Iscrizioni aperte fino al 30 giugno per il Genio di Eddie Lang, concorso internazionale rivolto a giovani chitarristi e jazz band under 35 che si terrà nell’ambito dell’Eddie Lang Jazz Festival di Monteroduni. Obiettivo, mettere in luce le potenzialità e il talento dei partecipanti offrendo ai finalisti la possibilità di esibirsi all’interno del Festival durante l’evento clou che si svolgerà nella giornata del 1° agosto. I vincitori invece riceveranno un premio in denaro e la possibilità di suonare anche nel corso dell’edizione successiva che si terrà nel 2025. Un evento importante, dunque, per mettere in risalto per dare spazio alle nuove generazioni: ne parliamo con il direttore artistico del Festival, Marco Zampogna.
Marco, l’Eddie Lang Jazz festival sta per cominciare ma per il momento c’è questa tappa legata al concorso il Genio di Eddie Lang. Possiamo definirlo ormai un punto di riferimento per le nuove leve del jazz?
Certo, è sicuramente un punto di riferimento per le nuove leve del jazz, poiché la sua storia esercita un grande fascino sui giovani musicisti che sperano di affermarsi in questo mondo. Inoltre durante questo concorso ha un grande ruolo il confronto tra i musicisti, i quali attraverso esso crescono e si sviluppano, come quando un bambino apprende per imitazione, e questo accade durante le finali del concorso il Genio di Eddie Lang.
Quali sono secondo te i punti di forza di questo concorso che hanno contribuito a far emergere nuovi talenti del panorama jazzistico italiano?
Come già detto un punto di forza è sicuramente la sua storia, sono numerosi i musicisti che dopo la vittoria si sono affermati nel panorama musicale italiano e internazionale. Tra questi possiamo citare Rocco Zifarelli, Alessio Mengoni, Daniele Cordisco, Pasquale Grasso e tanti altri. Un altro punto di forza è poi sicuramente l’atmosfera che si crea in quei giorni, semplicemente magica.
Durante il Festival ci sarà anche un Campus dedicato alla scuola di musica di Monteroduni in collaborazione con l’Aps Giuseppe de Giacomo. Ci vuoi parlare di questo progetto?
Quest’anno abbiamo aggiunto una novità al festival: l’Eddie Lang Junior Fest. Si tratta di un seminario formativo dedicato, in particolar modo, ai ragazzi dagli 8 anni in su della scuola di musica dell’associazione Giuseppe De Giacomo di Monteroduni. Abbiamo voluto questo nuovo progetto per trasmettere ai più piccoli le radici musicali del nostro paese e la cultura della musica Jazz.
Quanto è importante far sì che emergano le nuove leve del jazz per il movimento musicale che c’è in Italia?
Come ogni cosa io pongo sempre al centro il futuro. Esso è in mano a giovani ed è chiaro che la nascita di nuovi talenti italiani sia fondamentale per lo sviluppo e la diffusione della musica Jazz nel nostro paese.
A proposito questo tipo di concorsi o contest può fare ancora la differenza?
I contest possono essere molto d’aiuto in quanto alcuni di essi offrono grandi occasioni, come la possibilità di esibirsi su palchi importanti e farsi quindi conoscere, ma non solo. Nel caso nostro ad esempio i vincitori del concorso 2023, i Saìhs e i Ross Quintet, così come da premio, stanno registrando il loro primo disco, che sono sicuro che sarà un gran successo.