Jazz Agenda

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A Luglio torna l’appuntamento con Tolfa Jazz

Il festival Tolfa Jazz annuncia la sua 5^ edizione che si terrà dal 18 al 20 luglio nel Centro Storico della Città, con la direzione artistica del Maestro Marcello Rosa.Tra gli eventi di anteprima, organizzati nel bellissimo territorio tolfetano della Tuscia, il Festival presenta per domenica 1 giugno iPicnic Musicali sui Monti della Tolfa: manifestazione che unisce alla musica il trekking naturalistico, escursioni ciclistiche, la degustazione di prodotti enogastronomici del territorio e la sensibilizzazione all’ecologia e all’ecosostenibilità.Il Picnic si svolgerà a ridosso dell’antica Abbazia di Piantangeli, situata alla fine di un percorso di trekking e ciclismo nel cuore di un bosco dove pascolano mucche e gli splendidi cavalli tolfetani. Nel corso della giornata ci saranno concerti in acustico durante i quali si potranno degustare i migliori prodotti enogastronomici del territorio a km 0, tutto nel pieno rispetto dell’ambiente. L’appuntamento è alle ore 10 presso la Baita sita in località “Comunali Macchiosi”, da dove partiranno le escursioni per il sentiero “Cerro Bello” che offre, tra l’altro, la possibilità di ammirare i resti di un tempio etrusco-romano e un cerro secolare, conosciuto appunto come “Cerro Bello”. Alla fine, il percorso segue il tracciato dell’andata fino alla Baita, dove verrà allestita la zona picnic sul prato adiacente. I partecipanti potranno degustare i migliori prodotti enogastronomici del territorio tra cui l’“acquacotta” (piatto tipico tolfetano con verdure di stagione), bruschette, carne alla brace e dolci tipici; il tutto accompagnato da vino di produttori locali. Nel pomeriggio saranno previste attività ludico-ricreative per bambini e non solo. Alle 16 avrà inizio la passeggiata verso l’Abbazia di Piantangeli (durata ca. 1 ora) dove, a cornice di un panorama mozzafiato, si terrà il concerto in acustico del “Simone Alessandrini e Natalino Marchetti duo”. La giornata terminerà al tramonto con il ritorno alla Baita.

ECOLOGIA E AMBIENTE

L’evento si svolgerà nel pieno rispetto dell’ambiente attraverso risparmio energetico, utilizzo di materiale riciclabile, raccolta differenziata dei rifiuti (gli avanzi di cibo verranno devoluti al Canile comunale di Tolfa).
A disposizione dei partecipanti, stoviglie in materiale biodegradabile; per ridurre al minimo la produzione di rifiuti è possibile portare proprie stoviglie in metallo o qualsiasi altro materiale riutilizzabile.

 

INFO LOGISTICHE
Sentiero “Cerro Bello”:
Lunghezza: circa 5 km (andata e ritorno)
Durata: circa 3 ore
Difficoltà: medio – facile
Sentiero “Abbazia Piantangeli”:
Lunghezza: circa 4 km (andata e ritorno)
Durata: circa 2 ore
Difficoltà: facile

Abbigliamento: scarpe comode e telo per picnic
Costo: € 15,00 (compreso di pranzo e bevande), bambini fino a 14 anni € 8,00
Le adesioni dovranno pervenire entro giovedì 29 maggio 2014 all’indirizzo mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.  o al 329.5378204 o al328.4765854.

COME ARRIVARE
Tolfa si trova nella provincia di Roma, al confine con la provincia di Viterbo, nella zona della Tuscia Romana; dista 20 km da Civitavecchia, 70 km da Roma, 70 km da Viterbo, 120 km da Grosseto e 120 km da Terni.
In auto da:
– Roma: percorrere la SS. 1 (Aurelia) oppure la A12 (Roma – Civitavecchia) fino allo svincolo/uscita S. Severa quindi prendere la SP 3 Braccianese Claudia per Tolfa (23 Km);
– Civitavecchia: percorrere la SP 3 Braccianese Claudia in direzione Allumiere – Tolfa – Bracciano per circa 20 Km fino a Tolfa.
– Bracciano: percorrere la SP 3 Braccianese – Claudia in direzione Tolfa – Allumiere – Civitavecchia per circa 20 km fino a Tolfa.
In treno:
dalle linee Roma – Civitavecchia, Roma – Grosseto, Roma – Torino scendere alla stazione di Civitavecchia e proseguire in autobus prendendo la linea Cotral Civitavecchia – Tolfa.
In autobus da:
– Roma: prendere la linea Cotral (dalla stazione di Saxa Rubra) in direzione Civitavecchia – Tolfa oppure in direzione Bracciano – Tolfa.
– Civitavecchia: prendere la linea Cotral in direzione Allumiere – Tolfa.

