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Live Report: Odio l’estate – da Brescia alla Finlandia

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01/12 
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Odio l’estate nasce come festival giovane, dai musicisti alla direzione artistica, al di fuori delle location più in voga della capitale (si tiene a Villa Carpegna), con la promessa di essere vincente. Ad aprire la rassegna due serate dedicate all’etichetta discografica CAM jazz, con la quale giovedì 7 luglio Fulvio Sigurtà ha presentato il suo ultimo disco House of Cards. L’aria che si respira nella pineta è sicuramente retrò; ci riporta alle estati da bambini, quando la sera si faceva la passeggiata sul lungo mare con tutta la famiglia e ci si fermava sempre in piazza o -appunto- in pineta a prendere un gelato! Le sedie sdraio sparse un po’ ovunque ancor più ce ne ricordano, e sicuramente fanno breccia nel cuore di molti. L’ambiente è raccolto intorno ai tavoli centrali, sui quali si affacciano, oltre al palco, alcuni stand e due chioschi. Più defilata e meno illuminata c’è quella che potrebbe sembrare una zona relax, con altre sdraio su cui la gente è assopita in attesa dell’inizio del concerto. E’ decisamente surreale la commistione tra giovani e cultori del genere, che si dividono gli spazi assieme a famiglie dall’aria “marina”, già inconsuete per Roma stessa. Eppure anche quei signori in bermuda e ciabatte osservano incuriositi i dischi esposti dalla Saint Louis, a fianco di indifferenti bohémien. 

Ai tavoli, oltre a fare molte chiacchiere davanti ad una birra o alla “Vaffancola” (fregio di italianità e controtendenza), si può cenare o farsi tentare dai dolci che ammiccano dalla vetrina del chiosco dei gelati. E’ in questa situazione fortemente popolare, che Sigurtà, assieme ad Achille Succi al sax,Federico Casagrande alla chitarra, Joe Rehmer al basso e Jonas Burgwinkel alla batteria, ci introduce al suo ultimo virtuosismo. Il concerto spazia molto nelle sonorità afro, lasciandosi andare alla fusion e a picchi di pura improvvisazione, con naturalezza e freschezza, senza ridondanze o ostentazioni. Del resto come rimanere delusi dalla “tromba più felice tra le nuove generazioni“! A seguire i finlandesi che hanno fatto innamorare di sé mezza Europa. I Sun Trio (Olavi Louhivuori – batteria, Antti Lötjönen – basso, Kalevi Louhivuori – tromba) tornano, dopo l’esordio con il disco Time Is Now, con un nuovo lavoro: Dream Are True. Dalle trame variegate e affascinanti in piena tradizione scandinava, con spolverate di elettronica, sapienti e mai sopra le righe, che conferiscono colori unici alla tela variopinta e sorprendente di questo gruppo cosmopolita.

Serena Marincolo

foto di Valentino Lulli

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