FARA MUSIC FESTIVAL BLOG: tutti i report dalla rassegna in Sabina
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Claudio Leone Trio feat Lydia Lyon apre la rassegna Farfa Voice
Il primo concerto della rassegna Farfa Voice, che ha preso piede venerdì 5 agosto presso il chiostro dell’Abbazia di Farfa, è terminato con un’ottima risposta da parte del pubblico della Sabina che non ha mancato questo primo appuntamento. Di scena il trio capitanato dal chitarrista Claudio Leone, completato da Stefano Battaglia al contrabbasso e Francesco Merenda alla batteria, che per l’occasione ha avuto la partecipazione della talentuosa vocalist statunitense Lydia Lyon. Il concerto è cominciato con l’esecuzione di tre composizioni del nuovo disco del trio intitolato Change, presentato in anteprima nel corso della serata e pubblicato dall’etichetta Emme Record Label.
Primo brano ad essere messo in scena è stato proprio Change, title track dell’album in cui il trio è riuscito a fondere il linguaggio del jazz con quello del rock, cominciando l’esecuzione con suoni distorti per poi aprirsi in un secondo momento all’improvvisazione pura. La seconda composizione, ovvero Gracefully Falling, si è mossa, invece, verso atmosfere più distese e rarefatte, mentre The Winter in Boston si è aperta con il suono dell’archetto del contrabbasso, suonato con inventiva da Stefano Battaglia, per poi dare spazio all’estro chitarristico di Claudio Leone che ancora una volta ha dimostrato tutto il suo talento improvvisativo.
La seconda parte del concerto si è svolta in compagnia della cantate Lydia Lyon, artista statunitense dal timbro versatile che per quasi tutto il concerto ha affiancato il trio. La vocalist ha eseguito alcuni brani scritti da Claudio Leone, dando prova di saper padroneggiare la sua voce come un vero e proprio strumento e spaziando dall’improvvisazione jazz a brani più vicini al soul. Oltre alle composizioni originali, però, non è mancata anche una piacevole rivisitazione in chiave jazz del celebre brano di Sting, I am an englishman in new york, che nel corso della serata, grazie ad un buon riarrangiamento, ha acquisito una luce diversa ed originale.
Dopo questo primo appuntamento, il secondo concerto della rassegna Farfa Voice sarà sabato 6 agosto con il trio capitanato dal chitarrista Filippo Cosentino completato per l’occasione da Lucrezio de Seta alla batteria e Giovanni Sanguineti al contrabbasso. La formazione durante il primo set eseguirà brani tratti dal disco L’Astronauta e Human Being pubblicati entrambi dall’etichetta Emme Record Label. Inoltre, come in tutti i concerti della rassegna, salirà sul palcoscenico una vocalist e questa volta sarà il turno di Federica Gennai. Il secondo set, pertanto, sarà l’occasione per eseguire alcuni dei più famosi standard della tradizione americana.
Sholar - Ginsburg - Browden trio chiude il Fara Music Festival
Dopo un grande successo di pubblico cala il sipario sul Fara Music Festival che per l’ultima settimana di luglio ha incantato il pubblico della regione. L’ultimo atto della rassegna, che si è tenuto il 31 luglio 2016, ha visto salire sul palcoscenico di Fara in Sabina un trio tutto americano composto da Kelvin Sholar - Josh Ginsburg - Marlon Browden. Prima dell’inizio del concerto principale, però, come ogni sera, è salita una band che ha concorso per il premio jazz live che assegnerà al vincitore una produzione presso il Tube Rcording Studio.
