Jazz Agenda

La Centrale Montemartini apre le porte al Jazz

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Con la rassegna “Montemartini Blue Note”, partita lo scorso 9 aprile, ha aperto al pubblico della capitale lo Spazio Eventi della Centrale Montemartini, straordinario esempio di archeologia industriale che, dopo essere diventato sede permanente delle collezioni di più recente acquisizione dei Musei Capitolini, continua ad offrire nuovi spazi alla cultura e allo spettacolo. La nuova area è stata ricavata dal riallestimento della sala macchine dell’ex centrale termoelettrica. La manifestazione(organizzata da Zètema Progetto Cultura in collaborazione con Rai Nuovi Media, per la direzione artistica di Federica Gentile) ha visto finora esibirsi, sullo sfondo della turbina a vapore e dei colossali motori diesel della struttura, formazioni come lo Stefano di Battista Jazz Quartet e il Remo Anzovino Trio. Ma gli appuntamenti con il grande jazz italiano proseguiranno, ogni venerdì e sabato, fino al prossimo 5 giugno.

Venerdì 7 maggio e sabato 8 maggio doppio appuntamento con il pianoforte di Enrico Pieranunzi solo (ore 20.00) e in duo (ore 22.00) con Luca Bulgarelli al contrabbasso. In occasione della Notte dei Musei, sabato 15 maggio toccherà al GeGè Telesforo Quintet  (GeGè Telesforo voce e percussioni, Max Ionata sax tenore e soprano, Alfonso Deidda piano, flauto, sax alto e baritono, Dario  Deidda basso acustico & hollowbody e Amedeo Ariano alla batteria). Venerdì 21 e sabato 22 maggio si esibirà invece il Maurizio Giammarco Jazz Quartet, con Maurizio Giammarco ai sassofoni, Luca Mannutza al pianoforte, Francesco Puglisi al contrabbasso e Marcello Di Leonardo alla batteria) mentre venerdì 28 e sabato 29 maggio sarà la volta di Danilo Rea, al piano la prima sera e in trio la seconda. Chiuderà la rassegna jazz venerdì 4 giugno e sabato 5 giugno il Roberto Gatto Quartet, con Roberto Gatto alla batteria, Daniele Tittarelli al sassofono, Luca Mannutza al pianoforte e Luca Bulgarelli al contrabbasso.

Ciccio Russo

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Live report – Roma Jazz Festival: Roberto Gatto ci racconta il prog inglese

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Questo progetto fa parte di uno dei sogni nel cassetto che coltivo da diversi anni. Personalmente ho sempre amato le sfide e come sempre, mosso dall’entusiasmo, ho accettato di tentare anche questa”. E dal 2008, anno in cui ha visto la luce il progetto Progressivamente in un album registrato dal vivo alla Casa del Jazz, sono state diverse le occasioni in cui Roberto Gatto ha dimostrato di aver vinto totalmente questa sfida. Accompagnato da musicisti del calibro di Fabrizio Bosso alla tromba, Luca Mannutza alle tastiere e piano, John De Leo (ex voce dei Quintorigo), Roberto Rossi al trombone, Francesco Puglisi al basso, Maurizio Giammarco al sax e Roberto Cecchetto alla chitarra, venerdì 11 novembre Gatto ha regalato al pubblico dell’Auditorium il suo omaggio al rock progressive, nelle rivisitazioni di brani tratti dai dischi dei King Crimson, Genesis, Matching Mole, Robert Wyatt e Pink Floyd (oltre ad un brano originale di John De Leo). “Ho voluto coinvolgere musicisti che come me avessero vissuto quel momento musicale in quegli anni, ma anche musicisti più giovani, che magari avessero un punto di vista e una chiave di lettura differenti”. La sala Petrassi è gremita, ed il pubblico decisamente vario!

I musicisti salgono sul palco inizialmente senza John De Leo, che solo dopo i primi due brani spunta -letteralmente- da dietro la batteria ad intessere un gioco di suoni con la sua voce; una serie di “vocalizzi” che si incalzano, creando una buffa parentesi che non tradisce le capacità e la bravura di questo artista. De Leo gioca altrettanto col microfono, complementare e necessario nel far cogliere le molteplici sfaccettature sonore che lo stesso riesce a darsi. Differentemente Bosso usa il microfono per distorcere il suono della sua tromba, inscenando un botta e risposta di identici accordi che risultano come due voci diverse. Quello dei tre fiati poi, è uno spettacolo non solo sonoro, ma anche visivo; simili e sincronizzati i loro gesti danno la percezione che la musica -in quel momento- li abbia davvero uniti in un’unica melodia. Roberto Gatto ci spiega la scelta dei brani, ce ne racconta la genesi, cadenzando così l’ora e mezza trascorsa assieme. Si emoziona parlando di un’amica musicista scomparsa poche ore prima del concerto; aprendo uno squarcio (purtroppo) malinconico di vita personale. Anche in questo modo la musica ci parla, riesce a strappare un’emozione diversa ad ognuno di noi, a non rendersi fine all’ascolto e basta. L’inquietante romanticismo di Sea Song (potete immaginare quanto l’abbia reso tale la camaleontica voce di John De Leo), la poesia (arte a cui, del resto, si ispira) di Watcher of the Skies, o la chiusura con la splendida Trilogy (la cui prima parte è stata lasciata esclusivamente a Luca Mannutza e Maurizio Giammarco), sono solo una parte del racconto di una storia -quella del prog inglese- che gli abili narratori ci hanno restituito in musica.
Serena Marincolo
foto di Valentino Lulli
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Il Trio – CanzoniPreludiNotturni: una recensione

Tanto tempo fa, in una leggendaria scuola di jazz del profondo sud, l’insegnante di musica d’insieme mise sul leggio del ragazzetto seduto al piano una partitura scritta a mano di ‘Blue in Green”.

Ora, se un po’ siete appassionati di jazz, sapete bene quanto si sia discusso sulla paternità di questo brano, che comparve per la prima volta sul leggendario ‘Kind of blue’ di Miles Davis a firma dello stesso Davis; si vociferava che in realtà’ Miles si fosse appropriato di una composizione che invece apparteneva in tutto e per tutto, per armonia, per modo, per ispirazione, alla sfera creativa di Bill Evans. (Lo stesso Evans più avanti raccontò di aver scritto quel brano da solo.)

Detto questo potete immaginarvi la faccia di quel ragazzetto seduto al piano nell’aula di musica d’insieme quando l’insegnante disse che quella partitura era l’originale del brano, consegnatagli da Bill Evans in persona, che ne aveva trascritto fedelmente il voicing degli accordi, quell’accostamento di note così particolare dentro il quale si incastrava lo splendido e malinconico tema.

