Jazz Agenda

Roberto Tarenzi docente al Fara Music Festival: "Cercherò di infondere soprattutto un sano entusiasmo!"

Non solo concerti ma anche spazio alla didattica che come ogni anno sarà una parte importante del Fara Music Festival. La rassegna si terrà presso il comune di Fara in Sabina dal 21 al 30 di luglio 2017 e porterà alcuni dei più importanti jazzisti a livello nazionale e mondiale. Tra i docenti di quest'anno ci sarà anche il pianista Roberto Tarenzi che ci ha raccontato come verranno strutturate le classi legate al suo strumento.
 
Roberto, per cominciare l’intervista come organizzerai la tua didattica di quest’anno al Fara Music festival?
 
Mi occuperò di basics. Il che non significa che sarà un corso specifico per principianti, ma che parlerò di una serie di aspetti del piano jazz e del jazz in generale su cui spesso si sorvola, ritenendoli assodati. La mano sinistra per esempio, raramente se ne parla in modo esteso, oppure, per quanto riguarda la musica d'insieme, suonare un brano "in due" in modo convincente...e molte altre cose... 
 
Quali sono, quindi, gli input e le conoscenze che cercherai di trasmettere agli studenti che parteciperanno alle clinic?
 
Cercherò di infondere soprattutto un sano entusiasmo, che non si fermi alla abusata espressione "fico!", ma che vada a scavare più a fondo nella storia del jazz e in un secondo momento fornisca ai ragazzi gli strumenti per diventare delle voci riconoscibili nella scena musicale. 
 
Parlando invece degli studenti, in un’esperienza del genere, quale dovrebbe essere l’atteggiamento giusto per carpire più informazioni possibili?
 
Godersi il "viaggio", non avere fretta di realizzare tutto subito, coltivare una profonda e genuina passione per questa musica cercando sempre di utilizzare degli strumenti critici. 
 
E invece parlando dei miglioramenti, un’esperienza come il Fara Music cosa può apportare di positivo nel bagaglio musicale di uno studente?
 
Beh sicuramente un Festival di alta qualità come questo può stimolare e ispirare gli studenti tramite i concerti e le jam sessions. Credo che sia una stupenda occasione per "caricare la molla" dei ragazzi e invogliarli a partecipare alla vita jazzistica delle loro città durante l'anno. 
 
In generale un’esperienza del genere porta gli studenti a confrontarsi. Quanto è importante questo elemento a livello didattico e per la crescita individuale?
 
È più che vitale. Non basta frequentare una scuola o un conservatorio per diventare musicisti. Bisogna vivere la musica con gli altri, nel quotidiano, Fara Jazz può essere un'ambiente protetto all'interno del quale i ragazzi capiscono quanto sia importante poi vivere il jazz nei locali e nelle session con i "colleghi". 
 
Parlando del Festival in generale, quale può essere il valore aggiunto portato dalla presenza degli studenti che partecipano alle jam e che diventano a questo punto parte integrante della manifestazione?
 
Il valore aggiunto lo da lo scambio tra allievi e "maestri". Il jazz è tradizione orale, quindi è importantissimo che i più "anziani" stimolino i giovani, suonando con loro alle jam, ma solitamente accade anche il contrario, quindi non esiste una gerarchia, ripeto, l'importante è lo scambio. 
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Fabio Zeppetella e la didattica al Fara Music: "scambiare punti di vista e idee musicali"

Anche quest'anno una parte preponderante del Fara Music Festival sarà costituita dalla didattica e dai seminari che prenderanno piede all'interno della manifestazione. Saranno tanti i docenti che si alterneranno nelle classi e che saranno a contatto con gli allievi per trasmettere il loro sapere e le loro conoscenze. Tra questi ci sarà Fabio Zeppetella che ha raccontato a Jazz Agenda come organizzerà le sue lezioni in questa estate musicale sabina che ormai è alle porte.

Fabio, per cominciare, la didattica inserita nel Fara Music Festival credi che contribuisca a renderlo unico?

La didattica è certamente importante. Il Fara Music è molto ben organizzato da questo punto di vista, il punto di forza di questi incontri è il potersi scambiare punti di vista e idee musicali con tante persone. Ci sono ragazzi che si trovano nella stessa condizione, quella di intraprendere un percorso; un percorso lungo ma molto bello. Il tutto accompagnato dall'aspetto umano: amicizie che si creano o rapporti di collaborazione con altre persone che magari vivono a centinaia di km di distanza.

Come hai organizzato le tue giornate di workshop al Fara Music Festival? E Quale sarà il diverso approccio ai tre livelli di preparazione degli studenti?

Cercherò di lavorare su della musica che fa parte della tradizione del jazz o del suo aspetto più moderno, a seconda dei vari livelli ovviamente. Nel livello più alto conto di lavorare anche su brani originali dei ragazzi stessi.

Sai che ci sono sia le sessioni di insegnamento, dove i studenti dovranno seguirti, sia il momento in cui interagiranno tra di loro suonando. Cosa hai pensato di fargli fare nei momenti di gruppo, in che modo li dirigerai?

Il mio lavoro di direzione consisterà soprattutto nella coesione del lavoro di insieme, non soltanto leggendo il brano da suonare ma anche interagendo tra loro affinando quello che viene chiamato "interplay" ovvero una mutua interazione, un’influenza reciproca.

Cosa rende un musicista come te, un insegnante?

Inizialmente una necessità economica, quindi unicamente un sostegno alla mia figura di musicista. Dopodiché è diventato un lavoro anche di una certa rilevanza, in quanto, come dice la parola stessa, devi dare un segno da seguire ai ragazzi e questo segno deve essere indiscutibilmente valido; così da accompagnarli ad un’evoluzione di se stessi, tenendo coscientemente conto delle caratteristiche strutturali interiori della personalità del singolo individuo.

E per concludere, un piccolo focus su di te, cosa ha reso determinante il tuo rapporto con la chitarra? Un bisogno di espressione? O al contrario la necessità di interiorizzare?

Sinceramente un'urgenza. Forse un’urgenza di esprimere chi realmente fossi, al di là della struttura famigliare da cui provengo, dove la musica non era di casa. Al tempo stesso, l’urgenza di interiorizzare tramite quello strumento magico il feeling che avevo sempre sentito con esso.

Virginia Moretti

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ll Jazz in Sabina prosegue con Farfa Voice: gli appuntamenti di agosto

Una grande attenzione alle nuove proposte, agli artisti emergenti e soprattutto alla musica che si rinnova. Queste le caratteristiche di Farfa Voice, rassegna direttamente prodotta da Emme Produzioni Musicali che anche quest’anno, come vuole la tradizione, animerà le calde serate d’agosto della Sabina. Il festival, giunto ormai alla quarta edizione, si svolgerà all’interno del borgo di Farfa, in una location suggestiva e ricca di fascino, punta di diamante dell’intera area geografica e ormai luogo d’incontro per musica e cultura. Come nelle precedenti edizioni, dunque, la manifestazione sarà un vero e proprio tributo alla “voce” con l’alternarsi di cantanti di grandissimo livello. Ad affiancare le talentuose vocalist che si alterneranno su questo palcoscenico consacrato al jazz, alcuni dei musicisti più interessanti dell’etichetta Emme Record Label.

