Jazz Agenda

Michael Rosen Quartet Sweet 17 in concerto all'Alexanderplatz Jazz Club

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Il noto sassofonista statunitense sarà in concerto presso l'Alexanderplatz Jazz venerdì 8 aprile e presenterà alcuni brani dal suo ultimo lavoro discografico “Sweet 17” registrato a New York e uscito da alcuni mesi per la Jando Music con nomi eccellenti della scena New Yorkese, come il chitarrista Lage Lund, Domenico Sanna al pianoforte, trombettista Ralph Alessi, Matt Penman al contrabbasso, Bill Stewart alla batteria. 

Insieme ai brani originali del cd caratterizzati dalla modernità e della melodia e armonia sofisticata, Rosen proporrà degli arrangiamenti eseguiti di alcuni brani dei più celebri jazzisti, come Parker, Rollins e Jimmy Giuffre.

ALEXANDERPLATZ

​JAZZ CLUB

Giovedì, Venerdì e Sabato

apertura 20:30

inizio concerti 22:00

INFO LINE  06.837.756.04​

 

MICHAEL ROSEN QUARTET “SWEET 17” 

Michael Rosen, sax

Enrico Zanisi, pianoforte

Luca Bulgarelli, contrabbasso

Marco Valeri, batteria

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Monday Jazz Session: Domenico Sanna meet Michael Rosen presso Sale e Argento

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Un appuntamento fisso che da tempo raccoglie alcuni dei migliori jazzisti che orbitano nel circuito capitolino e nazionale. Lunedì 7 dicembre presso Sale e Argento prenderà vita la consueta JAM Session con la J Maiuscola che questa volta vedrà l'incontro tra Domenico Sanna e il sassofonista statunitense Michael Rosen. A completare la formazione ci saranno Jacopo Ferrazza al basso e Valerio Vantaggio alla batteria. Come ogni lunedì, dunque, a Sale e Argento i protagonisti saranno la Qualità culinaria e la Musica che faranno da cornice a momenti unici da ricordare 

Sale e Argento

v.Evandro 8 nfo 06.78346526

Lunedì di JAMsession , con la J maiuscola.

Michael Rosen sax

Domenico Sanna piano

Jacopo Ferrazza bass

Valerio Vantaggio drums 

Dalle 19.30 APERICENA O PIZZA GUSTOSISSIMA SU CARTA TUTTO STILE GLUTEN FREE

I set @ 22,30. 
II set Jam-session 


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Michael Rosen Tricolor a Villa Celimontana

Quando parliamo del Brasile pensiamo subito alla samba, alla bossa nova, pensiamo ad una terra che ha prodotto tanta musica che oggi viene apprezzata ed ascoltata dappertutto. Sono melodie molto raffinate, che stanno facendo il giro del mondo e che oggi stringono la mano al Jazz mescolandosi con uno dei linguaggi più complessi della musica. Certo, che questi due generi siano confluiti in un unico discorso è un fatto più che assodato, un fatto che forse non stupisce neanche più di tanto, tranne quando ascolti alcuni geni che ti lasciano davvero senza parole. Parliamo del quartetto Michael Rosen Tricolor, quello che proprio ieri abbiamo avuto il piacere di ascoltare nella cornice di Villa Celimontana.

Lui, Michal Rosen, newyorkese trapiantato in Italia dal 1987, più che un musicista è un’istituzione, un mago del sassofono che ha alle spalle collaborazioni con artisti del calibro di Mina, Celentano, Renato Zero, Danilo Rea, Roberto Gatto, Stefano Bollani, Enrico Rava e Danilo Perez. E gli altri non sono da meno.Alfredo Paixao, bassista di Rio de Janeiro, ci viene subito in mente perché ha collaborato con Pino Daniele, mentre Israel Valera, il batterista del quartetto, è un giovane promettente di origine messicana capace di tener testa a dei colossi come quelli già citati. E infine c’è l’argentino Natalio Mangalavite, pianista, compositore, arrangiatore che, soltanto per citare qualche nome, ha collaborato con Fabio Concato, Ornella Vanoni, Javier Girotto e Peppe Servillo.