Ormai l’avrete capito: il ragazzetto seduto al piano era il sottoscritto, e l’insegnante, tanto per inquadrarvi il personaggio, era Giovanni Tommaso. Per noi, all’epoca, Giovanni era il magico contrabbassista ‘elettrico’ del ‘Perigeo’ prima, e del ‘New Perigeo’ più tardi, uno che aveva suonato con tutti i grandissimi, con Sonny Rollins, Chet Baker, Dexter Gordon, e via così. E anche la citazione di Bill Evans non è casuale. Perché in questo CanzoniPreludiNotturni in uscita per AlfaMusic, in cui si fondono insieme gli strumenti di Enrico Intra (pianoforte), Giovanni Tommaso (contrabbasso) e Roberto Gatto (batteria), Bill Evans ci torna spesso in mente, per via di quel concetto nuovissimo che aveva introdotto nel jazz delle minime formazioni, il trio sopra tutte: il concetto di ‘interplay’.

Interplay era quando la gerarchia ‘leader – sidemen’  veniva abbattuta radicalmente, quando non esisteva più la sottile demarcazione tra tema, solo, stops, ecc. ma tutto diventava solismo, diventava arrangiamento, chiunque poteva essere leader in qualunque momento del brano. Interplay era riportare le voci di Bach nel jazz moderno, e usare gli strumenti non più come abbellimenti, o accompagnamento, ma proprio come voci autentiche della composizione.

Il concetto di questo lavoro de ‘Il Trio’ (questo il nome sulla copertina) è tutto qui. Non aspettatevi canzoni, standards, non aspettatevi strutture predefinite, non aspettatevi tema/soli/tema/coda, non aspettatevi nulla di quello che avete in mente. Semplicemente, piazzate il disco nel lettore, chiudete gli occhi e lasciatevi trasportare. La musica è un flusso di eventi, una serie di convoluzioni dell’aria, causate dagli strumenti, che arrivano fino alle vostre orecchie, nient’altro. Ed è lo sforzo di arrivare a queste radici primarie, che colpisce in questo disco. E’ come ascoltare tre persone che stanno parlando contemporaneamente e all’inizio ti sembra di non capire nulla, ci vuole un po’ per calarsi, non è un ascolto facile, soprattutto se tenti in ogni modo di capire dove stanno andando a parare. Il segreto è lasciarsi andare, mollare la presa, smettere di fare l’ascoltatore smaliziato, quello che vuole capire ad ogni costo. Non c’è nulla da capire. C’è solo da abbandonarsi. E così si scopre un mondo tutto nuovo, percorsi che non si sono mai battuti, sconfinamenti nel free, rientri nella musica popolare, angoli pieni di colori, affreschi di  note.

Chi siano i personaggi coinvolti nell’operazione è presto detto. Di Tommaso ormai sappiamo, Gatto è un altro grandissimo del jazz italiano, probabilmente il più noto in assoluto, dopo aver collaborato anche lui con Chet Baker, e in qualche leggendaria performance con Pat Metheny, con i Lingomania, con Joe Lovano, Fiorentino, Fresu, Ciotti, la Marcotulli, la De Vito, e così via. Infine c’è Enrico Intra, che è un nome che a un sacco di gente non dice nulla, perchè come tutti i grandissimi, non ha mai fatto nulla per comparire a tutti i costi. Potrei dirvi ad esempio che il famoso Derby club di Milano, quello del cabaret, all’inizio si chiamava Intra’s Derby Club, perchè lo ha fondato lui. Oppure potrei dirvi delle sue composizioni suonate da Gerry Mulligan, della sua direzione delle migliori orchestre italiane incluse quelle di Sanremo. Oppure quando venne piazzato tra i migliori pianisti europei dalla rivista francese ‘hot jazz’. E ancora tutto questo non gli farebbe giustizia.

Non posso spiegarvi di più: l’unica cosa che potete fare, amici di Romainjazz, è andarvi a cercare questo disco, perchè c’è Il Trio. E Il Trio, non un trio, non l’XYZ trio, significa i tre musicisti più rappresentativi nella rispettiva categoria, gente che potrebbe raccontarvi la storia del jazz italiano meglio di chiunque altro. E quando avete il disco, non tentate di seguirli. Semplicemente abbandonatevi, e lasciatevi invadere dalla Musica.

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Roberto Gatto New York Quartet chiude Casa del Jazz Festival

Grande chiusura per l’edizione 2012 del “Casa del Jazz Festival” martedì 31 luglio con il concerto diRoberto Gatto, uno dei jazzisti italiani più popolari e seguiti, che da qualche tempo ha allargato il proprio raggio di azione oltreoceano, formando un quartetto con dei musicisti rappresentativi della scena di New York. Roberto Gatto è sicuramente uno dei migliori batteristi europei. Musicista di notevoli doti tecniche, con una spontanea naturalezza alla base del proprio gesto musicale, Gatto è un artista di grande esperienza: iniziata appena ventenne la propria attività con il Trio di Roma comprendente Danilo Rea e Enzo Pietropaoli, ha avuto da allora modo di suonare con decine di artisti tra i più rappresentativi della storia del jazz, Lee Konitz, Chet Baker, Art Farmer per citarne solo alcuni, oltre a scrivere diverse tra le più significative pagine del jazz italiano in virtù delle sue collaborazioni, Lingomania, Franco D’Andrea, Enrico Rava, il tutto portando avanti un proprio percorso di leader in diverse formazioni sin dalla fine degli anni 80, periodo in cui realizza lavori discografici a proprio nome che vedono la partecipazione di Michael Brecker e John Scofield. Insieme a lui, in questa degna conclusione di un Festival che ha portato tanti grandi nomi del panorama mondiale, ci saranno la giovane tenorsassofonista di origine cilena Melissa Aldana, una delle nuove voci del panorama musicale della Grande Mela, in virtù di uno stile contemporaneo e efficace che le ha guadagnato notevoli apprezzamenti, Nir Felder, brillante chitarrista che ha collaborato tra gli altri con Greg Osby, Dave Douglas e Jason Moran, e il contrabbassista Joseph Lepore, che ha suonato con musicisti del calibro di Peter Bernstein, Seamus Blake e Joel Frahm.

