Un progetto dal sapore internazionale, dove non manca un’accentuata dose di virtuosismo e in cui si alternano brani dal ritmo incalzante a composizioni dal forte lirismo. Si presenta in questo modo Red Cloud, ultimo lavoro che porta la firma del talentuoso chitarrista torinese Dario Chiazzolino che da tempo ha scelto come fissa dimora la città di New York.

Un disco fresco, dinamico, ricco di sfumature che vede la partecipazione di Antonio Faraò al pianoforte, Dominique Di Piazza al basso e Manhu Roche alla batteria. Red Cloud è un concept album all’interno del quale Chiazzolino dipinge a suon di note i diversi stati d’animo del cielo che molto spesso mutano dando vita a fenomeni di grandi intensità. E’ per questo motivo, probabilmente, che i linguaggi che ritroviamo all’interno del disco sono molteplici e lasciano spazio ad un jazz dal sapore moderno in cui sono il virtuosismo chitarristico e l’improvvisazione pura a farla da padrona.

Title track dell’album è Red Cloud, brano caratterizzato da un ritmo cadenzato e disteso in cui il chitarrista torinese esordisce con un fraseggio chitarristico dalla tecnica sublime. Lighting è invece un brano caratterizzato da un walking bass adrenalinico in cui esce fuori un accentuato interplay tra musicisti capaci di dialogare insieme in perfetta armonia. Si passa, poi, dai ritmi sincopati di Placid Sky, dove la chitarra di Chiazzolino è più cantabile ed immediata alla dolcezza di Starry, composizione in cui il chitarrista torinese dipinge con maestria un cielo stellato disteso ed armonioso.

Unico omaggio presente in questo progetto è Solar del grande Miles Davis, una rivisitazione moderna che senza tradire la poetica del brano esalta le doti di arrangiamento e inventiva del quartetto. In sintesi Red Cloud è un disco in cui convivono più linguaggi, dove spiccano tecnica, eleganza negli arrangiamenti e un sapore internazionale che ci avvicina a quel jazz che si respira nella grande mela.

Categories: