Jazz Agenda

Fara Music Winter Edition: a Rieti con Sarah Jane Morris, Danilo Rea ed Enrico Rava

Prosegue il Fara Music Festival che nel 2018, dopo la sessione estiva svoltasi a Fara in Sabina (RI), con alcuni tra gli artisti più quotati del panorama jazzistico internazionale come Mike Moreno Quartet, Aaron Parks Trio, George Garzone Quintet, proporrà un’edizione invernale nella Città di Rieti, all’interno del Teatro Flavio Vespasiano.

Già premiata nel 2018 dal Mibact come uno dei “Borghi più musicali d’Italia”, quest’anno la rassegna dei concerti si chiude a Rieti, in collaborazione con il Comune di Rieti e con il Contributo della Regione Lazio, con tre Star del panorama Jazzistico nazionale ed internazionale.

 

VENERDÌ 7 DICEMBRE 2018, ORE 21.30
SARAH JANE MORRIS & IAN SHAW

Due tra le più belle voci della scena contemporanea, Sarah-Jane Morris e Ian Shaw insieme in duetto per unire le loro potenti voci al pianoforte in un concerto che celebra il Natale e il suo significato nella musica. Il programma include canzoni originali di Sarah-Jane Morris, tra le quali “Heaven is Right here with you,” e “Only to be with you” e celebri canti di Natale, come “Silent Night”, “In the Bleak Midwinter” e la famosa “Happy Christmas War is Over” di John Lennon. Sarah-Jane Morris con la sua inconfondibile voce, calda e passionale, nella sua carriera artistica ha spaziato dal pop al blues approdando al jazz. Nel 1991 la sua interpretazione al fianco di Riccardo Cocciante del brano “se stiamo insieme” fu una delle più premiate dalla critica del Festival di Sanremo.

Negli anni ha collaborato con note band musicali londinesi, memorabili le sue personalissime interpretazioni di “Into the Garden”, singolo del debutto degli Eurythmics, “Don’t leave me this way” in duetto con Jimmy Sommerville, e “Me and Mrs Jones”. Sarah incontra la voce angelica di Ian Shaw, ben due volte premiato con il BBC Jazz Award come “Best vocalist”. Ian Shaw, noto anche come pianista, ha inciso diversi album di successo sia nel Regno Unito sia negli Stati Uniti; il suo acclamato album “Drawn to All Things – the songs of Joni Mitchell” lo ha consacrato come “il più grande jazz vocalist maschile della Gran Bretagna (Jazz Times).

 

SABATO 8 DICEMBRE 2018, ORE 21.30
DANILO REA – PIANO SOLO

A partire dal 2000 Danilo Rea trova nella dimensione in piano solo il momento ideale per dare forma al proprio universo espressivo e al suo talento naturale per l’improvvisazione: le idee che convergono nelle performance sono delle più varie, dai capisaldi del jazz, passando per le canzoni italiane, fino alle arie d’opera. l suo primo lavoro da solista è “Lost in Europe” (2000) composto durante un tour in Europa; nel 2003 pubblica “Lirico”, in cui miscela lirica e jazz improvvisando sui temi operistici mettendone in luce la grande attualità. L’intenso rapporto con la musica classica, che prosegue tuttora, lo porta ad aprire il Festival di musica lirica internazionale “Festival del bel canto” con il concerto “Belcanto Improvisations”. Seguono “Solo” (2006) e “Introverso” (2008), album in cui Rea si cimenta con composizioni inedite di piano solo, fino ad arrivare al pluripremiato “A Tribute to Fabrizio de André”, omaggio al grande cantautore e poeta italiano, inciso per la prestigiosa etichetta tedesca ACT nel 2010. 

