Jazz Agenda

Umbria Jazz 2011 – Herbie Hancock, Wayne Shorter e Marcus Miller: tribute to Miles

Di Wayne Shorter abbiamo già avuto modo di parlarvene in relazione al concerto di Bari, tenutosi, pochi giorni fa, e in relazione al Roma Jazz Festival che sta per aprire i battenti. Vi proponiamo, quindi, un estratto dall’Umbria Jazz 2011 in cui Wayne Shorter, Marcus Miller ed Herbie Hancock hanno dato vita ad uno splendido tributo in onore di Miles Davis.. Buon ascolto e buona domenica…

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Live Report: Wayne Shorter 4tet al Bari in Jazz 2011

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13 ottobre 2011. A coda della settima edizione del Bari in Jazz arriva a euforizzare il parco urbano dello Showville di Bari Wayne Shorter e il suo quartetto, completato da Danilo Perez al pianoforte, John Patitucci al contrabbasso e Brian Blade alla batteria. L’attesa è pazzesca e si mastica. Tutto esaurito, e il solito povero rinunciatario dell’ultimo minuto. È un pubblico di devoti, stasera, e lo Showville diventa una cattedrale. Introito. Gesti di rito e Perez comincia a distillare, limpido, le prime note. Si affeziona a un modulo cromatico. Patitucci s’innesta lungo, scandagliando guardingo il fondo del suo contrabbasso. Spettrale Blade, quasi prepara l’agguato. Il suono di Shorter arriva, ruvido. Essenziale, snocciola poche note. Chi non conosce l’uomo potrebbe sentirsi preso in giro. Ma c’è poco da sospettare, c’è qualcosa nell’aria che ti lascia intendere che si fa sul serio. Il silenzio è religioso. È una messa. Il trio si dà da fare, sembra quasi tenti il tutto per tutto per catturare l’attenzione e ottenere l’approvazione del maestro. Lui, il Sax, centellina ogni nota, si pronuncia paziente, calmo e lascia spazio al dialogo piano-contrabbasso. Blade riempie, discreto. Un amalgama di timbri e appunti di note che vagano inquieti, apparentemente fuori ordine. Sbanda e pare cerchi nuovi appigli. Resta sulla seconda linea Shorter, come un sideman di lusso, parsimonioso. Partecipa sornione alla trama confezionata ad arte da Perez e Patitucci.

Blade carica all’improvviso, deflagra quando non te l’aspetti e polverizza. Fraseggi piegati verso il basso. Parte l’unisono del contrabbasso col piano. Le ottave di Perez al registro grave segnano un percorso cadenzato e l’intenzione di un’apertura che raggiunge l’acme e precipita. Cambia veloce, camaleontico. Shorter fischietta e accompagna la fine. Evapora e passa al contralto. Il pubblico è fermo, paralizzato. Sarà la soggezione, una forma di timor reverentialis o forse l’ansia di cannare l’applauso, di dare l’idea di non aver capito quello che il maestro ha da raccontare, stasera. Atto penitenziale. Frammentato, va per intervalli ampi che danno prospettiva a un profilo frastagliato che non trova incastro. Vaga e si rompe. Blade va giù di netto. È un crash che scuote, sveglia e spacca. Un’energia pazzesca che viene fuori all’improvviso da quell’angolo buio (nel senso di assenza di luce!) della sezione ritmica. I suoi sonagli colorano di folklore l’immaginario shorteriano. Lanciatissimo nelle dinamiche, carica, galvanizzato.

Shorter lo affianca e ne incoraggia l’implosione. Raggiunge l’acme, si incaglia in un frammento strillatissimo che cerca consenso prima di atterrare. Gloria. Evocativo il contrabbasso di Patittucci. Il Sax gorgheggia in seconda linea. È una percezione sempre più forte. È un magma che si muove senza direzione. Quando arriva il chorus (che mette anche un certo disagio chiamarlo così) hai la sensazione di essere arrivato a meta, ma è un’illusione che dura poco. Basta un attimo, e l’hai persa. Ogni idea che Shorter lancia è seguita, articolata e massimizzata dal trio. Una liturgia di umori e tinte forti che montano e perdono consistenza quando meno te l’aspetti. Omelia. Divertente il gioco. Perez si trastulla con una bottiglia di plastica, ne disturba la forma, la sfrega contro la cordiera. Blade lo svela. Shorter fischietta e quando riattacca allo strumento smonta di netto tutta la diffidenza dell’inizio. Dopo aver fatto divertire i ragazzi, il maestro interviene e lascia una di quelle lezioni che non dimentichi facilmente. Severo e ironico. Va via, e ti resta in bocca il sapore di qualcosa di bello, che forse è durato troppo poco. E anche tu che non lo conoscevi, ti accorgi che t’ha convinto. Professione di fede. Si reclamano i bis, quelli che ci speri e che comunque non ti aspetti. Shorter rientra, a passo felpato, e ti regala uno spettacolo unico. Sprigiona un’energia rilassata e abbagliante, da star, che resta e fa la differenza. È l’uomo del secondo tempo. Lui, la punta di diamante. Il celebrante.

