Jazz Agenda

Lino Patruno Jazz Show al Cotton Club: concerto dedicato A Carlo Loffredo

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Sabato 19 gennaio torna al Cotton Club la storia del Dixieland, raccontata dal Lino Patruno Jazz Show, ripercorrendo le musiche tradizionali. La Band da decenni è attiva nel rappresentare il Jazz di Chicago e New York dagli anni'20 agli anni '60, fedele allo stile degli All Stars di Eddie Condon. Le esperienze di Lino Patruno vanno da quelle jazzistiche in concerto, in sala di registrazione, in TV a quelle di attore di cabaret, di teatro e di cinema; da leader di jazz band alla composizione di musiche da film e per il teatro; dal ruolo di sceneggiatore a quello di produttore cinematografico; da organizzatore di festival del jazz a presentatore e regista televisivo.

Le esperienze di Lino Patruno vanno da quelle jazzistiche in concerto, in sala di registrazione, in TV a quelle di attore di cabaret, di teatro e di cinema; da leader di jazz band alla composizione di musiche da film e per il teatro; dal ruolo di sceneggiatore a quello di produttore cinematografico; da organizzatore di festival del jazz a presentatore e regista televisivo. Lino Patruno è nato a Crotone nel 1935 e iniziò la sua carriera nel 1954 nelle prime jazz band che agivano a Milano negli anni ’50 (la Riverside Jazz Band e la Milan College Jazz Society). Negli anni ’60 assieme a Roberto Brivio. Gianni Magni e Nanni Svampa costituisce “Il Teatrino Dei Gufi”, primo esempio di cabaret italiano ispirato a quello francese che si scioglie nel 1970. In seguito, nei primi anni ’70, assieme a Nanni Svampa e Franca Mazzola, continuò l’attività teatrale e cabarettistica realizzando inoltre per la RAI alcune serie televisive di grande successo fra le quali ricordiamo “Portobello” che lo rende popolare.

Ha suonato e inciso dischi con alcuni dei grandi maestri della storia del jazz (Albert Nicholas, Joe Venuti, Bill Coleman, Wingy Manone, Bud Freeman, Teddy Wilson, Peanuts Hucko, Bob Haggart, Dick Cary, Jimmy McPartland, Eddie Miller, Yank Lawson, Billy Butterfield, Bob Wilber, Spiegle Willcox, Dick Wellstood, Tony Scott, Bucky Pizzarelli, Wild Bill Davison, Kenny Davern, Barney Bigard, Pee Wee Erwin…). Con Pupi Avati ha scritto la sceneggiatura del film “Bix” che ha rappresentato l’Italia al Festival di Cannes nel 1991, curandone anche la colonna sonora assieme a Bob Wilber.

Fra i festival internazionali a cui Patruno ha preso parte ricordiamo quello di Sanremo nel 1963, quello di Nizza nel 1976 e ’77, quello di Breda (Olanda) nel 1978, quello di Pompei, di Palermo, di Lugano, di Lucerna, di Berna, di Sargans, di Dusseldorf, di Varadero (Cuba), tutti negli anni ’80; quello di Davenport (Iowa - USA), quello di Libertyville (Chicago) negli anni ‘90, quelli di Ascona (1998/ 2003). Lino Patruno vive a Roma dove si occupa anche di cinema; inoltre è membro della Giuria del David di Donatello. Tra i film a cui ha preso parte ricordiamo “Amarcord” di Federico Fellini e “Mussolini, ultimo atto” di Carlo Lizzani; tra le colonne sonore da lui firmate “Guerra di spie” di Duccio Tessari e “Prova di memoria” di Marcello Aliprandi con Franco Nero, di cui è stato anche produttore; fra le colonne sonore per il teatro: “Ti amo Maria” con Carlo Delle Piane (più tardi anche film), “Disposto a tutto” con Maurizio Micheli e “Crimini del cuore” per la regia di Nanni Loy.