Un concerto dal sapore internazionale e ricco di contaminazioni quello che ha preso piede presso Fara in Sabina giovedì 28 luglio nell’ambito del Fara Music Festival. A salire su questo palcoscenico per il quarto appuntamento della rassegna due grandi chitarristi, ovvero lo statunitense Jonathan Kreisberg e il brasiliano Nelson Veras. Due mondi agli antipodi e due differenti visioni della chitarra che si sono sposati per dare vita ad un concerto memorabile, ricco di virtuosismo ed eleganza. Prima del concerto principale, come vuole ormai la tradizione si è esibita una band che concorre al premio jazz live, ovvero il trio di Giuseppe Pucciarrelli completato da Giuseppe Donato alla batteria e Giuseppe Arena al basso elettrico. Una formazione raffinata in cui si è notata subito una linea melodica, disegnata dalla chitarra, diretta, elegante e ricca di fascino. A fare il resto una ritmica a tratti minimale che ha messo bene in evidenza tutto il potenziale di questa giovane formazione proveniente da Salerno.
Jonathan Kreisberg e Nelson Veras Duo: due chitarre sublimi al Fara Music Festival
Un concerto dal sapore internazionale e ricco di contaminazioni quello che ha preso piede presso Fara in Sabina giovedì 28 luglio nell’ambito del Fara Music Festival. A salire su questo palcoscenico per il quarto appuntamento della rassegna due grandi chitarristi, ovvero lo statunitense Jonathan Kreisberg e il brasiliano Nelson Veras. Due mondi agli antipodi e due differenti visioni della chitarra che si sono sposati per dare vita ad un concerto memorabile, ricco di virtuosismo ed eleganza. Prima del concerto principale, come vuole ormai la tradizione si è esibita una band che concorre al premio jazz live, ovvero il trio di Giuseppe Pucciarrelli completato da Giuseppe Donato alla batteria e Giuseppe Arena al basso elettrico. Una formazione raffinata in cui si è notata subito una linea melodica, disegnata dalla chitarra, diretta, elegante e ricca di fascino. A fare il resto una ritmica a tratti minimale che ha messo bene in evidenza tutto il potenziale di questa giovane formazione proveniente da Salerno.
Al termine di questo primo atto del concerto sono saliti sul palcoscenico del Fara Music Festival Jonathan Kreisberg e Nelson Veras, duo virtuosi della chitarra che appartengono a due mondi completamente diversi. Il primo, nato nella grande mela, genio della chitarra jazz e dell’improvvisazione, il secondo chitarrista classico dalle chiare origini latine. La serata è trascorsa passando da alcuni standard ad alcune composizioni originali, attraverso due modi diversi, ma perfettamente complementari, di intendere la chitarra. Estro, improvvisazione, soli arrembanti per Jonathan Kreiberg, genialità nell’arrangiamento e perfezione nella melodia per Veras. Il duo, in questo modo, cimentandosi in territori diversi e trovandosi sempre perfettamente a suo agio, per più di un’ora ha incantato il pubblico del Fara Music con una dose di talento raramente riscontrabile in altri musicisti.
Subito dopo il concerto del duo, ha chiuso questa splendida serata la Jassgroover Band, formazione composta da Matteo Bonti al basso, Pietro Bertucci alla batteria e Federico Frassi al pianoforte, con la partecipazione di David Stingaciu al sassofono. La band si è esibita dapprima in trio per poi mostrare tutto il suo potenziale con l’aggiunta del quarto elemento, ovvero il sassofono, immergendosi nell’improvvisazione tipica del bebop con un andamento swing incalzante e determinato. L’appuntamento a questo punto è per domani con il Paweł Kaczmarczyk Audiofeeling trio che vedrà il talentuoso pianista polacco nel ruolo del leader e andrà in scena per il quinto appuntamento del Fara Music Festival. La formazione sarà completata da Maciej Adamczak al contrabbasso e Dawid Fortuna alla batteria con la speciale partecipazione di Wojciech Długosz all’elettronica, nel ruolo di Mr Krime DeconstructiON. Un progetto visionario che fonde il jazz con la musica elettronica discostandosi dalla tradizionale formazione del trio cool aprendo la strada alla contaminazione stilistica fra generi diversi.
