Jazz Agenda

A Cassino, la prima della prima dello JANULA JAZZ FESTIVAL (17-18 settembre 2011)

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17 settembre, e anche a Cassino si fa sera. Poche luci e la Rocca Janula, sorniona e fiera, sorveglia da lassù l’insolita frenesia di Corso della Repubblica. È tutto un via vai. A un passo dal mitico Bar Italia, gli amici di Jazz e Libertà Roberto Reale, Francesco Mascio, Daniele Camerlengo e Antonio Violo sono pronti ad accogliere il pubblico del jazz, quello che stasera si lascerà sorprendere da uno spettacolo d’arte a tutto tondo. C’è l’artigianato, c’è la musica, ci sono le arti figurative stasera a Cassino. E Corso della Repubblica è un pullulare di suoni e colori. Parte così la prima edizione dello Janula Jazz Festival 2011. Gianluca Terenzi, Kukalounge dj set, scalda l’ambiente e prepara l’ingresso al Marco Zurzolo 5tet. Col sassofonista partenopeo ci sono Alessandro Tedesco (trombone), Vincenzo Danise (piano), Davide Costagliola (basso elettrico) e Gianluca Brugnano (batteria). Sono lì. L’attacco è morbido. Il sax di Zurzolo prende il via da lontano, allusivo, avvolgente. Disegna a tratti larghi, e quando il basso di Costagliola si sgancia dall’accenno contrappuntistico, lancia il tema. Parte il fugato che si arricchisce, fitto, carico di humor. Danise saltella nei ribattuti, vivace, tecnico, lucido e ne passa al filo di lama ogni frammento. Tedesco regge il gioco, e avanza ora per ottave, netto. È un circo. Un giro spinto e si tira su il tendone, lo spettacolo è pronto.

Zurzolo calca la scena, lussureggiante, vulcanico, in rotta perenne con la semplicità e le sintassi lineari dei temi attinti con naturalezza e generosità dal pittoresco repertorio della tradizione napoletana. Il suo è un gioco di contrasti accattivante e rigenerante, che conquista. Un attimo ed è la festa del paesello, la banda che passa. Zurzolo è lì, con la sua straordinaria imprevedibilità narrativa, parodica e scanzonata, a burlarsi del reale. Racconta, severo, e denuncia, incurante. Rompe gli schemi, li deforma e li gabba, con la disinvoltura e la carica appassionata del più verace dei napoletani. Una selezione che riscopre alcuni dei mille volti degli album Migranti (Egea Records, 2009) o Ex voto (Egea Records, 2000). Perde carattere nei tempi lenti. Si avvertono sforzati, compressi, tutti in attesa di deflagrazione, impacciati e indecisi, comunque a disagio. Denso è invece l’assolo di Costagliola, che sterza all’improvviso e osa il decollo. Lo segue Danise. Cambia il carattere, cambia la rotta. Seguono gli altri. Monta il groove, incandescente. E tutti sono più a loro agio, di nuovo coi temi della tradizione popolare partenopea. Si inseriscono di prepotenza e rubano la scena senza troppi complimenti ai poco convincenti tentativi di languido e dolce sentimentalismo. Il discorso si fa più interessante. Strizza l’occhio al pubblico e carica il tempo tra i break poliritmici di Brugnano e le scanzonate divagazioni e distorsioni di genere dei suoi compagni di gioco. Scappa un “bella ciao”, ma non è l’unico “svisto”. Si lascia prendere, Zurzolo. E l’urlo del suo sax, sempre superspinto nel registro acuto, non conosce colori e respiri. È una febbre.

C’è concitazione, energia, e non si disperde un atomo. Brugnano raccoglie quei volumi e li rilancia, carichi fino al limite. Timido, Tedesco emerge nel dedicato A Bruno. Il passo è stanco, trascinato. Ancora un cambio. E dal golfo di Napoli viaggia verso Rio, rivolta L’Avana. Parte un jazz-samba transatlantico che porta in dosso tutti i colori del Mediterraneo. Ci finiscono dentro citazioni da Real Book e altre allusioni partenopee. Una fantasia. Zurzolo piega al suo carisma, e confeziona un prodotto fortemente caratterizzato. Direziona i suoi con la verve del maestro, e costruisce per gradini dinamici un edificio di pieni e vuoti pazzesco. Il pubblico è con lui, rapito e coinvolto completamente nella festa. Non controlla le tensioni, fortissime, che vanno da sole e conquistano vita a morsi. S’innesca il corto circuito. Bilancio positivo per questo primo appuntamento cassinese. Si continua il 18 settembre con gli Oro-Logic 4tet e il featuring di Fabrizio Bosso. E il prossimo anno lo Janula Jazz Festival insidierà la Rocca. Bella rivincita per la vedetta sorniona!

Eliana Augusti

foto di Eliana Augusti e di G. Bisanti

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