Primo appuntamento del Farfa Voice sarà con Claudio Leone che andrà in scena con il suo progetto in trio completato da Stefano Battaglia al contrabbasso, Francesco Merenda alla batteria e con la partecipazione speciale della vocalist Lydia Lyon. Secondo concerto all’interno del suggestivo borgo di Farfa sarà con la formazione capitanata dal chitarrista Filippo Cosentino che vedrà salire sul palcoscenico Lucrezio de Seta alla batteria, Giovanni Sanguineti al contrabbasso e Federica Gennai alla voce. A concludere la rassegna in grande stile una formazione rigorosamente hard Bob, ovvero gli Slightly Out 5tet, composti da Francesco Giustini alla tromba e flicorno, Benedetto Burchini al sax tenore, Enrico Orlando al pianoforte, Nicola Ferri al contrabbasso e Andrea Croci alla batteria. Anche loro saranno accompagnati da una vocalist che per l’occasione sarà Ramona Schino.

Farfa Voice Festival è un nuovo progetto culturale che nasce dalla volontà di promuovere concerti, realtà artigianali, spazi enogastronomici, all’interno dell’affascinante borgo medioevale di Farfa, vero gioiello culturale della Sabina. L’Abbazia di Farfa, dichiarata monumento nazionale nel 1928, per la sua bellezza architettonica e artistica è in assoluto uno dei centri storico-religioso più quotati dal punto di vista internazionale. Farfa Voice Festival sarà una rassegna totalmente gratuita, questo grazie al supporto e la collaborazione tra la Comunita’ Benedettina dell’Abbazia di Farfa, nella persona del Padre Priore Dom Eugenio Gargiulo, e la Emme Produzioni Musicali.

05/08: Claudio Leone Trio feat. Lydia Lyon

Ad aprire la rassegna Farfa Voice sarà il trio capitanato dal chitarrista Claudio Leone completato da Stefano Battaglia al contrabbasso e Francesco Merenda alla batteria. La formazione, nel corso della prima parte della serata, presenterà in anteprima il progetto Change, registrato e prodotto dall’etichetta Emme Record Label, che porta la firma del talentuoso musicista romano. Ad affiancare la band durante il secondo set di questo evento di apertura sarà la vocalist Lydia Lyon, talentuosa ed eclettica cantante statunitense che ha all’attivo, tra i numerosi progetti, una registrazione con Wyclef Jean.

06/08: Filippo Cosentino Trio feat. Federica Gennai

Secondo appuntamento con Farfa Voice sarà con il trio capitanato dal chitarrista Filippo Cosentino completato per l’occasione da Lucrezio de Seta alla batteria e Giovanni Sanguineti al contrabbasso. La formazione durante il primo set eseguirà brani tratti dal disco L’Astronauta e Human Being pubblicati entrambi dall’etichetta Emme Record Label. Inoltre, come in tutti i concerti della rassegna, salirà sul palcoscenico una vocalist e questa volta sarà il turno di Federica Gennai. Il secondo set, pertanto, sarà l’occasione per eseguire alcuni dei più famosi standard della tradizione americana.

07/08: Slightly Out 5tet feat. Ramona Schino

Ultimo appuntamento con il Festival Farfa Voice sarà con gli Slightly Out 5tet, ovvero Francesco Giustini alla tromba e flicorno, Benedetto Burchini al sax tenore, Enrico Orlando al pianoforte, Nicola Ferri al contrabbasso e Andrea Croci alla batteria. La formazione che nel febbraio 2016 ha pubblicato il disco Dear Mr. Silver sarà alle prese con un repertorio rigorosamente hard bop con alcuni dei principali successi di Horace Silver, autore al quale è stata dedicata la loro opera prima. Anche in questo caso, durante la seconda parte del concerto, la band sarà affiancata da una cantante, ovvero Ramona Schino che eseguirà alcuni dei più famosi standard internazionali.

 

Farfa Voice Festival: IV Edizione

Inizio concerti ore 21:45, ingresso Gratuito

Chiostro dell’Abbazia di Farfa

 

05/08: Claudio Leone Trio feat. Lydia Lyon

Claudio Leone (Chitarra), Stefano Battaglia (contra), Francesco Merenda (batteria), Lydia Lyon (voce)

 

06/08: Filippo Cosentino Trio feat. Federica Gennai

Filippo Cosentino (chitarra), Lucrezio De Seta (Batteria), Giovanni Sanguineti (contrabbasso), Federica Gennai (Voce)

 

07/08: Slightly Out 5tet feat. Ramona Schino

Francesco Giustini (tromba e flicorno), Benedetto Burchini (sax tenore), Enrico Orlando (pianoforte), Nicola Ferri (contrabbasso) Andrea Croci (batteria), Ramona Schino (voce)

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FARA MUSIC FESTIVAL BLOG: tutti i report dalla rassegna in Sabina

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Claudio Leone Trio feat Lydia Lyon apre la rassegna Farfa Voice

Il primo concerto della rassegna Farfa Voice, che ha preso piede venerdì  5 agosto presso il chiostro dell’Abbazia di Farfa, è terminato con un’ottima risposta da parte del pubblico della Sabina che non ha mancato questo primo appuntamento. Di scena il trio capitanato dal chitarrista Claudio Leone, completato da Stefano Battaglia al contrabbasso e Francesco Merenda alla batteria, che per l’occasione ha avuto la partecipazione della talentuosa vocalist statunitense Lydia Lyon. Il concerto è cominciato con l’esecuzione di tre composizioni del nuovo disco del trio intitolato Change, presentato in anteprima nel corso della serata e pubblicato dall’etichetta Emme Record Label.

Primo brano ad essere messo in scena è stato proprio Change, title track dell’album in cui il trio è riuscito a fondere il linguaggio del jazz con quello del rock, cominciando l’esecuzione con suoni distorti per poi aprirsi in un secondo momento all’improvvisazione pura. La seconda composizione, ovvero Gracefully Falling, si è mossa, invece, verso atmosfere più distese e rarefatte, mentre The Winter in Boston si è aperta con il suono dell’archetto del contrabbasso, suonato con inventiva da Stefano Battaglia, per poi dare spazio all’estro chitarristico di Claudio Leone che ancora una volta ha dimostrato tutto il suo talento improvvisativo.

La seconda parte del concerto si è svolta in compagnia della cantate Lydia Lyon, artista statunitense dal timbro versatile che per quasi tutto il concerto ha affiancato il trio. La vocalist ha eseguito alcuni brani scritti da Claudio Leone, dando prova di saper padroneggiare la sua voce come un vero e proprio strumento e spaziando dall’improvvisazione jazz a brani più vicini al soul. Oltre alle composizioni originali, però, non è mancata anche una piacevole rivisitazione in chiave jazz del celebre brano di Sting, I am an englishman in new york, che nel corso della serata, grazie ad un buon riarrangiamento, ha acquisito una luce diversa ed originale.

Dopo questo primo appuntamento, il secondo concerto della rassegna Farfa Voice sarà sabato 6 agosto con il trio capitanato dal chitarrista Filippo Cosentino completato per l’occasione da Lucrezio de Seta alla batteria e Giovanni Sanguineti al contrabbasso. La formazione durante il primo set eseguirà brani tratti dal disco L’Astronauta e Human Being pubblicati entrambi dall’etichetta Emme Record Label. Inoltre, come in tutti i concerti della rassegna, salirà sul palcoscenico una vocalist e questa volta sarà il turno di Federica Gennai. Il secondo set, pertanto, sarà l’occasione per eseguire alcuni dei più famosi standard della tradizione americana.