Eliana Augusti

foto di Federica Giura

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Wayne Shorter all’Auditorium: anteprima del Roma Jazz Festival

Il 17 ottobre all’Auditorium Parco della Musica di Roma, ultima tappa italiana del tour europeo del grande sassofonista americano Wayne Shorter in quartetto. L’anteprima della trentacinquesima edizione del Roma Jazz Festival (8-30 novembre 2011) è affidata alle note del talentuoso Shorter, una fra le più importanti personalità musicali dei nostri tempi. Il sassofonista ha suonato dal 1964 al 1970 nel quintetto di Miles Davis, contribuendo a capolavori come “ESP” e “Footprints”. Nel 1970, insieme a Joe Zawinul e Miroslav Vitous, forma i Weather Report, uno dei gruppi storici della fusion e del jazz-rock. Dopo l’uscita dai Weather Report nel 1985, la sua produzione da solista vanta collaborazioni importanti in campo pop-rock (Rolling Stones, Joni Mitchell) ed in ambito jazz, con Herbie Hancock (in “Gershwin’s world”, 1998, e e nei Future 2 Future). Nel 2002, dopo quasi cinquant’anni di attività e collaborazioni con i maggior musicisti della scena mondiale, Shorter riesce a formare un suo quartetto il Wayne Shorter Quartet.

17 Ottobre (anteprima)

Sala S.Cecilia ore 21,00

WAYNE SHORTER QUARTET

Wayne Shorter,  sassofoni

Danilo Perez, pianoforte

John Patitucci, contrabasso

Brian Blade, batteria

Ingresso Platea € 30 – Gallerie € 25 ed € 20

Info: 892982

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Susanna Stivali Quartet – Omaggio a Waine Shorter: di scena al Bar Italia Jazz Club

Sabato 9 novembre un appuntamento da non perdere al Bar Italia Jazz Club con il nuovo progetto della vocalist autrice e compositrice Susanna Stivali. Un omaggio alla musica e al genio di Wayne Shorter il musicista che più rappresenta l’evoluzione del jazz dagli anni 50 ad oggi. “Going for the unknown” una frase di Shorter stesso che rispecchia la sua poetica, presa come titolo di questo progetto che è riproposizione ma anche ricerca di nuovi spunti partendo dalla scrittura di Shorter, una scrittura lirica e moderna che ben si sposa con il verso cantato. Molti dei testi sono stati scritti appositamente da Susanna Stivali in inglese, italiano e portoghese. Sarà accompagnata da Alessandro Gwis al piano e tastiere, Pietro Ciancaglini al contrabbasso ed Emanuele Smimmo alla batteria.

Bar Italia Jazz Club

Corso Della Repubblica 106, Cassino (FR)

uscita autostrada A1: Cassino

Tel.: 3898817023

e-mail: jazzeliberta@gmail.com

Sabato 9 Novembre 2013 – 22.00

Susanna Stivali Quartet – Omaggio a Waine Shorter

“Going for the unknown”

Susanna Stivali – voice

Alessandro Gwis – piano and keyboards

Pietro Ciancaglini – double bass

Emanuele Smimmo – drums

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Via al Roma Jazz Festival: 35° edizione