 

Casa del Jazz: viale di Porta Ardeatina, 55

Info: 06/704731

www.casajazz.it

ingresso 10 euro

 

CASA del JAZZ FESTIVAL 2012

 Parco della Casa del Jazz

 

martedì 31 luglio ore 21

ROBERTO GATTO

“NEW YORK QUARTET”

Melissa Aldana sax

Nir Felder chitarra

Joseph Lepore contrabbasso

Roberto Gatto batteria

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Roberto Gatto & Michael Blake Quartet in concerto all’Alexanderplatz Jazz Club

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Roberto Gatto, uno dei jazzisti italiani più popolari e seguiti, da qualche tempo ha allargato il proprio raggio di azione oltreoceano, ore vive fra Roma e New York suonando con i musicisti più rappresentativi della scena della Grande Mela. Nasce così tutta una serie di collaborazioni con musicisti della nuova scena americana fra i quali esponente di spicco è proprio il sassofonista Michael Blake. Il quartetto capitanato da questi due musicisti sarà di scena all’Aexanderplatz Jazz Club mercoledì 18 e giovedì 19 marzo. A completare la formazione Alessandro Lanzoni e Gabriele Evangelista, due dei più interessanti e premiati nuovi talenti emersi in Italia negli ultimi anni, già avviati sulla strada di una luminosa carriera professionale, risale al 2010 ed ha alle spalle un CD dal titolo Replay che ha ottenuto ottimi riscontri fra gli addetti ai lavori.

FORMAZIONE:

Roberto Gatto, drums

Michael Blake, sax

Alessandro Lanzoni,  piano

Gabriele Evangelista, double bass

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Cittaslow in Festival Dinner Music: via alla quattordicesima edizione

Quattordici anni di buona musica e buon cibo fanno  già “una tradizione” e anno dopo anno fanno crescere l’aspettativa per l’evento gastronomico-musicale che trascina con sé il meglio dei cibi “slow food” delle cittaslow con alcuni dei nomi più noti del panorama musicale italiano. Cittaslow in Festival, con la direzione artistica di Riccardo Stefanini, prende il via sabato 11 febbraio presso “La Penisola” sulle sponde del lago di Corbara tra Baschi e Orvieto. Una quattordicesima edizione che conferma la formula vincente della scorse rassegne che hanno vistoil feliceconnubio tra la musica d’autore e i sapori delle Cittaslow italiane. Quest’anno si comincia con il luogo storico per eccellenza di questa manifestazione, La Penisola, nella splendida cornice del lago di Corbara, che ospiterà la manifestazione nei giorni 11/18/25 febbraio e 3 marzo. Si continua per un altro luogo ormai divenuto abituale: la Sala dell’Arengo di Todi, splendida sala nel Palazzo Comunale nei giorni 10/17/24/31 marzo e a Firenze nella Fortezza da Basso nei giorni 27/28 aprile. Infine un ritorno a Città Sant’Angelo nello splendido e prestigioso hotel ristorante Villa Michelangelo l’11 maggio. A Cittaslow in Festival Dinner Music quest’anno sfileranno alcuni dei nomi più noti e importanti del panorama musicale italiano: Enrico Rava, il duo Marcotulli/Biondini, Gatto, Rea e Damiani, Pietropaoli, Patruno, Pilar, Bungaro e Ascolese. Con la collaborazione del Palazzo del Gusto, il patrocinio della provincia di Terni, del Comune di Todi, del Comune di Baschi, ogni sabato sera dal 11 Febbraio al 11 maggio gli artisti incontreranno i sapori delle Cittaslow di Orvieto e Todi, Abbiategrasso, Città Sant’Angelo, Bra, Caiazzo, Chiavenna, Greve in Chianti, Grumes e Scandiano.

Aprirà il programma di Cittaslow in Festival-Dinner Music, presso “La Penisola”, sabato 11 febbraio,Roberto Gatto Trio che si presenta a Cittaslow in trio con due giovani talenti del jazz italiano: Alessandro Lanzoni al pianoforte e Gabriele Evangelista contrabbasso. La sua musica è caratterizzata sempre dal desiderio di esplorare generi più diversi e contaminarli, incontrare e collaborare con altri musicisti, trasmettere emozione e divertimento a chi lo ascolta. Cittaslow ospite: Bra (Cn) , chef: Antonio Petti. Proseguiamo sabato 18 febbraio, sempre presso La Penisola, Rita Marcotulli & Luciano Biondini in duo. Jazzista raffinata e sensibile, pluripremiata con prestigiosi premi come il Nastro d’Argento, il Ciak d’Oro e del David di Donatello per la colonna sonora del film Basilicata Coast to Coast di Rocco Papaleo, e recente vincitrice del Top Jazz 2011 come musicista dell’anno si presenta in duo con un musicista elegante come il fisarmonicista umbro Luciano Biondini. Cittaslow ospite: Grumes. Chef: Roberto Leonardi.

Sabato 25 febbraio sarà il turno del duo Danilo Rea & Paolo Damiani, due dei più importanti musicisti del jazz italiano, che presenteranno un variegato repertorio con proprie composizioni originali e cover di artisti quali Fabrizio De Andrè, Chico Buarque e Beatles. In questo progetto, l’incontro fra i due avviene sul piano della melodia e di una collaborazione artistica che nel tempo si è trasformata in una profonda amicizia. Cittaslow ospite: Abbiategrasso, Chef: Mario Guarnoni. Sabato 3 marzo, ancora presso “La Penisola”, prenderà vita il concerto di Bungaro & Ascolese che presentano “Acusticanto”, un progetto tra jazz, pop e canzoni d’autore in un set raffinato e intenso. Acusticanto è stato presentato con grande successo lo scorso novembre all’Auditorium Parco della Musica di Roma e al Blue Note di Milano. Cittaslow ospite: Caiazzo, Chef: Stefano De Matteo. Sabato 10 marzo, Cittaslow in Festival si sposta nella vicina Todi, presso la Sala Dell’Arengo con il concerto di Enrico  Rava Tribe. Il gruppo guidato da Enrico Rava, forse il più famoso jazzista italiano e sicuramente il più conosciuto nel mondo, racchiude varie generazioni di musicisti. Esponente della generazione dei ventenni del jazz italiano, Giovanni Guidi vincitore del Top Jazz 2007 quale miglior nuovo talento nazionale, Gianluca Petrella, considerato uno dei miglior trombonisti jazz del mondo, Gabriele Evangelista un giovanissimo contrabbassista scoperto da Rava ai seminari jazz di Siena, e Fabrizio Sferra alla batteria uno dei  fondatori del disciolto e acclamato trio Doctor 3. Cittaslow ospite: Scandiano (Re). Sabato 17 marzo sempre nella Sala Dell’Arengo di Todi sarà il turno del Jazz Show di Lino Patruno, una grande serata con uno dei personaggi storici del jazz italiano. Le esperienze di Patruno, co-fondatore dello storico gruppo musicale dei Gufi, vanno da quelle di musicista jazz a quelle di attore, da leader di jazz band alla composizione di musiche da film e per il teatro. Ha suonato e inciso dischi con alcuni dei grandi nomi della storia del jazz. Cittaslow ospite: Città Sant’Angelo,Chef: Giuseppina Bufo.