 Sholar - Ginsburg - Browden trio chiude il Fara Music Festival

Dopo un grande successo di pubblico cala il sipario sul Fara Music Festival che per l’ultima settimana di luglio ha incantato il pubblico della regione. L’ultimo atto della rassegna, che si è tenuto il 31 luglio 2016, ha visto salire sul palcoscenico di Fara in Sabina un trio tutto americano composto da Kelvin Sholar - Josh Ginsburg - Marlon Browden. Prima dell’inizio del concerto principale, però, come ogni sera, è salita una band che ha concorso per il premio jazz live che assegnerà al vincitore una produzione presso il Tube Rcording Studio. 

La formazione che si è esibita per quest’ultima sera, proveniente da Lecce, è stata quella dei Sidewalk Cat, composta da Marco Papadia alla chitarra, Sofia Romano alla voce, Filippo Galbiati al pianoforte, Andrea Esperti al contrabbasso e Giovanni Martella alla batteria. Un quintetto che ha senza dubbio dimostrato un ottimo interplay, una buona coesione muovendosi tra un jazz tradizionale di natura hard bop e sonorità latine, mediterranee, con qualche incursione vero il profondo sud che senza dubbio appartiene alla background culturale dei musicisti.
 
Al termine di questo primo set è salito sul palcoscenico del Fara Music Festival il trio composto da Kelvin Sholar al pianoforte, Josh Ginsburg al double bass e Marlon Browden alla batteria che ha eseguito per l’occasione diversi brani composti dal contrabbassista. Una formazione dal sapore internazionale, fatta di musicisti virtuosi dotati di un interplay ed un’alchimia sopra le righe che ha dimostrato di saper padroneggiare al meglio diversi linguaggi del jazz.
 
La prima parte del concerto, infatti, è stata caratterizzata da un fraseggio pianistico fluido che ben si è incastrato nei tempi sincopati della sessione ritmica, senza tralasciare spazio alla fluidità del discorso musicale. Nella seconda parte, invece, hanno preso il via melodie più rarefatte, eteree dove l’interplay dei singoli ha fatto la differenza e dove le note in sospensione hanno creato un’atmosfera magica, lasciando spazio ad un jazz dal sapore più contemporaneo. Gran finale con un blues scritto dal pianista compositore americano Mulgrew Miller con il quale la band ha concluso la perfomance.
 
Terminato l’appuntamento con il Fara Music Festival l’appuntamento è con Claudio Leone Trio feat. Lydia Lyon che il 5 agosto aprirà la rassegna Farfa Voice (formazione completata da Stefano Battaglia al contrabbasso e Francesco Merenda alla batteria). La band, nel corso della prima parte della serata, presenterà in anteprima il progetto Change, registrato e prodotto dall’etichetta Emme Record Label, che porta la firma del talentuoso musicista romano. Ad affiancare la band durante il secondo set di questo evento di apertura sarà la vocalist Lydia Lyon, talentuosa ed eclettica cantante statunitense che ha all’attivo, tra i numerosi progetti, una registrazione con Wyclef Jean.

Un concerto dal sapore internazionale e ricco di contaminazioni quello che ha preso piede presso Fara in Sabina giovedì 28 luglio nell’ambito del Fara Music Festival. A salire su questo palcoscenico per il quarto appuntamento della rassegna due grandi chitarristi, ovvero lo statunitense Jonathan Kreisberg e il brasiliano Nelson Veras. Due mondi agli antipodi e due differenti visioni della chitarra che si sono sposati per dare vita ad un concerto memorabile, ricco di virtuosismo ed eleganza. Prima del concerto principale, come vuole ormai la tradizione si è esibita una band che concorre al premio jazz live, ovvero il trio di Giuseppe Pucciarrelli completato da Giuseppe Donato alla batteria e Giuseppe Arena al basso elettrico. Una formazione raffinata in cui si è notata subito una linea melodica, disegnata dalla chitarra, diretta, elegante e ricca di fascino. A fare il resto una ritmica a tratti minimale che ha messo bene in evidenza tutto il potenziale di questa giovane formazione proveniente da Salerno.

Al termine di questo primo atto del concerto sono saliti sul palcoscenico del Fara Music Festival Jonathan Kreisberg e Nelson Veras, duo virtuosi della chitarra che appartengono a due mondi completamente diversi. Il primo, nato nella grande mela, genio della chitarra jazz e dell’improvvisazione, il secondo chitarrista classico dalle chiare origini latine. La serata è trascorsa passando da alcuni standard ad alcune composizioni originali, attraverso due modi diversi, ma perfettamente complementari, di intendere la chitarra. Estro, improvvisazione, soli arrembanti per Jonathan Kreiberg, genialità nell’arrangiamento e perfezione nella melodia per Veras. Il duo, in questo modo, cimentandosi in territori diversi e trovandosi sempre perfettamente a suo agio, per più di un’ora ha incantato il pubblico del Fara Music con una dose di talento raramente riscontrabile in altri musicisti.
 
Subito dopo il concerto del duo, ha chiuso questa splendida serata la Jassgroover Band, formazione composta da Matteo Bonti al basso, Pietro Bertucci alla batteria e Federico Frassi al pianoforte, con la partecipazione di David Stingaciu al sassofono. La band si è esibita dapprima in trio per poi mostrare tutto il suo potenziale con l’aggiunta del quarto elemento, ovvero il sassofono, immergendosi nell’improvvisazione tipica del bebop con un andamento swing incalzante e determinato. L’appuntamento a questo punto è per domani con il Paweł Kaczmarczyk Audiofeeling trio che vedrà il talentuoso pianista polacco nel ruolo del leader e andrà in scena per il quinto appuntamento del Fara Music Festival. La formazione sarà completata da Maciej Adamczak al contrabbasso e Dawid Fortuna alla batteria con la speciale partecipazione di Wojciech Długosz all’elettronica, nel ruolo di Mr Krime DeconstructiON. Un progetto visionario che fonde il jazz con la musica elettronica discostandosi dalla tradizionale formazione del trio cool aprendo la strada alla contaminazione stilistica fra  generi diversi.

Jonathan Kreisberg e Nelson Veras Duo: due chitarre sublimi al Fara Music Festival

Un concerto dal sapore internazionale e ricco di contaminazioni quello che ha preso piede presso Fara in Sabina giovedì 28 luglio nell’ambito del Fara Music Festival. A salire su questo palcoscenico per il quarto appuntamento della rassegna due grandi chitarristi, ovvero lo statunitense Jonathan Kreisberg e il brasiliano Nelson Veras. Due mondi agli antipodi e due differenti visioni della chitarra che si sono sposati per dare vita ad un concerto memorabile, ricco di virtuosismo ed eleganza. Prima del concerto principale, come vuole ormai la tradizione si è esibita una band che concorre al premio jazz live, ovvero il trio di Giuseppe Pucciarrelli completato da Giuseppe Donato alla batteria e Giuseppe Arena al basso elettrico. Una formazione raffinata in cui si è notata subito una linea melodica, disegnata dalla chitarra, diretta, elegante e ricca di fascino. A fare il resto una ritmica a tratti minimale che ha messo bene in evidenza tutto il potenziale di questa giovane formazione proveniente da Salerno.