Al via la 35a edizione del Roma Jazz Festival, autunnale rassegna della capitale in programma dall’8 al 30 novembre 2011, presso l’Auditorium Parco della Musica di Roma. Oltre agli spettacoli proposti all’interno del Parco della Musica, il Roma Jazz Festival presenterà “NEU Jazz”; una serie di iniziative, realizzate in collaborazione con i più attivi jazz club di Roma e con il sostegno degli Istituti di cultura europei, che presenterà una panoramica del “fare jazz” negli altri paesi europei. Non poteva mancare infine, anche quest’anno, la sezione Arte che proporrà “Ispirazione creativa”, con esposizione di opere di alcuni dei più importanti artisti italiani contemporanei. Il jazz fin dalle radici etimologiche del suo nome, al fracasso, al vivere effervescente, rimanda alla sensualità, alla mescolanza di razze, culture e idee generando il meraviglioso concetto che l’imbastardimento produce il bello. Jazz come musica perturbante, strettamente allacciata alla vita e alle sue vitali contraddizioni. A proposito Mario Ciampà, direttore artistico del Roma Jazz Festival spiega che: “Tutti questi concetti, di mescolanza, ibridazione, sensualità, libertà, contraddizioni, senso della vita vissuta a pieno, hanno trovato in personaggi come Bessie Smith, Louis Armstrong, Duke Ellington, Billie Holiday, Sarah Vaughan, Charlie Parker, John Coltrane, Ella Fitzgerald, Miles Davis, Chet Baker e tante altre icone del jazz, il veicolo più incidente del fascino del jazz nell’immaginario collettivo. 

Questo fascino permane ancora oggi e si riscontra nelle nuove melodie e nei nuovi astri nascenti del jazz, anche se in maniera meno preponderante. La figura dell’innovatore, anche se più rara, del genio introverso, fascinoso, sensuale, virtuoso, dell’intrattenitore, restano ancora elementi di appeal e, quindi, elementi di successo. Come l’ibridazione con altre musiche e altre culture, linfa vitale per la sopravvivenza del jazz in questo nuovo secolo. Quest’anno, in occasione del trentacinquesimo anniversario, ci dedicheremo sempre con coerenza alla scoperta del “ Jazz Appeal”, del fascino del jazz o della nuova estetica”. Di seguito riportiamo la programmazione completa del Roma Jazz Festival

 

 ROMA JAZZ FESTIVAL

35° Anniversario

“JAZZ APPEAL”

Auditorium Parco della Musica

17 Ottobre (anteprima)

Sala S.Cecilia ore 21,00

WAYNE SHORTER QUARTET

Wayne Shorter, sassofoni

Danilo Perez, pianoforte

John Patitucci, contrabasso

Brian Blade, batteria

Ingresso Platea € 30 – Gallerie € 25 ed € 20

8 Novembre

Sala Sinopoli ore 21,00

DAVE HOLLAND & PEPE HABICHUELA FLAMENCO QUINTET

feat. JOSEMI CARMONA

Dave Holland, contrabbasso

Pepe Habichuela, prima chitarra

Josemi Carmona, seconda chitarra

Juan Carmona, percussioni

Bandolero, percussioni

Ingresso Platea € 20 – Galleria € 20

10 Novembre

Sala Sinopoli ore 21,00

MIKE STERN BAND featuring D. WECKL, C. M. DOKY

Mike Stern Chitarra

Bob Malach, sassofoni

Chris Minh Doky, basso elettrico e contrabbasso

Dave Weckl, batteria

Ingresso Platea € 20 – Galleria € 20

11 Novembre

Sala Petrassi ore 21,00

ROBERTO GATTO PROGRESSIVAMENTE

OMAGGIO AL ROCK PROGRESSIVE

Special guest John De Leo, voce

Roberto Rossi, trombone

Roberto Gatto, batteria

Luca Mannutza, piano

Fabrizio Bosso, tromba

Maurizio Giammarco, sax

Claudio Cecchetto, chitarra

Francesco Puglisi, basso

Ingresso Platea € 15 – Galleria € 15

http://www.romajazzfestival.it 7

13 Novembre

Sala S.Cecilia ore 21,00

PAT METHENY TRIO

Pat Metheny, chitarra

Larry Grenadier, contrabbasso

Bill Stewart, batteria

Ingresso Platea € 55 – Gallerie € 45, €40, € 35

13 Novembre

Teatro Studio ore 21,00

COLIN VALLON TRIO

Colin Vallon, pianoforte

Patrice Moret, contrabasso

Samuel Rohrer, batteria

Ingresso Platea € 12 – Galleria € 12

14 Novembre

Teatro Studio ore 21,00

YOUN SUN NAH

“SAME GIRL”