 

DOMENICA 9 DICEMBRE 2018, ORE 21.30
ENRICO RAVA QUARTET

È nato a Trieste nel 1939 ed è cresciuto a Torino dove ha cominciato a suonare da autodidatta il trombone in bande dixieland. Trasferitosi a Roma nei primi anni sessanta, ha avuto modo di collaborare con importanti musicisti, in particolare con Gato Barbieri e con Steve Lacy. Con il primo ha registrato nel 1962 la colonna sonora del film di Giuliano Montaldo Una bella grinta. Con Steve Lacy ha suonato in un quartetto e si è trasferito in Argentina per qualche tempo, dove ha registrato nel 1966 The Forest and the Zoo, considerato uno dei dieci dischi essenziali del free jazz. Da lì, nel 1967 si è trasferito a New York, dove ha vissuto e lavorato per una decina d’anni collaborando fra gli altri con la Jazz Composer Orchestra e partecipando all’incisione dell’epocale disco Escalator Over the Hill di Carla Bley.

Ha collaborato con importanti musicisti come Lee Konitz, Pat Metheny, Michel Petrucciani, John Abercrombie, Joe Henderson, Paul Motian, Richard Galliano, Miroslav Vitous, Joe Lovano e Roswell Rudd. Nel 1972 incide il suo primo album da leader di un quartetto, Il giro del giorno in 80 mondi. Con questa nuova formazione suona in vari club newyorkesi, in giro per l’Argentina e l’Europa riscuotendo molti consensi. In seguito ha registrato numerosissimi album con musicisti italiani, americani ed europei, fra i quali il saxofonista Massimo Urbani, il pianista Stefano Bollani, il chitarrista John Abercrombie.

 

Line-up

Enrico Rava, tromba

Francesco Diodati, chitarra

Gabriele Evangelista, contrabbasso

Enrico Morello, batteria

 

Teatro Flavio Vespasiano

Via Giuseppe Garibaldi, 263, 02100 Rieti (RI)

 

Ingresso singolo ai concerti: €10,00+prevendita
Abbonamento per le tre serate: €20,00+prevendita
Ridotti under 26 e over 65: €9,00+prevendita

Per informazioni sui biglietti: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

Acquista ONLINE: http://www.boxofficelazio.it/C2/Content.aspx/Punti_Vendita/

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Danilo Rea e Alfredo Paixao Trio Carte Bianche in concerto all'Alexanderplatz Jazz Club

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Venerdì 15 aprile due grandi musicisti della scena musicale italiana e internazionale, Danilo Rea al piano e Alfredo Paixao al basso, accompagnati alla batteria da Giovanni Giorgi, si esibiranno sullo storico palco dell’Alexanderplatz in un concerto davvero unico, da non perdere. Si spazierà dal Latin Jazz al Pop alla musica brasiliana, rendendo così omaggio ad artisti come Fabrizio De Andrè, Gino Paoli, Pino Daniele alternati a standards jazz e della tradizione brasiliana.

Danilo Rea, bio

 
Diplomato in pianoforte, debutta nel ‘75 con Enzo Pietropaoli e Roberto Gatto formando il Trio di Roma. Insieme al jazz sviluppa particolare interesse per la musica progressive, partecipando alla formazione del gruppo New Perigeo, di cui è leader e fondatore il contrabbassista Giovanni Tommaso. Rea si fa strada nell'ambiente jazzistico sino a suonare con alcuni tra i più grandi solisti statunitensi, come Chet Baker, Lee Konitz, John Scofield, Joe Lovano, Art Farmer. Nel 1997 dà vita, con Enzo Pietropaoli e Fabrizio Sferra ai Doctor 3 e contemporaneamente iniziano le sue collaborazioni con artisti come Mina, Claudio Baglioni, Pino Daniele e occasionalmente Domenico Modugno, Fiorella Mannoia, Riccardo Cocciante, Renato Zero, Gianni Morandi e Adriano Celentano. Le sue improvvisazioni, che spaziano su qualsiasi repertorio, sono apprezzate durante i concerti che tiene nelle tournée per il mondo e durante i principali festival jazz. Nel 2009 è uno dei 70 artisti ospiti del doppio cd di Baglioni, Q.P.G.A., dove Rea suona il pianoforte nella canzone "Centocelle”. A giugno 2011 con Paolo Damiani e Rashmi V. Bahtt, ha improvvisato un memorabile concerto sui tetti di Roma e l'intero incasso è stato devoluto ad Emergency, la ONLUS di Gino Strada. Nel 2012 inizia la collaborazione con Gino Paoli con il quale collabora tutt’ora.