PARTNER DELLA MANIFESTAZIONE
Comune di Tolfa, Comune di Allumiere, Università Agraria di Tolfa, Museo Civico di Tolfa, Protezione Civile di Tolfa, JAZZIT Magazine, la rivista Il Turismo Culturale, Ass. culturale Chirone, Gruppo Scout Tolfa, Gruppo Ciclistico Tolfa, Ass. culturale La Lasa, Ass. culturale Tam Tam.

CONTATTI
Tel. 329.5378204 – 328.4765854
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
www.tolfajazzfestival.com

Live Report: Enrico Rava Tribe alla “Casa del Jazz festival”

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In un periodo così ricco di eventi e soprattutto di grandi concerti non potevamo certamente mancare all’apertura del festival che come ogni anno si tiene alla Casa del Jazz durante l’estate. E ad aprire una rassegna che come sempre porta con sé alcuni dei più grandi nomi del panorama jazzistico nazionale ed internazionale non poteva che esserci una formazione di spicco come quella capitanata da  Enrico Ravache, per l’occasione ha portato con sé i componenti della sua “Tribe”, ovvero Gianluca Petrella al trombone, Govanni Guidi al pianoforte, Gabriele Evangelista al contrabbasso e Fabrizio Sferraalla batteria. Un’ulteriore testimonianza del fatto che Rava, oltre ad essere uno dei migliori musicisti del mondo, ama anche mettersi a confronto con alcuni dei giovani più talentuosi che suonano in Italia in questo momento. Dunque, l’atmosfera che si respira alla Casa del Jazz prima che inizi il concerto è come al solito accogliente. Riusciamo persino a goderci un po’ di brezza che, accompagnata dal magico suono delle cicale, ci accoglie in un tramonto suggestivo dai colori più variegati. E intorno alle 21:15, quando il concerto sta per cominciare, dopo che abbiamo perso per un po’ la cognizione del tempo, ci accorgiamo che il parco è quasi tutto pieno. Pochi minuti e i musicisti sono già sul palcoscenico.

 

Ora, tutti gli amanti del jazz e soprattutto tutti quelli che hanno già sentito suonare almeno una volta Enrico Rava, sanno bene che descrivere a parole un suo spettacolo è un compito più che arduo, motivo per cui, al di là dell’esecuzione tecnica più che perfetta, lasceremo spazio alle emozioni, e soprattutto alle suggestioni che il concerto ci ha regalato. E allora una breve voce che annuncia il concerto e la “Enrico Rava Tribe”, in men che non si dica, sale sul palcoscenico. Dunque, come spesso e volentieri ci hanno abituato molti grandi musicisti che si sono susseguiti nei precedenti festival organizzati in questa location, l’inizio del concerto si concilia perfettamente con l’atmosfera che si respira in quel momento alla Casa del Jazz. Un tramonto suggestivo, un alito di vento che porta finalmente un po’ di lucidità e una musica un po’ nostalgica e malinconica che accompagna i nostri pensieri. Poi la musica cresce d’intensità, i fiati si alternano, a volte dialogano fra di loro sovrapponendosi come se fossero una voce sola,  a volte si sfidano a duello, a volte lasciano spazio ad altri strumenti.

E in tutto questo, Giovanni Guidi si fonde perfettamente con il suo strumento, Gabriele Evangelista abbraccia il suo contrabbasso, creando una ritmica avvolgente e profonda, e Fabrizio Sferra suona la sua batteria ad occhi chiusi, quasi in uno stato di trance. Nel frattempo Enrico Rava e Gabriele Petrella parlano sul palco, scherzano, ridono e si fermano a contemplare i propri compagni sul palcoscenico. E al termine della serata, a testimonianza del valore di questa formazione, viene chiesto a gran voce un bis che naturalmente viene concesso. Alla fine un Enrico Rava commosso ringrazia il pubblico esprimendo tutta la sua gioia per aver suonato a Roma. E allora possiamo dire che abbiamo passato una serata in una splendida cornice con un ancor più splendido concerto che ci ha dato l’opportunità di ascoltare uno dei migliori jazzisti del mondo. E il nostro consiglio, visto il cartellone, è quello di non mancate ai prossimi eventi!