Kadri Voorand Quartet in concerto a Fara Sabina: il jazz che sposa il rock e la tradizione nordica
Mercoledì 27 luglio sul palcoscenico del Fara Music Festival presso Fara in Sabina ha preso piede un concerto dal sapore internazionale con la performance del quartetto capitanato da Kadri Voorand. Dopo le esibizioni degli Zadeno Trio e del trio di Roberto Gatto un’altra serata infuocata con un jazz dal sapore nordico e con una band di grande livello che ha dato prove di saper fondere linguaggi diversi. Tuttavia, prima del concerto di Kadri Voorand è salito sul palcoscenico di Fara in Sabina il trio Karabà, per partecipare al premio jazz live che da ogni anno ormai è parte integrante del Festival. La formazione, composta da Alessandro Casciaro al pianoforte, Alberto Stefanizzi alla batteria e Stefano Rielli al contrabbasso, ha eseguito brani del proprio repertorio personale alternando atmosfere dal sapore cool a ritmi sincopati dal sound moderno e singolare. Oltre che per queste caratteristiche la band si è distinta anche perché dotata di una buona alchimia, un ottimo interplay e un’ottima capacità di esecuzione dei brani.
Al termine di questo primo atto, è salita sul palcoscenico del Fara Music Festival Kadri Voorand con il suo quartetto completato da da Virgo Sillamaa alla chitarra, Taavo Remmel al contrabbasso, Atho Abner alla batteria. L’artista originaria di Tallin ha dato vita ad una performance dinamica ed infuocata, portando nel centro d’Italia un tocco di cultura nordica e di tradizione estone per un concerto memorabile che si è protratto fino a tarda notte. La vocalist, inoltre, grazie all’utilizzo di diverse loop station ha saputo trovare il giusto connubio tra tradizione, improvvisazione e sperimentazione, incantando il pubblico con un’esibizione dirompente in cui il jazz ha incontrato il rock, la tradizione estone e tanti altri linguaggi.
L’appuntamento, dopo questo splendido concerto è con un duo d’eccezione composto da due chitarristi apprezzati a livello internazionale quali Jonathan Kreisberg, presente anche come insegnante, e Nelson Veras. Il Fara Music Festival sarà l’occasione per questo incontro a sei corde con due virtuosi dello strumento. Jonathan Kreisberg, nato a New York in uno dei cuori pulsanti del jazz, è un musicista che parla diversi linguaggi e che affonda le sue radici nel jazz, nel funk e nel rock progressive. Diversa, invece, l’estrazione di Nelson Veras, che attraverso la sua tecnica virtuosa ed elegante non tradisce le sue origine brasiliane. Un incontro tra due mondi e modi diversi di intendere la musica e la cultura.
Roberto Gatto Trio incanta il pubblico del Fara Music Festival
Martedì 26 luglio presso Fara in Sabina ha preso piede il secondo appuntamento del Fara Music Festival, rassegna che fino alla fine del mese porterà il meglio del jazz italiano ed internazionale all’interno della Sabina. Su questo palcoscenico si è esibito il trio capitanato da Roberto Gatto completato per l’occasione da Dario Deidda al piano elettrico e dal pianista statunitense Sam Yahel. Prima dell’esibizione del trio che porta il nome del batterista romano è salito sul palcoscenico il quartetto del chitarrista Giovanni Candia, finalista del premio Jazz Live del 2016, concorso che offrirà al vincitore una produzione discografica con la Emme Record Label. La band completata da Francesco Fratini alla tromba, Fabrizio Cucco al basso elettrico e Matteo Bultrini alla batteria in questa calda serata di fine luglio ha messo in scena brani del proprio personale repertorio caratterizzati da un notevole lirismo e da uno spiccato interplay. La chitarra di Giovanni Candia, mai troppo accesa e sempre ben calibrata, a tratti ha giocato il ruolo del solista, a tratti a funzionato da perfetto tappeto armonico per i soli di Francesco Fratini.
