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Nata e cresciuta a Rio de Janeiro, nel quartiere di Nilopolis, famoso per la scuola di samba Beija-Flor,Rosalia de Souza si trasferisce a Roma nel 1989 per studiare  teoria musicale, percussioni cubane, canto jazz e storia del jazz alla Scuola Popolare di Musica di Testaccio di Roma. Nel 1994 incontra il produttore e dj Nicola Conte, che la coinvolge nel Fez project. Solo un anno dopo arriva la partecipazione al disco del Quintet X: Novo Esquema De Bossa. Dal ’95 in poi per Rosalia sono anni di ascesa, in cui porta la sua musica sui migliori palcoscenici del jazz mondiale. E’ sempre Nicola Conte che produce il suo primo lavoro da solista, Garota Moderna (2003), che riscuote grande successo all’estero. Nel 2005 è la volta di Garota Diferente, in cui la de Souza riunisce i migliori musicisti e dj’s europei. Del 2006 la decisione di realizzare l’intero disco Brasil Precisa Balançar a Rio de Janeiro, con la direzione artistica di Roberto Menescal ( a cui affida, tra le altre, la composizione della canzone Agarradinhos) e la partecipazione di Marcos Valle

La presentazione dell’album all’Auditorium Parco della Musica le conferisce la stima di un vasto pubblico a livello globale; tanto da condurla fino in Giappone, al Cotton Club, con 6 repliche! Il suo ultimo lavoro si intitola D’Improvviso (2009); numero 47 nella chart greca. Ed è proprio D’Improvviso l’album che presenta all’Alexander Platz, con tanto di asta su una versione in vinile. In veste acustica a completare un quartetto (Edu Hebling al contrabbasso, Amedeo Ariano alla batteria e De Luisi al piano), si presenta con l’eleganza flessuosa che la contraddistingue. E il soffio della sua voce calma i tanti animi stipati nel locale, che pur di ascoltarla rimangono in piedi all’ingresso.

La formazione dimostra subito di essere affiatata tra scambi di battute e scherzosi battibecchi.  Rosalia, unica donna, padroneggia con garbo, senza far pesare la sua “figura importante”, armonizzando le parti. Il primo set è dedicato ad alcuni rifacimenti ed originali presenti nel suo ultimo lavoro. Tra questi, la de Souza riserva speciale attenzione a Samba Longe: nostalgico omaggio alla spiaggia dove, ci racconta, da ragazzina andava ad osservare il tramonto, e a D’Improvviso, traduzione italiana del classico De Repente, di Aldemaro Romero, particolarmente a cuore alla nostra ospite per via di una dichiarazione d’amore.

Vengono proposte, inoltre, interpretazioni di Canto Triste di De Moraes ed una Girl from Ipanema un po’ afro, oltre che ripescaggi dai suoi lavori precedenti come la samba lenta Maria Moita. Dopo una breve pausa e la scomparsa del batterista per alcuni minuti (nei quali De Luisi e Rosalia de Souza ci intrattengono con un pezzo voce e contrabbasso), il concerto riprende all’insegna dei classici: Menescal, Mendes, Toquinho, ancora De Moraes, Gilberto, Lobo, Joyce e altri, i cui pezzi, questa volta, vengono suonati e cantati tenendo fede all’originale. Tra le tante, citiamo Influenza do Jazz e Tristezza…

…E cos’altro dire di questa raffinata interprete del genere? Probabilmente basterebbe estendere un invito alla sua prossima data romana, perché possa personalmente ammaliarvi con la sua voce!”

Serena Marincolo

 

Foto di Valentino Lulli

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