Pubblicato dall’etichetta WOW Records, Alternate Dream è il disco d’esordio del sassofonista e compositore Diego Bettazzi alla testa di un quartetto completato da Lewis Saccocci al piano e fender rhodes, Alessandro Bintzios al contrabbasso e Cesare Mangiocavallo. Un lavoro dal grande senso melodico che rispetta il linguaggio della tradizione e allo stesso tempo si distingue per un sound moderno e composizioni fuori dagli schemi. Il quartetto è nato nel 2022, punto di partenza che ha portato alla creazione di un concept album dal grande lirismo dove passato e presente si incontrano. Ecco il racconto del leader della band a Jazz Agenda.

Per cominciare l’intervista parliamo subito del disco: vi va di descriverlo brevemente ai lettori di Jazz Agenda?

“Certamente! Attraverso i brani che compongono la suite (ultimamente mi piace chiamare in questo modo Alternate Dream) raccontiamo un sogno. Spesso quando sogniamo non viviamo storie di senso compiuto e passiamo da un luogo ad un altro senza capirci molto. Attraverso i brani, dunque, viene raccontata questa storia particolare: dopo un viaggio in cammello ci si ritrova in una cittadina surreale dove i punti di interesse sono le mie esperienze di vita e le mie sensazioni che vengono tradotte in musica.”

Raccontateci adesso la vostra storia: come è nato questo progetto e come si è evoluto nel tempo?

“Diciamo che il progetto era in cantiere da un po’. Il primo brano è stato scritto nel 2020, l’ultimo qualche giorno prima di andare in studio (Foosball Arena). Quando ho cominciato a scrivere questo album non avevo bene le idee chiare del prodotto finale, ho pensato solamente a raccontare una storia legata alle mie esperienze e alle mie emozioni e al fatto che i brani avrebbero dovuto avere un sound che facesse da filo conduttore. La cosa simpatica è che prima del titolo definitivo i brani hanno cambiato nome più di una volta, c’è sempre stato il sogno di mezzo ma non trovavo la quadra! Poi, dopo aver scritto Foosball arena tutto è diventato tutto più chiaro (all’inizio si chiamava biliardino blues), anche s qualche brano lo chiamiamo ancora col vecchio titolo. Poi una volta scritti i brani ho chiamato Lewis Saccocci per vedere cosa ne pensasse e gli sono piaciuti e dopo il suo prezioso confronto, ho dato vita al quartetto aggiungendo Alessandro Bintzios e Cesare Mangiocavallo. Il loro contributo è stato enorme!”

Un disco per una band o per un artista può sintetizzare diverse cose: una fotografia del momento, un punto di arrivo o di partenza: per voi cosa rappresenta?

“Sono folle se rispondo all in? Un punto di arrivo perché alla fine un disco è quasi sempre la fine di un percorso di ricerca, un punto di partenza perché è il disco di esordio del Diego Bettazzi Quartet. Non è un caso che l’ultimo brano si intitola Hope’s House, la casa della Sig.ra Speranza che volge lo sguardo con speranza verso il futuro. È poi una fotografia del presente perché attraverso il linguaggio dell’improvvisazione esprimiamo e raccontiamo quello che sta accadendo in quell’istante, anche se stiamo raccontando cose passate o cerchiamo di augurarci un piacevole futuro: almeno in Alternate Dream è così.”

Se parliamo dei vostri riferimenti musicali cosa vi viene in mente? Ci sono degli artisti, noti o anche meno noti, che per voi sono stati davvero importanti?

“Ce ne sono tanti da Coltrane a Shorter, Kenny Garret, Miles Davis, Dick Oatts  e Ornette Coleman tra i sassofonisti. Poi, almeno per me, i grandi delle Big Band: Count Basie, Duke Ellington, Thad Jones, Gill Evans.”

Come vedete il vostro progetto nel futuro? In sintesi quali potrebbero essere le evoluzioni legate alla vostra musica?

“In realtà on lo so! Spero intanto che questo progetto abbia la possibilità di girare. In futuro credo che si evolverà in qualcosa di completamente diverso.”

Chiudiamo con un ulteriore sguardo al futuro: avete qualche concerto in cantiere o qualche nuova registrazione da portare avanti?

Come dicevo prima, adesso vorrei pensare a far girare Alternate Dream il più possibile. Lo presenteremo alla Casa del Jazz di Roma Sabato 3 febbraio 2024, siamo a lavoro per altre date e sarebbe bello riuscire a fare un mini tour.

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