Al termine di questo primo atto del concerto sono saliti sul palcoscenico del Fara Music Festival Jonathan Kreisberg e Nelson Veras, duo virtuosi della chitarra che appartengono a due mondi completamente diversi. Il primo, nato nella grande mela, genio della chitarra jazz e dell’improvvisazione, il secondo chitarrista classico dalle chiare origini latine. La serata è trascorsa passando da alcuni standard ad alcune composizioni originali, attraverso due modi diversi, ma perfettamente complementari, di intendere la chitarra. Estro, improvvisazione, soli arrembanti per Jonathan Kreiberg, genialità nell’arrangiamento e perfezione nella melodia per Veras. Il duo, in questo modo, cimentandosi in territori diversi e trovandosi sempre perfettamente a suo agio, per più di un’ora ha incantato il pubblico del Fara Music con una dose di talento raramente riscontrabile in altri musicisti.

Subito dopo il concerto del duo, ha chiuso questa splendida serata la Jassgroover Band, formazione composta da Matteo Bonti al basso, Pietro Bertucci alla batteria e Federico Frassi al pianoforte, con la partecipazione di David Stingaciu al sassofono. La band si è esibita dapprima in trio per poi mostrare tutto il suo potenziale con l’aggiunta del quarto elemento, ovvero il sassofono, immergendosi nell’improvvisazione tipica del bebop con un andamento swing incalzante e determinato. L’appuntamento a questo punto è per domani con il Paweł Kaczmarczyk Audiofeeling trio che vedrà il talentuoso pianista polacco nel ruolo del leader e andrà in scena per il quinto appuntamento del Fara Music Festival. La formazione sarà completata da Maciej Adamczak al contrabbasso e Dawid Fortuna alla batteria con la speciale partecipazione di Wojciech Długosz all’elettronica, nel ruolo di Mr Krime DeconstructiON. Un progetto visionario che fonde il jazz con la musica elettronica discostandosi dalla tradizionale formazione del trio cool aprendo la strada alla contaminazione stilistica fra  generi diversi.

Kadri Voorand Quartet in concerto a Fara Sabina: il jazz che sposa il rock e la tradizione nordica

Mercoledì 27 luglio sul palcoscenico del Fara Music Festival presso Fara in Sabina ha preso piede un concerto dal sapore internazionale con la performance del quartetto capitanato da Kadri Voorand. Dopo le esibizioni degli Zadeno Trio e del trio di Roberto Gatto un’altra serata infuocata con un jazz dal sapore nordico e con una band di grande livello che ha dato prove di saper fondere linguaggi diversi. Tuttavia, prima del concerto di Kadri Voorand è salito sul palcoscenico di Fara in Sabina il trio Karabà, per partecipare al premio jazz live che da ogni anno ormai è parte integrante del Festival. La formazione, composta da Alessandro Casciaro al pianoforte, Alberto Stefanizzi alla batteria e Stefano Rielli al contrabbasso, ha eseguito brani del proprio repertorio personale alternando atmosfere dal sapore cool a ritmi sincopati dal sound moderno e singolare. Oltre che per queste caratteristiche la band si è distinta anche perché dotata di una buona alchimia, un ottimo interplay e un’ottima capacità di esecuzione dei brani.

Al termine di questo primo atto, è salita sul palcoscenico del Fara Music Festival Kadri Voorand con il suo quartetto completato da da Virgo Sillamaa alla chitarra, Taavo Remmel al contrabbasso, Atho Abner alla batteria. L’artista originaria di Tallin ha dato vita ad una performance dinamica ed infuocata, portando nel centro d’Italia un tocco di cultura nordica e di tradizione estone per un concerto memorabile che si è protratto fino a tarda notte. La vocalist, inoltre, grazie all’utilizzo di diverse loop station ha saputo trovare il giusto connubio tra tradizione, improvvisazione e sperimentazione, incantando il pubblico con un’esibizione dirompente in cui il jazz ha incontrato il rock, la tradizione estone e tanti altri linguaggi.

L’appuntamento, dopo questo splendido concerto è con un duo d’eccezione composto da due chitarristi apprezzati a livello internazionale quali Jonathan Kreisberg, presente anche come insegnante, e Nelson Veras. Il Fara Music Festival sarà l’occasione per questo incontro a sei corde con due virtuosi dello strumento. Jonathan Kreisberg, nato a New York in uno dei cuori pulsanti del jazz, è un musicista che parla diversi linguaggi e che affonda le sue radici nel jazz, nel funk e nel rock progressive. Diversa, invece, l’estrazione di Nelson Veras, che attraverso la sua tecnica virtuosa ed elegante non tradisce le sue origine brasiliane. Un incontro tra due mondi e modi diversi di intendere la musica e la cultura. 

Roberto Gatto Trio incanta il pubblico del Fara Music Festival

Martedì 26 luglio presso Fara in Sabina ha preso piede il secondo appuntamento del Fara Music Festival, rassegna che fino alla fine del mese porterà il meglio del jazz italiano ed internazionale all’interno della Sabina. Su questo palcoscenico si è esibito il trio capitanato da Roberto Gatto completato per l’occasione da Dario Deidda al piano elettrico e dal pianista statunitense Sam Yahel. Prima dell’esibizione del trio che porta il nome del batterista romano è salito sul palcoscenico il quartetto del chitarrista Giovanni Candia, finalista del premio Jazz Live del 2016, concorso che offrirà al vincitore una produzione discografica con la Emme Record Label.  La band completata da Francesco Fratini alla tromba, Fabrizio Cucco al basso elettrico e Matteo Bultrini alla batteria in questa calda serata di fine luglio ha messo in scena brani del proprio personale repertorio caratterizzati da un notevole lirismo e da uno spiccato interplay. La chitarra di Giovanni Candia, mai troppo accesa e sempre ben calibrata, a tratti ha giocato il ruolo del solista, a tratti a funzionato da perfetto tappeto armonico per i soli di Francesco Fratini.

Al termine di questo primo atto è salito sul palcoscenico il trio di Roberto Gatto, formazione dal sapore internazionale di grandissimo livello che si è cimentata con un repertorio composto da alcuni dei più famosi standard del jazz. Tra questi Con Alma, celebre composizione di Dizzy Gillespie, Moomnlight in Vermont, Yardbird Suite di Charlie Parker e tanti altri. Con questa nuova formazione, caratterizzata da un groove potente, alcune delle composizioni più famose del ventesimo secolo sono state rilette in una chiave del tutto nuova con un sound moderno ed originale. Non è mancata anche una buona dose si improvvisazione che nel corso della serata, grazie all’estro dei singoli, è stata una delle assolute protagoniste.

L’appuntamento, a questo punto, è per domani con il terzo appuntamento del Fara Music Festival che sarà con la talentuosa vocalist estone Kadri Voorand accompagnata dal suo quartetto composto da Virgo Sillamaa alla chitarra, Taavo Remmel al contrabbasso, Atho Abner alla batteria. L’artista originaria di Tallin nel 2016 ha vinto il premio come miglior jazzista di Estonia 2016 e inoltre ha realizzato l’album presso il Tube Recording Studio di Fara in Sabina, vincendo il premio come miglior disco estone del 2016. Quella di Kadri Voorand è una voce potente, elegante e grintosa caratterizzata da una grande inclinazione verso l’improvvisazione pura e da una creatività fuori dal comune. Per queste ragioni la vocalist ha fatto breccia nel pubblico nazionale e tra gli amanti del jazz internazionale.