Alfredo Paixao, bio
 
Bassista e cantante, nato a Rio de Janeiro proviene da una famiglia di musicisti e inizia a suonare a sette anni. Il primo strumento fu il flauto traverso, ma ben presto fu sostituito dalla chitarra. Nel 1974, a soli 12 anni, si diploma in chitarra classica presso la scuola di musica di Brasília, inserendosi subito nell’ambiente della musica popolare brasiliana e accompagnando per molti anni il padre, noto sassofonista. All’epoca i suoi punti di riferimento si chiamavano: Elis Regina, Cesar Camargo Mariano, Francis Hime, Dori Caymmi, Ivan Lins. Le sue radici affondano nei ritmi tradizionali: suo zio è Moacir Santos, uno dei più grandi maestri della musica popolare brasiliana, che gli ha insegnato a leggere le note. Negli Stati Uniti, però, Paixão approfondisce la sua formazione musicale e professionale («non ho mai contemplato opzioni lavorative diverse dalla musica») frequentando lezioni private da Bunny Brunnel e Mick Goodrick. È vincitore di numerosi Grammy Awards e le sue collaborazioni lo hanno visto al fianco di Julio Iglesias, Ricky Martin, Liza Minelli, Henry Salvador, Justo Almario, Alex Acuna (Caldera), Joe Heredia, Eddie del Barrio Alejandro Sanz, Laura Pausini, Pino Daniele, Fiorella Mannoia.

Alexanderplatz via Ostia 9 - Roma

info nuovo numero telefono 06 8377 5604

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La Centrale Montemartini apre le porte al Jazz

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Con la rassegna “Montemartini Blue Note”, partita lo scorso 9 aprile, ha aperto al pubblico della capitale lo Spazio Eventi della Centrale Montemartini, straordinario esempio di archeologia industriale che, dopo essere diventato sede permanente delle collezioni di più recente acquisizione dei Musei Capitolini, continua ad offrire nuovi spazi alla cultura e allo spettacolo. La nuova area è stata ricavata dal riallestimento della sala macchine dell’ex centrale termoelettrica. La manifestazione(organizzata da Zètema Progetto Cultura in collaborazione con Rai Nuovi Media, per la direzione artistica di Federica Gentile) ha visto finora esibirsi, sullo sfondo della turbina a vapore e dei colossali motori diesel della struttura, formazioni come lo Stefano di Battista Jazz Quartet e il Remo Anzovino Trio. Ma gli appuntamenti con il grande jazz italiano proseguiranno, ogni venerdì e sabato, fino al prossimo 5 giugno.

Venerdì 7 maggio e sabato 8 maggio doppio appuntamento con il pianoforte di Enrico Pieranunzi solo (ore 20.00) e in duo (ore 22.00) con Luca Bulgarelli al contrabbasso. In occasione della Notte dei Musei, sabato 15 maggio toccherà al GeGè Telesforo Quintet  (GeGè Telesforo voce e percussioni, Max Ionata sax tenore e soprano, Alfonso Deidda piano, flauto, sax alto e baritono, Dario  Deidda basso acustico & hollowbody e Amedeo Ariano alla batteria). Venerdì 21 e sabato 22 maggio si esibirà invece il Maurizio Giammarco Jazz Quartet, con Maurizio Giammarco ai sassofoni, Luca Mannutza al pianoforte, Francesco Puglisi al contrabbasso e Marcello Di Leonardo alla batteria) mentre venerdì 28 e sabato 29 maggio sarà la volta di Danilo Rea, al piano la prima sera e in trio la seconda. Chiuderà la rassegna jazz venerdì 4 giugno e sabato 5 giugno il Roberto Gatto Quartet, con Roberto Gatto alla batteria, Daniele Tittarelli al sassofono, Luca Mannutza al pianoforte e Luca Bulgarelli al contrabbasso.

