Il primo film sonoro, i documentari, i corti, le biografie epiche, le riprese televisive, i video clip, lo stretto interscambio con la video arte, il rapporto tra jazz ed immagini è lungo e fecondo. Da questa stretta relazione nasce il tema di questa edizione, del Roma Jazz Festival, Visual Jazz che si terrà dal 12 ottobre fino al 25 Novembre 2012 presso l’Auditorium Parco della Musica (per guardare l’intera programmazione andate sul nostro calendario cliccando sul menu di sopra: i prossimi eventi a Roma). Un’occasione per cogliere le tendenze della musica jazz a confronto con i nuovi media, e con i capolavori cinematografici. Riproduzione e rielaborazione di suoni ed immagini, tra video arte, documentari e film, si genera una nuova creatività. Il Roma Jazz Festival con un progetto articolato ed interdisciplinare, vuole esplorare tutte le possibili relazioni che possono venire fuori tra le sonorità musicali del Jazz e le differenti espressioni del linguaggio audiovisivo, proponendo una rassegna che vede espressioni di video arte e performance live. Il Festival Aprirà con un’esclusiva europea, Jacobtvcon “The News”; video remixati dai media televisivi stile urbano tra speech, groove strumentali e molto jazz; Martin Reiter – Eva Fischer con “Inventions & impressions”, temi e improvvisazioni in combinazioni con le immagini; Triple Vision(I), un viaggio sentimentale e onirico all’interno della musica e dell’arte visuale; altro modo di affrontare il rapporto tra immagini e musica in maniera meno astratta sono i lavori di Francesco Berazatti Tinissima Quartet con l’omaggio a Thelonious Monk dove brani rock si intersecano con i temi più famosi di Monk sul montaggio live di Antonio Vanni; l’omaggio a Vincent van Gogh, dove le immagini e la musica di Xavier Dotras, evocano l’essenza del pittore, la sua opera, la sua vita; Giovanni Guidi, le sue aperture liriche e la vena melodica e cantabile viene messa in evidenza dalle suggestioni visuali di Mattia Rimatori; Manu Katche in una splendida mutazione tra atmosfere groove e temi jazzy sulle improvvisazioni di Nils Petter Molvaer e le immagini di “Third Round”; più documentaristico il lavoro del trio Romano, Sclavis, Texier, “Root” Africaine Du Trio & Du Griot, un affresco melodico sulle immagini di Guy le Querrec, ricavate da un reportage di viaggio in Africa.
Sul cinema molti si sono cimentati, specialmente sui film muti, ma il lavoro di Rita Marcotulli con “Omaggio a Truffaut” in cui l’universo poetico di Truffaut, attraverso i suoi personaggi, i suoi temi ricorrenti, esaltato dall’interazione tra realtà e finzione dalla regista Maria Teresa De Vito, è decisamente un passo avanti; come il montaggio del regista Pino Bruni in “Ears Wide Shut” – Omaggio a Stanley Kubrick, una concatenazione sotto forma di suite di brani originali dei musicisti Campobasso eManzoni ci conducono in viaggio nell’immaginario cinematografico; ed infine un inedito progetto multimediale fra jazz e cinema, “Il Sorpasso”, celebre film di Dino Risi, nella rielaborazione della colonna sonora a cura di Fabrizio Bosso, che andrà a intersecarsi con surreali dialoghi. Sempre nell’ambito cinematografico ma con un’attenzione per la colonna sonora due proposte simili ma opposte, cultura “alta” e cultura “bassa”: Gianluca Petrella I-JAZZ Ensemble con il “Il Bidone” omaggio a Nino Rota, una selezione di brani e colonne sonore del grande compositore riproposte in un ambiente sonoro poliedrico tra elettronica, jazz e pop; Franco Micalizzi con il progetto “Cult Soundtracks and Jazz”, colonne sonore ed immagini dei cult movie del filone poliziesco italiano, enfatizzate da un jazz funk orchestrale; ed infine sonorizzazione dal vivo di una serie di preziosi e stimolanti “corti” di animazione eseguite da Enzo Pietropaoli e Michele Rabbia.
Sempre sul filone del rapporto tra immagine e musica, un progetto speciale basato proprio sulla mancanza di immagini, “Blind Date – Concert in the Dark” di Cesare Picco, un evento unico, dove il pubblico ha il privilegio di ascoltare un concerto per pianoforte totalmente improvvisato nel buio assoluto, entrando in una nuova dimensione sensoriale. Il festival si arricchisce di quattro eventi speciali che possiamo definire di “musica evocativa” quale è il nuovo progetto “The Duke” di Joe Jackson, dove brani di Ellington filtrano attraverso l’immaginazione e la creatività del musicista inglese, sperimentando groove e sonorità inaspettate; “Plugged In. A Night of Solo Explorations” con Herbie Hancock, che per la prima volta nella sua carriera affronterà un concerto di piano solo, con l’ausilio del computer e del sintetizzatore, ricreando i suoni che lo hanno reso un interprete della musica di mezzo secolo; “When The Heart Emerges Glistening” del nuovo talento Ambrose Akinmusire in cui stati d’animo contrastanti come il cambiamento, la vulnerabilità, la fierezza, la solidità, la sicurezza. vengono interpretati in maniera onesta ed aperta; in chiusura il concerto di Irene Grandi – Stefano Bollani, con un repertorio nato immaginando un viaggio che racconta questa grande amicizia, i suoni del Brasile, l’Europa, il passato, il presente in una raffinata fusione fra il jazz e rock.
