclectricity”. Inaugurata il 3 luglio con il concerto di Javier Girotto e gli Aires Tango, la seconda edizione del Festival si sta distinguendo nell’estate romana per la lunga programmazione di livello, selezionata dal direttore artistico Milena Angelè: 11 giornate consecutive in cartellone dal 3 al 13 luglio, 26 performance artistiche ed oltre 100 artisti coinvolti nel cuore di una nuova location per la cultura capitolina, il Parco delle Accademie nel quartiere Eur Montagnola (in Viale delle Accademie). Una manifestazione che, in un momento difficile nella Capitale per i festival jazz, si afferma come realtà di successo, indipendente ed auto-prodotta ma allo stesso tempo ad ingresso totalmente gratuito, grazie a sponsor privati e alla passione organizzativa dell’Associazione Cibo Per La Mente e del suo presidente Giovanni Rossanese, con il grande supporto della Scuola di Musica Artidee.

Frutto di una frequentazione personale e artistica ultra decennale, la ricerca di Tricycles si confronta con il modello del trio sassofono – basso – batteria (storicizzato dai capolavori di Sonny Rollins, John Coltrane e Ornette Coleman, e poi affermatosi come un contesto “classico” del jazz moderno), ampliandone i parametri alla luce di un approccio globale più attuale, disinvolto e trasversale, dove gli inputs per l’improvvisazione giungono dalle direzioni più disparate e le risorse timbriche sono arricchite dall’uso dell’elettronica. I concerti di Tricycles sono il risultato di una pianificazione che avviene in tempo reale e vuole catturare lo spirito del momento, attraverso un mix di originali, noti jazz tunes, grooves e raccordi totalmente improvvisati. Una strategia in cui giocano un ruolo fondamentale i campionamenti generati dal computer di John B. Arnold (da tempo dedicatosi attivamente anche al versante elettronico), il continuo contrappunto melodico e armonico di Dario Deidda (ormai riconosciuto come uno dei massimi specialisti del basso elettrico attualmente in circolazione) e le manipolazioni di Maurizio Giammarco, talora impegnato anche al sintetizzatore. La musica di questo trio è il risultato di un lavoro collettivo, dove i ruoli spesso si scambiano e l’inventiva viaggia su un piano assolutamente paritetico.

Leggi tutto...

Live report – Roma Jazz Festival: Roberto Gatto ci racconta il prog inglese

gatto00
gatto01
gatto02
gatto03
gatto04
gatto05
gatto06
gatto07
1/8 
start stop bwd fwd
Questo progetto fa parte di uno dei sogni nel cassetto che coltivo da diversi anni. Personalmente ho sempre amato le sfide e come sempre, mosso dall’entusiasmo, ho accettato di tentare anche questa”. E dal 2008, anno in cui ha visto la luce il progetto Progressivamente in un album registrato dal vivo alla Casa del Jazz, sono state diverse le occasioni in cui Roberto Gatto ha dimostrato di aver vinto totalmente questa sfida. Accompagnato da musicisti del calibro di Fabrizio Bosso alla tromba, Luca Mannutza alle tastiere e piano, John De Leo (ex voce dei Quintorigo), Roberto Rossi al trombone, Francesco Puglisi al basso, Maurizio Giammarco al sax e Roberto Cecchetto alla chitarra, venerdì 11 novembre Gatto ha regalato al pubblico dell’Auditorium il suo omaggio al rock progressive, nelle rivisitazioni di brani tratti dai dischi dei King Crimson, Genesis, Matching Mole, Robert Wyatt e Pink Floyd (oltre ad un brano originale di John De Leo). “Ho voluto coinvolgere musicisti che come me avessero vissuto quel momento musicale in quegli anni, ma anche musicisti più giovani, che magari avessero un punto di vista e una chiave di lettura differenti”. La sala Petrassi è gremita, ed il pubblico decisamente vario!
 
