Un ritorno alle origini, alla riscoperta di suoni ed emozioni che fanno parte di un bagaglio artistico ricco e variegato. È questo il punto di partenza di Canta Autori, ultimo album di Karima uscito il 28 maggio per l’etichetta Jazndo Music / Via Veneto Jazz. In questo nuovo disco, così diverso dai precedenti, la cantante toscana si approccia a un repertorio completamente diverso dai precedenti, scegliendo alcuni brani scritti da grandi autori della canzone italiana, alcuni noti e altri un po’ meno. Il risultato è un viaggio a ritroso nel tempo dove la canzone italiana diventa la vera protagonista. A raccontarci questo percorso è Karima in persona.
Buongiorno Karima e bentrovata, per prima cosa volevamo chiederti cosa rappresenta per te questo disco. Perché la scelta di approcciarsi a un repertorio così diverso dai precedenti?
Ben ritrovato a te! Posso dire che Canta Autori mi è stato suggerito dal pubblico. Negli ultimi anni durante i miei live ho cominciato ad aggiungere brani italiani per sondare il terreno, per capire la reazione del pubblico. Tutto questo dopo una ricerca di suono e di brani adatti alla mia voce e la reazione del pubblico è sempre stata molto molto entusiasta, motivo per cui ho pensato che quella doveva essere la strada da perseguire, quella del repertorio italiano che potesse raccontare le mie radici ma con influenze del mio background musicale.
In questo lavoro ci sono brani famosi, altri anche un po’ meno noti. Come hai scelto il repertorio che troviamo dentro Canta Autori?
Devo dire che è stato un lavoro di squadra, la maggior parte dei brani li ho scelti io ma questa volta ho chiesto ai ragazzi, che mi conoscono ormai benissimo sia musicalmente che umanamente, quale sarebbe stato un brano, o più di uno che secondo loro sarebbe potuto andare bene addosso a me. Infatti “Che ore so” di Pino Daniele e “Sempre e per sempre” sono state proposte da Bernardo Guerra e “Buona notte a te”, che si è trasformata in un bellissimo duetto, è stata invece una scelta di Piero Frassi.
Oltre al fatto che canti in italiano e che affronti un repertorio diverso, cosa è cambiato rispetto ai tuoi lavori precedenti?
Direi che la prima cosa che cambia è l’approccio alla fonetica, cantare in italiano o cantare in inglese sono due cose completamente differenti. Poi ho cercato assolutamente di mantenere la bellezza e la liricità delle melodie per cui siamo così famosi e amati nel mondo aggiungendo il mio background musicale di sempre fatto di jazz, soul e rnb.
Gli italiani sono conosciuti nel mondo per il loro senso melodico. A te cosa affascina della musica d’autore italiana?
ecco, ho già risposto nella domanda precedente (ride). Qui approfondisco dicendo che la forza di ognuno di noi è ricordarci e valorizzare le nostre radici, da dove siamo partiti. È il nostro centro, questo ci permetterà anche di non perderci nelle mille peripezie che la vita ci propone…
In Canta Autori troviamo anche i musicisti che collaborano con te da sempre. Perché la scelta di mantenerli anche con un repertorio così diverso?
Ho scelto loro perché sono capaci di tutto ed è proprio con loro che io ho trovato la mia identità musicale degli ultimi anni, specialmente con il lavoro “No filter” pubblicato nel 2021. Siamo diventati sempre di più una famiglia e come si evince quando siamo sul palco, per noi oltre ad essere lavoro, è divertimento, passione, gioia, condivisione e appunto famiglia.
In questo disco c’è anche un brano registrato con Fabio Concato che si intitola Buona Notte a Te, ci vuoi parlare del brano e anche come è nata questa collaborazione?
Come ho detto precedentemente, “Buona Notte a te” è stato un brano consigliato da Piero Frassi che io non conoscevo. Ho sempre amato le poesie di Fabio, ma mai e poi mai avrei pensato di poter realizzare un duetto con lui. Tuttavia dal momento che crescendo ti rendi conto che ogni passo non tentato è un’occasione persa, ho gettato il cuore oltre l’ostacolo e mi sono fatta avanti con la mia bella faccia, già consapevole di ricevere una risposta negativa e invece, per mia grandissima sorpresa, mentre correvo sul lungo mare di Santa Maria di Leuca qualche mese fa con leggerezza mando un messaggio al manager di Fabio e con tanta leggerezza mi risponde che Fabio aveva accettato! Mi è preso quasi un infarto e ho continuato a correre sul mare ma alla velocità di Bolt (ride).
E poi c’è anche un featuring con Nino Buonocore. Ci vuoi raccontare anche questa collaborazione?
Devo dire che sono state entrambe collaborazioni vissute, sia a livello umano che a livello musicale, ci siamo trovati di persona, ci siamo confrontati, abbiamo provato e abbiamo inciso, cosa che adesso non si fa neanche più dal momento che siamo tutti di corsa. Questa è una rara bellezza che sottolineo e di cui vado fiera! Con nino abbiamo subito trovato una forte empatia, sia in studio che fuori! È nata un’amicizia e di tutto ciò io sono grata alla vita.
Parlando del tuo background quali sono state invece le tue esperienze formative che ricordi maggiormente?
Whitney Houston, Mariah Carey, George Benson, Police, Il Musica Jesus Christ Superstar. E poi non ridere: le Spice Girl, i Take That e i Backstreet Boys.
E infine raccontaci anche quale è stato il tuo approccio alla musica. C’è stato un momento in particolar in cui hai deciso che la musica sarebbe stato il tuo lavoro?
Devo dire di no. La musica mi ha presa per mano e tutto si è disegnato nella mia vita con grande naturalezza. Da piccola, alla fatidica domanda, che cosa vuoi fare da grande rispondevo sempre, “la maestra d’asilo”. Ho sempre amato i bambini piccoli e scegliendo di fare la maestra pensavo che sarebbe stato bello poterci passare più tempo possibile insieme.
Prima di lasciarci, qualche coordinata. Dove possiamo ascoltare dal vivo il tuo disco?
Ho un calendario da mani nei capelli, tutte le persone posso prendere info dai miei canali social dove vengono puntualmente pubblicati e aggiornati tutti concerti.. intanto ad oggi per venire ad ascoltare Canta Autori posso dirti, il 19 giugno a Laigueglia al perfest, il 21 giugno a Pordenone, il 25 giugno a Marcianise, per Marcianise in jazz e il 28 giugno a Tolentino per Borghi in jazz.
