Extravaganza è il disco d’esordio del progetto Extra Sauce, recentemente uscito per l’etichetta Emme Record Label. Otto sono i membri che fanno parte di questo Ensemble, ovvero Alessio Lucaroni alla batteria e Simone Chiavini alle percussioni sono il motore del ritmo, accompagnati da Ruggero Bonucci al basso; Santiago Fernandez alle tastiere e Federico Papaianni alla chitarra sono gli artefici dell’armonia. L’album rappresenta il risultato dell’incontro tra influenze rock, jazz e funk. Ecco il racconto della band a Jazz Agenda.
Per cominciare l’intervista parliamo subito del disco: vi va di descriverlo brevemente ai lettori di Jazz Agenda?
Extravaganza è il nostro disco di esordio, il nostro primo vero lavoro come gruppo. L’album è stato così intitolato sia per indicarne il contenuto, stravagante dal punto di vista tematico e sonoro, sia per presentare il nostro percorso musicale come ensemble, influenzato da un mix di generi che ci rappresentano. Il nostro obiettivo è quello di introdurre gli ascoltatori, in particolar modo quelli che meno conoscono il genere, al mondo della musica strumentale tramite pezzi carichi di groove ed energia.
Raccontateci adesso la vostra storia: come è nato questo progetto e come si è evoluto nel tempo?
Il progetto nasce nel 2020 per una fortuita serie di incontri musicali mischiata a un pizzico di follia e tanta voglia di suonare. L’idea sin da subito è stata quella di creare un melting pot musicale, un ensemble di musicisti che fosse una via di mezzo fra un gruppo e una big band. Nonostante il momento sfortunato, che ci ha costretti a rimandare buona parte dei progetti per qualche tempo, il gruppo ha continuato a espandersi fino a raggiungere l’attuale formazione, stabile ormai da più di un anno. Il nostro più grande punto di forza (o la nostra fortuna) è senza dubbio essere tutti sulla stessa lunghezza d’onda ed essere in qualche modo complementari l’uno con l’altro.
Un disco per una band o per un artista può sintetizzare diverse cose: una fotografia del momento, un punto di arrivo o di partenza: per voi cosa rappresenta?
Per noi Extravaganza è sicuramente un punto di partenza. Abbiamo tante idee e tanta musica da scrivere che non vediamo l’ora di portare sia live che nei nostri prossimi lavori in studio. Inoltre, abbiamo anche un gran numero di attività legate al nome Extra Sauce che, sebbene non riguardino strettamente la produzione musicale, attendiamo con ansia di poter cominciare a condividere con chi ci segue e con tutta la realtà musicale umbra.
Se parliamo dei vostri riferimenti musicali cosa vi viene in mente? Ci sono degli artisti, noti o anche meno noti, che per voi sono stati davvero importanti?
Essendo il gruppo un mix di influenze e culture musicali diverse è difficile elencare tutti gli artisti che hanno impattato in maniera significativa sia sul nostro suono che sul modo in cui componiamo. Possiamo però dire che Marcus Miller, con la sua esibizione a Umbria Jazz alla quale tutti noi eravamo presenti, sebbene non ci conoscessimo ancora, è stato una forte ispirazione per tutti. Oltre a lui Snarky Puppy, Huntertones e Michael Brecker sono alcuni tra gli artisti a cui più ci ispiriamo nel nostro lavoro.
Come vedete il vostro progetto nel futuro? In sintesi quali potrebbero essere le evoluzioni legate alla vostra musica?
Stiamo già lavorando al nostro prossimo album, sperimentando con nuove sonorità e strumenti oltre che strutturando molti progetti collegati a Extra Sauce, dei quali speriamo di poter parlare presto con maggior dettaglio. Speriamo di poter continuare a crescere sia singolarmente che come ensemble e di poter diventare un punto di riferimento per il genere.
Chiudiamo con un ulteriore sguardo al futuro: avete qualche concerto in cantiere o qualche nuova registrazione da portare avanti?
Abbiamo date in Umbria, Toscana e Lazio nel prossimo futuro, in Piemonte più avanti e ci stiamo muovendo anche in Germania e Inghilterra. A breve annunceremo date e luoghi dei concerti imminenti. Vi aspettiamo!