Rassegna nella rassegna , giunta la secondo anno, Neu Jazz ovvero New European Jazz, dove con il supporto degli istituti di cultura e delle ambasciate vengono presentati i migliori gruppi emergenti. Quest’anno ospiteremo il gruppo svizzero Rusconi; il “suono” è il focus del loro lavoro, ma dimostrano anche un particolare interesse per la visualizzazione della loro musica attraverso video musicali e bellissime fotografie, da vedere il loro ultimo video “Alice in the sky”. Dalla Francia, selezionato da Jazz Migration, Actuum con “Brutal music for nice people”, le loro canzoni sono audaci ed energiche ma sempre eleganti. e il loro sound ispirato da Charles Mingus e George Russell, è un’ideale colonna sonora per questi tempi di incertezza. Mentre il gruppo lituano Insearch presenta in “Art Alarm” un mix tra jazz e alternative post rock passando dal suono del periodo elettrico di Miles Davis, a quello post-rock con echi che ricordano gli islandesi Sigur Ros, cercando di sfuggire alle banali generalizzazioni. Ed infine, un talento norvegese, Arve Henriksen, divenuto celebre per l’originale timbro della sua tromba e per un uso della voce altrettanto originale, Il suo suono è legato alla natura in modo molto forte è spesso artefice di vere e proprie esperienze in contesti naturali di grande impatto.
Non poteva mancare anche quest’anno una mostra e l’occasione si è presentata con il Progetto multimediale dell’artista Nero Project/Antonello Fres Offrimi il cuore, presentato in anteprima europea. Eʼ un progetto tra arte contemporanea e musica. Musicisti, artisti visivi, danzatori sono invitati ad improvvisare usando come base ritmica il battito del proprio cuore captato in diretta durante la performance e riproposte su una serie di monitor. A completare il programma una rassegna cinematografica, in collaborazione con il Centro Sperimentale di Cinematografia, Jazz e cinema italiano. Un percorso tra le origini. La Cineteca Nazionale regala agli amanti del genere una programmazione particolare nel palinsesto d’inizio autunno del Cinema Trevi. Questa rassegna vuole esplorare come la popolarità del Jazz arrivi da noi solo nel dopoguerra, partendo dallo Swing. Un percorso che ha inizio attraverso la sensibilità di autori come Zurlini e Risi, Mario Soldati, Gianni Amico, Enzo Battaglia e le musiche di Piero Umiliani.
Il Festival è prodotto dalla International Music Foundation, realizzato con il sostegno del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e di Roma Capitale – Assessorato alla Cultura e Centro Storico, con il patrocinio del Progetto ABC della Provincia di Roma e co-prodotto con la Fondazione Musica per Roma. Alcune iniziative in programma sono state realizzate in collaborazione con diverse Ambasciate e Istituti di Cultura europei di Roma, il Centro Sperimentale di Cinematografia e il PAV – progetto arti visive di Time in Jazz. Il Progetto ABC Arte Bellezza Cultura della Provincia di Roma ha come obiettivo quello di operare “nei luoghi da vivere della provincia” e valorizzare così le “eccellenze” turistiche e culturali del territorio, progettando e coordinando iniziative culturali su indirizzo e impulso diretto del Presidente della Provincia per avvicinare sempre di più i cittadini, soprattutto i più giovani, all’Arte, alla Bellezza, alla Cultura.
Mario Ciampa
Direttore Artistico
Roma Jazz Festival
INFO E BIGLIETTI:
Auditorium Parco della Musica – Viale Pietro de Coubertin, 30 – Roma
PREVENDITA ONLINE: Listicket:
La biglietteria del Parco della Musica è aperta tutti i giorni dalle 11 alle 20
Domenica dalle 11 alle 20;
La biglietteria Parco della Musica è aperta dopo le ore 20 per la vendita dei soli concerti serali e chiude mezz’ora dopo l’inizio dell’ultimo evento in programmazione.
Le riduzioni per gli spettacoli di Musica per Roma possono essere applicate esclusivamente al botteghino dell’Auditorium.
ACQUISTI TELEFONICI:
Esclusivo per l’Italia
Tel. 89.29.82 LIS (Lottomatica Italia Servizi)
Dall’estero Tel. +39 06.37.00.106