Mercoledì 10 luglio a salire sul palcoscenico della Casa del Jazz, nell’ambito del Festival Estivoci saranno Fabrizio Bosso e Luciano Biondini che presenteranno “Face to Face”, disco uscito il 22 novembre 2012 per la Abeat Record. Si tratta del loro primo lavoro discografico in duo che rappresenta l’evoluzione di un incontro nato due anni fa e proseguito con innumerevoli concerti in tutta Italia. Parliamo di un progetto che si muove tra i richiami all’estetica del jazz, la libera improvvisazione e le influenze mediterranee. Il poliedrico trombettista piemontese incontra il tocco maturo del fisarmonicista di spoletino in un dialogo fatto di reciproco ascolto e profonda empatia. La forza e il pathos di cui sono pieni i rispettivi temperamenti musicali qualificano un progetto di grande fattura. Un dialogo tra pari, in cui non emerge una leadership, ma un interplay sempre funzionale all’espressione compiuta del discorso musicale. Fisarmonicista dal tocco impeccabile, Biondini è dotato del linguaggio maturo proprio di chi possiede una profonda conoscenza della tradizione jazzistica moderna e un revisionismo storico tutto personale. Bosso, trombettista poliedrico e sfaccettato, anche lui giunto a una pregevole intensità artistica, lo asseconda in questa ricerca, tra le irruenze e le delicate alchimie di cui è intriso il suo suono. Da sempre animati da vicendevole ammirazione, i due musicisti coltivavano da tempo l’idea di un progetto comune che è cominciato a delinearsi nel 2010 in occasione di un concerto a Bolzano, dov’erano entrambi ospiti della cantante israeliana Noa.
Da quell’incontro è nata l’idea di una collaborazione stabile, che ha trovato ispirazione nel vissuto di entrambi musicisti: brani già nel repertorio di Bosso, altri a firma di Biondini, standard e pezzi improvvisati ma sempre con strutture riconoscibili dal punto di vista melodico. La condivisione di un ampio spettro di riferimenti stilistici, dalla tradizione boppistica a quella mediterranea, la naturale inclinazione verso la libera improvvisazione e la profonda adesione alla formula del duo, rendono questo incontro musicale un fertile e coinvolgente momento di scambio. Il disco si apre con Prendere o lasciare, un brano di Biondini totalmente impostato sull’improvvisazione, dal tema velocissimo, che mette in evidenza il grande interplay e l’affiatamento che i due musicisti hanno costruito in quasi due anni di concerti in giro per l’Italia. Le ispirate e poetiche riletture di standard come The Shadow of Your Smile, o di brani del repertorio di Bosso come Il Gattopardo di Nino Rota (già contenuto nel disco “Enchantment” del 2011), Africa (scritto da Bosso e registrato con i Latin Mood in “Vamos”), o Rumba for Kampei, composta dal trombettista piemontese durante un viaggio a Zanzibar e dedicata all’incontro con un bimbo di nome Kampei, figlio di un masai conosciuto durante quel soggiorno, rivelano la totale sintonia del duo e la compiutezza dell’incastro timbrico dei due strumenti. La ballad Bringi, Prima del Cuore e l’omaggio al choro brasiliano di Choroso, tutti brani a firma di Biondini, dimostrano come la vena compositiva del fisarmonicista si adatti perfettamente all’abilità interpretativa di Bosso, riuscendo a esaltarne tanto l’intimo e raffinato lirismo, quanto l’esuberanza virtuosistica.
INGRESSO euro 15
Casa del Jazz: viale di Porta Ardeatina, 55
Info: 06/704731
http://www.casajazz.it
CASA del JAZZ FESTIVAL 2013
Parco della Casa del Jazz
mercoledi 10 luglio ore 21
FABRIZIO BOSSO & LUCIANO BIONDINI DUO
Fabrizio Bosso tromba
Luciano Biondini fisarmonica