Gli Zadeno Trio aprono il Fara Music Festival: opening act  Itai Doshin Trio

Lunedì 25 luglio sul palcoscenico di Fara in Sabina ha preso piede il primo atto del Fara Music Festival che quest’anno è giunto alla decima edizione. A salire su questo palcoscenico da anni consacrato al jazz due giovani formazioni che, grazie al loro talento, hanno animato questa prima serata del Festival. Prima band ad essersi esibita è stata la Itai Doshin Trio, formazione composta da Gabriele Pagliano al contrabbasso, Francesco Chiariello alla batteria e Lucio Miele al pianoforte. La band ha portato in scena i brani del proprio repertorio caratterizzati da atmosfere rarefatte, musica di insieme e sonorità crossover che vanno al di là di ogni classificazione di genere.

Non a caso Itai Doshin Trio significa"diversi corpi, stessa mente" e ben sintetizza il concetto sonoro portato avanti dal trio. Subito dopo questo Opening Act è stato il turno degli Zadeno Trio, formazione vincitrice del premio Fara Music Jazz Live nell’edizione del 2015. La band, composta da Claudio De Rosa al sax, Jacopo Zanette alla batteria, Alessio Bruno al contrabbasso, ha portato in scena l’ultimo disco dal titolo Holes in The Ground, prodotto dall’etichetta Emme Record Label.

Un progetto rigorosamente pianoless che affonda le radici in quella tradizione bebop dove lo swing è un elemento caratterizzante e dalla forte identità. Il trio, grazie all’assenza del tappeto armonico del pianoforte, ha lasciato ampio spazio all’improvvisazione ha permesso al sax di Claudio de Rosa di lasciare ampio spazio all’improvvisazione pura. Una formazione brillante, dunque, in cui l’estro ed il talento del singolo si mescolano all’interplay e al lavoro di insieme.

Terminato questo primo atto del Fara Music Festival, appuntamento martedì 26 luglio con il  trio capitanato da Roberto Gatto che vede la partecipazione di Dario Deidda al basso elettrico e di Sam Yahel al pianoforte. La formazione che sarà di scena al Fara Music Festival sarà alle prese con un repertorio legato alla tradizione che, tuttavia, verrà rivisitato in una chiave del tutto moderna ed internazionale. Non a caso Roberto Gatto, nei suoi continui viaggi negli Stati Uniti, ha instaurato un ponte comunicativo con la musica d’oltreoceano e con artisti quali Sam Yahel. Un suono moderno, dunque, a metà tra acustico ed elettrico che strizza l’occhio agli standard coniugando tradizione, sperimentazione e soprattutto improvvisazione.

 

 

 

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Fara Music Festival 2016: Tosca di scena con Gabriele Mirabassi e Roberto Taufic

Una formazione inedita che per l’occasione verrà presentata al Fara Music Festival 2016 sabato 30 luglio. A salire su questo palcoscenico interamente dedicato al jazz la cantante Tosca in trio con il clarinettista Gabriele Mirabassi ed il chitarrista Roberto Taufic. Un progetto che nasce proprio in concomitanza della rassegna in Sabina di cui Tosca ci ha raccontato in prima persona le genesi e lo sviluppo.

Tosca, per cominciare come nasce questo progetto e soprattutto come è nato l’incontro con Gabriele Mirabassi e Roberto Taufic?

Il progetto in teoria nasce lì da voi. Dal vivo non abbiamo mai suonato. Ho conosciuto Gabriele una decina di anni fa, dovevamo fare insieme un progetto con lui e Guinga ma aimè non si è concretizzato. Si farà. Nel frattempo però Guinga mi ha scritto due brani che sono contenuti nel mio ultimo cd (Il suono della voce ). Si intitolano “Gelosamente mia voce”, al quale ho collaborato alla scrittura del testo e “L’annunciazione”, canzone che vede per la prima volta la collaborazione fra Guinga e Ivano Fossati , autore del testo. Cupido di questa collaborazione è stato Mirabassi che ha suonato in entrambi i brani il  suo magnifico “Piffero” (cit. Mirabassi).  Roberto Taufic lo conoscerò lì, e che emozione! E’ fantastico!

Sei senza dubbio una cantante versatile e poliedrica che si è approcciata con diversi generi e stili. Ci vuoi raccontare, quindi, come nasce la tua passione per la musica brasiliana?

Fin da ragazzina, quando ho cominciato a fare questo mestiere la musica brasiliana è stata sempre una seconda pelle musicale. Ho iniziato in un noto club romano dove Giorgia faceva la prima parte in inglese e la seconda io in portoghese. Trovavo tutte le canzoni più strane , da quelle classiche ( Jobim, Vinicus , Chico , Bethana, Djavane ) alle traduzioni da altre lingue in portoghese ( Lately, Fragile, etc). Affinità artistica senza una spiegazione logica ma solo “di pelle” e di emozione.

Quali sono, quindi, le caratteristiche che ti hanno affascinato di più questa musica e soprattutto di questa cultura?

Semplicistico dire la Saudade, ma è cosi. Inspiegabilmente quel senso di malinconia e gioia di vivere ti si mette sotto la pelle e dentro la voce e non puoi più farne a meno. In ogni canzone che compongo o che interpreto cerco di trovare la pepita della Saudade, anche nella mia musica. Tanto che ho trasformato un classico della Canzone romana “ Nina si voi dormite” in un abbraccio vocale e musicale adattandola in  “Nina se voce dorme”, in portoghese, in duetto con Guinga.

Il fatto di suonare all’interno di un cartellone prettamente jazzistico è per te un’esperienza nuova? Cosa significa prendere parte ad una manifestazione del genere?

Non proprio nuova… Oggi il Jazz e’ molto più aperto e ne sono felice.  Mi sta capitando più volte poiché facendo un repertorio chiamato Cross, multilingua, la cosa è apprezzata e ben accolta. Sono reduce da Jazz a Carthage a Cartagine e da un festival Algerino di Jazz e l’accoglienza e’ stata bellissima. Sostituisco le improvvisazioni e i soli con una tessitura multilingue e musicale particolare. Anche questo e’ Jazz.

Per concludere ci vuoi raccontare cosa suonerete al Fara Music e che tipo di spettacolo potrà vedere il pubblico che parteciperà all’evento?

E no! Sennò che sorpresa è? Di certo tanta tanta saudade e contaminazione… E immancabile l’emozione e la purezza della buona musica. Grazie per avermi invitata! Un onore. T

 

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Fara Music Festival 2016: parte la decima edizione

Una rassegna speciale dove non mancheranno, spettacoli, gastronomia, artigianato e attività culturali di grande livello. Anche quest’anno l’estate della Sabina si tinge di Jazz con 14 concerti gratuiti che vedranno alternarsi musicisti del panorama internazionale ed artisti della scena nazionale. Dal 25 al 31 luglio, dunque, largo alla decima edizione del Fara Music che come tradizione avrà luogo nello splendido borgo medievale di Fara in Sabina.