Al termine di questo primo atto è salito sul palcoscenico il trio di Roberto Gatto, formazione dal sapore internazionale di grandissimo livello che si è cimentata con un repertorio composto da alcuni dei più famosi standard del jazz. Tra questi Con Alma, celebre composizione di Dizzy Gillespie, Moomnlight in Vermont, Yardbird Suite di Charlie Parker e tanti altri. Con questa nuova formazione, caratterizzata da un groove potente, alcune delle composizioni più famose del ventesimo secolo sono state rilette in una chiave del tutto nuova con un sound moderno ed originale. Non è mancata anche una buona dose si improvvisazione che nel corso della serata, grazie all’estro dei singoli, è stata una delle assolute protagoniste.
L’appuntamento, a questo punto, è per domani con il terzo appuntamento del Fara Music Festival che sarà con la talentuosa vocalist estone Kadri Voorand accompagnata dal suo quartetto composto da Virgo Sillamaa alla chitarra, Taavo Remmel al contrabbasso, Atho Abner alla batteria. L’artista originaria di Tallin nel 2016 ha vinto il premio come miglior jazzista di Estonia 2016 e inoltre ha realizzato l’album presso il Tube Recording Studio di Fara in Sabina, vincendo il premio come miglior disco estone del 2016. Quella di Kadri Voorand è una voce potente, elegante e grintosa caratterizzata da una grande inclinazione verso l’improvvisazione pura e da una creatività fuori dal comune. Per queste ragioni la vocalist ha fatto breccia nel pubblico nazionale e tra gli amanti del jazz internazionale.
Gli Zadeno Trio aprono il Fara Music Festival: opening act Itai Doshin Trio
Lunedì 25 luglio sul palcoscenico di Fara in Sabina ha preso piede il primo atto del Fara Music Festival che quest’anno è giunto alla decima edizione. A salire su questo palcoscenico da anni consacrato al jazz due giovani formazioni che, grazie al loro talento, hanno animato questa prima serata del Festival. Prima band ad essersi esibita è stata la Itai Doshin Trio, formazione composta da Gabriele Pagliano al contrabbasso, Francesco Chiariello alla batteria e Lucio Miele al pianoforte. La band ha portato in scena i brani del proprio repertorio caratterizzati da atmosfere rarefatte, musica di insieme e sonorità crossover che vanno al di là di ogni classificazione di genere.
Non a caso Itai Doshin Trio significa"diversi corpi, stessa mente" e ben sintetizza il concetto sonoro portato avanti dal trio. Subito dopo questo Opening Act è stato il turno degli Zadeno Trio, formazione vincitrice del premio Fara Music Jazz Live nell’edizione del 2015. La band, composta da Claudio De Rosa al sax, Jacopo Zanette alla batteria, Alessio Bruno al contrabbasso, ha portato in scena l’ultimo disco dal titolo Holes in The Ground, prodotto dall’etichetta Emme Record Label.
Un progetto rigorosamente pianoless che affonda le radici in quella tradizione bebop dove lo swing è un elemento caratterizzante e dalla forte identità. Il trio, grazie all’assenza del tappeto armonico del pianoforte, ha lasciato ampio spazio all’improvvisazione ha permesso al sax di Claudio de Rosa di lasciare ampio spazio all’improvvisazione pura. Una formazione brillante, dunque, in cui l’estro ed il talento del singolo si mescolano all’interplay e al lavoro di insieme.
Terminato questo primo atto del Fara Music Festival, appuntamento martedì 26 luglio con il trio capitanato da Roberto Gatto che vede la partecipazione di Dario Deidda al basso elettrico e di Sam Yahel al pianoforte. La formazione che sarà di scena al Fara Music Festival sarà alle prese con un repertorio legato alla tradizione che, tuttavia, verrà rivisitato in una chiave del tutto moderna ed internazionale. Non a caso Roberto Gatto, nei suoi continui viaggi negli Stati Uniti, ha instaurato un ponte comunicativo con la musica d’oltreoceano e con artisti quali Sam Yahel. Un suono moderno, dunque, a metà tra acustico ed elettrico che strizza l’occhio agli standard coniugando tradizione, sperimentazione e soprattutto improvvisazione.
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