Ciccio Russo

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Live Report: Odio l’Estate – Una striscia di terra feconda

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In questa fredda notte di questa strana estate, uno dei pochi motivi che ci spinge ad uscire da casa e il buon jazz e la calda e stravagante accoglienza di “ Odio l’estate” , festival che anche quest’anno si tiene a Villa Carpegna.  La serata di cui vi stiamo per parlare è quella di giovedì 28 luglio, un doppio concerto con diversi momenti che possiamo dire di aver visto con molto piacere. E mentre ci trovavamo lì in attesa di entrare, ci siamo accorti fin da subito che sarebbe stata una splendida serata dai sapori internazionali… e anche nazionali. Ma veniamo a noi: nonostante il clima, la gente è tanta e sembra già tutta pronta per una serata che di certo non mancherà di sorprese. L’evento ospitato ha nome ” Una Striscia di Terra Feconda” e come primo appuntamento ci propone dei giovani talentuosi francesi (età media 23 anni),  i Sidony Box, e a seguire Danilo Rea, artista che senza dubbio non ha bisogno di presentazioni. I primi sono i vincitori del premio ” Jazz Migration” e si tratta di un “Power jazz Trio” composto dal chitarrista Manuel Adnot, dal batterista  Arthur Nancy e dal sassofonista Elie Dalibert. Ci accorgiamo subito a partire dal primo pezzo che sarà qualcosa di nuovo perché tutto fa pensare ad una contaminazione continua con la scena musicale attuale. Si passa dai ritmi serrati del rock, al progressive, fino alla musica pop, rileggendo tutto in chiave jazz. 

I “ragazzi” sprizzano energia che contamina il pubblico, si agitano, passano da soli incredibili a melodie più intense. Manuel Adnot si avvolge intorno alla chitarra e soffre ogni nota che suona. Con un po’ di fantasia ci ricorda la figura di  Jimi Hendrix,  mentre scambia sguardi compiaciuti con Arthur Nancy che sfoga tutta la sua “rabbia” sulla batteria, mantenendo ritmi serrati da rock duro. Tutto questo, però, non tocca Elie Dalibert che rimane davanti al pubblico ad occhi chiusi sfiorando il suo sassofono. Un gruppo che vale la pena di sentire e soprattutto di vedere in una performance dal vivo. Energia musicale e visiva. Dopo questa scarica di adrenalina Danilo Rea ci riporta a delle sonorità più pacate a cui siamo più abituati in una serata dove ci aspettiamo di ascoltare del buon jazz. E come diceva un padre ad un figlio: “Questa musica arriva diretta al cuore”. Sì, è vero, Danilo Rea ci tocca l’anima e ci ipnotizza come un incantatore di serpenti . Il pubblico rimane in religioso silenzio mentre suona e scoppia in fragori applausi e fischi alla fine di ogni pezzo.  Lui rimane concertato sul piano, chiude gli occhi e canta le melodie. Agita il piede tenendo il tempo, si contorce e salta quando e preso dai propri soli. Rimaniamo rapiti dalla sua interpretazione di “La canzone di Marinella”, un sublime tributo a Fabrizio De Andrè.  E alla fine Danilo Rea esce di scena da questa fredda serata tra i calorosi applausi del pubblico. Cosa dire? Che serata fantastica. Un caloroso grazie a “Odio l’estate” che ci ha dato modo di vivere una serata a cui non è mancato nulla.

