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Dreams in a Spiral, il nuovo singolo di Sergio Casabianca dal carattere notturno e onirico

Pubblicato dall’etichetta TRP Music Dreams in a Spiral è il nuovo singolo di Sergio Casabianca che anticipa nuovo album intitolato “De Visu” previsto per il 1° settembre 2023. Un brano dal carattere notturno e onirico. Ecco il racconto di Sergio Casabianca!

Per cominciare l'intervista parliamo subito di questo singolo dal carattere notturno e onirico: ti va di descriverlo brevemente ai lettori di Jazz Agenda?

Dreams in a Spiral è un brano nato quasi casualmente, come diversi altri brani di mia composizione. Il carattere onirico e notturno scaturisce sicuramente da due fattori, uno ambientale ed uno più semplicemente tecnico: la notte, il silenzio e la penombra da un lato; la ripetizione di una cellula melodica semplice, quasi ad essere una sorta di mantra, dall’altro.

Non a caso, il titolo cerca di comunicare questa immagine di sogni, più o meno comprensibili, che roteano in una spirale lenta nella penombra. E’ questa l’immagine del brano nella mia testa.

La verità è che cercavo una sorta di costante trasformazione melodica che potesse arrivare una risoluzione, pur tuttavia attraversando numerose zone di chiaro-scuro. L’armonia usata per esprimere tutto ciò, e la forma abbastanza semplice del brano, sono la conseguenza di queste mie necessità artistiche in quel momento. Il tema è stato scritto ed armonizzato in poco tempo. Poi sono andato a dormire, finalmente!

Visto che a settembre uscirà anche il disco vuoi darci anche qualche anticipazione a riguardo?

Sicuramente il singolo rappresenta una parte importante delle sonorità contenute nel disco, ma non mancheranno momenti musicali diametralmente opposti. Per questa produzione discografica non ho voluto escludere a priori alcune idee in termini di mood e sound. E’ come se ci fossero 2 o 3 personalità artistiche e compositive che coesistono fondendosi in un sola. In fondo, tutti noi sappiamo sia essere seri e concentrati quanto vivaci, scherzosi e talvolta sopra le righe.

Parlaci anche del percorso che ha portato alla nascita di questo singolo e in seguito del disco...

Il processo che mi ha portato a poter registrare questo disco è sicuramente stato lungo. Nell’album ci saranno brani composti anche 6-7 anni fa ed altri, invece, composti negli ultimi mesi.Questo indica sicuramente la necessità di affinare idee, sound, linguaggio e controllo sugli stessi brani nel corso del tempo. Senza dubbio ho voluto mettere a nudo il sound della chitarra jazz nel trio. Questo è sicuramente uno dei miei principali obiettivi: usare la chitarra come strumento in grado di raccontare, costruire, connettere, ovviamente in sinergia con altri strumenti.

Negli anni ho avuto la fortuna di collaborare con diversi musicisti organizzando il materiale compositivo e suonando in giro con il mio trio. La formazione con Peppe Tringali e Riccardo Grosso rappresenta il punto di snodo per lo sviluppo di questo sound. E’ ovviamente stato fondamentale l’incontro con Riccardo Samperi e lo staff di TRP, per consolidare e dare realtà a questa idea progettuale.

Le atmosfere di Dreams in a Spiral sono minimali e rarefatte: quanto è stata importante per te anche la ricerca dei suoni giusti in questo progetto?

Per anni ho suonato jazz, e non solo, con strumenti diversi per cercare di trovare un sound che mi potesse soddisfare in termini comunicativi. Tra  2018 e 2020 mi sono esibito diverse volte col mio trio utilizzando una Fender Stratocaster, chitarra che amo. E non è detto che sia una strada da escludere nel futuro: lo stanno facendo in tanti, infatti.

Tuttavia, la voglia di avere un suono più acustico e caldo mi hanno riportato a scegliere per una archtop. In questo disco ho usato una Peerless Monarch. Anche l’effettistica, non usata in modo massiccio, ha per me il suo peso. Non sono un chitarrista che ama ballare il tip-tap tra i pedali ma alcune volte ho il piacere di esprimere alcuni momenti con l’uso di Delay, Wah, Octaver o altro. E’ chiaro come nel sound di un guitar trio, il suono dello strumento principale abbia un ruolo importante, ma ancora di più lo è ciò che esprime il sound generale e l’interplay.

Su alcuni brani, in fase di arrangiamento, sono state fatte le più svariate prove in termini ritmici, timbrici e stilistici grazie all’aiuto degli altri musicisti. La progressione armonica dei brani, invece, è rimasta praticamente quasi del tutto invariata dal momento della scrittura a quello della realizzazione.

Se parliamo dei tuoi riferimenti musicali cosa ti viene in mente? Ci sono degli artisti, noti o anche meno noti, che per te sono stati davvero importanti?

Il mio background musicale non è totalmente settoriale. Sin da bambino ho avuto la fortuna di apprezzare il Pop mondiale, sfociando naturalmente in un adolescenza più Rock. L’ascolto di Jazz e Classica hanno poi dato una sguardo di rispetto e meraviglia verso tutto ciò che possieda una dignità artistica che sia piccola o immensa. Nonostante io possa sembrare a tratti schizzinoso in termini di gusto, non amo davvero porre confini ai generi musicali.

Di sicuro la chitarra jazz oggi è decisamente in espansione grazie alla presenza, negli ultimi 20 anni, di chitarristi come Kurt Rosenwinkel, Jesse Van Ruller, Peter Bernstein prima,  e poi Gilad Hekselman, Lage Lund, Mike Moreno, Yotam Silberstein, Rotem Sivan, Romain Pilon , Julian Lage e tanti altri. Chissà quanti altri ne dimentico. Impossibile escludere Metheny o Scofield o Wes o Jim Hall dalla libreria degli ascolti.