Cotton Club
Via Bellinzona 2
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Info e prenotazioni
+390685352527
+393490709468

 

Inizio concerto ore 22:00
Ingresso 10 euro

Line-up

Lino Patruno, Banjo

Gianluca Galvani, Cornetta

Carlo Ficini, Trombone

Silvia Manco, Voce/Piano

Giulio Scarpato, Contrabbasso

Riccardo Colasante, Batteria

Clive Riche, Voce

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Lino Patruno Jazz Show al Cotton Club di Roma

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Venerdì 16 marzo Al Cotton Club la storia del Dixieland viene raccontata dal Lino Patruno Jazz Show ripercorrendo le musiche tradizionali. La Band da decenni è attiva nel rappresentare il Jazz di Chicago e New York dagli anni'20 agli anni '60, fedele allo stile degli All Stars di Eddie Condon. Le esperienze di Lino Patruno vanno da quelle jazzistiche in concerto, in sala di registrazione, in TV a quelle di attore di cabaret, di teatro e di cinema; da leader di jazz band alla composizione di musiche da film e per il teatro; dal ruolo di sceneggiatore a quello di produttore cinematografico; da organizzatore di festival del jazz a presentatore e regista televisivo. Al Cotton Club la storia del Dixieland viene raccontata dal Lino Patruno Jazz Show ripercorrendo le musiche tradizionali e riportandoci alla New Orleans dell'inizio del XX secolo.
 
LINO PATRUNO Le esperienze di Lino Patruno vanno da quelle jazzistiche in concerto, in sala di registrazione, in TV a quelle di attore di cabaret, di teatro e di cinema; da leader di jazz band alla composizione di musiche da film e per il teatro; dal ruolo di sceneggiatore a quello di produttore cinematografico; da organizzatore di festival del jazz a presentatore e regista televisivo. Lino Patruno è nato a Crotone nel 1935 e iniziò la sua carriera nel 1954 nelle prime jazz band che agivano a Milano negli anni ’50 ( la Riverside Jazz Band e la Milan College Jazz Society ). Negli anni ’60 assieme a Roberto Brivio. Gianni Magni e Nanni Svampa costituisce “ Il Teatrino Dei Gufi”, primo esempio di cabaret italiano ispirato a quello francese che si scioglie nel 1970.
 
In seguito, nei primi anni ’70, assieme a Nanni Svampa e Franca Mazzola, continuò l’attività teatrale e cabarettistica realizzando inoltre per la RAI alcune serie televisive di grande successo fra le quali ricordiamo “Portobello” che lo rende popolare. Ha suonato e inciso dischi con alcuni dei grandi maestri della storia del jazz (Albert Nicholas, Joe Venuti, Bill Coleman, Wingy Manone, Bud Freeman, Teddy Wilson, Peanuts Hucko, Bob Haggart, Dick Cary, Jimmy McPartland, Eddie Miller, Yank Lawson, Billy Butterfield, Bob Wilber, Spiegle Willcox, Dick Wellstood, Tony Scott, Bucky Pizzarelli, Wild Bill Davison, Kenny Davern, Barney Bigard, Pee Wee Erwin…) Con Pupi Avati ha scritto la sceneggiatura del film “Bix” che ha rappresentato l’Italia al Festival di Cannes nel 1991, curandone anche la colonna sonora assieme a Bob Wilber. Fra i festival internazionali a cui Patruno ha preso parte ricordiamo quello di Sanremo nel 1963, quello di Nizza nel 1976 e ’77, quello di Breda (Olanda) nel 1978, quello di Pompei, di Palermo, di Lugano, di Lucerna, di Berna, di Sargans, di Dusseldorf, di Varadero (Cuba), tutti negli anni ’80; quello di Davenport (Iowa - USA), quello di Libertyville (Chicago) negli anni ‘90, quelli di Ascona (1998/ 2003).
 