Sabato 24 marzo, ancora nella Sala dell’ Arengo di Todi, appuntamento con Enzo Pietropaoli “Yatra” Quartet. Dopo una lunga e prolifica carriera come sideman e co-leader di formazioni importanti come Doctor 3 e Trio di Roma, Enzo Pietropaoli ha scoperto il piacere di prendersi in prima persona la responsabilità della guida e dell’ideazione del progetto musicale “Yatra”, prodotto da Jando Music. Accanto a lui, tre musicisti giovani che già si sono fatti notare per le loro capacità. Julian Mazzariello al pianoforte, Fulvio Sigurtà alla tromba e Alessandro Paternesi alla batteria. Cittaslow ospite: Chiavenna (So) Chef: Mina Pasini Sabato 31 marzo, ancora nella Sala dell’Arengo di Todi, sarà il turno di Pilar in duo con Federico Ferrandina. Pilar è una delle voci italiane più apprezzate del panorama italiano. Cantante e autrice di testi, artista versatile spesso prestata alla recitazione, si muove tra canzone d’autore, suoni contemporanei e radici popolari. Migliore interprete al Premio Bianca d’Aponte, premio della Critica e Miglior Interprete al Festival Europeo della Canzone Mediterranea Pjesma Mediteran. Cittaslow ospite: Orvieto, Chef: Francesco Abbatepaolo.

Anche per  l’edizione 2012 si ripete l’estensione della manifestazione ad alcune qualificate città di altre regioni. E sarà Firenze la novità assoluta di quest’anno con i due appuntamenti nella Fortezza da Basso, ospitati all’interno della Mostra Internazionale dell’Artigianato. Venerdì 27 aprile aprirà questa “due giorni” di Cittaslow in Festival” a Firenze, Rita Matcotulli in duo con Luciano Biondini. Cittaslow ospite: Greve  In Chianti. Sabato 28 aprile, invece, Danilo Rea presenterà: “A Tribute to Fabrizio De André”. Le canzoni di De Andrè diventano l’ideale ispirazione per la grande forza creativa di Rea che si muove fra brani intramontabili come “Bocca di Rosa” e “La Canzonedi Marinella”, intense ballate struggenti come “Caro Amore” e “La Stagionedel tuo Amore. Un magnifico tributo alle canzoni di un cantautore traboccante di melodia e straordinaria tecnica, in un lavoro del tutto originale. “A Tribute to Fabrizio De André” offre l’opportunità al mondo di conoscere due dei più importanti artisti italiani: Danilo Rea e Fabrizio De Andrè. Cittaslow ospite: Orvieto-Todi, Chef: Francesco Abbatepaolo. L’ultimo appuntamento in trasferta, come lo scorso anno prenderà vita l’11 maggio a Città Sant’Angelo con Rita Marcotulli “Basilicata Coast to Coast”. La pianista e compositrice Rita Marcotulli presenta la sua più recente creazione: la musica scritta per il film ”Basilicata Coast to Coast” di Rocco Papaleo. Accanto alla pianista romana in questo concerto ci saranno Luciano Biondini alla fisarmonica e l’attore Paolo Briguglia, uno degli interpreti di “Basilicata Coast To Coast”, nell’insolita veste di cantante. Cittaslow ospite  Orvieto-Tod, Chef: Francesco Abbatepaolo. Di seguito riportiamo tutte le informazioni utili e la programmazione completa del Festival.

Info: Tutte le cene sono con servizio a tavolo, con inizio puntuale alle ore 20,30 seguirà il concerto alle ore 22,30: prenotazioni: 0763 343302. I menù saranno costituiti da: antipasto, primo piatto, secondo piatto, contorno, dessert, caffè, vini ed acqua minerale. Costo della cena e concerto e 35.00. Per i soci Slow Food e Fisar il prezzo è di e 30.00. Per coloro che prenotano almeno 8 serate il costo a serata sarà di e 25.00. Possibilità di soggiorno direttamente presso il country resort and restaurant la Penisola. Prezzo per persona in camera doppia: pernottamento, cena e concerto e prima colazione, a partire da e 75.00. Supplemento per camera doppia uso sngola e 20.00.Ogni giorno in più con sistemazione mezza pensione, a partire da e 58.00.

La Penisola SS448 Pian delle Monache Baschi Tr

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Todi Sala dell’Arengo,Piazza del Popolo,palazzo del Popolo sala dell’Arengo

Per alberghi su Todi Ufficio Informazioni IAT di Todi tel. 075 8956227 075 8945416 info@iat.todi.pg.it

Per la serata dell’11 maggio tel. 085 9696225-52 presso il Comune di Città Sant’Angelo

Programmazione

Sabato 11 febbraio

ROBERTO GATTO Trio + CITTASLOW  BRA  a La Penisola – Orvieto-Baschi

Sabato 18 febbraio

RITA MARCOTULLI/J/LUCIANO BIONDINI+ CITTASLOW GRUMES  a La Penisola  – Orvieto-Baschi

Sabato 25 febbraio

DANILO REA & PAOLO DAMIANI+ CITTASLOW  ABBIATEGRASSO  a La Penisola – Orvieto-Baschi

Sabato 3 marzo

BUNGARO / MICHELE ASCOLESE + CITTASLOW CAIAZZO  a La Penisola – Orvieto-Baschi

Sabato 10 marzo

ENRICO RAVA Tribe +CITTASLOW SCANDIANO )a Todi-Sala dell’Arengo

Sabato 17 marzo

LINO PATRUNO JAZZ SHOW  + CITTASLOW  CITTA’ SANT’ANGELO a Todi-Sala dell’Arengo

Sabato 24 marzo

ENZO PIETROPAOLI  quartet + CITTASLOW  CHIAVENNA  a Todi-Sala dell’Arengo

Sabato 31 marzo

PILAR  + CITTASLOW ORVIETO a Todi-Sala dell’Arengo

Venerdì 27 aprile

RITA MARCOTULLI//LUCIANO BIONDINI+ CITTASLOW  GREVE IN CHIANTI a Firenze- Fortezza Da Basso

