
Doppio appuntamento mercoledì 7 settembre alla Casa del Jazz per Progressivamente con IlTempio delle Clessidre (per leggere l’intero programma del Festival clicca qui) e la Locanda delle Fate. Il primo è un nuovo gruppo italiano, della scuderia Black Widow – con la quale ha appena pubblicato il suo album d’esordio – che come anche altre bands della label genovese prova ad esprimere idee e musica tipiche del rock progressivo italiano dei primi anni Settanta. La band è un quintetto in cui spicca la presenza di Stefano “Lupo” Galifi, l’eccezionale cantante che con la sua voce marchiò a fuoco quello che rimane uno dei capolavori dell’Italia progressiva di ormai tre decadi fa: Zarathustra, ossia il classico nietzschiano del Museo Rosenbach. Il gruppo è nato nel 2006 e in un lustro di vita, dopo diversi e inevitabili mutamenti nella formazione, è venuto perfezionando uno stile compositivo in cui si ritrovano incastonati – come nelle facce di un diamante – molti e vari spunti: echi blues, gusto per l’improvvisazione, estrema serietà nello studio e nella scrittura musicali, passione per il sinfonismo senza mai dimenticare il rilievo della componente melodica, legata a un fluire di emozioni che l’ascoltatore si accorge scorrere nelle dieci tracce del loro omonimo album d’esordio. Le parole e i suoni che escono dal Tempio delle Clessidre non potranno non incantare gli estimatori di Genesis, primi King Crimson, Gentle Giant o – per stare in Italia – Orme, BMS, Balletto di Bronzo.

E veniamo al secondo ospite di questa serata. Con una ricca formazione a due chitarre e due tastiere, e un eccellente livello tecnico, La Locanda delle Fate fu, infatti, ignorata all’uscita nel 1977 del suo unico album per la Polydor, essendo arrivata troppo tardi in una scena musicale, quella del prog italiano, ormai in declino. Peccato, perché il loro progressive rock sinfonico, riccamente arrangiato, è ispirato ed originale, nonostante le ovvie influenze del lato romantico dei gruppi progressivi inglesi. Con gli anni Forse le lucciole non si amano più è diventato un esempio del prog italiano di ispirazione classica, con il bell’intreccio delle tastiere, atmosfere sognanti e ottime parti vocali, come nel lungo brano che dà il titolo all’album, e in Profumo di colla bianca o la conclusiva Vendesi saggezza. Dopo lo scioglimento avvenuto all’inizio degli anni 80, solo nel 2010 lo storico nome Locanda delle Fate è tornato a rivivere per alcuni concerti con una formazione comprendente i membri originari del gruppo Leonardo Sasso, Oscar Mazzoglio, Luciano Boero e Giorgio Gardino oltre al chitarrista Massimo Brignolo e al tastierista Maurizio Muha. (www.italianprog.com)
Casa del Jazz: viale di Porta Ardeatina, 55
Info: 06/704731
http://www.casajazz.it
Inizio concerto ore 21
Ingresso 15 euro
LINE UP Il tempio delle clessidre
Elisa Montaldo (piano, mellotron ed organo)
Fabio Gremo (basso)
Giulio Canepa (chitarre)
Paolo Tixi (batteria)
Stefano ‘Lupo’ Galifi (voce)
LINE UP La Locanda delle fate
Leonardo Sasso (voce)
Oscar Mazzoglio (tastiere)
Luciano Boero (basso)
Giorgio Gardino (batteria)
Massimo Brignolo (chitarra)
Maurizio Muha (tastiere)