E veniamo al nostro concerto. Se pensate che questi musicisti, provenienti da diverse parti del continente americano, abbiano problemi di comunicazione, forse avete sbagliato concerto. Qui parliamo di gente che non ha bisogno di parole, che sale sul palco e con un’occhiata riesce a far convergere il linguaggio della musica dove meglio crede. Gente che ha studiato, cha ha passato la vita davanti allo strumento, che ti trasporta in mondi lontani con semplicità. Ieri i musicisti hanno deciso di trasportarci in Brasile, di farci atterrare nell’aeroporto di Rio, magari  salutando la statua del Cristo Redentore, e così è stato. Inizialmente hanno suonato qualche bossa nova molto raffinata, poi si sono cimentati in ritmi più incalzanti, di quelli che ti fanno venire voglia di battere il piedi e di metterti a ballare; il tutto senza trascurare la genialità dell’improvvisazione. Michael Rosen, con il sassofono è capace di una potenza inaudita, riesce a far muovere le sedie quando prende un acuto, ma anche di far uscire suoni delicati ed armoniosi. E sono proprio questi crescendo e diminuendo i protagonisti della serata, sono le improvvisazioni, l’alternarsi di brani lenti con altri molto più accesi.

Ma oltre ai ritmi sudamericani c’è anche qualcos’altro, qualcosa che ci ricorda la nostra terra, che ci appartiene, che ci fa respirare le atmosfere degli anni ’50 e, perché no, magari quelle di un film di Fellini con un bel sottofondo musicale; non a caso un brano del repertorio, peraltro uno dei più belli, si chiama “Un Film Italiano” e un altro ancora “Fotografia”, titoli e musiche azzeccate che colpiscono dritto al cuore, che ti fanno rilassare, che ti immergono nel passato attraverso i ritmi dell’America Latina. E poi Alfredo Paixao sa anche cantare bene, compie dei soli vocali all’unisono con il suo strumento e a volte il suo basso, brillante e molto presente, sembra quasi avvicinarsi alle sonorità (o magari alla filosofia stessa) di una chitarra elettrica. Quindi, verso la fine Paixao, canta “Anna Verrà”, una canzone di Pino Daniele, che per l’occasione viene proposta con una bossa nova che ci si sposa davvero bene. Il concerto si conclude con un samba, “Bala Com Bala”, un ritmo incalzante e veloce, di quelli che veramente ti fanno venire voglia di alzarti in piedi e di iniziare a ballare.

Dunque, quella di ieri è stata una serata che ci ha fatto vivere per un po’ l’atmosfera del Brasile, una serata da non dimenticare sotto il cielo di un’estate romana che da sempre ci regala forti emozioni.

Carlo Cammarella

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La Musica di Duke Ellington rivive a La Moderna Sunday Jazz

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La  Moderna domenica 10 maggio alle ore 21.00 propone il terzo appuntamento con la  rassegna  “La Moderna Sunday Jazz”. I musicisti prima di lasciarsi andare all’improvvisazione, attraverso una serie di travolgenti e trascinanti JAM SESSION, omaggeranno  la  tradizione del jazz attraverso l’interpretazione di alcuni brani del grande compositore Duke Ellington. Il vasto patrimonio musicale sarà rivisitato, di volta in volta da ensamble diversi guidati dal  sassofonista americano Micheal Rosen. Apprezzato sia all’estero che in Italia, dove risiede sin dalla fine degli anni ‘80, Micheal Rosen vanta prestigiose collaborazioni, che non si limitano all’ambito jazz, ma spaziano anche nel pop e nella musica classica ( Gatto ,  Rava , Mina Celentano, Cocciante, Renato Zero,  Peter Erskine, Carl anderson, Mike Stern….). Il sassofonista che per l’occasione sarà accompagnato da Francesco Puglisi uno dei più attivi contrabbassisti in Italia,  dal pianista Domenico Sanna, talento sempre più affermato nella scena musicale italiana ed internazionale, dal groove di Alessandro Marzi,  reinterpreterà  la grande musica di Duke Ellington, in un viaggio suggestivo in cui trovano spazio  tradizione e  innovazione.

