Jazz Agenda

Domenico Sanna Trio al Charity Cafè

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“L’uomo con due mani destre”, così è stato definito Ahmad Jamal, uno dei pianisti più “à la page” del xx secolo. A lui si è ispirato Domenico Sanna che venerdì scorso al Charity Café, nel suggestivo centro romano, si è esibito con la sua formazione composta da Marco Valeri alla batteria e Giorgio Rosciglione al contrabbasso. Un trittico eccellente, classicamente sperimentale e che vanta numerose collaborazioni ed esibizioni di grande qualità. All’uscita del loro ultimo disco “Too Marvelous For Words ‘’, prodotto dalla Tosky records, e che vi consigliamo di non perdere, Sanna si è dimostrato un talentuoso e promettente pianista, capace di tenere il passo di veterani del jazz come il Maestro Rosciglione (nella band da un anno) che ha collaborato con Eddy Palermo (eccellente chitarrista sicilianaMente imbossanovato) e Marco Valeri che, nonostante la giovane età, vanta un curriculum di altrettanto rispetto.

Il Charity ha fornito la cornice giusta per l’intimità che la serata richiedeva: luci soffuse, profumato vino bianco, silenzio di rito e largo alla raffinatezza delle note… Due set musicali: agli standard come ‘’ Gone with the wind‘’,  i musicisti hanno alternato brani di composizione  propria come la meravigliosa “The Last Rain ‘’ di Giorgio Rosciglione. Il pianista Dado Moroni ha affermato di essersi commosso nell’ascoltarli ed effettivamente la classe e la spontaneità garbata che emerge dalle performance di questi jazzisti affiora ad ogni loro concerto. Dalla professionalità puntuale dei tempi, al rigoroso ma variopinto senso ritmico che la batteria di Valeri esprime perfettamente, al ‘camminare’ sostenuto e al mix linguistico originale di Rosciglione. Musicisti che si lasciano spazio e respiro musicale per poderosi slanci improvvisativi e tuttavia sempre ‘concertati ‘. Domenico stesso a fine concerto si è espresso con noi in questi termini: “E’ bellissimo dare lievi scosse alla nostra scaletta: un pezzo che avevamo stabilito come seconda esibizione diventa il quarto o l’ultimo quando si suona”.

 

E’ piaciuta a noi e a tutto il pubblico della serata questa capacità di esaltarsi vicendevolmente e di incastrarsi senza interrompere il generale flusso musicale.  “Il loro tocco è elegante” per riprendere le parole di Moroni, un tocco che sa di italianità e di storiche radici statunitensi, che non si perde nella sterilità virtuosistica sempre fine a se stessa e che si libera ad ogni performance con il valore aggiuntivo dell’ emozione o commozione di chi suona per chi ascolta. Un omaggio alla Musica espresso nella lentezza e nella calma delle dita del giovane ed emergente Sanna, pianista esperto dalle originali possibilità, che può offrire ancora molto e che il panorama jazzistico europeo conosce già molto bene. Auguriamo a cotanti musicisti di proseguire con grinta la loro carriera al di là degli ostacoli, delle scuole di pensiero e delle mode che ne scaturiscono, e di profondervi impegno come hanno fatto fino ad ora per addolcirci il cuore ed affinarci il gusto.

Veronica Paniccia

foto di Valentino Lulli

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