Valentino Lulli

foto di Valentino Lulli

Report: gli Streetmates di scena al Festival “Dal tramonto all’Appia”

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In una caldo tramonto dei primi di luglio ci ritroviamo a passeggiare sull’Appia Antica dove l’apertura al pubblico, a seguito del restauro, della chiesa di San Nicola, diventa l’occasione per ascoltare gli Streetmates: Enzo Pietropaoli al contrabbasso, Alessio Viterbini alla chitarra e Alessandro Paternesi alla batteria. Al nostro arrivo c’è chi è già seduto ad aspettare, e chi approfitta dell’ultima luce per visitare i due siti archeologici che incorniciano il palco. In questo connubio tra verde e archeologia riscopriamo la poesia e il giusto ambiente che ci prepari all’ascolto del concerto. Sono ormai le 22.00 di questo 6 luglio, il cielo si uniforma alle luci violacee del palco. Riecheggiano le prime note. Cala il silenzio e tutto rimane sospeso nel tempo. Del luogo, della musica. La formazione ci fa ascoltare alcuni pezzi blues, per poi spostarsi a cover come “Black Hole Sun”, o deliziarci con qualche pezzo inedito composto da Enzo Pietropaoli. Superba location per un ottimo concerto.

 

 
Serena Marincolo
 
foto di Valentino Lulli

Report: I Radical Gispsy al Muzak per la rassegna SPAZIO JAZZ

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Dopo il successo del primo appuntamento della rassegna SPAZIO JAZZ al Muzak, che ha visto salire su questo palcoscenico il duo composto da Israel Varela e Marcello Allulli, ecco il report fotografico a cura del nostro fotografo ufficiale, Valentino Lulli, del secondo concerto in programma. Di scena iRadical Gipsy, formazione nata dalle ceneri dei Gipsy Italien. Vi aspettiamo peer l’ultimo appuntamento della stagione domenica 2 dicembre con il trio Procopio/de Seta/Matcovich.

Padova Jazz Festival: a novembre via alla XVII° edizione

Festival dalle molteplici diramazioni, ricco di percorsi tematici, capace di accostare star internazionali e giovani pressoché esordienti il cui appariscente talento è già meritevole di un invito sul palco di una tra le più rinomate manifestazioni jazzistiche nazionali: questo sarà il Padova Jazz Festival 2014. Il programma della diciassettesima edizione, in scena dal 10 al 16 novembre in varie location, permetterà all’orecchio di viaggiare libero sulle rotte del jazz che transitano dagli Stati Uniti all’Europa, rimbalzando sino al Sud America. Il Teatro Verdi ospiterà anche quest’anno i concerti più prestigiosi: un trittico di appuntamenti, le sere del 13, 14 e 15 novembre, con artisti di riferimento assoluto come il chitarrista John Scofield assieme a Medeski Martin & Wood, il quintetto del bassista Steve Swallow con Carla Bley all’organo, il Cello Samba Trio del violoncellista brasiliano Jaques Morelenbaum per l’occasione allargato a quartetto grazie alla presenza della cantante Paula Morelenbaum. A quest’ultima serata si collegherà il concerto matinée del giorno successivo: un insolito finale di festival con ospiti davvero d’eccezione (Gino Paoli, Danilo Rea,Franco Cerri,Antonio Ongarello e ancora Jaques e Paula Morelenbaum con il Cello Samba Trio)invitati per rendere un effervescente tributo alla memoria di Antonio Carlos Jobim. A preparare l’atmosfera, prima dei concerti al Verdi, ci saranno tre serate al Centro Culturale San Gaetano, che esploreranno le più curiose e appassionanti manifestazioni del jazz europeo: il sestettoPlankton, il quartetto del sassofonistaRosario Giuliani e l’organ trio del chitarrista inglese Phil Robson.

Un ricco contorno musicale sarà poi ospitato alla Sala Bar dell’Hotel Plaza (con due appuntamenti quotidiani, uno nel tardo pomeriggio e uno in seconda serata): qui spiccano in particolare i numerosi concerti frutto del ‘gemellaggio’ con uno dei jazz club più celebri al mondo, lo Smalls di New York. A completare la programmazione ci saranno inoltre i numerosi concerti della sezione Jazz@bar, vero e proprio festival nel festival che coinvolgerà venti locali, tra ristoranti e bar. A tutto ciò si aggiungeranno presentazioni editoriali, proiezioni cinematografiche e due mostre, di cui una dedicata a uno dei più importanti fotografi di jazz in attività: Jimmy Katz, che sarà presente di persona a Padova. Il Padova Jazz Festival è organizzato dall’Associazione Culturale Miles presieduta da Gabriella Piccolo Casiraghi, con il contributo del Comune di Padova e del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, oltre che di Acegas Aps Amga e GBR Rossetto. Le prime tre serate del Padova Jazz Festival si terranno al Centro Culturale San Gaetano, che sarà il fulcro di una serie di appuntamenti col jazz europeo, con un bel colpo d’occhio sulla scena italiana, inglese e tedesca, mentre il Teatro Verdi ospiterà esclusivamente musicisti d’oltre oceano.

