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Pietro Santangelo racconta il progetto Clinamen: “Il disco è una sfida con me stesso”

Clinamen è il disco d’esordio di Pietro Santangelo che per la prima volta si trova alla testa del suo trio (PS3) completato da Vincenzo Lamagna al Contrabasso e Salvatore Rainone alla batteria. Un progetto trasversale dove il linguaggio della tradizione si fonde con l’avanguardia e dove la musica minimale si unisce alla musica mediterranea. Pietro Santangelo ci ha raccontato in prima persona questa esperienza:

PS3 è una formazione dove cerco di creare spazio. sia sonoro che mentale. L’uso di scale esotiche ed armonie non tipiche del jazz americano è volto a creare una suggestione nell’ascoltatore; il ritmo, spesso forsennato cerca di indurre una sospensione, una trance. Piuttosto che una ricerca logica in termini armonici ed improvvisativi, il senso della performance si basa più su un approccio analogico teso a coinvolgere simultaneamente i tre elementi dell’ensemble.”

Un progetto trasversale, dunque, concepito in circa 4 anni. A proposito Pietro Santangelo ci racconta anche la nascita e l’evoluzione del disco:

Tutte le tracce sono state concepite apposta per questa formazione negli ultimi 4 anni, e registrate in circa 2 giorni; in seguito il materiale registrato è stato manipolato per generare una trama sonora eletto acustica che le fondesse tra loro, solo in un caso l’elaborazione elettroacustica entra a far parte del ensemble come 4 elemento.”

Un disco che oltre ad essere un punto di partenza rappresenta anche un banco di prova:

Il disco – conclude Pietro Santangelo - è una sfida con me stesso: il trio per un sassofonista è il banco di prova più difficile. E’ importante superare la prova, ma non esserne mai troppo soddisfatto, eccetto nell’istante in cui si suona. Al di là di questo il soggetto performante non è importante, qualsiasi cosa rappresenti, è la reazione che suscita ad essere più interessante ai miei occhi.”

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