Valentino Lulli

foto di Valentino Lulli

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Il jazz italiano a Shanghai

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L’Esposizione Universale 2010 tenutasi a Shanghai dal 1° maggio al 31 ottobre aveva scelto il tema “Città migliore, vita migliore”; una grande occasione per esplorare il potenziale delle città nel 21° secolo, per scoprire l’evoluzione dei centri urbani e del concetto di civilizzazione del nostro Pianeta. Sono state coinvolte 200 nazioni e organizzazioni internazionali, con oltre 70 milioni di visitatori. Nonostante il regolamento dell’Expo prevedesse che i diversi Padiglioni venissero smantellati alla fine della manifestazione, quello italiano ha ricevuto ben 23 offerte di acquisizione da parte delle principali istituzioni cinesi e municipalità – tra cui Shanghai, Pechino e Hong Kong – diventando così permanente! Inoltre, il Museo Permanente dell’Expo di Shanghai ha acquisito oltre la metà delle opere esposte all’interno dell’edificio. Ma ciò che più interessa noi cultori del jazz, è la rassegna (giunta alla terza edizione) che celebra il ritorno del genere nella capitale economica della Cina e che ha visto salire sul palco i migliori musicisti jazz per 20 concerti e numerosi incroci e jam sessions. 

A questi enormi successi è stato dedicato un fascicolo, L’Italia all’esposizione universale di Shanghai 2010, presentato giovedì 16 all‘Auditorium. A chiudere le testimonianze dei volti più importanti dell’Expò, un piccolo concerto di Danilo Rea, Enzo Pietropaoli ed Amedeo Ariano. Il trio ha portato a Shanghai, e all’Auditorium, una parte di quella che è l’italianità musicale, proponendo alcuni dei più bei brani del cantautorato “nostrano”. È “Bocca di rosa”, col suo ritmo frenetico, ad aprire e chiudere l’esibizione, seguta da “Nessun dorma” e “Senza Fine”, prima di ritornare nuovamente a De Andrè con la splendida esecuzione de “La canzone di Marinella”. C’è anche lo spazio per la celebre canzone degli spazzacamini di Mary Poppins, camuffata da un’improvvisazione sul tema, parentesi giocosa che apre ad una nostalgica “Resta cu mme”, brano che va ad intrecciarsi, sul finire, con “Nel blu dipinto di blu” di Modugno, quasi immancabile per l’importante pezzo d’Italia che porta a bandiera. Altra sorpresa che ci attende all’uscita, assieme al fascicolo in omaggio, è un disco: Il meglio del Jazz Italiano a Shanghai, che al suo interno annovera i nomi di Cafiso, Pierannunzi, Bollani, Gatto, Salis, Bosso, Rea, Fresu, Rava, Telesforo e altri ancora.

Serena Marincolo

foto di Valentino Lulli

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Jazz Standards: ultimo appuntamento con Danilo Rea ospite

 

Dopo l’ottimo successo di pubblico ottenuto dalla scorsa edizione, si è deciso di proseguire lungo questa strada ed affidare a Gerlando Gatto un secondo ciclo di “Jazz Standards” sempre incentrato sugli standard e quindi su una delle peculiarità principali del jazz, vale a dire interpretare con modalità del tutto differenziate uno stesso brano. Mercoledì 13 febbraio, dunque, alla Casa del Jazz di Roma, ci sarà l’ultimo appuntamento con questo secondo ciclo che per l’occasione vedrà la partecipazione diDanilo Rea sul tema “Sotto il cielo della melodia”. Protagonisti gli standard: “Stella by starlight”, “They can’t get away from me”,v“When the saints go marching in”, “So in love”. Una serata da non perdere con uno dei migliori musicisti del panorama jazzistico italiano ed internazionale.

Casa del Jazz: viale di Porta Ardeatina, 55

Info: 06/704731

Mercoledì 13 febbraio ore 19 (sala concerti)

“Jazz Standards”

Guida all’ascolto a cura di Gerlando Gatto

“Sotto il cielo della melodia”

ospite:Danilo Rea

Ingresso libero fino ad esaurimento posti

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Danilo Rea piano solo all’Esedra del Marco Aurelio