La prima serata del festival, lunedì 10 novembre, sarà col sestetto Plankton, ideato dalla sassofonista e cantante altoatesina Helga Plankensteiner, ma fortemente caratterizzato anche dall’impronta sonora dei due tedeschi che la affiancano nella front line, il trombettista Matthias Schriefl e il trombonista Gerhard Gschlössl: solisti visionari, pronti a mandare in frantumi ogni prevedibilità musicale e a sprigionare un’energia deflagrante. Martedì 11 uno dei solisti più rappresentativi del jazz italiano, il sassofonista Rosario Giuliani, col suo quartetto proporrà “Images”, un programma musicale ispirato alle memorie fotografiche raccolte in anni di viaggi in giro per il mondo. Mercoledì 12 i riflettori saranno puntati sul jazz londinese con il concerto del trio del chitarrista Phil Robson, vera all star band, grazie alla presenza del virtuoso dell’Hammond Ross Stanley e del super drummer Gene Calderazzo. Per le tre serate successive Padova Jazz 2014 si trasferisce al Teatro Verdi, per giocare i suoi assi.Giovedì 13 toccherà ai ‘fantastici quattro': Medeski-Scofield-Martin & Wood ovvero John Scofield, John Medeski, Chris Wood e Billy Martin, il più dinamico accostamento di stili che si possa immaginare, con sconfinamenti tra jazz, rock, boogie, afro beat, in una imprevedibile espansione dei territori dell’improvvisazione e dei ritmi contemporanei.

Venerdì 14 sarà la volta del groove dal sapore vintage e swingante del quintetto di Steve Swallow, uno dei ‘padri fondatori’ del basso elettrico nel jazz, oggi vero guru di questo strumento. Alla seduzione della musica del suo Swallow Quintet, immortalata sul recente Into the Woodwork(pubblicato dalla ECM/ExtraWatt), contribuisce non poco la presenza all’organo Hammond di Carla Bley. Il finale dell’edizione 2014 del Padova Jazz Festival si tingerà di colori e suoni carioca, con un doppio omaggio alla musica di Antonio Carlos (affettuosamente: Tom) Jobim, di cui quest’anno ricorre il 20° anniversario della scomparsa. Per iniziare, la sera di sabato 15 si ascolterà in esclusiva nazionale ilCello Samba Trio del violoncellista Jaques Morelenbaum, esponente tra i più autorevoli della musica brasiliana moderna, salito alla ribalta internazionale al fianco dei più grandi musicisti sudamericani (Caetano Veloso, Egberto Gismonti, Cesária Évora, Gal Costa…). Soprattutto, Morelenbaum è stato una figura insostituibile della Nova Banda di Antonio Carlos Jobim durante gli ultimi dieci anni della sua attività. Nella stessa formazione militava la vocalist Paula Morelenbaum, che in occasione del concerto padovano si aggiungerà come special guest al Cello Samba Trio.

La mattina di domenica 16, ancora al Teatro Verdi, l’omaggio a Jobim toccherà il suo culmine con un concerto che coinvolgerà celeberrimi musicisti italiani (Gino Paoli, Danilo Rea, Franco Cerri,Antonio Ongarello) oltre ancora a Jaques e Paula Morelenbaum con il Cello Samba Trio. Un finale di festival in bilico tra il ricordo commovente e la dedica gioiosa a un mito della musica popolare brasiliana. A scandire le giornate della manifestazione ci sarà poi il doppio appuntamento quotidiano presso laSala Bar dell’Hotel Plaza: tutti i pomeriggi con un concerto a ingresso gratuito in orario da aperitivo e poi ancora tutte le sere con un secondo spettacolo. Le esibizioni musicali al Plaza da una parte approfondiscono i temi lanciati dalla programmazione teatrale, dall’altra lanciano nuovi spunti, come nel caso della rilevante serie di concerti NYC SmallsLIVE presents, che suggella anche quest’anno il legame tra il festival e lo Smalls Jazz Club di New York, uno dei fulcri più importanti per la musica jazz dai cromosomi hard e post-boppistici. Così entrambi i concerti al Plaza nei giorni di giovedì 13, venerdì 14 e sabato 15 saranno tenuti dal pianista (nonché gestore dello Smalls) Spike Wilner, assieme a un gruppo pienamente rappresentativo dell’estetica del jazz club newyorkese, conil trombettista Joe Magnarelli, il contrabbassista Tyler Mitchell ed Enzo Carpentieri alla batteria. Un ulteriore link tra Italia e Stati Uniti è il trio Brooklyn Beat!, protagonista di entrambi i set di mercoledì 12 con il suo un groove contemporaneo in un clima espressivo venato di R&B e swing: ne fanno parte Domenico Sanna, Ameen Saleem e Dana Hawkins. In concomitanza con le serate al San Gaetano, anche l’Hotel Plaza fa la sua incursione nel jazz europeo, con il trio della cantante inglese Christine Tobin: il suo “Thousand Kisses Deep”, protagonista di entrambi i set di martedì 11, fonde jazz e cantautorato per un omaggio a Leonard Cohen.

