In occasione della pubblicazione del Vinile di Xmas esce per Emme Record Label il nuovo singolo di Karima, Who Would Imagine a King, un riarrangiamento originale del celebre successo registrato nel 1996 da Whitney Houston, che in questa versione vede la partecipazione del coro Phonema Gospel Singers. Un brano che richiama l’atmosfera natalizia e che per la cantante italo algerina ha un grande valore affettivo. È Karima in persona a raccontarci il motivo.
Ciao Karima e bentrovata su Jazz Agenda, in occasione del Vinile di Xmas è uscito il tuo nuovo singolo, Who Would Imagine a King registrato con il coro Phonema gospel singers. Ci vuoi parlare di questo brano e soprattutto ci vuoi spiegare che valore ha per te?
“Ciao a tutti, Who Would Imagine a King è un brano davvero molto speciale perché oltre a riconnettermi con la mia musa ispiratrice “Whitney Houston” (se faccio la cantante nella vita è merito o colpa sua!) è un brano che ascoltandolo con i suoi suoni dolci e soavi, mi ha sempre ricordato una ninna nanna. Proprio per questo ho cominciato a cantarlo a mia figlia sin da quando era nel mio grembo e diventò la sua ninna ufficiale.”
Xmas è un disco composto soprattutto da brani scritti tra gli anni ’20 e ’30 perché la scelta di accostare un brano come questo che è stato scritto negli anni ’90 e poi cantato da Whitney Houston?
“Perché credo che la bella musica non abbia confini di tempo, specialmente se si riesce a trovare un filo conduttore di significato e di sound, cosa successa proprio con questo pezzo e questo disco/vinile. Il vantaggio di suonare con una band di grandissimi musicisti, ma in primis di “amici di cuore” da molto tempo, ci permette di essere molto uniti nell’intenzione e nel sound che si crea in sala di registrazione e nei concerti, senza dire troppe parole, solo un via…. E la magia Accade!”
Anche Whitney Houston è stata per te un artista molto importante a cui hai aperto i concerti. Che ricordo hai di quell’esperienza?
“Direi che Whitney Houston è stata un Artista fondamentale per la mia crescita artistica e umana. Quando ero piccola la mia mamma non aveva la possibilità di mandarmi a scuola di canto, allora la mia unica scuola era ascoltare infinite volte Whitney e cantarla come se non ci fosse un domani così da assorbirne ogni respiro, ogni suono, ogni sospiro. Ho amato e amo profondamente questa donna da sempre e per sempre! Le devo moltissimo! E ancora, nonostante la sua prematura scomparsa, continua ad insegnarmi qualcosa. Aprire i suoi concerti in Italia per il tour 2010 è stato un vero e proprio sogno che si è avverato! Sentire durante i suoi concerti, uscire dalla sua incantevole voce, “un grazie speciale a Karima per aver aperto questi miei concerti dell’italian tour” è stato un dono incredibile! Le sono grata per tutta la vita!”
Tornando a Xmas possiamo dire, dunque, che è un disco interamente dedicato al Natale, perché hai sentito l’esigenza di pubblicare un lavoro dedicato proprio a questa festività?
“Esatto! Proprio così. In America hanno una grande storia per quanto riguarda la musica natalizia, possiamo tranquillamente dire che il 95 percento dei brani natalizi sono stati composti da americani in America eccezion fatta per Silent Night che è di origine austriaca! Io sono nata ascoltando e cantando black musi, dal gospel al soul al funky all’rnb, quindi realizzare un lavoro così non ha fatto altro che confermare e rafforzare la mia radice musicale.”
A parte il nuovo singolo che sappiamo essere molto importante per te quali sono i brani a cui sei maggiormente legata?
“Uh che domanda difficile! (ride) ne potrei direi tre ecco. Christmas time si Here perché è un brano che cantano in pochissimi e mi ricollega al mondo del jazz e dell’eleganza stilistica, Santa Claus is Coming to Town perché è un brano in cui mi diverto proprio tanto (e mi stimola quel ricordo di me quando ero piccola e aspettavo l’arrivo di Babbo Natale dal momento che il testo racconta proprio questo). In ultimo I’ll be home for Christmas perché composta in un momento molto incisivo, durante la seconda guerra mondiale e in questo testo risiede tutto il vero concetto del Natale, la speranza di ritornare a casa, vivi, dai propri amati per riabbracciarli ancora.”
Durante il periodo natalizio ti vediamo spesso in tour con questo progetto. Dunque possiamo dire che il Natale e le festività hanno un ruolo importante nella tua vita?
“Certamente! In un momento in cui la vita scorre e corre alla velocità della luce, almeno il Natale, penso rimanga ancora un “punto fermo” per riconciliarci non solo con chi amiamo ma ancora con noi stessi.”