I concerti proseguiranno ad agosto con la rassegna Farfa Voice Festival che, invece, si terrà presso il chiostro dell’Abbazia di Farfa dal 5 al 7 agosto e con Sabina Music Summer che prenderà piede dal 12 al 14 agosto nell’omonima location. Un palcoscenico quello di Fara in Sabina che vedrà alternarsi progetti italiani ed europei e che per tutta la durata del Festival diventerà capitale del jazz nel Lazio ospitando musicisti di grande livello e attività collaterali che vanno dall’artigianato, all’enogastronomia alla didattica.

La rassegna infatti comincerà il 25 luglio con il concerto degli Zadeno Trio, vincitori del “Premio Fara Music Jazz Live” nell’edizione 2015. Ad alternarsi sul palcoscenico principale del Festival ci sarà il trio capitanato da Roberto Gatto e completato da Dario Deidda & Sam Yahel, mentre per quanto riguarda i progetti internazionali largo al quartetto di Kadri Voorand, vocalist che nel 2016 ha vinto il premio come miglior jazzista di Estonia e che dopo aver realizzato l’album presso il Tube Recording Studio, ha ottenuto premio come miglior disco estone del 2016.

Tra gli altri musicisti di rilevanza internazionale che si esibiranno al Fara Music ci saranno anche Jonathan Kreisberg & Nelson Veras duo e il quartetto polacco Paweł Kaczmarczyk Audiofeeling trio & Mr Krime DeconstructiON. Sabato 30 a salire sul palcoscenico sarà invece il Duo composto dal chitarrista brasiliano Roberto Taufic, e dal clarinettista Gabriele Mirabassi. La formazione ospiterà una delle più belle voci del panorama nazionale, ovvero la cantante Tosca. Ultimo appuntamento del Fara Music Festival sarà il trio statunitense composto da Kelvin Sholar al pianoforte, Josh Ginsburg al contrabbasso e Marlon Browden alla batteria.

Di seguito riportiamo la programmazione delle tre rassegne che animeranno l'estate della Sabina.

 

PROGRAMMAZIONE ESTATE 2016

Fara Music Festival, 25/31 Luglio, X Edizione

Inizio concerti ore 21:30, ingresso Gratuito

Piazzale Roma, parco antistante la pineta di Fara in Sabina

25/07: Zadeno Trio

Claudio De Rosa (sax), Jacopo Zanette (drums), Alessio Bruno (contra)

26/07: Roberto Gatto Trio feat. Dario Deidda & Sam Yahel

Roberto Gatto (drums), Dario Deidda (bass), Sam Yahel (Piano)

27/07: Kadri Voorand Quartet

Kadri Voorand, (voce, piano), Virgo Sillamaa, (ct), Taavo Remmel , (contra), Atho Abner, (drums)

28/07: Jonathan Kreisberg & Nelson Veras

Jonathan Kreisberg (guit), Nelson Veras (classic guit)

29/07: Pawel Kaczmarczyk Audiofeeling trio & Mr Krime DeconstructiON

Pawel Kaczmarczyk (piano), Maciej Adamczak  (double bass), Dawid Fortuna (drums)

Mr.Krime (Wojciech Długosz) (electronics)

30/07: Roberto Taufic - Gabriele Mirabassi feat. Tosca

Roberto Taufic (chitarra classica), Gabriele Mirabassi (clarinetto), Tosca (Voce)

31/07:Kelvin Sholar - Josh Ginsburg - Marlon Browden Trio

Kelvin Sholar (piano), Josh Ginsburg (contrabbasso), Marlon Browden (batteria)

  

Farfa Voice Festival: IV Edizione

Inizio concerti ore 21:45, ingresso Gratuito

Chiostro dell’Abbazia di Farfa

05/08: Claudio Leone Trio feat. Lydia Lyon

Claudio Leone (Chitarra), Stefano Battaglia (contra), Francesco Merenda (batteria), Lydia Lyon (voce)

06/08: Filippo Cosentino Trio feat. Federica Gennai

Filippo Cosentino (chitarra), Lucrezio De Seta (Batteria), Giovanni Sanguineti (contrabbasso), Federica Gennai (Voce)

07/08: Slightly Out 5tet feat. Ramona Schino

Francesco Giustini (tromba e flicorno), Benedetto Burchini (sax tenore), Enrico Orlando (pianoforte), Nicola Ferri (contrabbasso) Andrea Croci (batteria), Ramona Schino (voce)

 

Sabina Music Summer: II Edizione

Inizio concerti ore 21:45, ingresso Gratuito

Chiostro dell’Abbazia di Farfa

12/08: Motus Trio

Emanuele Micacchi (pianoforte), Damiano De Santis (chitarra), Stefano Guercilena (contrabbasso).

13/08: Knup Trio

Fabrizio Boffi (pianoforte), Francesco de Palma (contrabbasso), Emanuele Tomasi (batteria).

14/08: Enrico Zanella Quartet

Enrico Zanella (chitarra), Giovanni Po (chitarra), Matteo Zucconi (contrabbasso), Adriano Pancaldi (sax)

 

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Anteprima Fara Music Festival: Salvatore Russo Gipsy Jazz Trio in concerto a Poggio Mirteto

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Un viaggio nella tradizione manouche, verso un passato ricco di suoni, colori e suggestioni dalle mille sfumature. Si presenta così Gipsy Jazz Trio, quarto progetto che porta la firma del chitarrista Salvatore Russo, dall’etichetta Emme Record Label. Il trio composto da Tony Miolla alla chitarra ritmica e Camillo Pace al contrabbasso sarà in concerto sabato 2 luglio presso Poggio Mirteto come anteprima del Fara Music Festival e all'interno della rassegna "Il Grande Cinema Italiano".

Una sinergia, dunque, tra due rassegne importanti ben radicate nel territorio della Sabina che nel corso del tempo hanno consolidato il proprio successo. Il trio capitanato dal talentuoso chitarrista tarantino porterà in scena quel linguaggio vicino allo swing tipico del Manouche che permetterà di utilizzare alla perfezione il fraseggio chitarristico e l’abilità nell’improvvisazione.

Il disco, composto da 15 tracks, comprende 6 composizioni originali che portano la firma di Salvatore Russo, brani della tradizione manouche e alcuni grandi successi degli anni ’40. Tra le composizioni originali del noto chitarrista italiano spicca senza dubbio Azul, brano in cui escono fuori in maniera dirompente i ritmi della tradizione gypsy andalusa, colori questi apportati dalla chitarra ritmica suonata dall’unico ospite musicale del cd, il chitarrista flamenco Ivan Romanazzi che nel brano suona in aggiunta al trio.

Più melodioso, invece, l’approccio chitarristico nel brano Tarantodove la chitarra acustica manouche si fonde con la tradizione della chitarra Jazz tradizionale che senza dubbio fa parte del variegato bagaglio culturale di Salvatore Russo. Tra gli altri brani originali composti dall’estro del musicista pugliese anche Wegenpicks valse, Swinging with Sal, Out of Focus e Blues Junior.

C’è tempo, però, anche per un tuffo nel jazz più tradizionale con alcune rivisitazioni di celebri successi dell’epoca swing: tra questi Lady Be Good, brano diventato famoso perché colonna sonora dell’omonimo film del 1941, che riporta con la mente all’epoca del vinile, del bianco e nero, quando lo swing era senza dubbio la musica più ascoltata dal grande pubblico.