Sabato 28  aprile

DANILO REA+ CITTASLOW  ORVIETO-TODI,Fortezza Da Basso

Venerdì 11 maggio

RITA MARCOTULLI “Basilicata Coast To Coast”+ CITTASLOW ORVIETO-TODI  a Città Sant’Angelo

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Crossroads Festival via alla tredicesima edizione

Quella che inizierà il 25 febbraio e proseguirà poi sino al 27 maggio sarà la tredicesima edizione diCrossroads, il festival itinerante lungo tutto il territorio dell’Emilia-Romagna che sin dalla sua prima edizione si è imposto tra gli appuntamenti più ricercati e originali del panorama italiano, anche in virtù del suo ‘format’, che ha fatto scuola. Il cartellone di Crossroads conterà infatti oltre trenta serate di concerti che toccheranno sia i principali centri urbani che i piccoli paesi che si estendono lungo la via Emilia, una vera strada maestra dei teatri. Artisti di spicco e nuove proposte, tradizione e modernità, musicisti italiani, europei, statunitensi, sudamericani: Crossroads esplorerà le vie del jazz seguendo i percorsi più stimolanti e creativi. Crossroads 2012 è organizzato come sempre da Jazz Network in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura della Regione Emilia-Romagna e numerose altre istituzioni. Il concerto d’apertura di Crossroads 2012 si terrà al Teatro De André di Casalgrande il 25 febbraio. A dare il via all’imponente kermesse sarà un trio nel quale confluiscono personalità di spicco della musica jazz, latina e del pop d’autore: il sassofonista Javier Girotto, l’inconfondibile cantante e attore Peppe Servillo, il pianista Natalio Mangalavite.

Foto di Andrea Boccalini

Nei tre mesi di durata del festival seguiranno poi numerosi altri eventi di particolare rilievo. Decisamente spettacolari saranno, ad esempio, gli appuntamenti con il quintetto multimediale formato da Paolo FresuRoswell RuddDanilo Reamartux_m e Filippo Bianchi, il cui libro101 microlezioni di Jazz fornirà la trama per questa produzione originale del festival (Correggio, 5 maggio, Teatro Asioli), e con Memorie di Adriano, ovvero le canzoni del clan di Adriano Celentano servite da personalità musicali di spicco come Peppe ServilloFabrizio BossoJavier GirottoRita MarcotulliFurio Di Castri e Mattia Barbieri (Imola, 10 maggio, Teatro dell’Osservanza). Beniamini del grande pubblico sono anche la cantante Petra Magoni e il bassista Ferruccio Spinetti, il cui duo “Musica Nuda” è da anni una presenza forte nel panorama della canzone jazzata (Russi, 19 aprile, Teatro Comunale). Magie musicali dal profumo portoghese saranno poi quelle create dal seducente duo della cantante Maria João con il pianista Mário Laginha (Massa Lombarda, 8 marzo, Sala del Carmine) mentre l’aria musicale del Sud America sarà portata dal cantante e multistrumentista argentino Daniel Melingo, il cui sestetto Maldito Tango reinventa la danza simbolo di Buenos Aires (Rimini, 15 aprile, Teatro degli Atti).

Altri big in cartellone a Crossroads sono il quintetto del batterista Roberto Gatto (Longiano, 16 marzo, Teatro Petrella) e il trio della funambolica pianista giapponese Hiromi (Ravenna, 29 aprile, Teatro Alighieri). Molte, ricercate e prestigiose saranno poi le proposte di jazz cantato: dalla giovanissima rivelazione (appena dodici anni!) Gioia Persichetti, in duo con la pianista Stefania Tallini (Massa Lombarda, 30 marzo), alle voci affermate (e premiate da DownBeat) di Kurt Elling (che chiuderà il festival il 27 maggio a Santarcangelo, Teatro Supercinema) e Gretchen Parlato (Longiano, 21 marzo), passando per Napoleon Maddox, una delle più innovative voci della cultura hip hop statunitense (Modena, 20 aprile, La Tenda), e la coreana Youn Sun Nah, nuova regina della scena europea (Imola, 6 maggio). Numerosi altri appuntamenti completeranno la lunga stagione musicale di Crossroads 2012. Nelmese di marzo il festival ospiterà: il quartetto di Cheryl Porter, voce carismatica tra jazz, soul e gospel (Cesenatico, 10 marzo, Teatro Comunale); due serate al Cassero Teatro Comunale di Castel San Pietro Terme, con il gruppo Ja Vigiu Plamja della cantante Silvia Donati e un trio che riunisce Daniele D’Agaro, Mauro Ottolini e Zeno de Rossi (il 17) e con il quartetto co-diretto da due grandi del sax tenore, Dave Liebman ed Ellery Eskelin (il 18); il quintetto della vocalist Eloisa Atti con il suo tributo a Billie Holiday (Massa Lombarda, il 23); la prorompentePocket Brass Band guidata dal trombonista Ray Anderson (Piacenza, il 24, Teatro President); il poetico duo formato da Javier Girotto assieme al fisarmonicista Luciano Biondini (Solarolo, il 29, Oratorio dell’Annunziata). Il 31 a Dozza si potranno ascoltare un solo pomeridiano del bandoneonista Carlo Maver (all’Enoteca Regionale dell’Emilia-Romagna) e un concerto serale della cantante Tiziana Ghiglioni in duo col chitarrista Simone Massaron (al Teatro Comunale).