Lo spazio minimalista, arioso e suggestivo dell’Esedra del Marco Aurelio si apre ad accogliere il lirismo di uno dei più amati ed eclettici pianisti del panorama nazionale, Danilo Rea. Un viaggio musicale attraverso il variegato stile e repertorio del musicista, che partendo dal jazz saprà come sempre proiettare l’ascoltatore in un caleidoscopio di melodia, ritmo, citazioni talvolta ironiche e certamente riconoscibili mutuate dal pop e dai diversi ambiti d’interesse da sempre coltivati. Una vera e propria esperienza sonora con un musicista che ha saputo fare della contaminazione a 360° il proprio leit motiv, senza mai dimenticare la potenza di un grande emozionale comunicativo. Un concerto che si terrà sabato 10 dicembre alle ore 21:00 e che oltre alla buona musica vi darà anche la possibilità di visitare i Musei Capitolini, uno dei luoghi storici della cultura romana. Un evento targato Zètema in collaborazione con l’Associazione ITDC e il SAINT LOUIS di Roma.

Zètema in collaborazione con l’Associazione ITDC

e il SAINT LOUIS di Roma 

DANILO REA  Piano Solo

SABATO 10 DICEMBRE ore 21

Musei Capitolini – Esedra di Marco Aurelio

piazza del Campidoglio 1

ingresso €12 – prenotazione obbligatoria allo 060608

con il biglietto del concerto è anche possibile visitare i Musei Capitolini

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Narni Black Festival: partenza con Gino Paoli e Danilo Rea

Il Narni Black Festival, che si svolgerà dal 27 al 31 agosto, a Narni in provincia di Terni, è ormai una manifestazione consolidata che raccoglie interesse e partecipazione; ed è diventato un evento che ha raggiunto una dimensione e un grado di conoscenza che permette di annoverarlo tra i grandi festival nazionali, punto di riferimento per gli artisti internazionali che vi partecipano e per tutti gli amanti della black music. Sul palco del Narni Black Festival si sono esibiti nel corso degli anni tanti artisti del calibro di Ike Turner, purtroppo scomparso, Kool and the Gang, Gloria Gaynor, Dionne Warwick, Salomon Burke, George Benson, George Clinton, Dee Dee Bridgewater. Ad  aprire questa edizione del 2013, invece, saliranno sul palcoscenico del teatro Comunale di Narni, il 27 agosto, Gino Paoli e Danilo Rea, con uno spettacolo che si chiama “Due come noi che…”: un live che vedrà di scena uno dei più grandi interpreti della canzone d’autore italiana e uno dei più lirici e creativi pianisti di oggi. Uno concerto unico, dunque, in cui il repertorio veleggia nel mare dell’improvvisazione grazie alle esperte mani di Rea e al desiderio di sperimentazione che da sempre accompagna Paoli, con una scaletta aperta che spazierà tra i grandi classici nazionali e internazionali, gli indimenticabili successi di Paoli, e  incursioni nella canzone d’autore napoletana.

A settembre 2012 è uscito il cd di questo progetto, intitolato , appunto, ”Due come noi che…”: un cd che raccoglie una selezione di alcuni brani di questa felice esperienza musicale che sta incantando il pubblico in ogni data. Gino Paoli e Danilo Rea rinnovano così il loro fortunato sodalizio artistico, già sperimentato con il progetto “Un incontro in Jazz” e la pubblicazione degli album “Milestones” e “Auditorium Recording Studio”. Di seguito la programmazione ufficiale del Narni Black Festival.

 NARNI BLACK FESTIVAL

dal 27  al 31 agosto 2013

NARNI(Terni)

martedi 27 Agosto ore 21,00
Teatro Comunale di Narni
ingresso 30  €

GINO PAOLI /DANILO REA

“Due come noi”

mercoledi 28 Agosto ore 21,00
Auditorium S. Domenico
ingresso 12 €

DADO MORONI / MAX IONATA

“Two for Duke”

giovedi 29 Agosto ore 21,00
Auditorium S. Domenico
ingresso 12 €

ENZO PIETROPAOLI QUARTET

“Yatra 2”

venerdi 30 Agosto ore 21,00
piazza dei priori
ingresso 23 € – poltrone 30 €

NINA ZILLI/ FABRIZIO BOSSO

“We love you”