Ma non è da sottovalutare come io possa essere stato direttamente  o indirettamente influenzato da Stevie Wonder, Jimi Hendrix, Beatles come da Beethoven, Bach o  Ravel, o ancora da Billy Strayhorn, Horace Silver, Cole Porter, Bille Evans, Coltrane, Shorter,  Joe Henderson e Charlie Parker.

Oltre a questo nuovo disco hai già altri progetti in cantiere?

Decisamente sì. Sicuramente continuerò la mia attività didattica e divulgativa su Guitarprof.com, oggi uno dei maggiori blog chitarristi in Italia. Dal punto di vista artistico ci sono tante idee. La necessità di portare avanti il mio sound in trio - e non solo - si fa sentire nella mia testa e nel mio cuore. Vedremo cosa succederà nel 2024. Intanto però, mi godrò l’uscita di De Visu in modo da poter convivere la mia musica con chi l’ascolta.

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Dreams in a Spiral: il nuovo singolo di Sergio Casabianca - TRP Music

  • Pubblicato in Pagina News

Da venerdì 5 maggio 2023 sarà disponibile in radio e su tutte le piattaforme di streaming “Dreams in a Spiral”, il nuovo singolo di Sergio Casabianca in uscita per l’etichetta TRP Music che anticipa nuovo album intitolato “De Visu” in uscita il 1° settembre 2023.

Dreams In A Spiral è un brano dal carattere notturno ed onirico. La visione è vaga ed incerta e l’idea prende forma dall’immagine dei pensieri che, nella notte, ruotano in una sorta di spirale sfocata e tenue sul soffitto, seguendo languidamente il fluire della musica. Il leitmotiv si ripete e si avvolge su sé stesso quasi ad esprimere ora pazienza e concentrazione, ora necessità di riposo e quiete. Dreams In A Spiral è come il suono della penombra, in una stanza della mente, con la consapevolezza che le idee più valide della notte ci seguiranno e si consolideranno anche dopo il sorgere del sole e durante il giorno.

La vita di un musicista è fatta di idee, sogni, riflessioni e voglia di realizzazione – spiega Sergio Casabianca - Dreams In a Spiral è per me la descrizione di un momento di vita realmente vissuto, durante il quale la mia chitarra è riuscita ad essere il tramite per configurare ed esternare questi elementi.”

Il video, realizzato da Claudio Allia, nasce e si evolve nel suo percorso onirico, attraverso una serie di fadings e metamorfosi di immagini astratte che si muovono a tempo con le sequenze ritmiche e melodiche del brano, una ricercata alternanza di patterns immaginifici con riprese video dei musicisti in studio durante il lavoro di registrazione.

Biografia: Sergio Casabianca, chitarrista, compositore e didatta, nasce a Catania nel 1990.  Musicista poliedrico, passa attraverso vari generi musicali sino ad approdare all’amore per la musica jazz. Diplomato in Chitarra Jazz presso l’Istituto “Bellini” di Catania nel 2015, studia per un anno al Conservatorio “Benedetto Marcello” di Venezia e conseguire poi il Diploma di Biennio Specialistico in Chitarra Jazz presso il Conservatorio “Alessandro Scarlatti” di Palermo con una tesi compositiva (concerto in 5 movimenti) per chitarra elettrica ed orchestra jazz dal titolo “Making Love To Universe” con il massimo dei voti e la menzione d’onore. Ha partecipato come finalista a prestigiosi concorsi nazionali ed internazionali come il “Premio Internazionale Massimo Urbani” ed il “Baku Jazz Festival”.

Nel 2017 ha prodotto “Out of Cage”, il suo primo lavoro da leader, incentrato sulla rielaborazione personale della musica di Charlie Parker. È stato ospite di festival nazionali ed internazionali come Catania Jazz Marathon, Jazz at Library e Battiati Jazz Festival, Aretusa Jazz Fest, Zafferana Jazz Festival (in cartellone insieme a Matteo Mancuso e Kurt Rosenwinkel), ISMEZ 2018 in varie location italiane con ultima tappa alla Casa del Jazz di Roma.

Ha collaborato, in ambito jazz e pop con musicisti e progetti del calibro di Francesco Cusa, Giuseppe Urso, Carlo Cattano, Paolo Sorge, Archinuè, JoM, HJO Jazz Orchestra. Ha avuto la fortuna di studiare con insegnanti come Luca Galeano, Paolo Sorge, Salvatore Bonafede, Alessio Menconi, Giuseppe Vasapolli, Giuseppe Urso, Vito Giordano, Arrigo Cappelletti, Andrea Massaria, Orazio Maugeri.

Ha partecipato a seminari e masterclass tenuti da Kurt Rosenwinkel, Dave Blamires, Seamus Blake, Alex Sipiagin, Aaron Goldberg, Lage Lund, Charlie Hunter, Stanley Jordan, Chico Pineiro. Dal 2020 scrive su Guitar Prof, uno dei più importanti blog italiani in ambito chitarristico, trattando argomenti di tecnica, improvvisazione, armonia applicata e storia della chitarra jazz.  È stato Artist- Exhibitor della Wambooka presso il NAMM 2020 a Los Angeles. Nel 2023 produce il suo disco De Visu (TRP Music), da considerare come disco d’esordio nel mondo della discografia jazz odierna. È attivo come didatta in vari centri della Sicilia orientale.

 

Facebook: https://www.instagram.com/sergiocasabiancamusic/

Instagram: https://www.instagram.com/sergiocasabiancamusic/

 

Presave

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