Una lunga carrellata di concerti riempirà anche il mese di aprile, quando arriveranno: un doppio concerto a Dozza (l’1 aprile) con il duo Vocione (ovvero Marta Raviglia e Tony Cattano) e il duo formato dal vocalist John De Leo e il pianista Fabrizio Puglisi; il Brasile per voce e chitarra diGuinga e Barbara Casini (Russi, il 3; Guinga terrà anche il seminario di “Mister Jazz” a Ravenna, Teatro Rasi, il 6); il quartetto del sassofonista Lew Tabackin con la pianista Helen Sung(Ferrara, Jazz Club, il 6); il trittico di serate di “Massa Sonora” a Massa Lombarda, con un solo del pianista Franco D’Andrea (il 12, preceduto nel pomeriggio da un seminario), due formazioni provenienti dall’universo musicale del collettivo El Gallo Rojo, l’Orchestra Vertical e i 4 Storiescon Matt Renzi (il 13), la sovrapposizione degli Hopscotch e dei Crisco 3, due trii guidati dal sassofonista Francesco Bigoni (il 14); il pianista e trombettista Dino Rubino, impegnato sia in solo che in trio con un progetto dedicato a Miriam Makeba (Modena, il 17); la Unknown Rebel Band del pianista Giovanni Guidi, formazione che pone fianco a fianco le più promettenti giovani leve del jazz italiano e musicisti dalla fama già ben consolidata (Rimini, il 22); gli Opus 5, una all star newyorkese nella quale spicca il trombettista Alex Sipiagin (Ferrara, il 24). Una situazione assai particolare sarà quella che si creerà a Correggio: qui alcuni dei più importanti giovani talenti attivi sulla scena jazz italiana saranno protagonisti di una formula artist in residence che li vedrà impegnati per diversi giorni nella città emiliana in varie attività (serate in club, seminari, registrazioni, set fotografici…), coronate poi da un concerto finale. I musicisti coinvolti saranno il sassofonista Dan Kinzelman (in concerto con il quartetto Ghost, tutto fiati e percussioni, il 30 aprile); il trombonista Gianluca Petrella (live con la Cosmic Band, il 12 maggio); il pianista Giovanni Guidi (con il suo New Quintet, il 17); il sassofonista Raffaele Casarano (con il gruppo The Other Locomotive, il 19); il trombettista Fulvio Sigurtà (con gli Electric Alchemists, il 23).

Informazioni

Jazz Network, tel. 0544 405666-408030, fax 0544 405656,

e-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. , website: www.crossroads-it.org – www.erjn.it

PROGRAMMA

Sabato 25 febbraio

Casalgrande (RE), Teatro Fabrizio De André, ore 21:15

GIROTTO – SERVILLO – MANGALAVITE

Javier Girotto – sax soprano, sax baritono, clarinetto basso, flauti andini; Peppe Servillo – voce; Natalio Mangalavite – pianoforte, tastiere, voce

Giovedì 8 marzo

Massa Lombarda (RA), Sala del Carmine, ore 21:00

MARIA JOÃO & MÁRIO LAGINHA DUO

Maria João – voce; Mário Laginha – pianoforte

Sabato 10 marzo

Cesenatico (FC), Teatro Comunale, ore 21:00

CHERYL PORTER JAZZ QUARTET

Cheryl Porter – voce; Paolo Vianello – pianoforte, tastiere; Guido Torelli – contrabbasso; Gianni Bertoncini – batteria

Venerdì 16 marzo

Longiano (FC), Teatro Petrella, ore 21:00

ROBERTO GATTO “REMEMBERING SHELLY”

Tributo a Shelly Manne

Roberto Gatto – batteria; Luca Mannutza – piano e tastiere; Max Ionata – sax; Marco Tamburini – tromba; Giuseppe Bassi – contrabbasso

Sabato 17 marzo

Castel San Pietro Terme (BO), “Cassero” Teatro Comunale, ore 21:15

“Cassero Jazz”

JA VIGIU PLAMJA

Silvia Donati – voce; Federico Squassabia – tastiere; Massimiliano Sorrentini – batteria

D’AGARO / OTTOLINI / DE ROSSI TRIO

Daniele D’Agaro – clarinetto, sax tenore; Mauro Ottolini – sousaphone, trombone; Zeno de Rossi – batteria

Domenica 18 marzo

Castel San Pietro Terme (BO), “Cassero” Teatro Comunale, ore 21:15

“Cassero Jazz”

DAVE LIEBMAN / ELLERY ESKELIN QUARTET

Dave Liebman – sax tenore; Ellery Eskelin – sax tenore; Tony Marino – contrabbasso; Jim Black – batteria

Mercoledì 21 marzo

Longiano (FC), Teatro Petrella, ore 21:00

GRETCHEN PARLATO QUARTET

Gretchen Parlato – voce; Taylor Eigsti – pianoforte, tastiere; Burniss Travis – contrabbasso; Kendrick Scott – batteria, voce

Venerdì 23 marzo

Massa Lombarda (RA), Sala del Carmine, ore 21:00

ELOISA ATTI JAZZ QUINTET

“Fine and Mellow Tunes”

Tributo a Billie Holiday

Eloisa Atti – voce; Matteo Raggi – sax tenore; Davide Brillante – chitarra; Stefano Senni – contrabbasso; Vittorio Sicbaldi – batteria

Sabato 24 marzo

Piacenza, Teatro President, ore 21:15

“Piacenza Jazz”

RAY ANDERSON’S POCKET BRASS BAND

Ray Anderson – trombone; Lew Soloff – tromba; Matt Perrine – sousaphone; Eric McPherson batteria

Giovedì 29 marzo

Solarolo (RA), Oratorio dell’Annunziata, ore 21:00

JAVIER GIROTTO & LUCIANO BIONDINI DUO

Javier Girotto – sax soprano, sax baritono; Luciano Biondini – fisarmonica

Venerdì 30 marzo

Massa Lombarda (RA), Sala del Carmine, ore 21:00

STEFANIA TALLINI & GIOIA PERSICHETTI DUO

“Atlantica Saudade”

Stefania Tallini – pianoforte; Gioia Persichetti – voce

Sabato 31 marzo

Dozza (BO)

“Dozza Jazz”

Enoteca Regionale dell’Emilia-Romagna, ore 18:00

CARLO MAVER SOLO

Carlo Maver – bandoneon

Teatro Comunale, ore 21:00

TIZIANA GHIGLIONI & SIMONE MASSARON DUO

Tiziana Ghiglioni – voce; Simone Massaron – chitarra

Domenica 1 aprile

Dozza (BO), Teatro Comunale, ore 21:00

“Dozza Jazz”

 VOCIONE

Musica per Voce, Trombone e Cianfrusaglie

Marta Raviglia – voce; Tony Cattano – trombone

JOHN DE LEO & FABRIZIO PUGLISI DUO

John De Leo – voce; Fabrizio Puglisi – pianoforte

produzione originale

Martedì 3 aprile

Russi (RA), Teatro Comunale, ore 21:00

GUINGA & BARBARA CASINI

voci & chitarre

Venerdì 6 aprile: ore 10-13, ore 15-18

Ravenna, Teatro Rasi

“Mister Jazz”

“Poesia do Brasil”

WORKSHOP con GUINGA

(aperto a tutti i musicisti)

Venerdì 6 aprile

Ferrara, Jazz Club Ferrara, ore 21:30

LEW TABACKIN QUARTET featuring HELEN SUNG

Lew Tabackin – sax tenore, flauto; Helen Sung – pianoforte; Giuseppe Bassi – contrabbasso; Gasper Bertoncelj – batteria