L’ambiente  intimo e ospitale,  ma al tempo stesso elegante e raffinato della Moderna caratterizzato da un gusto retrò che ben si sposa alla contemporaneità dell’arredamento, sarà  dunque il luogo giusto dove poter vivere infinite suggestioni musicali. Un locale per tutti i gusti, che si apre alla contaminazione di molteplici universi sonori, al dialogo ed al confronto tra diverse generazioni in uno spazio dinamico e conviviale. Alla musica di qualità si accompagnerà il buon cibo che propone un vero e proprio gemellaggio tra cocktail, pizza e cucina. La filosofia che contraddistingue la Moderna è dunque la  sintesi tra la passione per il mangiare, bere bene e lo stare insieme. A rendere il tutto ancora più speciale gli ottimi cocktails preparati dal talentuoso bartender Valentino Longo,  che in base all’ ispirazione musicale, creerà drink originali  mescolando con gusto e sapienza  sapori e profumi diversi. Un modo per valorizzare la tradizione ma anche i tanti fermenti musicali della città.

 

LA MODERNA TESTACCIO (Roma)

Cucina Cocktail Pizza

Via Galvani 89

Ingresso gratuito consumazione obbligatoria

È gradita la prenotazione 06 575 0123

Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

LA MODERNA

Domenica 3 Maggio ore 21.00

“LA MODERNA SUNDAY JAZZ”

MUSIC COCKTAILS &FRIENDS

 

LA MUSICA DI DUKE ELLINGTON

 

Michael Rosen : sax

Domenico Sanna : piano

Francesco Puglisi : contrabbasso

Alessandro Marzi : batteria

 

 

 

 

 

La Musica di Duke Ellington rivive a La Moderna Sunday Jazz

 

La  Moderna domenica 10 maggio alle ore 21.00 propone il terzo appuntamento con la  rassegna  “La Moderna Sunday Jazz”. I musicisti prima di lasciarsi andare all’improvvisazione, attraverso una serie di travolgenti e trascinanti JAM SESSION, omaggeranno  la  tradizione del jazz attraverso l’interpretazione di alcuni brani del grande compositore Duke Ellington. Il vasto patrimonio musicale sarà rivisitato, di volta in volta da ensamble diversi guidati dal  sassofonista americano Micheal Rosen. Apprezzato sia all’estero che in Italia, dove risiede sin dalla fine degli anni ‘80, Micheal Rosen vanta prestigiose collaborazioni, che non si limitano all’ambito jazz, ma spaziano anche nel pop e nella musica classica ( Gatto ,  Rava , Mina Celentano, Cocciante, Renato Zero,  Peter Erskine, Carl anderson, Mike Stern….).

Il sassofonista che per l’occasione sarà accompagnato da Francesco Puglisi uno dei più attivi contrabbassisti in Italia,  dal pianista Domenico Sanna, talento sempre più affermato nella scena musicale italiana ed internazionale, dal groove di Alessandro Marzi,  reinterpreterà  la grande musica di Duke Ellington, in un viaggio suggestivo in cui trovano spazio  tradizione e  innovazione.

 

L’ambiente  intimo e ospitale,  ma al tempo stesso elegante e raffinato della Moderna caratterizzato da un gusto retrò che ben si sposa alla contemporaneità dell’arredamento, sarà  dunque il luogo giusto dove poter vivere infinite suggestioni musicali.

Un locale per tutti i gusti, che si apre alla contaminazione di molteplici universi sonori, al dialogo ed al confronto tra diverse generazioni in uno spazio dinamico e conviviale. Alla musica di qualità si accompagnerà il buon cibo che propone un vero e proprio gemellaggio tra cocktail, pizza e cucina. La filosofia che contraddistingue la Moderna è dunque la  sintesi tra la passione per il mangiare, bere bene e lo stare insieme.

A rendere il tutto ancora più speciale gli ottimi cocktails preparati dal talentuoso bartender Valentino Longo,  che in base all’ ispirazione musicale, creerà drink originali  mescolando con gusto e sapienza  sapori e profumi diversi.

 

Un modo per valorizzare la tradizione ma anche i tanti fermenti musicali della città.