A questi aggiungiamo anche altri brani come Embaraceble You, scritto da George Gershwin, o come Misty, scritto da Erroll Garner, resi famosi entrambi dall’incredibile voce di Ella Fitgerard. Grazie all’estro di Salvatore Russo, che ha arrangiato questi grandi successi con una nuova chiave di lettura, questi brani acquistano una nuova luce e si colorano di manouche. E in un contesto del genere non poteva mancare un omaggio al grande Django Reinhard, con Django Tiger, brano che non a caso apre il lavoro a rappresentare la congiunzione tra un passato ricco di storia, musica e colori e un presente ancora legato a delle tradizioni intramontabili.

Sabato 2 Luglio, alle 21.00 Italia-Germania
A seguire. Salvatore Russo Gypsy Jazz Trio in Concerto.
All'aperto, nel bellissimo Parco S. Paolo di Poggio Mirteto, in occasione dell'Anteprima del Fara Music Festival all'interno della Rassegna "Il Grande Cinema Italiano".
INGRESSO GRATUITO!!!

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Sabina Music Summer: il grande jazz prosegue ad agosto

Il grande Jazz continua dopo il Fara Music Festival con la I Edizione del Sabina Music Summer che si terrà presso il Chiostro dell’Abbazia di Farfa dall’8 al 14 Agosto. Il meglio del Jazz internazionale all’interno dello splendido Cortile dell’Abbazia di Farfa, a soli 40 minuti da Roma.

A partire dall’8 e 9 agosto con due Star del Jazz come Roy Hargrove e Roberta Gambarini, fino al 14 Agosto quando si alterneranno 5 progetti originali prodotti dalla Emme Record Label, ovvero Alberto Dipace Trio, Alessandro Deledda Trio, Mynah, Andrea Garibaldi Trio, Giovanni Benvenuti Trio. Sarà possibile acquistare l’abbonamento ai 7 concerti del Sabina Music Summer dall’8 al 14 Agosto a soli 30€. E la Sabina si tinge sempre più di Jazz…

 

Sabina Music Summer, dall’8 al 14 Agosto, 
Chiostro dell’Abbazia di Farfa
www.sabinamusicsummer.it

Tutti i posti sono a sedere non numerati.

 

I CONCERTI:

Sabato 8 Agosto: Roy Hargrove Quintet, ore 21.30, €18.00

Roy Hargrove (Tromba), Justin Robinson (Sax alto e flauto), Sullivan Fortner (piano), Ameen Saleem (contrabbasso), Quincy Phillips (batteria)

 

Domenica 9 Agosto: Roberta Gambarini Quintet, ore 21.30, €15,00

Roberta Gambarini (voce), Justin Robinson (Sax alto e flauto), Sullivan Fortner (piano), Ameen Saleem (contrabbasso), Quincy Phillips (batteria)

 

Lunedì 10 Agosto: Alberto Dipace Trio (€2,00)

Alberto Di Pace (piano), Stefano Senni (contrabbasso), Ferdinando Faraò (batteria)

 

Martedì 11 Agosto: Alessandro Deledda Trio (€2,00)

Alessandro Deledda (piano), Ares Tavolazzi (contrabbasso), Ferdinando Faraò (batteria)

 

Mercoledì 12 Agosto: Mynah (€2,00)

Gabriele Di Franco (chitarra), Federico Pecoraro (basso), Antonio De Donno (batteria)

 

Giovedì 13 Agosto: Andrea Garibaldi Trio (€2,00)

Andrea Garibaldi (piano), Fabio Di Tanno (contrabbasso), Vladimiro Carboni (batteria)

 

Venerdì 14 Agosto: Giovanni Benvenuti Trio (€2,00)

Giovanni Benvenuti (sax), Andrea Grillini (batteria), Francesco Pierotti (contrabbasso)

 

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A fine luglio torna il Fara Music Festival: 8 concerti d'eccezione

Nove anni di concerti all’aperto nelle splendidi cornici offerte dal borgo medioevale di Fara in Sabina,  centinaia di studenti provenienti dal resto del Mondo, artisti internazionali coinvolti nelle Summer School come docenti e sul palco principale del Festival come concertisti. Il Premio Internazionale Fara Music Jazz Live con alcuni tra i talenti più interessanti del panorama europeo…

Tutto questo è il Fara Music Festival, già patrocinato dalla Commissione italiana per L’Unesco nel 2012 “per l’Alto valore dell’iniziativa”, considerato una delle realtà musicali più interessanti del panorama internazionale, immersa in una realtà unica come quella del Centro storico di Fara Sabina, a soli 40 minuti dal centro di Roma.

Frequentando il Fara Music Festival chi ha il piacere di conoscerci sa già che oltre ad ascoltare concerti tassativamente gratuiti durante l’intera settimana potrà gustare deliziosi sapori negli spazi enogastronomici all’interno del Fara Music Village, visitare le mostre fotografiche che ogni anno vengono proposte ai visitatori del Festival e acquistare prodotti artigianali provenienti da artisti e artigiani provenienti da tutta Italia.

Non ci resta che aspettare Lunedì 27 Luglio 2015, giornata in cui inizieranno i seminari del Fara Music Summer School, e i concerti del Fara Music Festival, preceduti dai finalisti del Premio Fara Music Jazz Live a partire dalle 21.30…

La IX edizione del Fara Music Festival proporrà anche quest’anno un programma di concerti ricco e pieno di progetti innovativi. Da una parte la giusta attenzione al Jazz nazionale Francesco Mascio Sarasvātrio, Fuel Quartet e No Trio For Cats, dall’altra l’internazionalità di proposte quali Shai Maestro TrioGilad Hekselman, Colin Stranahan, Petros Klampanis TRIO, Rotem Sivan Trio,  Kevin Hays/Gilad Hekselman Duo, Rene Lacko & DownTown.

8 Concerti totalmente gratuiti com’è nella tradizione del Fara Music Festival, in cui il pubblico potrà assistere in ogni serata ad un doppio set. In apertura i finalisti del Premio Fara Music Jazz Live e nella seconda parte della serata la Band di cartellone.

Questi gli 8 concerti:

 

Domenica 26 Luglio: Rene Lacko & DownTown.

La IX edizione del Fara Music Festival affida la sua prima serata ad una star della scena Blues slovacca, il chitarrista elettrico Renè Lacko. Premiato nel 1996 in North Carolina in un contest organizzato dalla famiglia di Jimy Hendrix come miglior chitarrista Blues europeo, Renè Lacko si esibirà con la sua storica band “DownTown” in un concerto in cui brani originali e classici del Blues americano si alterneranno in uno spettacolo ricco di energia e groove.

Rene Lacko (chitarra), Milan Golha (basso), Peter Goruša (batteria).

 

Lunedì 27 Luglio: Francesco Mascio Sarasvātrio feat. Francesco Fratini

La musica è un viaggio continuo e ciclico di mente cuore ed anima. Ed è con questo intento che Francesco Mascio ha composto negli anni i brani contenuti nell’Album “Ganga’s Spirit”. Musiche originali che portano l’ascoltatore in un viaggio che partendo da New York approda in Egitto e arriva fino in India passando dalla calura del deserto del Thar, per poi rinfrescarsi sulle rive del Gange, circondati dagli odori tipici delle spezie come il curry, vivendo esperienze curiose e appassionanti come assistere alla fuga di un Elefante o ai “giochi” intriganti dei fachiri e fagocitati da musiche ipnotiche ispirate da grandi maestri come Ravi Shankar; sensazioni talmente coinvolgenti  che inducono  fantasie erotiche persino in cucina…

Francesco Mascio (chitarra), Francesco Desiato (flauto), Stefano Costanzo (batteria), Francesco Fratini (tromba)

 

Martedì 28 Luglio: Shai Maestro Trio

Shai Maestro, nato in Israele il 5 febbraio 1987, fa parte del nuovo circuito di jazzisti israeliani che stanno scrivendo una nuova pagina del jazz newyorkese e non solo.