I concerti al Plaza di lunedì 10 daranno invece spazio prima al quintetto della pianista Giulia Facco(nel pomeriggio) poi al trio del chitarrista Marco Bolfelli (la sera): giovani musicisti veneti che si sono distinti (Bolfelli come vincitore) al Jazz Contest Città di Latisana. Oltre alla programmazione live il festival jazz padovano non dimentica le altre forme di espressione jazzistica, prima fra tutte la fotografia. Così le Scuderie di Palazzo Moroni ospiteranno a partire dal 30 ottobre la mostra “JAZZ KATZ” diJimmy Katz, i cui ritratti di musicisti, apparsi su centinaia di copertine di dischi e pubblicati sulle più importanti riviste specializzate, sono una delle più eloquenti rappresentazioni visive della scena musicale, soprattutto newyorkese, degli ultimi venti anni. Il 13, 14 e 15 novembre Jimmy Katz sarà presente di persona alle Scuderie di Palazzo Moroni per incontrare il pubblico (il 13 per una presentazione ufficiale della mostra). Fotografie esposte anche alla Sala Bar dell’Hotel Plaza, con We Insist! Color Now: una personale di Francesco Sovilla che sarà inaugurata il 7 novembre e rimarrà poi aperta dall’8 al 30. Sul fronte delle presentazioni editoriali, Nicola Gaeta parlerà della sua ‘guida’ al jazz newyorkeseBAM, mentre la biografia di Antonio Carlos Jobim di Sérgio Cabral sarà presentata dal traduttore Salvatore Solimeno, alla presenza dell’autore. Il fil rouge brasiliano che percorre Padova Jazz 2014 passerà infine anche per il Cinema MultiAstra, dove il 13 novembre saranno proiettati film imperniati sulla figura e le musiche di Jobim.

 

 

PROGRAMMA

 

Lunedì 10 novembre

Hotel Plaza – Sala Bar, ore 19:00

Jazz Contest Città di Latisana – gruppo partecipante

Giulia Facco Quintet “Miles Away”

Giulia Facco (pianoforte), Mirko Cisilino (tromba), Davide Tardozzi (chitarra), Riccardo Di Vinci (contrabbasso), Enrico Smiderle (batteria)

 

Centro Culturale San Gaetano, ore 20:45

Music from Europe

Plankton

Helga Plankensteiner (sax baritono, voce), Matthias Schriefl (tromba), Gerhard Gschlössl (trombone),

Michael Loesch (pianoforte, organo Hammond), Enrico Terragnoli (chitarra, banjo), Nelide Bandello (batteria)

 

Hotel Plaza – Sala Bar, ore 22:30

Jazz Contest Città di Latisana – 1° classificato

Marco Bolfelli Trio

Marco Bolfelli (chitarra), Eugenio Dreas (basso), Igor Checchini (batteria)

 

Martedì 11 novembre

Hotel Plaza – Sala Bar, ore 19:00

Christine Tobin Trio “Thousand Kisses Deep”

Christine Tobin (voce), Phil Robson (chitarra), Dave Whitford (basso)

 

Centro Culturale San Gaetano, ore 20:45

Music from Europe

Rosario Giuliani “Images”

Rosario Giuliani (sax), Roberto Tarenzi (pianoforte), Dario Deidda (contrabbasso), Marco Valeri (batteria)

 

Hotel Plaza – Sala Bar, ore 22:30

Christine Tobin Trio “Thousand Kisses Deep”

Christine Tobin (voce), Phil Robson (chitarra), Dave Whitford (basso)

 

Mercoledì 12 novembre

Cinema MultiAstra

ore 18:30, proiezione del documentario A musica segundo Tom Jobim (Brasile, 2012) di Nelson Pereira Dos Santos

ore 20:30, proiezione del film Gabriela (Brasile/Italia, 1983) di Bruno Barreto; musiche di Antonio Carlos Jobim

 

Hotel Plaza – Sala Bar, ore 19:00

Brooklyn Beat!

Domenico Sanna (pianoforte), Ameen Saleem (contrabbasso), Dana Hawkins (batteria)

 

Centro Culturale San Gaetano, ore 20:45

Music from Europe

Phil Robson Organ Trio

Phil Robson (chitarra), Ross Stanley (organo Hammond), Gene Calderazzo (batteria)

 

Hotel Plaza – Sala Bar, ore 22:30

Brooklyn Beat!