 

 

LA MODERNA TESTACCIO (Roma)

Cucina Cocktail Pizza

 Via Galvani 89

Ingresso gratuito consumazione obbligatoria

È gradita la prenotazione 06 575 0123

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LA MODERNA

Domenica 3 Maggio ore 21.00

“LA MODERNA SUNDAY JAZZ”

MUSIC COCKTAILS &FRIENDS

 

LA MUSICA DI DUKE ELLINGTON

 

Michael Rosen : sax

Domenico Sanna : piano

Francesco Puglisi : contrabbasso

Alessandro Marzi : batteria

 

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Michael Rosen Quartet alla Casa del Jazz

Sabato 30 luglio, Casa del Jazz Festival presenta Michael Rosen con il suo quartetto. Nato nel 1963 ad Ithaca, nello stato di New York, Michael Rosen frequenta la Berklee School of Music, dove vince una borsa di studio e segue i corsi di George Garzone, Bill Peirce e Gary Burton. Si diploma Magna Cum Laude dopo appena cinque semestri. Durante la sua sosta a Boston suona frequentemente nei locali della città con colleghi come Danilo Perez. Dopo un tour Italiano con il pianista Delmar Brown in 1987, si stabilisce in Italia. Durante la sua permanenza nella scena musicale europea, Michael si esibisce in diversi e noti jazz festival, incide praticamente per tutti i principali artisti italiani e svizzeri, da Enrico Rava e Franco D’Andrea, a Roberto Gatto, Stefano Bollani, Danilo Rea e Franco Ambrosetti, per fare solo pochi nomi in ambito jazz. Sempre attivissimo nella scena jazz europea, Michael si esibisce inoltre con numerosi musicisti americani di calibro internazionale, tra quali Jim Hall, Carl Anderson, Sarah Jane Morris, Tommy Cambpell, Peter Erskine, Mike Stern e Kenny Wheeler. Tanto Stern quanto Wheeler hanno invitato personalmente Michael come guest nei loro concerti, dopo averlo sentito suonare con altre formazioni.

Stimatissimo anche dai colleghi della musica classica, Michael viene chiamato più volte per svolgere dei concerti estivi insieme a diversi elementi dell’Orchestra Della Scala, insieme ai quali, nel 2010, svolge dei concerti seguitissimi al Lingotto di Torino ed al Kongresshalle di Lugano, con il leggendario Bobby McFerrin. Anche in ambito pop il suo sax è richiestissimo. Infatti degli oltre 100 cd in cui troviamo gli assoli di Rosen, diversi sono a nome di cantanti di fama nazionale come Mina, Celentano, Concato, Rossana Casale, Renato Zero. Partecipa anche a numerose tournée e trasmissioni televisive, con Bennato, Celentano, Giorgia, Biagio Antonacci. Il suo nome appare in molte copertine di dischi insieme a musicisti di altissimo livello, tra i quali Tom Brechtlein, Steve Ferrone, Enrico Rava, Franco D’Andrea, Bo Diddley, Antonio Farao. I suoi assoli sono stati utilizzati per la colonna sonora composta da Ludovico Einaudi per il rinomato corpo di ballo ISO, in occasione delle loro performance a Tokyo e al Rockefeller Center di New York. Gia autore di 5 cd da leader. Il 2010-2011 vede Michael impegnato a registrare ben 4 cd nuovi da leader e/o co-leader. Primo tra questi è un lavoro di Jazz Brasiliano, TRICOLOR, insieme ad Alfredo Paixao, e tanti ospiti come Nelson Faria, Natalio Mangalavite, e Vana Gierig. Seguirà un disco con il quartetto elettronico di Michael, con ospite Randy Brecker, e altri due cd, uno in quartetto con Vana Gierig, e l’altro con il nuovo quintetto di Michael, FREEDOM JAZZ QUARTET, insieme al pianista geniale Greg Burk. Le composizioni di Michael sono state trasmesse più volte, sia da Radio Rai 3 che da Radio Popolare, ed alcuni suoi brani sono incluse nei cd che accompagnano le riviste “Musica Jazz’, e “JazzMagazine”, entrambe delle quali hanno dedicato delle interviste a Rosen di svariate pagine. Inoltre, si avvia una collaborazione continuativa tra Rosen e la nota cantane inglese Sarah Jane Morris, che vede il sassofonista in varie formazioni inglesi sui palchi Italiani e Londinesi, nonché in studio per registrare un cd della Morris in trio, insieme a Danilo Rea.