Sabato 31 agosto ore 21,00
piazza dei Priori

ingresso 23 € – poltrone 30 €

EARTH,WIND & FIRE EXPERIENCE

featuring Al McKay Allstars

giovedi 29 agosto – ore 24,00
PARCO GRAMACCIOLI – VIGNE DI NARNI

ingresso € 20, 15 in prevendita
BLACK NIGHT
con

RALF

&

F.T.G. b2b FABRIZIO BATTAZZI
LCDOT & CHECK-TS
MAX-P

28,29,30 agosto il concorso musicale Cool Movement

…e inoltre:

TAVERNE – DEGUSTAZIONI – MOSTRE – VISITE GUIDATE

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Danilo Rea inaugura Casa del Jazz Festival

Ad inaugurare Casa del Jazz Festival, venerdì 28 giugno,  Danilo Rea in piano solo con un programma che spazierà dai classici standard jazz, ai Beatles, De Andrè etc. Audace improvvisatore dalla spiccata sensibilità melodica, Danilo Rea è certamente uno dei pianisti che più ha segnato la scena jazz in Italia negli ultimi decenni. Nato a Vicenza, si è presto stabilito a Roma, dove condivide i primi anni di attività con il contrabbassista Enzo Pietropaoli e il batterista Roberto Gatto, vale a dire lo storico “Trio di Roma”. “Certamente – ricorda Rea – la nascita del Trio di Roma sancisce il mio ingresso nel mondo del jazz. Nei primi anni d’attività abbiamo avuto l’opportunità di collaborare con grandi musicisti della scena internazionale, Art Farmer a Steve Grossman, da Chet Baker a David Liebman, a Randy e Michael Brecker”. Contemporaneamente alla pratica jazzistica, Rea mostra interesse per la musica rock progressive di Emerson Lake & Palmer e degli Yes e ottiene il diploma in pianoforte classico presso il conservatorio di Santa Cecilia di Roma. Rea parteciperà con vigore e grande capacità a tutta la felice epopea musicale della capitale tra la fine degli anni ’70 e l’inizio del decennio successivo, città nella quale gravitano musicisti italiani e stranieri di passaggio. “La partecipazione ai progetti di Maurizio Giammarco per Lingomania – aggiunge Rea – o al fianco di grandi maestri quali il batterista Peter Erskine, che militava nei Weather Report, e il contrabbassista Marc Johnson , rappresentano tappe importanti per me”.

Alla carriera di pianista jazz affianca considerevoli interventi con protagonisti di primo piano della musica leggera italiana, con Riccardo Cocciante, Claudio Baglioni, Fiorella Mannoia e soprattutto Mina. Considera l’incontro con Mina “un momento davvero particolare, molto formativo”. Fonda il Doctor 3 con Enzo Pietropaoli e Fabrizio Sferra, concentrando la propria estetica in una rivisitazione del repertorio jazz, rock e pop: una sintesi che colpisce pubblico e critica. Negli ultimi anni di attività raggiunge alte quote di maturità e perfezione, tanto che diventano sempre più frequenti i lunghi recital solitari alpianoforte.da qualche anno ha un nuovo progetto con Gino Paoli a base di voce e pianoforte che vede duettare insieme uno dei più grandi interpreti della canzone d’autore italiana e uno dei più lirici e creativi pianisti di oggi. Uno spettacolo unico in cui il repertorio varia di serata in serata, veleggiando nel mare dell’improvvisazione grazie alle esperte mani di Rea e al desiderio di sperimentazione che da sempre accompagna Paoli.

 

Ingresso euro 15

Casa del Jazz: viale di Porta Ardeatina, 55

Info: 06/704731

http://www.casajazz.it

 

CASA del JAZZ FESTIVAL 2013

Parco della Casa del Jazz

venerdì 28 giugno ore 21

DANILO REA PIANO SOLO

Danilo Rea, pianoforte

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