Domenico Sanna (pianoforte), Ameen Saleem (contrabbasso), Dana Hawkins (batteria)

 

Giovedì 13 novembre

Scuderie di Palazzo Moroni, ore 17:00

Mostra “JAZZ KATZ” di Jimmy Katz

Incontro con il fotografo newyorkese

 

Hotel Plaza – Sala Bar, ore 19:00

NYC SmallsLIVE presents

Joe Magnarelli (tromba), Spike Wilner (pianoforte), Tyler Mitchell (contrabbasso), Enzo Carpentieri (batteria)

 

Teatro Verdi, ore 20:45

Medeski-Scofield-Martin & Wood

John Scofield (chitarra), John Medeski (pianoforte, organo Hammond), Chris Wood (chitarra, basso), Billy Martin (batteria)

 

Hotel Plaza – Sala Bar, ore 22:30

NYC SmallsLIVE presents

Joe Magnarelli (tromba), Spike Wilner (pianoforte), Tyler Mitchell (contrabbasso), Enzo Carpentieri (batteria)

 

Venerdì 14 novembre

Hotel Plaza – Sala Bar, ore 17:00

Presentazione editoriale a cura dell’autore

“BAM, il jazz oggi a New York.” di Nicola Gaeta (CaratteriMobili)

 

Hotel Plaza – Sala Bar, ore 19:00

NYC SmallsLIVE presents

Joe Magnarelli (tromba), Spike Wilner (pianoforte), Tyler Mitchell (contrabbasso), Enzo Carpentieri (batteria)

 

Teatro Verdi, ore 20:45

The Swallow Quintet

Steve Swallow (basso), Carla Bley (organo Hammond), Chris Cheek (sax tenore), Steve Cardenas (chitarra), Jorge Rossy (batteria)

 

Hotel Plaza – Sala Bar, ore 22:30

NYC SmallsLIVE presents

Joe Magnarelli (tromba), Spike Wilner (pianoforte), Tyler Mitchell (contrabbasso), Enzo Carpentieri (batteria)

 

Sabato 15 novembre

Sala Paladin – Palazzo Moroni, ore 17:30

Presentazione editoriale

“Antonio Carlos Jobim, una biografia” di Sérgio Cabral (CasadeiLibri)

a cura di Salvatore Solimeno

alla presenza dell’autore Sérgio Cabral

 

Hotel Plaza – Sala Bar, ore 19:00

NYC SmallsLIVE presents

Joe Magnarelli (tromba), Spike Wilner (pianoforte), Tyler Mitchell (contrabbasso), Enzo Carpentieri (batteria)

 

Teatro Verdi, ore 20:45

esclusiva nazionale

Omaggio a Tom Jobim

Jaques Morelenbaum Cello Samba Trio

special guest: Paula Morelenbaum

Jaques Morelenbaum (violoncello), Paula Morelenbaum (voce), Lula Galvao (chitarra), Rafael Barata(batteria)

 

Hotel Plaza – Sala Bar – ore 22.30

NYC SmallsLIVE presents

Joe Magnarelli (tromba), Spike Wilner (pianoforte), Tyler Mitchell (contrabbasso), Enzo Carpentieri (batteria)

 

Domenica 16 novembre

evento speciale

Teatro Verdi, ore 11:00

L’Italia abbraccia Jobim

Gino Paoli (voce), Danilo Rea (pianoforte), Franco Cerri (chitarra),

Antonio Ongarello (chitarra) e ospiti a sorpresa

con la presenza di Jaques Morelenbaum Samba Cello Trio e Paula Morelenbaum (voce)

 

MOSTRE

Scuderie di Palazzo Moroni

JAZZ KATZ

Mostra fotografica di Jimmy Katz

Dal 30 ottobre all’8 dicembre, ore 9-13 e 15-19 (chiusa il lunedì)

Jimmy Katz sarà presente nei giorni 13, 14 e 15 novembre (ore 15-18) per incontrare il pubblico

 

Hotel Plaza – Sala Bar

We Insist! Color Now.

Mostra fotografica di Francesco Sovilla

Dall’8 al 30 novembre

Inaugurazione venerdì 7 novembre, ore 18:00

 

* * *

 

Informazioni:

Associazione Culturale Miles

Via Montecchia 22 A, 35030 Selvazzano (PD)

Tel.: 347 7580904

e-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

web: www.padovajazz.com

 

Direzione artistica: Gabriella Piccolo Casiraghi

 

Ufficio Stampa: Daniele Cecchini
cell. 348 2350217  e-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

BIGLIETTI

concerti al Teatro Verdi:

giovedì 13 novembre: Medeski-Scofield-Martin & Wood

venerdì 14 novembre: The Swallow Quintet

posti numerati da 13 a 25 euro

 

sabato 15 novembre: Jaques Morelenbaum Cello Samba Trio special guest: Paula Morelenbaum

posti numerati da 15 a 28 euro

 

domenica 16: L’Italia abbraccia Jobim

prezzo unico posto numerato 15 euro

 

concerti al Centro Culturale San Gaetano: posto unico non numerato 12 euro

 

concerti all’Hotel Plaza:

ore 17:00 e ore 19:00: posto non numerato gratuito

ore 22:30: posto non numerato 5 euro

 