Casa del Jazz: viale di Porta Ardeatina, 55
Info: 06/704731
http://www.casajazz.it
ingresso:12 euro

MICHAEL ROSEN
Michael Rosen sax tenore e soprano
Alessandro Gwiss pianoforte, tastiere
Alfredo Paixao basso elettrico , voce
Vincenzo Bardaro batteria
Ingresso euro 12

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Michael Rosen Tricolor a Villa Celimontana

Quando parliamo del Brasile pensiamo subito alla samba, alla bossa nova, pensiamo ad una terra che ha prodotto tanta musica che oggi viene apprezzata ed ascoltata dappertutto. Sono melodie molto raffinate, che stanno facendo il giro del mondo e che oggi stringono la mano al Jazz mescolandosi con uno dei linguaggi più complessi della musica. Certo, che questi due generi siano confluiti in un unico discorso è un fatto più che assodato, un fatto che forse non stupisce neanche più di tanto, tranne quando ascolti alcuni geni che ti lasciano davvero senza parole. Parliamo del quartetto Michael Rosen Tricolor, quello che proprio ieri abbiamo avuto il piacere di ascoltare nella cornice di Villa Celimontana.

Lui, Michal Rosen, newyorkese trapiantato in Italia dal 1987, più che un musicista è un’istituzione, un mago del sassofono che ha alle spalle collaborazioni con artisti del calibro di Mina, Celentano, Renato Zero, Danilo Rea, Roberto Gatto, Stefano Bollani, Enrico Rava e Danilo Perez. E gli altri non sono da meno.Alfredo Paixao, bassista di Rio de Janeiro, ci viene subito in mente perché ha collaborato con Pino Daniele, mentre Israel Valera, il batterista del quartetto, è un giovane promettente di origine messicana capace di tener testa a dei colossi come quelli già citati. E infine c’è l’argentino Natalio Mangalavite, pianista, compositore, arrangiatore che, soltanto per citare qualche nome, ha collaborato con Fabio Concato, Ornella Vanoni, Javier Girotto e Peppe Servillo.

E veniamo al nostro concerto. Se pensate che questi musicisti, provenienti da diverse parti del continente americano, abbiano problemi di comunicazione, forse avete sbagliato concerto. Qui parliamo di gente che non ha bisogno di parole, che sale sul palco e con un’occhiata riesce a far convergere il linguaggio della musica dove meglio crede. Gente che ha studiato, cha ha passato la vita davanti allo strumento, che ti trasporta in mondi lontani con semplicità. Ieri i musicisti hanno deciso di trasportarci in Brasile, di farci atterrare nell’aeroporto di Rio, magari  salutando la statua del Cristo Redentore, e così è stato. Inizialmente hanno suonato qualche bossa nova molto raffinata, poi si sono cimentati in ritmi più incalzanti, di quelli che ti fanno venire voglia di battere il piedi e di metterti a ballare; il tutto senza trascurare la genialità dell’improvvisazione. Michael Rosen, con il sassofono è capace di una potenza inaudita, riesce a far muovere le sedie quando prende un acuto, ma anche di far uscire suoni delicati ed armoniosi. E sono proprio questi crescendo e diminuendo i protagonisti della serata, sono le improvvisazioni, l’alternarsi di brani lenti con altri molto più accesi.

Ma oltre ai ritmi sudamericani c’è anche qualcos’altro, qualcosa che ci ricorda la nostra terra, che ci appartiene, che ci fa respirare le atmosfere degli anni ’50 e, perché no, magari quelle di un film di Fellini con un bel sottofondo musicale; non a caso un brano del repertorio, peraltro uno dei più belli, si chiama “Un Film Italiano” e un altro ancora “Fotografia”, titoli e musiche azzeccate che colpiscono dritto al cuore, che ti fanno rilassare, che ti immergono nel passato attraverso i ritmi dell’America Latina. E poi Alfredo Paixao sa anche cantare bene, compie dei soli vocali all’unisono con il suo strumento e a volte il suo basso, brillante e molto presente, sembra quasi avvicinarsi alle sonorità (o magari alla filosofia stessa) di una chitarra elettrica. Quindi, verso la fine Paixao, canta “Anna Verrà”, una canzone di Pino Daniele, che per l’occasione viene proposta con una bossa nova che ci si sposa davvero bene. Il concerto si conclude con un samba, “Bala Com Bala”, un ritmo incalzante e veloce, di quelli che veramente ti fanno venire voglia di alzarti in piedi e di iniziare a ballare.

Dunque, quella di ieri è stata una serata che ci ha fatto vivere per un po’ l’atmosfera del Brasile, una serata da non dimenticare sotto il cielo di un’estate romana che da sempre ci regala forti emozioni.

Carlo Cammarella

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