Giovedì 12 aprile

Massa Lombarda (RA), Sala del Carmine

“Massa Sonora”

ore 17-19

Seminario di FRANCO D’ANDREA

(aperto a tutti i musicisti)

ore 21:00

FRANCO D’ANDREA Piano Solo

Venerdì 13 aprile

Massa Lombarda (RA), Sala del Carmine, ore 21:00

“Massa Sonora”

ORCHESTRA VERTICAL

Claudia Bidoli – voce; Enrico Terragnoli – chitarra; Francesco Bigoni – sax tenore; Achille Succi – sax contralto, clarino;

Thomas Sinigaglia – fisarmonica; Alfonso Santimone – pianoforte, organo, elettronica; Giorgio Pacorig – piano elettrico;

Stefano Senni – contrabbasso; Simone Padovani – percussioni; Massimiliano Sorrentini – batteria

4 STORIES

Matt Renzi – sax tenore, clarinetto; Stefano Senni – contrabbasso; Jimmy Weinstein – batteria

Sabato 14 aprile

Massa Lombarda (RA), Sala del Carmine, ore 21:00

“Massa Sonora”

HOPSCOTCH meets CRISCO 3

Francesco Bigoni – sax tenore, clarinetto, composizioni; Piero Bittolo Bon – sax alto, clarinetto contralto;

Beppe Scardino – sax baritono, clarinetto basso; Mark Solborg – chitarra; Kevin Brow – batteria

Domenica 15 aprile

Rimini, Teatro degli Atti, ore 21:15

DANIEL MELINGO “MALDITO TANGO”

Daniel Melingo – voce, chitarra, clarinetto; Rodrigo Guerra – chitarra elettrica, bouzouki, voce;

Romain Lécuyer – contrabbasso, voce; Facundo Torres – bandoneon, voce; Diego Trosman – chitarra, voce; Anne Le Pape – violino

Martedì 17 aprile

Modena, La Tenda, ore 21:30

DINO RUBINO PIANO SOLO

Dino Rubino – pianoforte

DINO RUBINO TRIO

Tributo a Miriam Makeba

Dino Rubino – pianoforte, tromba; Paolino Dalla Porta – contrabbasso; Stefano Bagnoli – batteria

Giovedì 19 aprile

Russi (RA), Teatro Comunale, ore 21:00

“Musica Nuda”

PETRA MAGONI & FERRUCCIO SPINETTI

Petra Magoni – voce; Ferruccio Spinetti – contrabbasso

Venerdì 20 aprile

Modena, La Tenda, ore 21:30

NAPOLEON MADDOX “ISWHAT?!”

Napoleon Maddox – beatbox, voce; Ricardo Izquierdo – sax tenore, effetti; Dave Kane – contrabbasso; Hamid Drake – batteria

Domenica 22 aprile

Rimini, Teatro degli Atti, ore 21:15

THE UNKNOWN REBEL BAND

Fulvio Sigurtà – tromba, flicorno; Mirco Rubegni – tromba, flicorno; Daniele Tittarelli – sax alto; Dan Kinzelman – sax tenore e arrangiamenti;

David Brutti – sax basso; Mauro Ottolini – trombone, tuba; Giovanni Guidi – pianoforte e direzione; Giovanni Maier – contrabbasso;

Joao Lobo – batteria; Michele Rabbia – percussioni

Martedì 24 aprile

Ferrara, Jazz Club Ferrara, ore 21:30

OPUS 5

JD Walter – voce; Misha Tsiganov – pianoforte; Alex Sipiagin – tromba; Boris Kozlov – contrabbasso; Donald Edwards – batteria

Domenica 29 aprile

Ravenna, Teatro Alighieri, ore 21:00

HIROMI: The Trio Project

featuring Anthony Jackson & Simon Phillips

Hiromi  – pianoforte; Anthony Jackson – basso; Simon Phillips – batteria

Lunedì 30 aprile

Correggio (RE), Teatro Asioli, ore 21:00

“Correggio Jazz”

DAN KINZELMAN’S GHOST

Dan Kinzelman – sax, clarinetto, flauto, percussioni; Mirco Rubegni – ottoni, percussioni;

Manuele Morbidini – sax contralto; Rossano Emili – sax baritono, clarinetto basso, percussioni

Sabato 5 maggio

Correggio (RE), Teatro Asioli, ore 21:00

“Correggio Jazz”

“Microlezioni di Jazz”

FRESU-RUDD-REA-MARTUX-BIANCHI MULTIMEDIA QUINTET

jazz sounds, words & images

Paolo Fresu – tromba, effetti; Roswell Rudd – trombone, voce; Danilo Rea – pianoforte; martux_m – elettronica; Filippo Bianchi – voce narrante

testi a cura di Filippo Bianchi

immagini a cura di Pier Paolo Pitacco

videoproiezioni live a cura di Enzo Varriale (Lanvideosource)

(dal libro 101 microlezioni di Jazz, 22publishing editore, 2011)

produzione originale i-jazz 2012

Domenica 6 maggio

Imola (BO), Teatro dell’Osservanza, ore 21:15

YOUN SUN NAH & ULF WAKENIUS

Youn Sun Nah – voce; Ulf Wakenius – chitarra

esclusiva italiana

 

Giovedì 10 maggio

Imola (BO), Teatro dell’Osservanza, ore 21:15

MEMORIE DI ADRIANO

Canzoni del clan di Adriano Celentano

feat. Servillo, Bosso, Girotto, Marcotulli, Di Castri, Barbieri

Peppe Servillo – voce; Fabrizio Bosso – tromba; Javier Girotto – sax; Rita Marcotulli – pianoforte; Furio Di Castri – contrabbasso; Mattia Barbieri – batteria

Sabato 12 maggio

Correggio (RE), Teatro Asioli, ore 21:00

“Correggio Jazz”

GIANLUCA PETRELLA COSMIC BAND

Gianluca Petrella – direzione, trombone; Beppe Scardino – sax baritono; Francesco Bigoni – sax tenore;

Mirco Rubegni – tromba; Giovanni Guidi – pianoforte; Gabrio Baldacci – chitarra; Alfonso Santimone – synth;

Francesco Ponticelli – basso; Federico Scettri – batteria; Simone Padovani – percussioni

Giovedì 17 maggio

Correggio (RE), Teatro Asioli, ore 21:00

“Correggio Jazz”

GIOVANNI GUIDI NEW QUINTET

Giovanni Guidi – pianoforte; Shane Endsley – tromba; Dan Kinzelman – sax tenore; Thomas Morgan – contrabbasso: Gerard Cleaver – batteria

Sabato 19 maggio

Correggio (RE), Teatro Asioli, ore 21:00

“Correggio Jazz”