ABBONAMENTI

solo per i tre concerti al Teatro Verdi del 13, 14 e 15 novembre:

Tolfa Jazz Festival: Jazz Agenda intervista lo Staff

Jazzagenda incontra lo staff di Tolfa Jazz, festival che quest’anno giunge alla sua V edizione, dal 18 al 20 luglio, con la direzione artistica del Maestro Marcello Rosa, trasformando la giù bellissima Città di Tolfa in uno dei centri di riferimento per gli eventi jazz “in provincia di Roma”.

Il Tolfa Jazz giunge quest’anno alla sua V edizione: come è nato il festival?

“Il festival nasce nel 2010 su iniziativa di alcuni giovani appassionati della musica di New Orleans, decisi a far assaporare anche a Tolfa l’atmosfera tipica della città del Jazz. Il primo festival fu denominato “Tolfa – New Orleans: andata e ritorno”, avendo come caratteristica principale la presenza delle street band e ricreando le famose street parade del Mardì Gras di New Orleans. L’intenzione era quella di portare a Tolfa un’idea nuova, ossia un festival che partisse dalle origini del jazz: dixieland, band da strada, una musica per tutti. Il concerto principale fu tenuto da una formazione in stile tradizionale, con ospiti principali Lino Patruno e Marcello Rosa, che successivamente è diventato nostro direttore artistico.”

 

Che impatto ha avuto sino ad oggi questo evento sul territorio del Comune di Tolfa e nei dintorni?

Il Tolfa Jazz è un evento di forte “impatto” su Tolfa e sul territorio circostante, in quanto appare come l’unico festival a proporre un genere alternativo alla cultura locale. Cinque anni fà, infatti, l’intento era quello di creare e trasmettere la tradizione di New Orleans tramite un evento che non si fermasse ad una semplice esibizione musicale, ma ad un festival a tutto tondo che spaziasse verso diversi ambiti artistici, ricongiungendo culture lontane e prettamente diverse tra loro, per creare un contrasto che vedesse mescolate tante novità a ciò che preesisteva.

 

Per la programmazione artistica avete scelto un direttore d’eccezione.

“Marcello Rosa, decano del jazz italiano e internazionale ed, in particolare, cultore del jazz tradizionale, è stato invitato sin dalla prima edizione a partecipare come ospite al Tolfa Jazz. Per Marcello è stato un vero e proprio amore a prima vista quello per il Tolfa Jazz, scoprendo la splendida location della Villa Comunale, che ha definito “a misura di jazz!”; e trovando una realtà rappresentata da un gruppo di giovani appassionati, con la voglia di fare cose nuove e di qualità.”

 

Il legame di Marcello Rosa con la Città di Tolfa si è concretizzato anche in un album appena uscito…

“Novità di questa edizione è che il Tolfa Jazz si presenta con un vero inno che decanta le bellezze di Tolfa: “Walking down Tolfa streets”. Si tratta di una vera e propria passeggiata che il Maestro Marcello Rosa ha immaginato lungo le vie del paese. Il brano è caratterizzato da passi cadenzati dalla musica cajun, per poi evolvere in una forma più attuale di jazz. Il finale, che ritorna al passato e alle tradizioni, è un vero e proprio invito a visitare e godere delle bellezze offerte dal paese. Il brano è stato registrato dagli artisti più importanti che hanno partecipato alle passate edizioni del festival e che parteciperanno alla prossima, che hanno voluto condividere e rafforzare il legame con Tolfa Jazz e la comunità locale. Il resto dell’album è stato un regalo di Marcello, nominato, tra l’altro, cittadino onorario di Tolfa. L’album ripercorre a ritroso la lunga carriera del Maestro, proponendo alcune sue composizioni, arrangiamenti e registrazioni che risalgono a diverse epoche, fino al 1955.”

 

Quali artisti ed attività sono presenti nel cartellone di questa edizione?

“Tra i protagonisti del festival appaiono nomi importanti del jazz internazionale, tra cui Fabrizio Bosso, Greg Burke, Michael Rosen, Paolo Tombolesi, Daniele Tittarelli, Mario Nappi, Michele Lotito, Alessandro Giachero, Francesca De Fazi e lo stesso Direttore Artistico che sarà protagonista del festival col suo Ensemble “Marcello Rosa Jass & Jazz”. Proprio a quest’ultimo si affiancherà la collaborazione del Centro Artistico di Balletto Di Marilena Ravaioli, a rappresentare il forte legame tra il Tolfa Jazz e le eccellenze di Tolfa. Tra le altre attività emergerà il jazz per bambini: uno spazio che unisce gioco e didattica, con l’intento di far conoscere e far avvicinare alla cultura jazz bambini sin dalla tenera età. Punto fermo del festival, sin dalla prima edizione, sono le street parade, sia tradizionali con musica dixie, sia le funky band che rappresentano l’evoluzione e l’espressione del jazz attuale.”