Lino Patruno vive a Roma dove si occupa anche di cinema; inoltre è membro della Giuria del David di Donatello. Tra i film a cui ha preso parte ricordiamo “Amarcord” di Federico Fellini e “Mussolini, ultimo atto” di Carlo Lizzani; tra le colonne sonore da lui firmate “Guerra di spie” di Duccio Tessari e “Prova di memoria” di Marcello Aliprandi con Franco Nero, di cui è stato anche produttore; fra le colonne sonore per il teatro: “Ti amo Maria” con Carlo Delle Piane (più tardi anche film), “Disposto a tutto” con Maurizio Micheli e “Crimini del cuore” per la regia di Nanni Loy. Come attore in teatro, oltre agli spettacoli con i Gufi, ha preso parte a “Pellegrin che vai a Roma” con Nanni Svampa, “Capitan Fracassa” di Teophile Gauthier con Giancarlo Zanetti ed Edoardo Siravo e “La Signora in Blues” per la regia di Bruno Maccallini con Cristina Aubry. Nel Dicembre del 2001 ha ricevuto l’investitura di Accademico della Musica conferitogli dall’Accademia Europea per le Relazioni Economiche e Culturali e dal 2003 tiene seminari.
 

via Bellinzona, 2

00198 Roma

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LINO PATRUNO JAZZ SHOW DIXIELAND
MASSIMO D'AVOLA  SAX
SILVIA MANCO  VOCE/PIANO
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Lino Patruno Jazz show tributo to Sydeny Bechet

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Sabato 14 maggio un appuntamento da non perdere al Cotton Club con Lino Patruno e lo spettacolo tributo a Sidney Bechet. Otto musicisti di grandissimo livello completano questa band che sarà di scena in questo palcoscenico consacrato al jazz. Di seguito la formazione al completo.
 

via Bellinzona, 2

00198 Roma

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LINO PATRUNO JAZZ SHOW TRIBUTO TO SYDNEY BECHET

DARIO ROSCIGLIONE CONTRABBASSO 

GIANNI SANJUST CLARINETTO 

LINO PATRUNO CHITARRA 

CARLO BATTISTI BATTERIA 

ADRIANO URSO PIANO 

CARLO FICINI TROMBONE 

LUCA VELOTTI SAX/CLARINETTO

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Lino Patruno in concerto alla rassegna Splendor Swing Fest

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Sabato 20 Febbraio alla rassegna Splendor Swing Fest, in via Vittoria Colonna 32/c, non poteva mancare Lino Patruno: il re del Dixiland e dello swing italiano.  Considerato uno dei più importanti e noti maestri del panorama musicale nazionale, oltre ad essere musicista di Jazz, è un compositore, autore di colonne sonore, sceneggiatore, regista televisivo, e attore.

Lino Patruno sarà per l’occasione accompagnato da una formidabile band composta da: Giorgio Cuscito al sax tenore, Luca Filastro al pianoforte, Marco Loddo al  contrabbasso, Riccardo Colasante alla batteria e l’inglese Clive Riche alla voce.

Nel suo Jazz Show Lino Patruno proporrà un repertorio classico degli anni 20 e 30 del Musical di Broadway per poi addentrarsi nel jazz nero di Harlem. Un viaggio raffinato nei grandi classici del jazz rivisitatati da uno dei più grandi interpreti.

 

Splendor Parthenopes, Via Vittoria Colonna 32C

Formula Dinner & show 

Ingresso compresa prima consumazione € 20,00

Formula Dinner & show  cena a partire dalle ore 20.30

Concerto a partire dalle ore 22.00

 

20 FEBBRAIO 

LINO PATRUNO BROADWAY & HARLEM JAZZ

Gianluca Galvani (cornetta)

Giorgio Cuscito (sax tenore)

Luca Filastro (pianoforte)

Lino Patruno (chitarra)

Marco Loddo (contrabbasso)

Riccardo Colasante (batteria)

e con

Clive Riche (voce) ENGLAND

 