Youn Sun Nah, voce

Ulf Wakenius , chitarra

Ingresso Platea € 18 – Galleria € 18

15 Novembre

Sala Sinopoli ore 21,00

DANILO REA / FLAVIO BOLTRO

“OPERA”

Danilo Rea, pianoforte

Flavio Boltro, tromba

Ingresso Platea € 15 – Galleria € 15

17 Novembre

Sala Sinopoli ore 21,00

DEE DEE BRIDGEWATER

“TO BILLIE WITH LOVE: A CELEBRATION OF LADY DAY”

Dee Dee Bridgewater voce

Edsel Gomez, pianoforte

Kenny Davis, contrabbasso

Craig Handy, sassofoni e flauto

Kenny Phelps, batteria

Ingresso Platea € 30 – Galleria € 25

18 Novembre

Sala Petrassi ore 21,00

ROBERTA GAMBARINI QUARTET

“SO IN LOVE”

Roberta Gambarini, voce

Eric Gunnison, pianoforte

Neil Swainson, contrabasso

Willie Jones III, batteria

Ingresso Platea € 15 – Galleria € 15

http://www.romajazzfestival.it 8

19 Novembre

Sala Sinopoli ore 21,00

PETRA MAGONI & FERRUCCIO SPINETTI

MUSICA NUDA

Petra Magoni, voce

Ferruccio Spinetti, contrabbasso

Ingresso Platea € 20 – Galleria € 20

19 Novembre

Sala Petrassi ore 21,00

IBRAHIM MAALOUF

Ibrahim Maalouf , tromba

Youenn Le Cam, cornamusa bretone, flauto, tromba

Frank Woeste, pianoforte

François Delporte, chitarra

Laurent David, contrabasso

Xavier Rogé, batteria

Ingresso Platea € 15 – Galleria € 15

21 Novembre

Sala S.Cecilia ore 21,00

STEFANO BOLLANI – HAMILTON DE HOLANDA

Stefano Bollani, pianoforte

Hamilton De Holanda, mandolino

Ingresso Platea € 25 – Gallerie € 20

25 Novembre

Sala Petrassi ore 21,00

GRAND PIANOLA MUSIC

omaggio a John Adams

David Moss, voce e performer

PMCE Parco della Musica Contemporanea Ensemble

Tonino Battista direttore

Ingresso Platea € – Galleria €

26 Novembre

Sala Petrassi ore 21,00

BOSSO & GIROTTO LATIN MOOD

Fabrizio Bosso, tromba, flicorno

Javier Girotto, sax soprano, baritono, percussioni

Natalio Mangalavite, pianoforte

Luca Bulgarelli, basso elettrico

Lorenzo Tucci, batteria

Bruno Marcozzi, percussioni

Ingresso Platea € 15 – Galleria € 15

27 Novembre

Teatro Studio ore 21,00

TIGRAN TRIO

Tigran Hamaysan, pianoforte

Sam Minaie, basso

Nate Wood, batteria

Ingresso Platea € 15 – Galleria € 15

http://www.romajazzfestival.it 9

28 Novembre

Sala Sinopoli ore 21,00

PAOLO FRESU- DANIELE DI BONAVENTURA – A FILETTA

MISTICO MEDITERRANEO

Paolo Fresu, tromba

Daniele di Bonaventura, fisarmonica

A Filetta voci

Jean-Claude Acquaviva, Paul Giansily, Jean-Luc Geronimi

José Filippi, Jean Sicurani, Maxime Vuillamier, Ceccè Acquaviva

Ingresso Platea € 20 – Galleria € 20

29 Novembre

Teatro Studio ore 21,00

TINGVALL TRIO

Martin Tingvall, piano

Omar Rodriguez Calvo, contrabbasso

Jurgen Spiegel, batteria

Ingresso Platea € 10 – Galleria € 10

30 Novembre

Sala Sinopoli ore 21,00

ENRICO RAVA & PMJL Parco della Musica Jazz Lab

WE WANT MICHAEL

Enrico Rava, tromba

Mauro Ottolini, trombone e arrangiamenti

Andrea Tofanelli, tromba

Claudio Corvini, tromba

Daniele Tittarelli, sax alto

Dan Kinzelman, sax tenore

Franz Bazzani, tastiere

Giovanni Guidi, pianoforte

Dario Deidda, basso elettrico

Zeno De Rossi, batteria

Ernesto Lopez Maturel, percussioni

Marcello Giannini, chitarra

Ingresso Platea € 20 – Galleria € 20

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