RAFFAELE CASARANO & THE OTHER LOCOMOTIVE

Raffaele Casarano – sax alto, sax soprano, live electronics; Mirko Signorile – pianoforte; Marco Bardoscia – basso, live electronics; Marcello Nisi – batteria

Mercoledì 23 maggio

Correggio (RE), Teatro Asioli, ore 21:00

“Correggio Jazz”

SIGURTÀ-LOMBARDINI-PATERNESI ELECTRIC ALCHEMISTS

Fulvio Sigurtà – tromba, flicorno, laptop; Andrea Lombardini – basso, elettronica; Alessandro Paternesi – batteria

Domenica 27 maggio

Santarcangelo (RN), Teatro Supercinema, ore 21:15

KURT ELLING

Kurt Elling – voce; Laurence Hobgood – pianoforte; John McLean – chitarra; Clark Sommers – contrabbasso; Ulysses Owens – batteria

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Live report – Roma Jazz Festival: Roberto Gatto ci racconta il prog inglese

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Questo progetto fa parte di uno dei sogni nel cassetto che coltivo da diversi anni. Personalmente ho sempre amato le sfide e come sempre, mosso dall’entusiasmo, ho accettato di tentare anche questa”. E dal 2008, anno in cui ha visto la luce il progetto Progressivamente in un album registrato dal vivo alla Casa del Jazz, sono state diverse le occasioni in cui Roberto Gatto ha dimostrato di aver vinto totalmente questa sfida. Accompagnato da musicisti del calibro di Fabrizio Bosso alla tromba, Luca Mannutza alle tastiere e piano, John De Leo (ex voce dei Quintorigo), Roberto Rossi al trombone, Francesco Puglisi al basso, Maurizio Giammarco al sax e Roberto Cecchetto alla chitarra, venerdì 11 novembre Gatto ha regalato al pubblico dell’Auditorium il suo omaggio al rock progressive, nelle rivisitazioni di brani tratti dai dischi dei King Crimson, Genesis, Matching Mole, Robert Wyatt e Pink Floyd (oltre ad un brano originale di John De Leo). “Ho voluto coinvolgere musicisti che come me avessero vissuto quel momento musicale in quegli anni, ma anche musicisti più giovani, che magari avessero un punto di vista e una chiave di lettura differenti”. La sala Petrassi è gremita, ed il pubblico decisamente vario!
 
I musicisti salgono sul palco inizialmente senza John De Leo, che solo dopo i primi due brani spunta -letteralmente- da dietro la batteria ad intessere un gioco di suoni con la sua voce; una serie di “vocalizzi” che si incalzano, creando una buffa parentesi che non tradisce le capacità e la bravura di questo artista. De Leo gioca altrettanto col microfono, complementare e necessario nel far cogliere le molteplici sfaccettature sonore che lo stesso riesce a darsi. Differentemente Bosso usa il microfono per distorcere il suono della sua tromba, inscenando un botta e risposta di identici accordi che risultano come due voci diverse. Quello dei tre fiati poi, è uno spettacolo non solo sonoro, ma anche visivo; simili e sincronizzati i loro gesti danno la percezione che la musica -in quel momento- li abbia davvero uniti in un’unica melodia. Roberto Gatto ci spiega la scelta dei brani, ce ne racconta la genesi, cadenzando così l’ora e mezza trascorsa assieme. Si emoziona parlando di un’amica musicista scomparsa poche ore prima del concerto; aprendo uno squarcio (purtroppo) malinconico di vita personale. Anche in questo modo la musica ci parla, riesce a strappare un’emozione diversa ad ognuno di noi, a non rendersi fine all’ascolto e basta. L’inquietante romanticismo di Sea Song (potete immaginare quanto l’abbia reso tale la camaleontica voce di John De Leo), la poesia (arte a cui, del resto, si ispira) di Watcher of the Skies, o la chiusura con la splendida Trilogy (la cui prima parte è stata lasciata esclusivamente a Luca Mannutza e Maurizio Giammarco), sono solo una parte del racconto di una storia -quella del prog inglese- che gli abili narratori ci hanno restituito in musica.
Serena Marincolo
foto di Valentino Lulli
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Roma Jazz Festival News: “Progressivamente” Roberto Gatto.

Un progetto che sognava di portare a termine da moltissimo tempo, quello che Roberto Gattopresenterà domani, 11 novembre, alla sala Petrassi dell’Auditorium Parco della Musica.  Insieme a lui una formazione di prim’ordine composta da alcuni fra i più attivi musicisti della scena italiana, che lo accompagneranno in questo viaggio nella musica progressive e non solo. Di lui ha detto il noto giornalista e critico musicale Ernesto Astante che: “Una batteria. Sembra poco, ma può essere tantissimo. Non tanto perché Roberto Gatto, seduto dietro ai suoi tamburi, ha saputo viaggiare per il mondo dei suoni come pochi, pochissimi altri hanno saputo fare, ma soprattutto perché non è solo di ritmo, percussioni e battiti che si tratta. Roberto Gatto è un esploratore, un “ragazzo” che ha pensato di trasformare il suo strumento in una macchina in grado di muoversi nel tempo e nello spazio. Un musicista che ha sempre amato le sfide, cresciuto ascoltando il jazz ma da sempre appassionato di progressive”.Insomma, un progetto che vede impegnato il noto batterista romano alle prese con una nuova sfida. A proposito Roberto Gatto ha detto che:

«Questo progetto fa parte di uno dei sogni nel cassetto che coltivo da diversi anni. Personalmente ho sempre amato le sfide e come sempre, mosso dall’entusiasmo, ho accettato di tentare anche questa. Sono cresciuto ascoltando il jazz ma parallelamente sono sempre stato appassionato di Progressive, anzi a dire il vero è grazie ad alcuni gruppi come i Soft Machine, Nucleus, Matching Mole che ho imparato a conoscere meglio il jazz afro-americano. […] Il tentativo sarà sicuramente quello di attualizzare in forma contemporanea un affascinante e complesso patrimonio musicale ricco di spunti e molteplici sfumature, attraverso le diverse personalità dei musicisti coinvolti.»

11 novembre Sala Petrassi ore 21

Biglietto: posto unico 15 euro

Inizio concerto ore 21.00

Formazione

Roberto Gatto  batteria
John De Leo  voce
Roberto Rossi  trombone
Luca Mannutza  piano, tastiere
Maurizio Giammarco  sax
Fabrizio Bosso  tromba
Roberto Cecchetto  chitarra
Francesco Puglisi  basso

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