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Antonella Vitale: saggiamente Random – una recensione

Le note molleggiano acustiche e rigorosamente pulite, voce corposa e plasmabile, suoni che sanno diventare spazio. Il disco di cui vogliamo scrivere questa settimana è  “Random” diAntonella Vitale (prodotto dall’etichettaNewMediaPro), artista caleidoscopica ed interprete poliedrica che ha insegnato, tra le altre cose, canto jazz presso il New Mississipi Jazz School e all’Università della Musica di Roma e che si ripropone come voce femminile dai toni accattivanti ripercorrendo in questa sua nuova avventura vecchi classici italiani in chiave inedita.
Interessante già la scelta del titolo Random, un’apparente scelta casuale nel “calderone” cantautoriale del Bel Paese di brani ironici, significativi e leggeri con una verve interpretativa sorprendente: da Scrivimi di Buonocore, passando attraverso le passionali e indimenticabili Anima e Voglio di Più di Pino Daniele, arrivando all’originale riproposizione di Tienimi Dentro Te di Concato.

Uno sguardo d’insieme al disco: la voce della Vitale si affianca al pianoforte dell’emergente e promettenteDomenico Sanna, al contrabbasso di Francesco Puglisi e alla batteria di Alessandro Marzi. Un quartetto ben fornito a cui si sono uniti, ora in un brano, ora in un altro le delicate chitarre di Enrico Bracco e di Roberto Genovesi, la tromba di Aldo Bassi e l’ indimenticabile ritmica delle percussioni di Bruno Marcozzi. Una voce duttile, così è stata definita quella della Vitale che nel disco modella la sua timbrica su ogni brano in modo diverso plasmandosi sul senso di ognuno di essi. Un’ artista matura dal punto di vista tecnico e decisamente creativa, ‘colorata’ potremmo dire noi.

“Un disco nato in stanze vive” sostiene il fonico Stefano Isola che ha curato l’intero lavoro. Compagno nella vita e ‘terapeuta’ del suono come lo definisce la stessa Vitale, ha inseguito e ottenuto con la sua esperienza un suono davvero originale in maniera originale, elaborato in studio, ma con tecniche di ripresa che mantengono lo spirito della performance live. Le sovraincisioni di voci, di percussioni, di doppie chitarre non turbano affatto la naturale organicità dell’insieme che rimane la tendenza alla base dell’idea che sottende il disco. Tra i nomi che l’hanno accompagnata ricordiamo: Nicola Stilo, Fabrizio Bosso, Andrea Beneventano che si alterna al pianoforte di Sanna nel disco e Jerry Popolo, solo per menzionare qualcuno. Da ricordare anche la formazione in duo “Jazz in Tandem” a fianco del chitarrista e arrangiatore Andrea Memeo.

La Vitale costituisce un modello di riferimento negli ambienti jazzistici più vissuti e inossidabili portando sul palco e nel pubblico un’intramontabile piacevolezza dell’ascolto. La ringraziamo per il suo impegno, imprescindibile punto di partenza, la elogiamo meritatamente per la competenza vocalica raffinatamente e sapientemente gestita, la sosteniamo empaticamente nella sua ricerca di una dimensione musicale leggera attraverso elaborazioni sonore e armoniche sempre nuove ed eccellenti.

Veronica Paniccia

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