Si intitola Step by Step Live in Studio è l’ultimo album di Gerardo Del Monte uscito per l’etichetta Filibusta Records. Un lavoro inedito, registrato in studio con la presenza del pubblico, caratterizzato dalle influenze dei singoli artisti nei brani. La formazione è completata da Giuseppe Di Pasqua al basso e Sergio Mazzini alla batteria e i tre componenti uniscono le loro origini musicali dando al Jazz una forma personale ed eclettica. A parlarci di questo progetto è Gerardo Del Monte.
Per prima cosa parliamo del tuo nuovo disco Step by Step: ti va di descriverlo brevemente ai lettori di Jazz Agenda?
Volevo innanzitutto ringraziarti per l’intervista. Quest’ultimo lavoro dal titolo “Step by Step Live in Studio”, uscito il 18 ottobre 2024, nasce dalla voglia di racchiudere in un disco un mix di brani inediti e standard a cui sono molto legato che rappresentano il passato, presente e futuro. Ogni brano nasce dal desiderio di descrivere momenti importanti della mia vita, come la nascita di mio figlio Samuele o il rapporto che cresce passo dopo passo con mia moglie Alessandra. Per me ogni brano composto è un’esatta fotografia della mia vita.
Un disco che si muove tra passato, presente e futuro. Quali sono state le tue fonti di ispirazione?
Beh, da musicista di direi che la lista è lunga. Le principali fonti di ispirazione, oltre a mia moglie e mio Figlio, sono stati alcuni artisti “presenti” nei momenti importanti di vita vissuta. Ricordo che ogni volta era sempre presente la musica, in quei precisi istanti, che ha influenzato molto anche la scelta dello stile di ogni brano. Molto importante, come fonte di ispirazione, sono anche i sentimenti e le emozioni che vivo giorno per giorno. Da qui partono tutte le idee iniziali compositive di tutti i miei brani.
Raccontaci adesso la storia di questo disco: come è nato e come si è evoluto nel tempo?
Ricordo ancora bene il momento preciso. Era dicembre 2023 ed ero seduto sul divano di casa intento a finire un arrangiamento di un brano e improvvisamente mi sono ricordato che avevo una data in sospeso, a causa del covid, con Abbey Rocchi Studios per un concerto nella loro sala. Quindi chiamai subito lo Studio per organizzarci con una nuova data. Lì ho pensato che potesse essere una buona occasione per uscire con un nuovo lavoro in Trio. Quello che mi è subito piaciuto dell’idea era di poter registrare un disco con la presenza del pubblico e poter permettere loro di vivere questa esperienza.
Da lì la scelta dei brani è stata semplice. Volevamo che fosse un percorso nel tempo, per questo l’espressione Passato, Presente e Futuro. Infatti, in questo lavoro sono presenti brani di un disco in trio uscito nel 2019, brani riarrangiati di un disco in piano solo uscito nel 2023 e brani di un lavoro che spero di poter far uscire nel 2027.
Ci vuoi parlare anche dei musicisti che hanno partecipato alla realizzazione del disco? Quali sono state le motivazioni di questa scelta?
Certamente! Al basso elettrico troviamo Giuseppe Di Pasqua e alla batteria Sergio Mazzini. Oramai sono diventati parte integrante della mia carriera musicale non che grandissimi Amici di lunga data. Ci siamo conosciuti durante il mio percorso di studi al Saint Louis College of Music di Roma, grazie ai laboratori e alla preparazione degli esami di strumento. C’è stato subito un grande feeling e un forte rispetto tra di noi. L’Accademia ci ha aiutato molto a stare insieme e conoscerci musicalmente in modo da poter migliorarci sempre a vicenda e migliorare l’interplay. Ad oggi, oltre ad essere dei fantastici musicisti, sono diventati dei punti di riferimento per me anche per altri progetti.
Nel disco percepiamo diverse forme espressive che spaziano tra Jazz, Rock e anche musica Classica. Quanto è importante per te sperimentare e contaminare la tua musica fra linguaggi diversi?
Importantissimo! Per me sperimentare e contaminare con vari generi è un modo per poter creare nuova musica e portare freschezza negli anni. Noi tre nasciamo da tre generi completamente diversi. Io, come la maggior parte dei pianisti, nasco dalla musica Classica. Giuseppe invece nasce dal Rock e Sergio dal Jazz. Anche se poi abbiamo studiato tutte e tre Jazz ci siamo portati con noi le nostre origini. Due esempi sono Alone Together con arrangiamento contrappuntistico ispirato a Bach e Another Turn con stile Rock. La contaminazione, secondo me, permette al Jazz di avere una continua evoluzione e crescita nel tempo.
Se parliamo dei tuoi riferimenti musicali cosa ti viene in mente? Ci sono degli artisti noti o anche meno noti che per te sono stati davvero importanti?
Anche qui la lista è molto lunga. Nel tempo ho ascoltato tanta musica. Dalla Classica al Pop, dal Rock al Metal, dal Blues al Jazz. Ho sempre cercato di non chiudermi solo con un genere musicale, ma di prendere spunto da tutta la musica. Oggi posso dire che tra tutti gli Artisti che ho ascoltato quelli più influenti sono stati: Stefano Bollani, Brad Mehldau, Herbie Hancock, Oscar Peterson, Miles Davis, Medeski Martin and Wood, Joe Satriani, Stevie Ray Vaughan, Jimmy Smith, Weather Report, Earth Wind & Fire, Bach e Mozart. Mi sentirei anche di aggiungere un etc…
Chiudiamo con un ulteriore sguardo al futuro: hai qualche concerto in cantiere o qualche nuova registrazione da portare avanti?
Con Gerardo Del Monte Trio stiamo già lavorando a nuovi brani inediti per entrare nel 2026 in studio di registrazione per il nuovo disco che spero possa uscire nel 2027. Per il 2024 e 2025 ci saranno una serie di concerti di presentazione di “Step by Step Live in Studio” in vari Teatri e Club in Italia. Le varie date, info e novità si troveranno sulle pagine social:
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