I musicisti salgono sul palco inizialmente senza John De Leo, che solo dopo i primi due brani spunta -letteralmente- da dietro la batteria ad intessere un gioco di suoni con la sua voce; una serie di “vocalizzi” che si incalzano, creando una buffa parentesi che non tradisce le capacità e la bravura di questo artista. De Leo gioca altrettanto col microfono, complementare e necessario nel far cogliere le molteplici sfaccettature sonore che lo stesso riesce a darsi. Differentemente Bosso usa il microfono per distorcere il suono della sua tromba, inscenando un botta e risposta di identici accordi che risultano come due voci diverse. Quello dei tre fiati poi, è uno spettacolo non solo sonoro, ma anche visivo; simili e sincronizzati i loro gesti danno la percezione che la musica -in quel momento- li abbia davvero uniti in un’unica melodia. Roberto Gatto ci spiega la scelta dei brani, ce ne racconta la genesi, cadenzando così l’ora e mezza trascorsa assieme. Si emoziona parlando di un’amica musicista scomparsa poche ore prima del concerto; aprendo uno squarcio (purtroppo) malinconico di vita personale. Anche in questo modo la musica ci parla, riesce a strappare un’emozione diversa ad ognuno di noi, a non rendersi fine all’ascolto e basta. L’inquietante romanticismo di Sea Song (potete immaginare quanto l’abbia reso tale la camaleontica voce di John De Leo), la poesia (arte a cui, del resto, si ispira) di Watcher of the Skies, o la chiusura con la splendida Trilogy (la cui prima parte è stata lasciata esclusivamente a Luca Mannutza e Maurizio Giammarco), sono solo una parte del racconto di una storia -quella del prog inglese- che gli abili narratori ci hanno restituito in musica.
Serena Marincolo
foto di Valentino Lulli
Leggi tutto...

Maurizio Giammarco/Riccardo Del Fra “Rendez Vous” quartet alla Casa del Jazz

Questa sera, lunedì 25 luglio, Casa del Jazz Festival presenta Maurizio Giammarco/Riccardo Del Fra “Rendez Vous” quartet. Amici di una vita, Riccardo e Maurizio si conoscono dalla fine degli anni Settanta, epoca in cui suonano insieme nel quintetto di Chet Baker, gruppo che nel 1980 gira con successo l’Europa. Stabilitosi proprio allora a Parigi, Riccardo continua a suonare con Chet per altri nove anni, dando al contempo inizio ad un’intensa carriera di sideman e di leader, registrando pochi ma eccellenti dischi a proprio nome. Dal 2004 Riccardo ricopre l’importante incarico di direttore del dipartimento Jazz del Conservatorio di Parigi, dove già dal 1998 aveva rimpiazzato il compianto Jean-François Jenny Clark. Riccardo e Maurizio condividono lo stesso background, fondato su una solida ed entusiastica conoscenza del jazz ma, essendo entrambi navigati e raffinati compositori (Maurizio è fra l’altro direttore della PMJO, Big Band dell’Auditorium di Roma), sono musicisti aperti a contaminazioni di ogni genere. Partendo da un repertorio di loro composizioni originali, questo quartetto produce un jazz attuale per ispirazione, suono, forma e interplay, ma allo stesso tempo ben radicato nell’idioma. Il gruppo si avvale del giovane fenomeno della scena pianistica francese Bruno Ruder, e della solida e universalmente nota esperienza di Marcello Di Leonardo alla batteria.

Casa del Jazz: viale di Porta Ardeatina, 55

Info: 06/704731

http://www.casajazz.it

ingresso:15 euro

Inizio concerto ore 21:00

MAURIZIO GIAMMARCO/RICCARDO DEL FRA

“RENDEZ VOUS” QUARTET

Maurizio Giammarco sassofoni

Bruno Ruder pianoforte

Riccardo Del Fra contrabbasso

Marcello Di Leonardo batteria

Leggi tutto...
Sottoscrivi questo feed RSS