Sabato 20 Febbraio alla rassegna Splendor Swing fest, in via Vittoria Colonna 32/c, non poteva mancare Lino Patruno:  il re del Dixiland e dello swing italiano.  Considerato uno dei più importanti e noti maestri del panorama musicale nazionale, oltre ad essere musicista di Jazz, è un compositore, autore di colonne sonore, sceneggiatore, regista televisivo, e attore. Lino Patruno sarà per l’occasione accompagnato da una formidabile band composta da: Giorgio Cuscito al sax tenore, Luca Filastro al pianoforte, Marco Loddo al  contrabbasso, Riccardo Colasante alla batteria e l’inglese Clive Riche alla voce. Nel suo Jazz Show Lino Patruno proporrà un repertorio classico degli anni 20 e 30 del Musical di Broadway per poi addentrarsi nel jazz nero di Harlem. Un viaggio raffinato nei grandi classici del jazz rivisitatati da uno dei più grandi interpreti.

 

 

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Lino Patruno Jazz Show di scena presso Sale e Argento

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Sabato 19 dicembre appuntamento da non perdere presso Sale e Argento con lo show di Lino Patruno che sarà di scena con una formazione d’eccezione. Per questa serata dallo stile unico ci saranno grandi personalità della musica che orbitano nel panorama capitolino tra cui Micheal Supnick alla alla tromba, Carlo Ficini  al trombone, Gianni Sanjust al clarinetto, Giorgio Cuscito al pianoforte, Guido Giacomini al contrabbasso, Riccardo Colasante alla batteria. Insomma, un concerto da non perdere in una location che già da diverso tempo sta dando ampio spazio alla blue note e alla musica jazz in generale.

Sale e Argento

Via Evandro angolo via Acca Larenzia

Concerto h.:22

Ingresso €10 (1 consumazione inclusa) 

prevendita presso sale e argento

info e prenotazioni (fino ad esaurimento posti)

06.78346526

dalle h.:19 apericena o pizza/gastronomia alla carta

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Roma – Tokyo di Red Pellini & Co – una recensione

Da Roma a Tokyo il sax baritono di Red Pelliniammalia e restituisce l’incanto del newyorkese Cotton Club, di quel jazz che si serviva e riveriva durante l’era del Proibizionismo, che sa di ambra e perle ed anche di gangster leggendariamente gentiluomini. Il suo ultimo lavoro “Roma – Tokyo”, che ha preso forma durante gli spostamenti frequenti del musicista tra i jazz club di Roma e quelli della Capitale nipponica, ci ha colpiti ed incuriositi. Fabiano Pellini, conosciuto nel jazz romano come “Red”, ha alle spalle una salda esperienza da direttore d’orchestra e arrangiatore. Si è diplomato al Conservatorio di Santa Cecilia in clarinetto e, conclusi gli studi classici, ha deciso di dedicarsi al jazz da appassionato virtuoso di uno degli strumenti più complessi (e i cui cultori sono assai rari), il sax baritono.

Con il suo ultimo lavoro prodotto dalla Nuccia Records, Pellini ha riproposto indimenticabili standard come “It’s all Right” e “You do something to me”, nella parentesi Porter Medley e Moonlight Serenade di Miller, in cui la melodiosa voce di Aidy Manas si accompagna allo scuro e malinconico sax di Pellini, nonché all’ottimo tocco al pianoforte di Giorgio Cuscito, ineffabile collaborazione che si unisce a quella dell’alto eccellente pianista Adriano Urso. Ancora un medley ad incorniciare le tracce del disco, quello “simpaticamente” dedicato ad una Roma che ci piace immaginare notturna e più statunitense che mai: “Roma nun fa la stupida stasera” e “Arrivederci Roma”, in cui un Sound languido e delicato si unisce ad un vivace soffio Dixie.