 

Quali sono le risorse del territorio tolfetano che saranno messe in luce attraverso un evento dedicato al jazz?

“Attraverso il Tolfa Jazz saranno messi in luce i vari aspetti caratteristici del territorio locale: natura, tradizione ed enogastronomia. Primo ed unico evento a livello nazionale, i picinic musicali rappresentano questo connubio tra jazz e territorio. Il primo giugno si è realizzato l’evento sui Monti della Tolfa, dove, dopo escursioni naturalistiche, visite a siti archeologici, degustazioni di prodotti tipici locali, si è assistito ad un concerto nella meravigliosa Abbazia di Piantangeli (XIII sec.), per la prima volta teatro di un evento musicale. Durante i 3 giorni del festival saranno messi in luce, attraverso mostre fotografiche e proiezioni video, le bellezze naturali del territorio; e prodotti artigianali esclusivi della nostra zona quale la “Catana”, tipica borsa tolfetana in cuoio.”

 

Tolfa è un territorio ricco di eventi culturali e artistici, soprattutto d’estate: qual è la peculiarità di questo festival?

“Tolfa negli ultimi anni si è distinta per una programmazione culturale molto ricca e varia. L’obiettivo del Tolfa Jazz è quello di far incontrare la cultura e la musica tradizionale di New Orleans con le tradizioni tolfetane. L’evento ha un target qualitativamente alto che, tuttavia, non rende il festival un evento “di nicchia”, ma, mantenendo la sua importanza e qualità, risulta “alla portata di tutti”. Il Tolfa Jazz è pertanto, indirizzato sia ad appassionati ed intenditori del Jazz, sia a chi si avvicina a questo genere per la prima volta. La peculiarità del festival sta nell’esclusività dei concerti che verranno proposti, studiati appositamente per questo evento, grazie al contributo e la passione del direttore artistico Marcello Rosa, che renderà le proposte artistiche, inedite, uniche ed irripetibili.”

 

Quest’anno avete stretto due partnership importanti a livello nazionale: JAZZIT e la Fondazione Siena Jazz.

“Da quest’anno è nata la collaborazione tra  il Tolfa Jazz e Jazzit, vero punto di riferimento del Jazz nazionale, per quanto riguarda sia l’editoria, sia l’organizzazione di eventi musicali. Jazzit sta rappresentando la svolta all’interno del panorama jazzistico, proponendo eventi ed attività che accostano la musica ai valori ambientali e culturali del territorio. La collaborazione è nata grazie all’interesse del direttore di Jazzit, Luciano Vanni, che ha ritrovato nel Tolfa Jazz delle potenzialità e degli obiettivi comuni al suo operato all’interno di Jazzit: curare l’aspetto musicale senza trascurare un processo di valorizzazione del territorio che faccia risaltare i valori culturali ed ambientali locali. Un’altra importante collaborazione nasce tra il Tolfa Jazz e la fondazione Siena Jazz, una delle più importanti realtà culturali, in ambito europeo, che  apprezzando il nostro obiettivo ed il nostro modo di diffondere la cultura jazzistica, ha ritrovato in Tolfa e nel Tolfa Jazz un luogo “sano” e suggestivo per intraprendere una collaborazione. Già da questa 5^ edizione, la fondazione Siena Jazz proporrà un’esibizione tenuta da alcuni dei suoi allievi.”

 

Quanto dista Tolfa rispetto ai maggiori centri urbani e come è possibile arrivare al festival?

“Tolfa dista circa 70 Km da Roma, 15 Km da Civitavecchia, 25 Km da Bracciano, 60 Km da Viterbo. Si può raggiungere attraverso la linea ferroviaria, fino a Civitavecchia o Manziana, usufruendo, poi, della linea di autobus extraurbani Co.tra.l; oppure in macchina attraverso le suggestive e panoramiche SP Braccianese Claudia o SP S.severa-Tolfa.”

 

Avete stretto convenzioni particolari per permettere ai visitatori di pernottare durante il weekend?

“Tutte le strutture ricettive di Tolfa – hotel, B&B, agriturismi – hanno aderito alla stipula di convenzioni con l’organizzazione Tolfa Jazz, offrendo dei pacchetti, consultabili attraverso il sitohttp://www.tolfajazzfestival.com e la pagina fb Tolfa Jazz.”

 

Complimenti a voi tutti, un grande in bocca al lupo da Jazzagenda per questa quinta edizione

F. G.

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