In “Ezz-ethics”, un memorabile album uscito nel 1963 a suo nome, George Russell sviluppa i princìpi teorici fondati sull’uso dei “modi” (ossia scale derivate dai gradi ascendenti della scala maggiore, come esaurientemente viene esposto in “The lydian chromatic concept of tonal organization”, il suo rivoluzionario trattato pubblicato un decennio prima…) Ma ecco che poi, nella traccia 6 del disco egli si limita ad organizzare un’atmosfera rarefatta, irreale, da cui infine come per magia emerge il sax alto di Eric Dolphy sulle note della più celebre ballad di sempre, “Round Midnight” di Thelonious Monk. L’effetto è così struggente e lirico – tanto ispirato è Eric Dolphy da scavalcare forse ogni consueta etichettatura, jazz o classico o che dir si voglia, per lasciare spazio nel cuore e nella mente di chi ascolta esclusivamente a un momento di Arte pura.
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Claudio Censi