Imprescindibile l’altro dei due brani vocali del disco: “Blow Again Francesco”, scritta dallo stesso Pellini e interpretata dalla seconda voce (non certo in ordine di qualità o importanza) di Sebastiano Forti. La batteria è lasciata ad Alfredo Romeo e alle sue bacchette rodate ed affinate da numerose collaborazioni, tra cui ricordiamo quelle con Lino Paturno e George Masso. Spazio ritmico con l’estro jazzistico di uno dei più richiesti e attivi contrabbassisti Guido Giacomini.

Un disco “Roma – Tokyo” che vi invitiamo ad ascoltare, frutto di un lavoro che non vuole essere incomprensibilmente di nicchia e pretenzioso, ma piuttosto musicale, e che potrebbe essere un buon ponte sonoro, nelle convenzioni del jazz classico, per un genere in sé complesso e troppo spesso assai rarefatto. Ciò che ci ha colpiti maggiormente, infatti, è quella semplicità che viene sostenuta da una sensibilità musicale eccellente e da una naturalezza molto vivace, che di certo non appesantiscono gli stili musicali che confluiscono in questo progetto. Insomma, un buon disco che abbiamo notevolmente apprezzato per la bravura degli interpreti e soprattutto per il piacere che ci ha suscitato nell’ascoltarlo.

Veronica Paniccia

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Riparte il Roman Classic Jazz Festival

Conclusa la rassegna “Summertime”, la Casa del Jazz continua a tenerci compagnia fino al 5 agosto con il Roman Classic Jazz Festival, giunto alla quinta edizione. La manifestazione, dedicata agli interpreti italiani del jazz più tradizionale stile New Orleans, si apre il 1 agosto con l’Emanuele Urso “King of Swing” Bop Sextet. Il gruppo del clarinettista-batterista Emanuele Urso si presenta con una novità: un gruppo “bop” ispirato alle incisioni che Benny Goodman effettuò con il tenorsassofonista Werdell Gray nel 1947/48 ispirate allo stile che Charlie Parker e Dizzy Gillespie diedero vita nella prima metà degli anni ’40. Con lui il fratello Adriano Urso al pianoforte, “discepolo” di Teddy Wilson e dei grandi pianisti degli anni ’30 e ’40. Lunedi 2 agosto gli Hot Stompers che, animati dal loro contrabbassista Gennaro D’Apote, dedicheranno gran parte del concerto al leggendario pianista e compositore di New Orleans, Jelly Roll Morton. Ospiti del gruppo il banjoista Lino Patruno e il vocalist inglese Clive Riche, uno dei più apprezzati e originali interpreti del festival. Martedi 3 agosto e’ la volta del Gianluca Galvani Sextet & Guests. Un omaggio al grande cornettista Bobby Hackett da parte di Gianluca, che coadiuvato dal trombonista bolognese Checco Coniglio (lo ricordiamo con i clarinettisti Pupi Avati e Lucio Dalla nella “Rheno Dixieland Gang” degli anni ’60) darà vita a una straordinaria performance qui al debutto di questa formazione messa in piedi proprio per il festival. Completeranno il cast il clarinettista Andrea Tardioli, il chitarrista Vincenzo Barbato e la vocalist Francesca Ciommei.
Mercoledi 4 agosto è la volta dell’Old Circus Jazz Band che si ispira alle formazioni bianche e nere degli anni ’20 (Jean Goldkette, McKinney Cotton Pickers, Duke Ellington)e, che sotto la guida di Remo Izzi, riproporrà i colori e i profumi newyorkesi dei Roaring Twenties. Chiudera’ il Roman Classic Jazz Festival giovedì 5 agosto il Lino Patruno Jazz Show, che si presenta con una formazione “tuttestelle” della quale fanno parte alcune figure storiche del jazz italiano come il clarinettista Gianni Sanjust e il trombonista Alberto Collatina. Special Guest il cornettista statunitense Michael Supnick, la vocalist Elena Paoletti e il violinista Mauro Carpi.

Ciccio Russo

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