Nel 2012 l’Album d’esordio dello Shai Maestro Trio ha rappresentato uno dei debutti discografici più sbalorditivi dell’ultimo decennio. Un progetto in cui il piano di Shai Maestro e la ritmica di Roeder e Ravitz fondono in termini sublimi impronta classica, elementi di jazz, sonorità folk mediorientali ed est europee.

Shai Maestro (piano), Jorge Roeder (contrabbasso), Ziv Ravitz (batteria)

 

Mercoledì 29 Luglio: Gilad Hekselman, Colin Stranahan, Petros Klampanis TRIO

Gilad Hekselman, “israeliano”, considerato come uno dei chitarristi tra i più rinomati della scena newyorchese, Colin Stranahan, “statunitense”, batterista innovativo con una sorprendente intuizione del ritmo, e Petros Klampanis, “greco”, contrabbassista con le sue influenze balcaniche e orientali. Una formazione variegata ed internazionale, un progetto originale e estremamente fruibile, un Trio da non perdere vista l’alto valore della formazione.

Gilad Hekselman (chitarra), Colin Stranahan (batteria), Petros Klampanis (contrabbasso)

 

Giovedì 30 Luglio: Kevin Hays/Gilad Hekselman Duo

Kevin Hays al pianoforte e Gilad Hekselman, bastano davvero due soli ingredienti per fare un grande piatto. Una produzione originale del Fara Music Festival con Kevin Hays, tra i pianisti più considerati nella scena internazionale, presente su decine di registrazioni con molteplici e svariati artisti jazz di fama mondiale, ha collezionato oltre dieci CD come leader, tre su Blue Note Records. Insieme a lui Gilad Hekselman, ovvero, il chitarrista che “con un tono di chitarra calda e pulita, senso del tempo, tecnica, sofisticatezza di melodia e accordi,  è ormai  ai livelli più alti del suo strumento.” (Ben Ratliff, New York Times)

Kevin Hays (piano), Gilad Hekselman (chitarra)

 

Venerdì 31 Luglio: Fuel Quartet

Sax tenore, trombone, contrabbasso, batteria: armonie generate da linee melodiche che intersecate creano sonorità dirette e imprevedibili. Il Fuel Quartet è uno dei tre gruppi selezionati da una giuria presieduta da Franco D’Andrea, in collaborazione con l’Associazione Musicisti di Jazz Midj, nell’ambito del progetto “We Insist” per la promozione dei giovani talenti.

La casualità vuole che la band abbia realizzato il suo ultimo lavoro discografico proprio al Tube Recording Studio di Fara in Sabina.

Fabio Tuminelli (contrabbasso), Giovanni Benvenuti (sax tenore), Federico Pierantoni (trombone), Andrea Grillini (batteria)

 

Sabato 1 Agosto: Rotem Sivan Trio

“Rotem Sivan ha una confidenza naturale e un controllo assoluto del proprio strumento. Non si risparmia. Suona molte note, ma con una calma che nessun altro, con una tale formazione e musicalità, tenderebbe ad avere.  Queste caratteristiche lo rendono uno dei chitarristi emergenti più interessanti a livello internazionale.” (Ben Ratliff,  NY Times).

In assoluto una delle formazioni più attive della scena jazz newyorkese, Rotem Sivan Trio è tra i progetti più presenti nella programmazione dei jazz club della Grande Mela come il Birdland, The Bar next Door, lo Smalls, il Fat Cat, Le Poisson Rouge e molti altri.

Rotem Sivan (chitarra), Colin Stranahan (batteria), Josh Ginsburg (contrabbasso)

 

Domenica 2 Agosto: No Trio for Cats

Il Trio romano dei No Trio For Cats dopo essersi aggiudicato il “Premio Fara Music Jazz Live 2014” presenterà in anteprima assoluta il loro Album d’esordio “The Chicken in Love” prodotto dal Fara Music Festival e dalla Emme Record Label.

Quello che emerge ascoltando la formazione dal vivo è in assoluto l’idea di sintesi intesa non come somma di tre individualità, ma come fusione di sinergie che potenziano e valorizzano il gruppo. Un live e un Album fresco, pieno di energia e ricco di talento.

Andrea Saffirio (Piano), Matteo Bultrini (Batteria), Francesco Criscuoli (Contrabbasso)

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Il Fara Music Festival riparte e sbarca in America

“La V edizione del Fara Music Festival rappresenta la consacrazione internazionale di un appuntamento che nel corso degli anni è divenuto tra i più attesi dell’estate musicale italiana”. Questa è la motivazione che ha spinto il Jazz al Lincoln Center (tempio mondiale del jazz), l’Istituto italiano di Cultura di New York e la Twins Music Corporation  a scegliere il Fara Music per rappresentare l’Italia nei prossimi festeggiamenti del Columbus Day. Fara Music, infatti sarà tra i protagonisti dell’ “Italian Jazz Days”, una settimana di concerti conferenze, dibattiti, momenti di riflessione in varie istituzioni del jazz newyorkese.

Il festival tornerà a Fara Sabina dal 18 al 24 luglio. Più di 40 concerti con i più grandi jazzisti a livello internazionale, 400.000 visite sul sito ufficiale (www.faramusic.it), più di 16.000 musicisti iscritti ai blog della manifestazione (www.myspace.com/faramusic e http://www.facebook.com/), 40.000 spettatori nel corso delle 4 edizioni, un doppio CD live contenente i migliori brani del 2008 in vendita per RAITRADE in tutti i negozi di dischi in Italia, il Premio Fara Music Jazz Live, concorso aperto ai giovanissimi talenti europei del jazz, alla sua prima edizione nel 2009. Il Festival nelle prime quattro edizioni, oltre ad ospitare alcuni tra i più grandi jazzisti a livello internazionale come gli Yellowjackets, Tuck & Patti, Enrico Rava, Danilo Rea, Stochelo Rosenberg, George Garzone, Rick Margitza, Rosario Giuliani, Maria Pia De Vito, Roberto Gatto, Gegè Telesforo, Ivan Segreto, Fabrizio Bosso, Maurizio Giammarco, Bob Gullotti, Michael Rosen, Blue Noise, Salvatore Russo, ha accolto oltre 450 studenti di musica provenienti da tutta Italia, che hanno avuto la possibilità di studiare con artisti del calibro di Maria Pia de Vito, Fabio Zeppetella, Umberto Fiorentino, Dario Deidda, Ares Tavolazzi, Fabrizio Sferra, Ellade Bandini, John Arnold, Cinzia Spata, Ramberto Ciammarughi, Greg Burk, Susanna Stivali, Andrea Rodini, Elsa Baldini, Raffaella Misiti.

Per consultare il calendario della manifestazione cliccate qui.

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